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Chiesa, politici e società

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda flaviomob il 05/03/2011, 19:35

Bagnasco e Bertone vanno alla
guerra degli ospedali pediatrici Bambnin gesù di Roma e Gaslini, ma è una lotta di poltrona. A Genova gli ultimi soldi di Stato sono arrivati con Prodi nel 2007. In vaticano 50 milioni l'annoTarcisio Bertone contro Angelo Bagnasco. L’ospedale Bambino Gesù di Roma contro l’ospedale Gaslini di Genova. Il segretario di Stato (ex arcivescovo di Genova) e il presidente della Cei (suo successore nel capoluogo ligure), ultimamente si trovano spesso su posizioni diverse. Toni ovattati, ma nei corridoi vaticani si sa che le contrapposizioni sono nette. Rivelatore un episodio soltanto apparentemente locale: la rivalità tra i due più importanti ospedali pediatrici d’Italia. Uno, il Bambino Gesù, istituto vaticano dotato di extra-territorialità, che “riceve dallo Stato italiano 50 milioni l’anno”. L’altro, il Gaslini, istituto di diritto pubblico italiano (sebbene presieduto dal cardinale di Genova) che non riceve quattrini dallo Stato dal 2007 (ultimi i 36 milioni di Prodi). Una vicenda ospedaliera che nasconde una lotta di potere e di poltrone, con Bertone che si è portato a Roma manager e imprenditori amici, ma anche medici tra i più stimati strappati al Gaslini.

Una polemica che fino a pochi giorni fa era rimasta confinata nelle corsie. Poi ecco che Alberto Gagliardi (battitore libero del Pdl in contrasto con Berlusconi) ha portato la questione davanti al Consiglio comunale di Genova. Da lì la storia è giunta in Vaticano. Bagnasco ha dichiarato: “Speriamo che l’occhio responsabile di chi ha dovere di decidere consideri sempre meglio il ruolo del Gaslini che non è solo locale, ma nazionale e internazionale”. Il Gaslini è uno dei più prestigiosi ospedali pediatrici europei. Come ha ricordato il direttore generale, Paolo Petralia: “Secondo le valutazioni basate sull’impact factor siamo il primo Istituto di ricerca pediatrica per numero e qualità di pubblicazioni. Abbiamo 486 posti letto e 50 mila ricoveri l’anno, la metà da fuori Liguria, molti dal Sud. Siamo l’unico istituto italiano con tutte le specialità”.

Dati simili vanta il Bambino Gesù: 40 specialità, 550 posti letto e 25 mila ricoveri (il 35 per cento da fuori Lazio). Chi vuole far curare al meglio un bambino quasi sempre si rivolge a uno dei due istituti (o al Meyer di Firenze). Che, però, oggi, in periodo di crisi nera per la sanità si trovano l’un contro l’altro armati. A Genova molti accusano di “concorrenza sleale” l’ospedale Vaticano. Due i motivi: “Il Bambino Gesù”, come ha ricordato il sindaco Marta Vincenzi, pur essendo ospedale vaticano “riceve 50 milioni l’anno dallo Stato”. Non solo: il Bambino Gesù gode di extra-territorialità. Gli stipendi hanno un trattamento fiscale vantaggioso. Lavorare per l’ospedale della Santa Sede conviene, soprattutto se i dipendenti prendono la cittadinanza vaticana con esenzione dalle tasse italiane. La storia racchiude anche altre pieghe. Tutto comincia quando Tarcisio Bertone diventa segretario di Stato e porta con sé nella Capitale un gruppo di fedelissimi. A cominciare da quel Giuseppe Profiti, toccato dal ciclone Mensopoli, che finì agli arresti domiciliari, ma fu sempre sostenuto dal cardinale, fino alla clamorosa iniziativa di farlo ricevere dal papa in visita a Savona nel mezzo dell’inchiesta. Profitti in primo grado è stato condannato a sei mesi di reclusione, ma l’inciampo non ha impedito a Bertone di nominarlo presidente dell’ospedale pediatrico, una sorta di ministro della Sanità vaticana.

