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Riecco i fascisti rossi!

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda Iafran il 15/12/2010, 0:30

Riecco quello "bianco tutto candore".
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda disallineato il 15/12/2010, 0:41

Iafran ha scritto:Riecco quello "bianco tutto candore".


Bianco volentieri. Adoro il pulito.
Candore un pò meno. Ho le mie colpe e le mie mancanze.
Ma orgogliosamente posso dire di non aver mai partecipato ad una manifestazione violenta. Non ho mai assalito un carabiniere ne un poliziotto. Non ho mai lanciato un estintore contro un carabiniere. Non ho mai participato ad azioni di terrorismo.
E sai una cosa? Non ho mai sfasciato una vetrina di una banca o di una azienda.

Al di la dei dettagli, penso che anche tu cmq ritieni che il fascismo rosso e comunismo nero siano cancri dela società. Penso tu sia troppo serio per tollerare e giustificare i manifestanti violenti
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Riecco il celerino bianco

Messaggioda pierodm il 15/12/2010, 1:09

Ma orgogliosamente posso dire di non aver mai partecipato ad una manifestazione violenta. Non ho mai assalito un carabiniere ne un poliziotto. Non ho mai lanciato un estintore contro un carabiniere. Non ho mai participato ad azioni di terrorismo.
E sai una cosa? Non ho mai sfasciato una vetrina di una banca o di una azienda.


Nemmeno io, e nemmeno i miei migliori amici.
Ma questo non m'impedisce di far funzionare il cervello, e non mi autorizza a sparare cazzate.

Piuttosto, ero sicuro che il Conformista Disallineato sarebbe ricomparso in occasione di qualche manifestazione, con la stessa delirante ammucchiata di argomenti che costituisce il suo stile.

Ma va là.
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda Iafran il 15/12/2010, 1:12

Rissa tra i senatori in commissione
Enzo Bianco finisce in infermeria


ROMA - Una polemica conclusa a ceffoni, con finale in infermeria. E' quanto è accaduto oggi alla riunione congiunta delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia del Senato, finita in rissa tra PdL e Pd. E con il senatore Enzo Bianco, centrosinistra, in infermeria per aver ricevuto due pugni dal senatore Balboni. Che a sua volta lamenta una gomitata al labbro ricevuta da un altro senatore.

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... 05663/?rss
...
Sono solo le caramelle che i "bianchi candidi rappresentanti del Partito dell'ammmore" riservano ai loro oppositori!
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda Stefano'62 il 15/12/2010, 4:06

No un momento si sta travisando,qua nessuno giustifica i black block o chiunque faccia casino per denaro o per il semplice gusto di farlo,nè si scandalizza se vengono definiti fascisti.
Qui si parlava di una contestazione ad un tizio che asserisce di lavorare per i lavoratori,da parte di gente che evidentemente pensa che non ci stia mettendo troppo impegno;persone arrabbiate delle quali nè io nè Matt sappiamo nulla,per esempio se abbiano una vita decente o se invece siano disoccupati loro malgrado,o precari,o abbiano debiti,mutui da pagare,parenti che necessitano di operazioni costose o altre tragedie varie;persone di cui Matt non può sapere se abbiano ben donde di lamentarsi e di essere incazzati e che non doveva permettersi di definire fascisti,perchè quando si ha il culo al caldo è facile giudicare gli altri e pontificare su come si sarebbe invece dovuto manifestare il proprio disappunto secondo il Bon Ton.
Dare del fascista a chi si lamenta perchè soffre è una scorciatoia per evitare di occuparsene.
E quando la gente non ha più niente da perdere diventa pericolosa,e con buona ragione,perchè i fascisti sono altro.
Sono curioso di sapere come avrebbe definito i rivoltosi che occuparono la Bastiglia.
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda Iafran il 15/12/2010, 10:45

Stefano'62 ha scritto:Dare del fascista a chi si lamenta perchè soffre è una scorciatoia per evitare di occuparsene.
E quando la gente non ha più niente da perdere diventa pericolosa,e con buona ragione,perchè i fascisti sono altro.
Sono curioso di sapere come avrebbe definito i rivoltosi che occuparono la Bastiglia.

"Delinquenti!" o "Briganti!" sono stati definiti quelli che, nel Meridione d'Italia, si ribellavano alle ingiustizie e alle violenze dei "nuovi Borboni". Hanno avuto la peggio ... !
L'Italia "sicula-lombarda-borbonica", oggi, invece ... se la spassa!
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda pierodm il 15/12/2010, 12:53

Da la Repubblica.

