franz ha scritto: Concordo con il consiglio di Annalu e nel caso sottolineo che se uno passa dallo slalom allo sci alpinismo fa bene ad accettare "lezioni" da chi su questo terreno è preparato e competente. Non è il mio caso, che non riesco a stare in piedi nemmeno per 10 metri di banale sci di fondo. Tuttavia su certi altri temi sono sempre disponibile e dispensare il mio poco sapere e discutere con chi ci sta, ricevendo da lui il suo.
Franz
Scusa Franz, forse il mio discorso non è stato chiaro, e la metafora non delle migliori, ma in questo caso non credo che tu abbia compreso ciò che intendevo dire.
Fuor di metafora, volevo suggerire a Piero di allenarsi a sport faticosi, perché solo così si riescono ad affrontare dibattiti in cui l'interlocutore è assolutamente convinto di essere nel giusto, ed è quindi difficilissimo portare avanti un dibattito serio.
Non credo che qui ci sia nessuno che possa affermare di avere un "sapere" da dispensare: non siamo a scuola, e non ci sono "maestri". Qui siamo in un contesto che dovrebbe essere amichevole, e in cui si confrontano opinioni e punti di vista, non "saperi".
Anche in luoghi dove i "saperi" sono molto più "oggettivi" che non in politica - come ad esempio il mondo della ricerca scientifica - oltre ad alcuni "saperi" dati per accertati da tutti (fin che durano), quasi tutto è soggetto ad interpretazioni a seconda di diversi punti di vista.
Non voglio parlare di AIDS e di virus HIV, ma al presente che io sappia è stata messa in discussione la stessa esistenza della forza di gravità, e tutte le conoscenze dello spazio-tempo che davamo per assodate.
E parlo di scienze sperimentali, con dati ben verificabili.
Nelle scienze umane, e ancor più nell'attualità politica, di "certezze", ammesso che ve ne siano, ce ne sono ben poche, mentre i "punti di vista" sono molto rilevanti.
Se una persona esprime le proprie opinioni ed il proprio punto di vista, ed un'altra risponde con "saperi", il discorso diventa un dialogo tra sordi.
Per questo mi era parso giusto suggerire a Piero, ma anche a tutti noi, di ritornare a metodi lenti e faticosi, ricordando che "nuovo" e "moderno" non sempre sono sinonimi di "giusto" e che a volte vecchi metodi e vecchi strumenti interpretativi si rivelano più attuali di ciò che le mode considerano moderno.
annalu