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Che vorrà fare la Carfagna?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 22/11/2010, 11:50

http://www.corriere.it/politica/10_nove ... aabc.shtml


IGNAZIO LA RUSSA «MI OCCUPERÒ PERSONALMENTE DI CAMPANIA»
«L'ho chiamata, ci siamo chiariti Il problema Cosentino esiste»
ROMA - Ministro Ignazio La Russa, l'altro ieri, in conferenza stampa, lei ha minimizzato il caso Carfagna e questo sembrava aver fatto precipitare la situazione.
«Nessuno ha minimizzato».

E quel «de minimis»?
«È stato male interpretato. L'ho detto anche a lei».

Le ha telefonato?
«Sì, dopo aver letto i giornali. Le ho spiegato che mi riferivo al fatto che mentre Berlusconi era a Lisbona, a trattare con Obama e a ricevere i complimenti da Medvedev, insistere con le domande sulla Carfagna era sproporzionato».

Non è lei che ha parlato di «gossip»?
«Intendevo dire che nel luogo dove si parla del futuro del mondo era un modo da "gossip" di affrontare i problemi».

Berlusconi con il suo «signora Carfagna» non ha peggiorato le cose?
«Lui si aspettava di gestire il vertice Nato senza questo problema. Non si aspettava di ritrovarsi a dover affrontare la lite tra la Carfagna e la Mussolini».

La Carfagna lamenta di non essere stata ascoltata da voi coordinatori. È così?
«Non è vero. Casomai se c'è una cosa di cui mi pento è di non essermi occupato di quelle vicende. Ora voglio impegnarmi sulla Campania personalmente. Anche perché lì c'è un ex an, Edmondo Cirielli (il presidente della Provincia di Salerno, ndr)».

Alla Carfagna basterà?
«Non lo faccio perché le basti, ma perché ritengo sia giusto. Non dico che Denis Verdini abbia seguito queste vicende male. E del resto, anche se lei non si è ritenuta soddisfatta, l'ha ricevuta un sacco di volte».

E lei?
«Sono stato io a trovare una mediazione in Consiglio dei ministri sul termovalorizzatore di Salerno. Invece di affidare le competenze al sindaco De Luca del Pd, le abbiamo lasciate alla provincia di Cirielli sotto il coordinamento del governatore Caldoro. E ci siamo lasciati con Mara con baci e abbracci. Poi è successo quello che è successo con la Mussolini. E su questo la Carfagna ha ragione».

Al di là delle foto, quali pensa che siano i rapporti tra la Carfagna e il finiano Bocchino?
«Lui è un amico che l'ha aiutata molto all'inizio. Ma in maniera disinteressata e amichevole. Ne sono testimone. Non credo ci sia altro. A Bocchino si possono rimproverare molte cose, ma non questa».

Il problema politico che la Carfagna solleva è Nicola Cosentino.
«Obiettivamente il problema esiste. Quando Cosentino si dimise perché era stato indagato, non fece polemiche. C'era una sorta di accordo tacito che sarebbe uscito dal governo senza clamori, ma sarebbe rimasto coordinatore regionale del Pdl».

Dunque lei parte sconfitta?
«Lei è andata a sbattere su una cosa su cui Verdini non la poteva accontentare in quella fase».

E ora può cambiare qualcosa?
«Non per accontentare lei. Ma perché ci sono le elezioni in Campania. Tutto è aperto. Io le ho consigliato prudenza».

Pensa ne faccia tesoro?
«Questo non lo ha detto. Ma lei è tutto fuorché poco intelligente. Credo che non soffierà sul fuoco».

Ma come pensa che finirà?
«Non la vivo come una telenovela. Ma come una battaglia politica. Comprensibile ma non irrisolvibile. Quello che può danneggiare Mara è la troppa esposizione mediatica».