ROMA - Ma chi è l'uomo con giubbotto beige, che sembra difendere gli agenti, ma poi si scaglia contro i blindati della polizia? Il giorno dopo i gravissimi incidenti di Roma, grazie alle numerose testimonianze fotografiche, il caso è aperto.

Perché il ragazzo con scarpe da tennis, jeans e guanti macchiati di rosso,in perfetta tenuta da dimostrante, è sempre vicino agli agenti aggrediti della Guardia di Finanza in via del Corso? Perché è sempre in prima linea negli scontri?
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda matthelm il 15/12/2010, 14:00

Stefano'62 ha scritto:No un momento si sta travisando,qua nessuno giustifica i black block o chiunque faccia casino per denaro o per il semplice gusto di farlo,nè si scandalizza se vengono definiti fascisti.
Qui si parlava di una contestazione ad un tizio che asserisce di lavorare per i lavoratori,da parte di gente che evidentemente pensa che non ci stia mettendo troppo impegno;persone arrabbiate delle quali nè io nè Matt sappiamo nulla,per esempio se abbiano una vita decente o se invece siano disoccupati loro malgrado,o precari,o abbiano debiti,mutui da pagare,parenti che necessitano di operazioni costose o altre tragedie varie;persone di cui Matt non può sapere se abbiano ben donde di lamentarsi e di essere incazzati e che non doveva permettersi di definire fascisti,perchè quando si ha il culo al caldo è facile giudicare gli altri e pontificare su come si sarebbe invece dovuto manifestare il proprio disappunto secondo il Bon Ton.
Dare del fascista a chi si lamenta perchè soffre è una scorciatoia per evitare di occuparsene.
E quando la gente non ha più niente da perdere diventa pericolosa,e con buona ragione,perchè i fascisti sono altro.
Sono curioso di sapere come avrebbe definito i rivoltosi che occuparono la Bastiglia.


Stefano, hai gettato il cuore oltre l'ostacolo? l'hai ritrovato? La violenza va condannata sempre da qualunque parte provenga. Lo si deve ripetere quante volte ancora?
Certamente taluni "compagni" tendono da sempre, e purtroppo per tutti!, a giustificare quella a loro più vicina. La Storia è ormai piena e ricolma di questi casi. Ma loro, non so tu, si sentono "rivoluzionari" a bassissimo costo come quei cattivi maestri che non molti anni fa provocarono e giustificarono attentati criminali in Italia mentre nel frattempo... loro scappavano all'estero.

Mi cadono le braccia a leggere queste peane trite e ritrite.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda ranvit il 15/12/2010, 14:16

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/1 ... ef=HRER3-1


IL COMMENTO
Una violenza annunciata
di GIUSEPPE D'AVANZO
La violenza, alla fine, è diventata l'unica realtà di una giornata che ha visto manifestare a Roma gli aquilani senza ricostruzione, i napoletani senza diritto alla salute, minacciati da tonnellate di rifiuti, e soprattutto - in decine e decine di migliaia - gli studenti senza futuro, agitati dalla riforma Gelmini. Una rappresentazione dunque del disagio, dell'insicurezza di un Paese che non riesce più a farsi ascoltare, che non trova più alcuna linea di condivisione tra se stesso e chi lo governa; un Paese abbandonato, dimenticato, smarrito nelle nebbie di un illusionismo mediatico che riscrive la realtà reinventandola con una narrazione spettacolare dove l'Aquila è stata già ricostruita. Napoli è stata già pulita; scuola, università e ricerca sono state già risanate dalle innovazioni del ministro. Il racconto autocelebrativo e bugiardo semina in chi lo subisce - e, subendolo, è ridotto al silenzio - rancore, risentimento, rabbia. Sentimenti che in questi lunghi mesi - per Napoli e L'Aquila, anni - sono rimasti freddi, sotto controllo e non hanno mai prodotto brutalità perché lucida è la consapevolezza che la violenza cancella ogni ragione e ogni possibilità di averne.

Non è stato così ieri, quando la violenza si è fatta assoluta. Come sempre accade quando diventa assoluta, la violenza ha raschiato via gli obiettivi futuri dei movimenti che erano in piazza - le loro speranze, le loro ragioni - e si è fatta padrona della giornata. Ha dominato la situazione nella ellittica spirale dove la violenza della polizia reagisce alla violenza dei dimostranti e c'è posto soltanto per la tensione, la paura, le urla, il fuoco, il ritmo dei colpi, le bastonature.

