La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda cardif il 15/01/2011, 20:18

No, non sono né dottore né sottile. Prendo solo le parole col significato che hanno. E' proprio con le iperboli che si arriva a dire che "Il lavoro rende liberi" e lo si scrive all'ingresso dei campi di concentramento. ;)
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda matthelm il 15/01/2011, 20:44

Che non sei dottore ne sottile era pure un'iperbole.

Ne i campi di concentramento ne i gulag fanno parte delle mie radici.

Non sei proprio molto sottile... ritiro l'accusa.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda flaviomob il 15/01/2011, 20:57

E' curioso: la maggior parte dei cattolici accettano di buon grado e talvolta malcelatamente auspicano vigorosamente che la norma religiosa condizioni ed influenzi la norma legislativa... eppure quando si interviene, argomentando, in maniera critica riguardo ai loro santi e santini... subito si inalberano rancorosi! Chi si dissocia dai gulag dovrebbe dissociarsi da tutte le dittature, comprese quella di Pinochet, senza se e senza ma. Altrimenti è solo ipocrisia...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda cardif il 15/01/2011, 21:00

Matthelm: mettiti d'accordo.
E' che io non credo nel metodo di ragionamento 'per iperboli', come è avvenuto nel caso che ho citato.
Quali siano le tue radici che vuoi che m'interessi? Al massimo mi possono interessare le idee che esprimi qua come elemento di riflessione.
Certo che se si continua a fare ironia sulle persone 'non si arriva da nessuna parte', come va di moda dire oggi. Io non ne faccio (però forse sbaglio).
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda matthelm il 15/01/2011, 21:27

Cardif, non fai iperboli, non fai ironia... cosa vuoi che ti dica? A me piace.


flaviomob ha scritto:E' curioso: la maggior parte dei cattolici accettano di buon grado e talvolta malcelatamente auspicano vigorosamente che la norma religiosa condizioni ed influenzi la norma legislativa... eppure quando si interviene, argomentando, in maniera critica riguardo ai loro santi e santini... subito si inalberano rancorosi! Chi si dissocia dai gulag dovrebbe dissociarsi da tutte le dittature, comprese quella di Pinochet, senza se e senza ma. Altrimenti è solo ipocrisia...


La tua ostinazione ideologica con relativi "ragionamenti" l'ho già... misurata con "fascisti rossi". Non posso aiutarti.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
Avatar utente
matthelm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1830
Iscritto il: 23/05/2008, 18:10

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda flaviomob il 15/01/2011, 23:18

Beato tra gli uomini. E che uomini
di Federico Tulli


Sì, è vero. Cristo è morto dal freddo. E Karol Wojtyla non sapeva che Marcial Maciel Degollado, il sacerdote messicano fondatore dei Legionari di Cristo, fosse un sadico violentatore pedofilo. Passi che il principale responsabile della repentina fine del partito dei lavoratori in Europa (grazie a un “prestito” della Banda della Magliana) sia beatificato il Primo maggio – in fondo ciascuno Stato è libero di organizzare sagre quando vuole -, ma almeno non ci vengano a infiocchettare Giovanni Paolo II come un uomo ignaro, puro, nemmeno sfiorato dall’idea che certe sue “amicizie” fossero dotate di una personalità criminale fuori dal comune. Perché allora aspettiamoci anche, nei prossimi quattro mesi, di sentire qualcuno affermare che nel 1987 l’uomo affacciato sul balcone a Santiago del Cile insieme al dittatore fascista Augusto Pinochet non era il nemico pubblico numero Uno del preservativo (e di conseguenza amico pubblico numero Uno dell’Aids). Si dirà, lo ha fatto perché stringere la mano a quel delinquente era l’unico modo per ottenere l’introduzione obbligatoria dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche dello sfortunato Paese Latinoamericano. E forse è pure vero, poiché adottò la stessa strategia con il generale Gualtieri in Argentina e con la dittatura uruguagia. Ma insomma, in attesa del colpo di spugna sul rapporto tra Woytila e Pinochet, che peraltro non si consumò unicamente su quel balcone, “godiamoci” l’avvio delle operazioni di pulizia d’immagine del suddetto Papa che a quanto pare partono proprio dalla negazione della stretta amicizia che lo legava a Degollado.

