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L'irresponsabile

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: L'irresponsabile

Messaggioda Stefano'62 il 07/01/2011, 14:37

E' vero che la sinistra ha dominato,non spadroneggiato perchè erano gli altri incapaci di emergere (non la sinistra a impedirglielo) ma questo non era un male (piuttosto il male era che la destra producesse poco di rilevante e davvero destro e liberale);tanto è vero che tutto è andato a puttane quando la "destra",quella tra virgolette,ha cominciato a "spadroneggiare",lei sì,nei media,determinando questo schifo di falsa morale imperante.
Basti pensare alla santificazione del calcio (sport bellissimo divenuto icona di quanto contribuisce di più a diseducare le giovani generazioni) dove non si innalza sugli scudi chi rispetta le regole ma colui che riesce a non farsi beccare quando le infrange (non è un caso che berluscono affidi le sue sorti iniziali al possesso del milan).

Di resistenza solo di sinistra a casa mia non ne ho mai sentito parlare,dato che ogni anno Zaccagnini onorava la tomba di mio zio partigiano comunista,e lo sapevano perfino i sassi che era stato partigiano pure lui,il rosso e il bianco insieme.
Piuttosto c'è stato un progressivo volersi dissociare di alcuni (purtroppo simili a Zaccagnini solo sulla carta) da quello che la resistenza aveva significato,e questo non è una responsabilità della sinistra,che ha solo dovuto prenderne atto.
Questi distinguo continuano oggi ed è una cosa davvero preoccupante.
Non è la resistenza ad essere sinistra,sono i non sinistri a non volere più essere stati resistenti.

Che poi la sinistra sia stata rappresentata anche da personaggi squallidi che ne hanno vanificato la forza e stravolto il significato e che mi hanno fatto passare la voglia di votarla,questo è vero ma è un'altra storia che con i solidi principii della sinistra non c'entra niente.
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda matthelm il 07/01/2011, 15:00

Stefano, che la sinistra abbia egemonizzato la storia della resistenza credo sia, appunto, storicamente documentato.
Poi mi parli di Zaccagnini ed io mi blocco. Una persona esemplare, trasparente, onesta, per fortuna non unica, alla quale mi lega un ricordo veramente struggente.

I distinguo li ho fatti per inquadrare un discorso più completo non per un inutile e datato accanimento.
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda pierodm il 07/01/2011, 15:34

Apprezzo lo sforzo di Matthelm di ragionare invece di litigare: ma l'apprezzamento si limita allo sforzo, non ai risultati.

Ci sono nel suo giudizio - per altro sempre lo stesso, sembrando in effetti l'unico argomento sul quale interviene nel forum, o quasi - alcune contraddizioni e alcune semplificazioni che si adattano malissimo alla complessità del problema e della realtà della quale parliamo.

Ognuno può rileggere la storia...

Qui non ci sono adolescenti, ma tutta gente che quella "storia" non la rilegge, ma semmai l'ha vissuta e la racconta a modo suo.
Io il racconto lo definisco "rilettura", proprio per alludere al fatto che molti sembrano essere nati ieri, o sembrano persone che hanno il "loro modo" di raccontarla assai simile, troppo simile a quello della destra: ninte di nuovo, e nemmeno di sorprendente, ma risulta però strano che - se quello è il modo in cui hanno vissuto quella storia - non si dichiarino coerentemente di destra, e non scelgano di militare in una delle varie forme della destra.
Nel dire questo, ovviamente, non mi riferisco al fatto in sé di criticare o di raccontare un disagio che chiunque può aver vissuto nel contesto italiano della prima repubblica.
Mi riferisco invece al fatto che c'è modo e modo di criticare, ci sono valori e criteri diversi che improntano di sé la critica stessa, e non si tratta solo di diversità misurabili in modo lineare sull'asse destra-sinistra, ma su piani tridimensionali che vanno al di là di quella semplificazione: per esempio, assumendo implicitamente un'interpretazione di ciò che s'intende per "intellettuale", o per "cultura", o per "egemonia", ossia tutte cose che costituiscono la premessa del discorso e non la sua conclusione.

la sinistra, pur non essendo ufficialmente al Governo, abbia spadroneggiato nella cultura, nel sindacato, nella scuola, insomma nel paese mi sembra oggi abbastanza evidente e condiviso