V. Pic.
22 novembre 2010
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 22/11/2010, 11:59

Mi spiace ma non posso essere d'accordo con i vs commenti negativi.
SE abbia fatto carriera in politica in un modo o nell'altro è un problema suo....il mondo è pieno di gente che fa carriera "in qualche modo" ma poi si riscatta e fa cose egregie. Bisogna giudicarla da quello che fa nel suo nuovo ruolo di politico.

La "ragazza" è in gamba! In Campania esiste un problema gigantesco di intrecci politica-camorra e molti anche nel Pdl stanno cercando di venirne fuori riportando il tutto nella legalità possibile. La Carfagna con Caldoro sono alcuni di questi.
L'obiettivo della politica-camorra sono i due termovalorizzatori di Napoli e Salerno. Come dice De Luca, se saranno costruiti da loro faranno la fine di quello di Acerra : un giorno funziona e uno no!

Vittorio
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda Manuela il 22/11/2010, 12:42

Mi dispace, stavolta non sono d'accordo con te. Il fine non giustifica i mezzi, mai, e il modo come è stata costruita la carriera, importa e molto. E' perché non abbiamo mai fatto molta attenzione a questi apsetti, che adesso comandano i belrusconi, i Cosentino... e le Carfagna.
Io sono sempre la solita giustizialista, giacobina, moralista, ecc.ecc., ma credo che questa classe dirigente vada spazzata via. Punto.

P.S. Non è che qualcuno nelle alte sfere salernitane pensa di cooptarla a sinistra? Non mi meraviglierei di niente, del resto...
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 22/11/2010, 13:21

Manuela, nessuno sa esattamente cosa sia accaduto tra Berlusconi e tante delle sue "nipotine". Probabilmente quanto raccontano alcuni, ma altrettanto probabilmente no. Forse con qualcuna si e qualcuna no...
Ma mica possiamo stare qua a basare i nostri giudizi sulle indiscrezioni relative alla sessualità dei politici....sarebbe la fine, ne resterebbero solo 4 o 5. :D

Basta comunque volgere lo sguardo indietro nella Storia per trovare di tutto...ma proprio di tutto. Quasi tutti i "grandi" del passato (uomini e donne) hanno avuto una vita sessuale almeno riprovevole. Personalmente ho sempre pensato che faccia parte delle caratteristiche "toste" di tutte le persone geniali :D

No, non è cosi' che si giudicano le persone.


Concordo sulla necessità che questa maggioranza sia estromessa dal potere ma perchè non sta facendo niente di quanto promesso in termini di riforme liberali e relativa modernizzazione del Paese.


Vittorio
Ps No, non mi risulta che nel Cs a Salerno si stia pensando a lei.
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda franz il 22/11/2010, 13:28

ranvit ha scritto:Basta comunque volgere lo sguardo indietro nella Storia per trovare di tutto...ma proprio di tutto. Quasi tutti i "grandi" del passato (uomini e donne) hanno avuto una vita sessuale almeno riprovevole. Personalmente ho sempre pensato che faccia parte delle caratteristiche "toste" di tutte le persone geniali :D

Si, ma non è che Kenndy ha fatto ministro la Marilyn o che Craxi lo ha fatto con Sandra. :o
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 22/11/2010, 13:58

Ma Kennedy, a conferma della mia teoria :D , era sessualmente un gran figlio di mappina...e anche Berlusconi mica le ha fatte tutte ministri :D ......
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 22/11/2010, 14:10

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ref=HREA-1


CASO CARFAGNA
"La misura era colma, non cederò
torno indietro solo se Silvio mi ascolta"
La rabbia del ministro per le pari opportunità: partito allo sbando, nelle regioni sistemi dittatoriali. "Il Cavaliere dice la cosa giusta: mi sono sempre comportata da signora"
di MASSIMO GIANNINI

Un partito "allo sbando". A metà strada tra i "comitati d'affari" e le "bande di potere". Questo è oggi il Pdl. Lo è a livello locale, dove comandano "pochi capi con metodi dittatoriali". Lo è a livello nazionale, dove l'unico capo, Silvio Berlusconi, non sa più comandare. Su questo abisso, politico e morale, ha aperto una finestra Mara Carfagna. Con l'annuncio delle sue dimissioni, mostra agli italiani la nudità del potere e, di riflesso, la caducità del governo.