«Giovanni Paolo II non era a conoscenza della doppia personalità di padre Maciel» sostiene il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, in un’intervista aFamiglia Cristiana, pubblicata sul sito internet del settimanale. Perché questa affermazione? Perché nei mesi scorsi, nel pieno dell’operazione “pulizia” che si è abbattuta sulla congregazione dei Legionari a un certo punto qualcuno ha ipotizzato che la causa di beatificazione rischiava di subire un rallentamento in relazione allo scandalo sulla pedofilia, e circolavano voci sul fatto che Karol Wojtyla avrebbe protetto padre Maciel. Tra le molte voci spicca quella autorevole del settimanale tedesco Stern, secondo cui il prete messicano «era uno dei più efficienti raccoglitori di donazioni della Chiesa cattolica e un particolare protetto del defunto papa Karol Wojtyla». Il cardinale Amato però, non ha dubbi: «Le confermo che abbiamo indagato a fondo e ampiamente – risponde al giornalista di Famiglia Cristiana -. Giovanni Paolo II non era a conoscenza della doppia personalità di padre Maciel».

Sarebbe interessante sapere se nel corso di questa indagine qualcuno ha fatto delle domande anche al cardinale Angelo Sodano o al cardinal Eduardo Martinez Somalo, già prefetto della Congregazione per gli istituti della vita consacrata. Oppure, perché no, a monsignor Stanislaw Dziwisz, il segretario polacco di Giovanni Paolo II, oggi cardinale di Cracovia. Di tutti e tre, dei loro “affari” con Degollado e della vicinanza di costui al prossimo beato Karol, scrive con dovizia di particolari Jason Berry in due articoli usciti il 6 e il 12 aprile 2010 su National Catholic Reporter. Ancora meglio la storia è ricostruita da Berry e Gerald Renner, nel libro “I Legionari di Cristo. Abusi di potere nel papato di Giovanni Paolo II” pubblicato in Italia da Fazi nel 2006. Ecco un assaggio di quanto scrivono i due giornalisti: «Sotto il papato di Wojtyla, varie inchieste, avviate dopo le numerose accuse di abusi sessuali a carico di Maciel, vennero insabbiate dal Vaticano. Nel 2004, Giovanni Paolo II arrivò a elogiare pubblicamente Maciel durante una solenne cerimonia. E Ratzinger, allora a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, eluse ogni richiesta di mettere il prete messicano sotto processo, mentre il segretario di Stato Sodano si impegnò strenuamente per difenderlo. L’inchiesta vaticana è brevemente avanzata dopo la morte di Wojtyla; ma l’annuncio del Segretariato di Stato (20 maggio 2005) che Maciel non avrebbe dovuto affrontare un processo canonico solleva gravi interrogativi sul nuovo papato. Ancora in settembre, otto mesi prima della punizione inflitta da Benedetto XVI al fondatore dei Legionari, Sodano invita Maciel a Lucca come ospite ufficiale di una prestigiosa conferenza». Come sanzione per le violenze e il concubinato l’ultra ottuagenario Degollado fu sospeso a divinis e invitato ad una vita riservata di preghiera e di penitenza e alla rinuncia ad ogni ministero pubblico. È morto nel gennaio di due anni fa. Al caldo.

http://www.cronachelaiche.it/2011/01/be ... he-uomini/


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda cardif il 16/01/2011, 2:43

Flavio ha scritto: "Altrimenti è solo ipocrisia..."

Il rapporto della Chiesa con Pinochet è solo un caso. Quanti gerarchi fascisti ha aiutato a fuggire nell'America del sud?
Oggi c'è la Chiesa che non ammette nel cimitero un divorziato e c'è la Chiesa che porta voti ad un altro divorziato. C'è la Chiesa che condanna chi bestemmia e c'è la Chiesa che giustifica chi bestemmia, ma in un altro contesto.
C'è la Chiesa che tiene fuori dalla chiesa il povero onesto e c'è la Chiesa che fa entrare il ricco peccatore renitente e gli dà pure la comunione.
Ma la Chiesa è fatta di uomini e gli uomini non sono infallibili, si sa. Ma allora perché si dovrebbe credere a quel che dicono?
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1700
Iscritto il: 13/04/2009, 18:29

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda ranvit il 16/01/2011, 11:19

Non posso che sorridere della beatificazione di Woytila : non mi è mai piaciuto, come del resto tutti gli uomini che si sono succeduti in quella posizione (ma anche nei Vescovi, Cardinali etc... di qualsiasi religione). Hanno sempre agito all'unico scopo di consolidare e perpetuare il proprio potere molto terreno.