Questo vorrebbe essere - non solo da parte di Matthelm, ma di tutta una revanche di destra - una specie di scoop: ma docv'è la meraviglia, e soprattutto dov'è lo scandalo?
Se una corrente di pensiero, un punto di vista sul mondo s'impone su altri punti di vista, senza usare gli strumenti coercitivi, o il potere, usualmente i mano al governo o alle "autorità", può certamente essere legittima la definizione di "egemonia", ma anche quella che attribuisce tale egemonia al merito, alla validità, alla forza di convinzione di quel punto di vista, o ala sua corrispondenza con il momento storico, con i bisogniprevalenti in un dato tempo. O no?
In realtà - dovrebbero chiedersi coloro che affrontano questo discorso in buona fede, e non con ottuso spirito di revanche - qual era l'alternativa nell'italietta del dopoguerr: la cultura post-ex-fascista? Il clericalismo di Gedda? I rarefatti, introvabili, evanescenti "liberali", in gran parte schierati (paradossalmente) a fianco dei monarchici?
In realtà, a fianco della cultura di sinistra - assai varia e diversificata, tutt'altro che monolitica - c'erano due culture repubblicane, costituzionali e dotate di dignità politica: quella azionista e radicale, e qualla cattolica democratica.
La prima ha avuto il suo seguito,ma non c'è da sorprendersi se la sua sfera d'influenza era più limitata, essendo in questo coerente con la sua natura "d'elite" e per così dire "aristocratica".
La cultura cattolica progressista e democratica, laica, ha sofferto del fatto di essere schiacciata non dalla cultura "egemone" di sinistra - della quale era tutto sommato contigua - ma dal clericalismo e dal confessionalismo prevalente nella DC e in un'Italia complessivamente e pesantemente condizionata dal potere vaticano.

Detto tutto ciò, che senso ha stare a ricercare - con intenti politici - una nomenklatura di personaggi cretini o spocchiosi , in questo quadro? Anche in questo caso, qual è lo scoop? Qual è la meraviglia?
Dimenticando, o ignorando, poi, che critiche e condanne verso tale stupidità sono avvenute in "presa diretta" proprio all'interno di quella cultura di sinistra, senza aspettare il suggerimento di chicchessia: una riflessione, una vocazione all'autocoscienza, che non era per niente diffusa in altri ambiti, se proprio vogliamo essere polemici.

Un fenomeno analogo sta avenedo oggi, quando certi settori della sinistra prendono le distanze ed esercitano critiche verso altre componenti "intellettuali" della medesima area culturale, o sedicenti tali: per questo ho voluto citare nel forum artcoli sulla meritocrazia o sugli "economisti con l'orecchino".
Per quanto mi riguarda, oggi come allora, preferisco dichiarare in tempo reale le mie posizioni, piuttosto che aspettare vent'anni.
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda matthelm il 07/01/2011, 16:03

pierodm ha scritto:Apprezzo lo sforzo di Matthelm di ragionare invece di litigare: ma l'apprezzamento si limita allo sforzo, non ai risultati.

Ci sono nel suo giudizio - per altro sempre lo stesso, sembrando in effetti l'unico argomento sul quale interviene nel forum, o quasi - alcune contraddizioni e alcune semplificazioni che si adattano malissimo alla complessità del problema e della realtà della quale parliamo.


Grazie, grazie, grazie maestro tuttologo, non lo farò più. Mi impegno ma non vedo risultati. Mi sembra inutile.

Ma mi faccia capire il suo non entrare nel merito delle cose che non si condividono è un problema?
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda cardif il 07/01/2011, 16:41

Sola Zaccagnini? e Tina Anselmi? E tanti altri, anche se non si sono impegnati in politica?
Ma a che serve riparlare di queste cose, quando ormai ognuno si è fatta la sua idea e non è disposto non dico a cambiarla ma nemmeno a porla in discussione?
Per fare un parallelo significativo con l'oggi, si dovrebbe partire da prima della resistenza.
Mussolini, a seguito della marcia su Roma, ebbe l'incarico di formare il governo ed iniziò il suo primo discorso alla Camera, il 16 novembre 1922, con le parole:
"Signori, quello che io compio oggi, in questa Aula, è un atto di formale deferenza verso di voi..."
Nel 1923 fece la legge Acerbo e, col premio di maggioranza, alle elezioni del 1924 si attribuì 355 seggi su 535.
Poi non più elezioni fino alla sua caduta, anche per mano della resistenza bianca e rossa, dopo aver portato l'Italia in guerra per la conquista del mondo.
E' importante questo, o dire che i partigiani erano rossi? o contare quanti erano i rossi e quanti i bianchi?