Nonostante gli attacchi dei nemici, nonostante le pressioni degli amici, il ministro delle Pari Opportunità va avanti per la sua strada: "Non posso cedere - dice - è una questione di dignità".

Sono ore difficili, per la donna che più di ogni altra ha incarnato a suo tempo l'archetipo femminile del berlusconismo, e che più di ogni altra in questi due anni è riuscita ad affrancarsene. La sua censura contro il Popolo della Libertà non poteva essere più fragorosa. La sua rottura con Berlusconi non poteva essere più pericolosa. Ma la Carfagna non è affatto pentita. "La misura era colma. Ho fatto la mia scelta, e sono obbligata ad andare avanti. Quale sarebbe l'alternativa? Vivacchiare, facendo finta di niente? No, mi dispiace, non mi interessa...". Dunque, nessuna retromarcia, almeno per adesso. Nemmeno di fronte al ramoscello d'ulivo che ieri gli ha porto il "collega" La Russa, durante una lunga telefonata nella quale ha addirittura ammesso "l'errore di questi mesi, cioè aver lasciato tutte le leve del partito nelle mani di Verdini". "È vero - chiarisce il ministro - Ignazio mi ha assicurato che tenterà tutte le strade per ricucire lo strappo. Ne prendo atto, e aspetto segnali concreti. Sono pronta a tornare sui miei passi, ma solo a condizione che si affrontino seriamente le questioni che ho posto". Berlusconi che la liquida come "la signora Carfagna" non è un buon segnale. Ma lei non si sbilancia: "Il presidente non lo interpreto. È stato criptico, ma ha detto la cosa giusta: mi sono sempre comportata da signora, anche in questa vicenda".

Sono due le "questioni" sul tappeto, così come la Carfagna le riassume, dopo averle spiegate e rispiegate da un anno e mezzo, "anche in modo accorato e a tutti i livelli", e sia pure senza coinvolgere il presidente del Consiglio "se non in quest'ultimo mese". La prima questione riguarda i rifiuti. "A Salerno c'è il rischio che il termovalorizzatore non si faccia, a causa dello scontro tra Comune e Provincia. Sarebbe un danno enorme per quell'area. Per questo all'ultimo Consiglio dei ministri ho proposto di affidare le procedure a un commissario, nella persona del presidente della Regione Caldoro". Ma si sono ribellati Cosentino e Cesaro, i veri ras del partito in Campania, che prosperano sul torbido business dei rifiuti. Di qui la battaglia della Carfagna "per la legalità". Di qui la sua denuncia sulle "bande di potere che stanno distruggendo il partito". "Su questo primo punto non scendo a compromessi. In Campania ci ho messo la faccia, con quei 58 mila voti presi alle regionali. Voglio essere a posto con la mia coscienza: se salta il termovalorizzatore, c'è il pericolo che anche Salerno, dopo Napoli, finisca sommersa dai rifiuti...". Dunque, sui rifiuti la Carfagna non farà retromarce, in assenza di segnali inequivoci dal vertice del partito.