Che cosa è accaduto? Quel che si sapeva da giorni sarebbe accaduto. Un gruppo di black bloc o anarchici, chiamateli come volete, si sono impossessati della protesta e del "cuore" della Capitale. Con logiche e organizzazione "militari" hanno cercato e ottenuto lo scontro diretto con le forze dell'ordine. Hanno costruito barricate. Hanno sistematicamente bruciato auto, vandalizzato "i simboli del capitalismo" come agenzie bancarie e bancomat e distrutto l'intera area del Tridente - via del Corso, via del Babuino, via di Ripetta - a ridosso dei palazzi della Repubblica, a Monte Citorio la Camera dei Deputati; a Palazzo Madama, il Senato; a Palazzo Chigi, la presidenza del Consiglio; a Palazzo Grazioli, la residenza privata del capo del governo. Con operazioni diversive, che hanno ingannato i "reparti mobili", sono riusciti a far esplodere tre bombe carta agli Uffici del Vicario, a pochi metri dalla Camera; a minacciare Palazzo Grazioli, a "conquistare" per lungo tempo via del Corso e poi, per più di un'ora, piazza del Popolo.

Come è potuto accadere? E' quel che il governo dovrebbe spiegare. Si sapeva che il "blocco nero" ci sarebbe stato. Si sapeva che con loro ci sarebbero state frange dei movimenti anarco insurrezionalisti greci e tedeschi, come poi è davvero stato. E allora? Perché si è accettato di subire la loro prepotenza con lo stesso fatalismo con cui si accetta che piova e faccia freddo? Ora naturalmente ci sarà l'intelligence che dirà "l'avevamo detto", le polizie che diranno: "l'allarme era troppo generico e sommario per intervenire". Il risultato non cambia: sotto gli occhi delle forze dell'ordine, un paio di centinaia di "neri" hanno potuto devastare il centro storico di Roma, il "cuore" politico e istituzionale della Capitale e imbruttire movimenti di protesta responsabili che finora hanno fatto leva soprattutto su parole, analisi, ragionevoli argomenti. Soltanto gli irresponsabili corifei del Sovrano possono sovrapporre le violenze dei black bloc al voto di fiducia. Soltanto un Gasparri può vedere nelle "violenze di piazza, la conseguenza della predicazione violenta di troppi apprendisti stregoni". Quale predicazione violenta? Quella paziente e pacata degli aquilani? Quella ostinata e mite degli studenti e dei ricercatori universitari che, con la più violenta delle scelte, salgono su un tetto per "farsi vedere"? La verità è che nel governo, nella maggioranza c'è chi valuta come un'occasione politica - non disprezzabile con i tempi che corrono - il ritorno a una stagione di violenza. Consente di invocare "repressione", come fa Sacconi, ancor prima di comprendere e giudicare. Permette di inaugurare una nuova emergenza e ancora uno "stato d'eccezione". Soprattutto concede di nascondere, tra i fumi delle auto bruciate e le grida contro il "nuovo terrorismo", il fallimento di un governo incapace di dare risposte a un'Italia sofferente e fragile. E' quella che ieri, con Roma, ha pagato il maggior prezzo a tre ore di violenza annunciata.
(15 dicembre 2010)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Riecco i fascisti rossi!

Messaggioda Stefano'62 il 15/12/2010, 14:18

matthelm ha scritto:Stefano, hai gettato il cuore oltre l'ostacolo? l'hai ritrovato? La violenza va condannata sempre da qualunque parte provenga. Lo si deve ripetere quante volte ancora?
Certamente taluni "compagni" tendono da sempre, e purtroppo per tutti!, a giustificare quella a loro più vicina. La Storia è ormai piena e ricolma di questi casi. Ma loro, non so tu, si sentono "rivoluzionari" a bassissimo costo come quei cattivi maestri che non molti anni fa provocarono e giustificarono attentati criminali in Italia mentre nel frattempo... loro scappavano all'estero.

Mi cadono le braccia a leggere queste peane trite e ritrite.

A me invece cadono le braccia quando la disperazione viene scambiata per violenza,e invece che cercare di capire da dove proviene per restituire giustizia ove ce ne sia bisogno,ce ne laviamo le mani e ci limitiamo a condannarla un pò troppo retoricamente.
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