Oggi c'è il S.S. Berlusconi, che nel 2006 ha fatto la legge Calderoli (senza che la sinistra scendesse in piazza, purtroppo) e nel 2008, col 37% di voti compreso gli ex AN, ha avuto il 44% dei seggi. Gliene sarebbero toccati 230 e ne ha presi 272.
Oggi si tiene tutto il premio di maggioranza, perché dopo le elezioni finisce il principio e contano le posizioni delle persone in parlamento.
Ma, diversamente da Mussolini, invece che eliminare le elezioni applica una tecnica più al passo coi tempi: "si facciano le elezioni che io poi compro, pardon, acquisisco i 'numeri' che mi mancano per avere un ampio consenso"; in parlamento non tra gli elettori; quelli ormai non contano più.
Anche se questo non gli basta; vorrebbe modificare in blocco l'intera opposizione, visto che sta sempre a dire "con questa opposizione non si può dialogare"; la vorrebbe a sua immagine e somiglianza, per caso?
Perché non si spinge il S.S. Berlusconi in un angolo con i suoi seguaci Gasparri, La Russa, Santanché, Storace ecc., anzicché ripassare la storia?
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda pierodm il 07/01/2011, 17:00

Ma mi faccia capire il suo non entrare nel merito delle cose che non si condividono è un problema?

Non capisco il senso di questa frase.
Vuoi dire che non sono entrato nel merito?

Grazie, grazie, grazie maestro tuttologo, non lo farò più. Mi impegno ma non vedo risultati. Mi sembra inutile.

Santa, santissima pazienza.
Perché vuoi ad ogni costo entrare in conflitto?
Vuoi davvero che mi metta a spiegare, a giustificare ogni parola che uso quando parlo con te?
Va bene: dicevo di apprezzare la buona disposizione che sembravi avere di non ricorrere subito - come fai ora - alla lamentazione e alla contrapposizione polemica.
Ma ciò non significava che fossi d'accordo con il contenuto del tuo post - i "risultati", nel senso che lo sforzo aveva prodotto il post, il quale ne era il risultato: bastava non partire assurdamente prevenuti per capire nel modo più semplice e più corretto.
Non ti sei stufato di fare il guerrigliero? Non ti sei stancato ad arrampicarti al fumo della pipa per trovare pretesti per litigare: litigare va anche bene, ma ne deve valere la pena.

Cardif - Perché non si spinge il S.S. Berlusconi in un angolo con i suoi seguaci Gasparri, La Russa, Santanché, Storace ecc., anzicché ripassare la storia?

Ripassare la storia non fa mai male, in questo concordo con Matthelm.
Ma farlo non impedisce di contrastare Berlusconi o di fa comunque politica attuale.
O meglio, non impedirebbe.
Il fatto è che risulta più difficile contrastare Berlusconi, se nel centro-sinistra troppa gente prende a prestito o pensa sinceramente cose molto simili a quelle stesse che afferma Berlusconi - tanto per dirla in modo brutale - o ha una rilettura della storia simile alla sua.
Non dimentichiamo che la gran massa del vecchio elettorato pentapartitico - con forte prevalenza DC e PSI craxiano - è passato armi e bagagli sotto le insegne di Mediaset/PDL: molto più massicciamente degli "intellettuali" di sinistra, tanto per dirne una.
Quindi rileggere la storia non è del tutto inutile, anche ai fini di una più completa comprensione dei problemi attuali.
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda matthelm il 07/01/2011, 17:53

pierodm ha scritto:Il fatto è che risulta più difficile contrastare Berlusconi, se nel centro-sinistra troppa gente prende a prestito o pensa sinceramente cose molto simili a quelle stesse che afferma Berlusconi - tanto per dirla in modo brutale - o ha una rilettura della storia simile alla sua.


Dovrei risponderti con altre battute o calembour. Ne ho a bizzeffe.

Ma ho trovato nella frase che ho riportato la "chiave" dei tuoi ragionamenti, delle tue analisi, del tuo trinariciutismo nel senso già spiegato di un imprinting ricevuto e che mai si potrà cancellare o mettere in discussione.

Vedi, io penso e concordo, come altri, con molte cose dette e la rilettura storica italiana che ne fa Berlusconi, perché il solo fatto che lui le strumentalizzi o addirittura non sappia neanche di cosa parla non significa che alcune di "quelle cose" non valgano e non siano vere.

Come ti spieghi il consenso che ha ricevuto da tutte le parti politiche, da tutti gli strati sociali? Seguendo le tue analisi non si arriva a nulla se non a un continuo insensato giustificazionismo del proprio passato di parte recente o remoto.