Viceversa da non credente, ho il massimo rispetto per chi crede senza la pretesa di essere il titolare della "verità".

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda flaviomob il 16/01/2011, 11:22

Stiamo parlando di una chiesa specifica, quella cattolica romana, con la sua storia specifica. Altre chiese, proprio perché consapevoli della fallibilità umana, hanno sviluppato più o meno efficacemente meccanismi che evitano di accumulare troppo potere in poche persone. Il cattolicesimo ha scelto la strada inversa: prima si è proclamato che il vescovo di Roma fosse superiore agli altri (senza alcun fondamento nelle sacre scritture, ovviamente), poi il potere temporale della chiesa, infine il ridicolo dogma dell'infallibilità papale.

Vangelo di Luca, capitolo 22
[24]Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. [25]Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. [26]Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. [27]Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.

Il vangelo secondo Matteo esorta a non chiamare nessuno padre sulla terra. Va da se' che, essendo tutti gli uomini peccatori, nessuno può essere chiamato santo almeno finché è in vita. Ebbene, i sacerdoti si fanno chiamare 'padre' dai fedeli senza batter ciglio, mentre addirittura al pontefice ci si deve rivolgere con l'appellativo di santo padre.

Ora perché mai un credente dovrebbe fidarsi di una gerarchia simile, quando è evidente che si muove al di fuori dei dettami di povertà e servizio enunciati nel Vangelo?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Beato Wojtyla, il Papa che parlava al mondo

Messaggioda gabriele il 16/01/2011, 13:59

flaviomob ha scritto:Stiamo parlando di una chiesa specifica, quella cattolica romana, con la sua storia specifica. Altre chiese, proprio perché consapevoli della fallibilità umana, hanno sviluppato più o meno efficacemente meccanismi che evitano di accumulare troppo potere in poche persone. Il cattolicesimo ha scelto la strada inversa: prima si è proclamato che il vescovo di Roma fosse superiore agli altri (senza alcun fondamento nelle sacre scritture, ovviamente), poi il potere temporale della chiesa, infine il ridicolo dogma dell'infallibilità papale.

Vangelo di Luca, capitolo 22
[24]Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. [25]Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori. [26]Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve. [27]Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.

Il vangelo secondo Matteo esorta a non chiamare nessuno padre sulla terra. Va da se' che, essendo tutti gli uomini peccatori, nessuno può essere chiamato santo almeno finché è in vita. Ebbene, i sacerdoti si fanno chiamare 'padre' dai fedeli senza batter ciglio, mentre addirittura al pontefice ci si deve rivolgere con l'appellativo di santo padre.

Ora perché mai un credente dovrebbe fidarsi di una gerarchia simile, quando è evidente che si muove al di fuori dei dettami di povertà e servizio enunciati nel Vangelo?


Fabio, ma secondo te quanti fra i credenti vanno a votare secondo i dogmi della Chiesa Cattolica? Perchè è questo il perneo del ragionamento che hai imbastito.

Sei proprio convinto che i motivi che spingano molti fedeli a votare per Silvio, per Casini/Fini o per il PD risiedano nelle parole dei Papi? O piuttosto negli interessi o nella buona fede che le persone riservano ai politicanti?

Quindi che senso ha entrare a "gamba tesa", con tutto il rancore che certe affermazioni papaline esercitate nei secoli possono motivare, in una questione legata esclusivamente alla Chiesa Cattolica?

Io penso sia una perdita di tempo con tanto di mal di fegato. Poi fai tu. Ognuno è libero di farsi il male nelle forme che preferisce ;-)

Gabrive
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

PrecedenteProssimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 29 ospiti