flaviomob ha scritto:Veltroni è stato il principale affossatore di Prodi
Va bè, Prodi cadde per i voti contro di Mastella, Barbato, Fisichella, Dini e Scalera, che stavano con lui. Però prima Veltroni un bel bastone tra le ruote lo mise, per sua ammissione posteriore. Tanto per ricordare:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.aspComunque Veltroni ha pure detto:
"E’ avanti che dobbiamo guardare. Non si può tornare indietro, ad un sistema partitico e proporzionale che era quello dei cinquantatre governi in cinquant’anni di storia repubblicana e di un debito pubblico che definire abissale è poco. L’Italia delle stragi di Brescia e Bologna, dei depistaggi sulle inchieste che cercavano la verità. L’Italia delle trame eversive e della P2. Un mondo che ha generato instabilità e debito pubblico."
Sistema proporzionale: se ci sono i pianeti Sel, Idv, Pd, Api, Mpa, Udc, Fli, Lega Nord, ex Pdl e una serie di satelliti un motivo ci sarà. Una voglia di autonomia di aree politiche esiste. Il CS ha perso l'Api; il Pdl ha perso AN. Non è che il bipolarismo stia tanto in salute.
La storia dei 53 governi è stata un cavallo di battaglia di Berlusconi. Solo che moltissimi erano fotocopie (cambiava un ministro o due, ma le politiche eramo le stesse). Si dovrebbe rifare il calcolo.
Il debito pubblico è cresciuto proprio nel periodo di maggiore stabilità: nei 7 anni con due soli governi Craxi (1983/1987) e De Mita (1988/1989) il debito triplicò, salendo da 314.652 a 917.649 miliardi di lire. Ed è continuato a salire con la supposta stabilità del maggioritario: nell'ultimo decennio (nei 6 anni 1996/2001 del 10%; nei 3 anni 2008/2010 di un altro 10%).
Le stragi causate dal proporzionale mi risulta strana, come idea.
E' come dire che il bipolarismo è causa della degenerazione dei valori nella società attuale; dell'aumento della disoccupazione; ecc.ecc.
A me Veltroni sta simpatico. Però vorrei meno voli alti, meno belle parole e più concretezza. E non solo perché il centrosinistra governi (che per me ò meglio in ogni caso) ma soprattutto che guardando da terra i fatti si possono migliorare le cose.
Non capisco l'impegno a fare discorsi culturalmente forbiti, con le citazioni che fa, ma poco concludenti in politica, almeno intesa come luogo di decisione dell'assetto sociale; oltretutto all'interno del partito.