La seconda questione posta dal ministro chiama in causa la "natura" del Pdl. "Io non sto facendo una battaglia contro il partito, ma il fatto è che rischia di esploderci in mano. Io mi batto per un partito vero, autenticamente liberale e democratico, e non usato come uno strumento di potere a vantaggio di pochi capi locali che fanno il bello e il cattivo tempo. Perché questo è l'andazzo. A livello regionale e provinciale, il partito è governato con sistemi dittatoriali. Ed è chiaro che su questo c'è stata una sottovalutazione, se non un avallo, a livello nazionale...". La Carfagna parla di cose vissute in prima persona. Ai suoi racconta spesso di come, in questi mesi, non sia stata neanche invitata alle riunioni dei parlamentari campani. Di come, qualche volta, siano state addirittura "sostituite le date delle convocazioni via Internet". Di come a Salerno sia stata costretta ad aprire una segreteria politica a sue spese, perché il partito non le ha messo a disposizione nulla. Verdini le ha chiesto: "Mara, cosa vuoi? Più uomini in giunta? Io te li do...". Senza capire che il suo problema non è questo. "Io voglio prima di tutto rispetto. Voglio che le cose che dico siano ascoltate. E invece vengo delegittimata. Perché ci sono altri che "contano". Perché sono donna, e vorrei vedere cosa sarebbe accaduto se le stesse questioni le avesse sollevate un uomo...". Ma questo, oggi, è il Pdl. "A me non sta bene. La guerra per bande non porta da nessuna parte. È ora di "normalizzare" la vita del partito".

Se il Cavaliere ascolterà, lei è anche pronta a rientrare nei ranghi. "Non voglio la rottura a tutti i costi. Sono disponibile a ricucire, purché però arrivino risposte concrete". E queste risposte, ormai, le può e le deve pronunciare solo il premier, e nessun altro. "Vedremo. Io sono scesa in politica con Berlusconi, e sono diventata parlamentare e ministro grazie a lui. Per questo ho annunciato che voterò la fiducia il 14 dicembre. Ma a questo punto Berlusconi deve dare un segnale chiaro e forte. Sul governo lo sta già facendo. Ora tocca al partito, che ne ha altrettanto bisogno...". C'è chi pensa che il ministro abbia in testa un aut aut, da porre al Cavaliere: o io, o Cosentino. Lei non lo dice espressamente. È chiaro che il taglio netto di questo nodo gordiano in Campania risolverebbe tutti i problemi. Ma è altrettanto chiaro che il premier non può sottrarsi al potere di ricatto che questo "cacicco", inquisito per camorra, esercita su di lui e sul suo partito. Dunque, tagliare il nodo non sarà facile. Ma proprio per questo la Carfagna non cede, almeno per adesso. Certo è amareggiata sul piano personale: per gli attacchi che subisce per i suoi rapporti con Italo Bocchino ("l'amicizia viene prima della politica", dice) e per le volgarità che patisce da gente come la Mussolini ("A lei non rispondo più, non vale la pena", aggiunge). Ma è anche preoccupata sul piano politico: se continua così, "il Pdl si sfascia, perde consensi, in Campania rischia di perdere le prossime elezioni amministrative". E sarebbe sbagliato anche illudersi che l'unico fronte di guerra sia solo la Campania. "Il malessere è ben più diffuso. Basta parlare con tanti nostri parlamentari, per rendersene conto".

Ma a proposito della sua regione, il ministro delle Pari Opportunità ci tiene a chiarire un ultimo aspetto, che riguarda il suo prossimo futuro, la sua ipotizzata candidatura a sindaco di Napoli, il suo passaggio ipotetico nelle file di Fli o di Forza del Sud. "Non sono candidata a nulla, in questo momento. Non sto per trasmigrare da nessuna parte, meno che mai in Futuro e Libertà. Ho annunciato che mi dimetto da tutti gli incarichi proprio per questo. Io non tradisco nessuno. Ma a questo punto non voglio esser più tradita dal partito nel quale ho militato, e nel quale ho creduto".
m.giannini@repubblica.it
(22 novembre 2010)
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda annalu il 22/11/2010, 16:32

Manuela ha scritto:Il fine non giustifica i mezzi, mai, e il modo come è stata costruita la carriera, importa e molto. E' perché non abbiamo mai fatto molta attenzione a questi apsetti, che adesso comandano i belrusconi, i Cosentino... e le Carfagna.

