pierodm ha scritto:Come non concordare con Franz, su questo?
Diciamo allora che coalizzarsi crea un potere e che iogni potere dev'essere controllato, e ne deve essere controlalta la compatibilità con gli altri poteri.
L'unico problema (o forse il principale), nel confrontarsi con le idee di Franz su questo tema, è che anche il potere del denaro, degli oligopoli, della finanza, del capitale, etc, rientra tra i poteri da controllare, o - per rimanere nell'ambito del discorso di Franz - tra le armi a doppio taglio.
Francamente e onestamente se c'è un'attenzione in economia che ogni pensatore liberale ha è proprio la lotta a
monopoli,
oligopoli ed ogni forma di limitazione alla libera concorrenza. Quindi è implicito che vanno controllati e debellati. in ogni forma. La cosa dovrebbe essere nota a tutti. La scuola liberale classica ha speso piu parole contro ogni vincolo alla libera concorrenza (dazi, monopoli privati, statali o legali) che su ogni altro tema.
Va anche detto che il potere del denaro e del mercato (anche borsistico e finanziario) ha già comunque delle limitazioni sue, intrinsche. La principale è che non vendi se nessuno compra. Se pochi comprano, devi esser il migliore, come offerente. Nel rapporto qualità prezzo. E ovviamente nessuno compra se nessuno vende. Se pochi vendono, anche una scarsa qualità andrà bene. Il mercato ha quindi di suo un bilancamento potente. Sia che venda mele, computer, dollari o azioni, devo trovare un compratore. E se voglio comprar mele, carne computer o azioni devo trovare chi le vende. Ed ognuno è sempre nella duplice veste. Compra mele e carne e vende azioni. Oppure vende mele e carni e compra azioni.
Un certo equilibrio naturale esite ma va regolao per evitare truffe (ti vendo mele marce facendole passare per sane) e asimmetrie infrmative (ti illudo che l'anno prossimo tutti vorranno comprare mele per indurti a comprare una grossa partita a caro prezzo , ma so che la prossima stagione sarà pessima e nessuno vorrà comprarle). Nell'ambito della strategia che evita l'accumulo dei poteri (suddivisione dei poteri) , abbiamo quindi già una suddivisione netta di interessi tra compratori e venditori. Il venditore vorrebbe essere nella condizione di monopolio (per fare il prezzzo che vuole) mentre il compratore ha l'interese di avere un'offerta varia e diversificata (come massima concorrenza). Ma tutti noi abbiamo sempre qualche cosa da comprare e da vendere (se il nostro bilancio domestico tra entrate ed uscite è in pareggio, questo è vero).
Le regole che controllano tutto questo potere economico quindi sono quelle sulla truffa, sul falso (contrattuale, ideologico o di bilancio) sull'accaparramento e sul boicottaggio, la normativa antitrust. Poi ci sono naturalmente quelle che riguardno la sicurezza delle persona (alimentare, medica, ambientale). La riprova che la destra italiana non è liberale (ma è autoritaria) la troviamo nelle norme che ha emanato, per difendere il monopolio (o al massino duopolio) informativo del capo, per abolire il falso in bilancio etcetera etceterarum.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)