Ma Bertone ha fatto sbarcare a Roma anche imprenditori di sua fiducia. Come Gianantonio Bandera. A Genova ha costruito parcheggi per le parrocchie ed è stato nominato magistrato della Misericordia, la fondazione che amministra i beni della Diocesi per i poveri. Poi è entrato nella società che costruirà il nuovo porto di Santa Margherita al centro delle polemiche. A Roma Bandera sta realizzando un progetto caro al Vaticano, più contestato di quello di Santa Margherita: auditorium, uffici e laboratori per l’ospedale Bambino Gesù. Secondo Andrea Catarci (presidente dell’XI municipio), i 23 mila metri cubi sorgeranno sopra le catacombe di Santa Tecla, a due passi da San Paolo, “in una zona patrimonio dell’Umanità Unesco”.

Non basta: il Bambino Gesù, come ha ricordato Guido Filippi sul Secolo XIX, negli ultimi tempi ha “scippato” al Gaslini medici di punta. Profiti ha portato con sé Giacomo Pongiglione, direttore del dipartimento di Cardiologia del Gaslini, l’uomo che per primo al mondo ha trapiantato un cuore artificiale su un quindicenne. Poi è toccato a Paolo Tomà, direttore del dipartimento di Radiodiagnostica. Certo perché il Bambino Gesù è un ospedale prestigioso, ma forse pesano anche le leggi vaticane: ci sono i vantaggi fiscali e i diversi contratti di lavoro che Oltretevere consentono di mantenere in servizio chi ha superato l’età della pensione. Insomma, il segretario di Stato punta molto sul Bambino Gesù. E qualcuno a questo punto insinua che nella lotta tra gli ospedali dei bambini ci metta lo zampino anche la politica: Bertone, apertamente filo-berlusconiano, ottiene senza colpo ferire i 50 milioni l’anno di finanziamenti per il “suo” istituto. Bagnasco, appena più cauto con il premier, deve sudare sette camicie per il Gaslini. Sarà così? Certo la politica non risparmia nulla, nemmeno gli ospedali per i più piccoli. Il Bambino Gesù come il Gaslini. Basta ricordare quello che successe alla nomina del cda. Marta Vincenzi nominò Donato Bruccoleri, farmacista senza esperienza specifica e cugino di Totò Cuffaro, all’epoca ancora in auge nell’Udc(*) (che doveva allearsi con il Pd per le elezioni regionali).

La Regione invece scelse Raffaele Bozzano, anch’egli senza esperienza specifica e già socio di Franco Lazzarini (praticamente un gemello siamese di Burlando del Pd, che usava la sua auto e viveva in affitto nella sua casa all’epoca del famoso contromano in auto). Insomma, difficile trovare qualcuno che possa scagliare la prima pietra. Di sicuro c’è un paradosso: il Gaslini, ospedale italiano ai vertici mondiali, rischia di vedersi superare dall’ospedale della Santa Sede grazie agli aiuti dello Stato.

Da Il Fatto Quotidiano del 5 marzo 2011
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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda Iafran il 08/03/2011, 11:59

pierodm ha scritto:Indifferenza, cinismo e opportunismo sono la caratteristica più appariscente - e allo stesso tempo sostanziale - della nostra cultura e della nostra storia, dal tardo impero romano in poi - anche se molti autori dell'epoca ne cominciano a parlare, con accenti variegati, dalla fine della repubblica.

La Chiesa ha ereditato, amplificato e consolidato questa tendenza romana, facendone un efficientissimo instrumentum regni, per se stessa e per i monarchi, i baroni e i vassalli compiacenti.

(pierodm, prendo solo spunto da quando riportato, che condivido)

Lo Stato "leggero" (che si vuole in Italia) deve demandare tutto ai privati (leggasi: all'altro Stato in Italia, quello "pesante", al Vaticano) e lasciare che questi provvedano alla sanità, all'istruzione, alla ricerca, alla "giustizia in terra" (guerre "sante", incluse) e, forse anche all'educazione dei cittadini ("buoni, bravi e quieti uomini di chiesa"). :o
E dovremmo mantenere, quali contribuenti, coloro che si sono dati alla politica ... e che si esonerano da qualsiasi compito e da ogni responsabilità? :x

L'anarchia forse garantirebbe di più, se non altro alle nostre tasche, alla nostra libertà e, forse, anche alla giustizia ... sociale!
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Re: Chiesa, politici e società mafiose...