Manuela, sono d'accordo che il fine non giustifica i mezzi, ed anche che la costruzione di una carriera è importante, ma perché non dare un minimo di credito a Mara Carfagna?
Da quello che ho letto del suo curriculum, è una ragazza che ha studiato seriamente per il suo mestiere di soubrette, musica e recitazione, in Italia e all'estero. Poi, pur lavorando come valletta, si è anche laureata, caratteristica questa che la mette tra le persone che si impegnano.
Essere una bella donna ed aver posato per foto più o meno spinte, non è una colpa, e nemmeno eventuali prestazioni di vario tipo con un discutibile mandrillo anziano.
Il giudizio negativo va se mai dato al suddetto mandrillo, che di fronte ad una bella donna si lascia andare a commenti offensivi per la consorte, e poi la nomina nientemeno che ministro, giudicandola evidentemente una persona senza opinioni e personalità, capace solo di bella presenza e di passiva obbedienza al capo. E infatti la ragazza ha iniziato con gaffes varie.
Ma lei evidentemente si è presa sul serio, ed ha studiato. E' riuscita a chiedere scusa ai Gay ed a prendere una posizione coraggiosa sul Gay Pride, ed è riuscita a far passare un'ottima legge sullo stalking, scritta - guarda un po' - con Paola Concia, cosa che non deve aver entusiasmato i suoi colleghi di partito.
E adesso, su un problema serio come la mondezza napoletana, si è impuntata, e si è dichiarata disposta a rinunciare a tutto: poltrona ministeriale, seggio in parlamento, carriera politica.
Può darsi che si tratti di una mossa ingenua (lei si è arrabbiata perché la sua opinione non veniva presa in considerazione, ma veramente pensava che la prendessero sul serio?) ma forse anche furba (i finiani qualcosa le offriranno di certo, se non lo hanno già fatto), ma ugualmente, tanto di cappello: è una ragazza dotata di testa pensante.
Insomma, non lasciamoci influenzare da pregiudizi, solo perché è molto bella.
Diverso è il giudizio sui criteri con cui vengono scelti i candidati ed i ministri, perché lei di carriera politica ne aveva fatta proprio pochina, in precedenza.
Ma aspettiamo, e stiamo a vedere: la storia mi interessa.

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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda Iafran il 23/11/2010, 2:41

ranvit ha scritto:Ma Kennedy, a conferma della mia teoria :D , era sessualmente un gran figlio di mappina...e anche Berlusconi mica le ha fatte tutte ministri :D ......

Il "premierissimo" quelle che ha potuto fare ministro, assessore, consigliere, coordinatrice etc. le ha fatte ministro, assessore, consigliere, coordinatrice etc. ad altre ha fatto solo promesse (vedi D'Addario) ancora da soddisfare: ha fatto solo un "bunga bunga" continuato e generalizzato e che coinvolge ... tutti gli italiani (dal paese più sperduto alle metropoli), che devono pagare il conto delle sue "decisioni" e delle sue "imprese".

Se al posto di una Carfagna o di una Gelmini o di un Bondi c'era qualche altra persona, il risultato non cambiava certamente: si sarebbe fatto come è stato fatto, in esecuzione delle decisioni prese dalla "cricca politica" al Governo. L'esternazione della ministra Carfagna, molto probabilmente, è stata motivata da ripicche personali, ben sapendo che le poteva fare per ... l'ascendente che ha sul "capo". ;)

Mi auguro che il campo politico italiano possa esprimere ben altre figure di quelle che ci propone il "Partito de L'amore" (PdL).
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Re: Che vorrà fare la Carfagna?

Messaggioda ranvit il 23/11/2010, 8:34

(A parte il fatto che secondo me si è mitizzato troppo questo "giovanotto" di 70 anni e piu'....ma davvero credete che possa fare tutto il sesso che dice? Io credo che al massimo puo' fare il vojeur...cioè si sente vivo circondandosi di belle donne)...

Ridurre la questione posta dalla Carfagna a ripicca personale è davvero miserevole oltre che una offesa a tutte le donne...


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