Alcuni temi li abbiamo toccati anche su questo forum e sistematicamente i "contras" li abbiamo letti. I temi? Contro lo statalismo, la flessibilità del lavoro, gli intollerabili lacci e lacciuoli, la conservazione di presunti diritti per alcuni dimenticando gli altri, la meritocrazia, considerare il "nemico" traditore, giustificare in mille modi le "giuste" e sacrosante azioni teppistiche contro i sindacati "dei padroni", difendere una scuola indifendibile solo perché il problema sono gli insegnanti precari e non la scuola stessa che va a rotoli (la riforma Gelmini è certamente incompleta e parziale ma è meglio del niente che i "nostri" suggerivano... perché si teme sempre di contrastare i sindacati amici) ecc. ecc. ecc.

Come dicevo la stragrande maggioranza degli italiani, anche del centrosinistra!, la pensa così e lui, il "grande imbonitore", se ne è appropriato anche perché ha trovato "difensori" come te & compagni che si attardano a difendere la fortezza di Drogo nel Deserto dei Tartari. E questo l'ha estremamente facilitato nel suo successo.

E qui si ritorna inevitabilmente al PD, cioè alla scommessa per far voltare definitivamente pagina a quella parte della sx che sembrava aver fatto passi in avanti. Con Bersani stiamo, purtroppo, tornando indietro perché si ostina a voler coinvolgere una sinistrasinistra destinata ad autoisolarsi ma che purtroppo, ripeto, continua ad esercitare il "richiamo della foresta" per i riformisti ex-ds.

Questi sono i problemi veri di questa opposizione e le analisi tue sono sempre fuori tema e tarate male come, appunto, quelle della sinistrasinistra che io non sosterrò più con o senza desistenza, con piccolo o grande ulivo o altra trovata che manca sempre delle valutazioni di fondo che ho cercato più volte di ripeterti, inutilmente.

Il guerrigliero... moderato. (figurati gli altri).
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda ranvit il 07/01/2011, 19:35

Dice piero dm a matthelm "Santa, santissima pazienza.
Perché vuoi ad ogni costo entrare in conflitto?"


Possibile che pierodm, che indubbiamente è persona colta ed intelligente, non si rende conto di quanto sia, almeno, irritante l'incipit del suo precedente intervento? E cioè : "Apprezzo lo sforzo di Matthelm di ragionare invece di litigare: ma l'apprezzamento si limita allo sforzo, non ai risultati."
Paternalismo assolutamente fuori luogo (e anche insultante come a dire "anche se ti sforzi piu' di tanto non sai fare....sottinteso....perchè sei uno bischero qualunque rispetto a me).
Naturalmente la reazione dell'interlocutore diventa immediatamente piccata, indipendentemente dai contenuti.

Questo meccanismo è alla base di gran parte delle "litigate" con me (oltre che con matthelm).


Nel merito della discussione condivido al 101% quello che ha scritto matthelm


Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda cardif il 07/01/2011, 19:49

pierodm ha scritto:Ripassare la storia non fa mai male

La fretta fa cattivi scherzi; è sorto un impegno ed ho concluso male, evidentemente.
Condivido pienamente che la storia va studiata, ripassata, ricordata. Che si dovrebbe cercare di farla ridiventare 'magistra vitae' (se mai lo è stata). Ma come conoscenza degli eventi e delle sue conseguenze, tant'è vero che nello stesso messaggio ho riportato fatti, non interpretazioni. Capire l'operato del S.S. Berlusconi attraverso il confronto delle azioni con quelle Mussolini potrebbe essere utile (con tutti i distinguo, per carità! (Il B. non diventerà mai M.).
Intendevo riferirmi alle diverse 'interpretazioni degli eventi', che diventano personali a seconda del proprio modo di vedere, pensare e, in sostanza, essere. Che possono pure attribuirsi al proprio vissuto: un imprinting che può essere rosso ma anche nero, per esempio.
Il confronto tra le interpretazioni degli eventi, proprio perché personali, diventa scontro senza esito costruttivo; perciò, personalmente, non lo ritengo utile e sono portato più ad un'analisi degli eventi.
Insistere nel confronto è come voler convincere l'altro che si ha ragione. E se non si riesce, comincia lo scontro che non porta niente di buono. E questo è un peccato.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: L'irresponsabile

Messaggioda matthelm il 07/01/2011, 20:18

Cardif, ma è naturale che ognuno da delle interpretazioni personali degli eventi secondo la propria formazione, cultura ed analisi storica.

Il confronto, anche arduo, porta a rimarcare eventuali discrepanze o anche concordanze, omissioni o altro dell'interlocutore. Altrimenti cosa si deve fare in un forum. Qualcosa rimane sempre. Si spera.

Certo, poi ogni limite... ha una pazienza.
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