Messaggioda Loredana Poncini il 08/03/2011, 18:54

A forza di avere in odio il Vaticano, si passa sotto silenzio la fitta rete di convivenze e di interessi della criminalità organizzata, non vi pare ?
Purtroppo chi vive a Roma ladrona ha sempre sotto gli occhi il cupolone, e così non tien conto delle cupole...
Cmq, DIVIDE ET IMPERA: noi cattolici, in parte ex-DC, restiamo poco militanti, oggidì, perché e da destra e dalla sinistra (che manca !), le stroncature e gli sparpagliamenti non mancano e l'ateo devoto che c'illude di presiedereun governo, si fa rifare la dentatura per irriderci meglio. :twisted:
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Re: Chiesa, politici e società mafiose...

Messaggioda pianogrande il 08/03/2011, 23:12

Loredana Poncini ha scritto:A forza di avere in odio il Vaticano, si passa sotto silenzio la fitta rete di convivenze e di interessi della criminalità organizzata, non vi pare ?
Purtroppo chi vive a Roma ladrona ha sempre sotto gli occhi il cupolone, e così non tien conto delle cupole...
Cmq, DIVIDE ET IMPERA: noi cattolici, in parte ex-DC, restiamo poco militanti, oggidì, perché e da destra e dalla sinistra (che manca !), le stroncature e gli sparpagliamenti non mancano e l'ateo devoto che c'illude di presiedereun governo, si fa rifare la dentatura per irriderci meglio. :twisted:


Non è che dobbiamo tenere d'occhio una cosa sola.
Possiamo (dobbiamo) tenere d'occhio l'uno e l'altro.
Sopratutto quando agiscono di concerto.
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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda matthelm il 09/03/2011, 10:01

Giusto, teniamo presente l'una, l'altra e... la nostra "cosa"!
Lo strabismo non è proprio un pregio perché tende a vedere solo le travi negli occhi altrui e si sa sono sempre più grandi.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda Iafran il 09/03/2011, 12:17

Certo che "coloro che sono in comunicazione con i loro dei" hanno il "dono" di vedere (e di imporre) quel che vogliono negli occhi (e nelle menti) dei propri "fedeli".
Il problema sorge quando questi "venerabili" (per i propri "fedeli") si impuntano a volere condizionare anche le vite degli "indifferenti" alle loro "verità"!
In Italia fanno di tutto per sostituirsi allo Stato laico e repubblicano, anche per il concorso della "ferrea volontà" e delle "capacità" dei loro seguaci!
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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda pierodm il 09/03/2011, 12:39

A forza di avere in odio il Vaticano...

Ma nessuno "ha in odio" il Vaticano: semplicemente lo descriviamo per quello che è.
Il problema nasce dal fatto che secoli e secoli di sudditanza - e di lavaggio del cervello - hanno abituato ad abbassare la voce e a genuflettersi, quando si tratta di preti, monache e monsignori, per non parlare del Vaticano in pompa magna, e dunque ogni critica e ogni constatazione, che verso chiunque altro sarebbero indiscutibili e doverose, diventano clamorose e blasfeme, sintomo di nequizia e di "odio" se hanno come oggetto le malefatte d'Oltretevere.

Quanto alla criminalità organizzata, la connivenza, l'omertà, la cautela, l'ottusità opportunistica non sono qualcosa di specifico, ma sono un costume e una cultura che si applicano a qualunque evento e personaggio: la mafia, quando si tratta di mafia, la sudditanza clericale, quando si tratta di sudditanza clericale, la sottomissione classista, quando si tratta di politica. Tutti questi fenomeni sono strettamente legati tra loro.
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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda pianogrande il 10/03/2011, 1:21

Odio.
Invidia.
Anti.
Un po' nel merito no eh?!
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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda flaviomob il 10/03/2011, 1:33

Questa retorica dell'odio mi ricorda molto il partito dell'amore di Berlusconi. Che male ci sarebbe poi a detestare quella parte di chiesa che, in nome di una fede che dovrebbe nascere dall'amore incondizionato per il prossimo, incrementa e nutre il proprio potere nella simonia e nello Ior? Cristo non rovesciò forse i banchi dei mercanti nel tempio? E non disse forse: "molti verranno dopo di me nel mio nome e ne sedurranno molti"? L'albero si giudica dai frutti.


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Re: Chiesa, politici e società

Messaggioda flaviomob il 10/03/2011, 11:42

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03 ... ef=HREC1-2

Gesù ha separato religione e politica (ma la chiesa se n'è dimenticata?)...


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