soniadf ha scritto:In quanto al fatto che le diseguaglianze economiche sono inferiori laddove il tasso di democraticità è superiore e quanto sostengo da qualche messaggio in qua. Quello che volevo far rimarcare è che l’aumento della disuguaglianza è una spia della cattiva salute della democrazia che la genera.
Ottima precisazione, perché l'affermazione "le diseguaglianze economiche sono
esattamente sovrapponibili alla carenza di diritti democratici" mi pare che in Italiano significhi esattamente il contrario di quello che dici di sostenere da qualche messaggio in qua. Chiunque legga quella frase è portato ad intendere che una relazione diretta, non inversa. La
perfetta sovrapposizione tra due andamenti infatti come concetto porta ad una relazione direttamente proporzionale, non inversamente proporzionale. Non so se ho capito male io o ti eri spiegata me tu ma ora è piu' chiaro.
Sono lieto di capire, dopo la tua precisazione, che anche tu consideri che le disugualianze tendono ad essere inferiori dove la democraticità è superiore (relazione inversa) anche se, come dicevo, esistono vistose discrepanze (vedi i dati di USA, India e Cina).
soniadf ha scritto:Il governo dell’economia si chiama politica economica e consiste in leggi quadro e regole perfettamente liberali, previste dai padri del liberalesimo, tese a mitigare le posizioni dominanti, le pratiche di dumping, inside trading, ecc. ecc. proprio per garantire le condizioni di libera concorrenza e un mercato sano e aperto. L’interessante collegamento fornito da Franz rivela appunto che l’Italia non è un paese dove vige una grande libertà economica.
In particolar modo a pesare sul dato finale è una bassa libertà fiscale (55,2%), i diritti di proprietà (55%, in quanto "c'è tutela ma le procedure giudiziarie sono troppo lente"), una libertà dalla corruzione molto bassa (52%) e la quota di spesa del settore pubblico (31,2%). È alta la libertà di commercio (87,5%), ma vanno migliorate la libertà monetaria (79%), la libertà d'impresa (77,9%) e di investimento (75%).
Tutte queste carenze possono essere colmate solo dallo stato, con leggi contro la corruzione, la riforma del processo civile, la lotta alle mafie, la semplificazione degli adempimenti amministrativi e la riforma fiscale, leggi antitrust per la salvaguardia della libera concorrenza e dei prezzi al consumo.
Perfettamente d'accordo. Una precisazione. Quelle carenze italiane esistono perché esiste uno stato (abnorme) che oltre ad essere tale (obeso) fa male il suo lavoro ed ha messo troppe regole e sbagliate. La soluzione è una cura dimagrante che permetta alla parte privata di svilupparsi ed alla parte pubblica di fare bene e meglio il suo lavoro. Vedi, uno stato che è solo normativo in modo snello, come illustri nel tuo intervento, non ha ragione di pesare per il 52% del PIL. Uno stato normativo pesa il 20 ... 25 ... massimo 30% del PIL.
soniadf ha scritto:Questo non è “crazia” dell’economia, è semplice politica economica governativa, da augurarsi perché non finisca col prevalere la semplice legge del più forte. La democrazia economica è la trasposizione della tutela che si presta al più debole anche nei rapporti politici e civili, perché un uomo povero non è un uomo libero , e lo stato deve preoccuparsi di garantire a tutti il maggior tasso di libertà possibile.
Se non è una "crazia" è sbagliato usare il termine "democrazia economica". Si parla di politica economica.
Ovviamente gli stati esistono e quindi devono anche fare qualche cosa. per ogni cosa che fanno esistono effetti positivio e negativi (come in tutte le cose). Gli stati tendono ad esagerare sia le correzioni sulla parte prvata sia sui difetti che loro stessi inducono. Questo crea una spirale negativa che bisogna capire quanto fermare.
soniadf ha scritto:Vorrei far notare a Franz che la crisi è nata negli USA e non in Cina. La possibilità che hanno avuto gli operatori finanziari USA di inondare di spazzatura le borse del mondo ci induce a chiedere conto alla democrazia americana delle sue regole e della sua vigilanza, affinchè non si perpetrassero truffe e illeciti. Ecco, questa mancata vigilanza è un indice di decadenza democratica.
Credo che si potrebbe andare avanti a lungo a discutere di come la crisi sia nata in USA ma la tesi che gli economisti danno per la maggiore è quella che tutto sia nato perché i governi americani degli ultimi 30 anni (sia democratici sia repubblcani) hanno imposto alle banche di concedere mutui (i subprime) anche a chi non era un soggetto sicuro in quanto a reddito e capacità di onorare il debito. Ottimo obiettivo sociale, sicuramente valodo, soprattutto se i governi americani lo avessero fatto con i LORO soldi, non imponendolo alla banche in cambio di sovvenzioni statali ma anche condito di minacce verso le banche non ottemperanti (ritiro della licenza). La bolla poi è scoppiata ma è un indice di come le politiche economiche possano essere sbagliate. Non è detto che una politica economica, solo perché decisa da un governo, sia automaticamente giusta e saggia. Nel mercato (quello fatto dai capitalisti cattivi che non guardano in faccia a nessuno) una banca non farebbe un mutuo a chi è senza reddito e non ha le necessarie garanzie. Dopo 30 anni di subprime la bolla è scoppiata appena si è capito che il sistema non stava in piedi ed il valore delle case è sceso gradualmente, sotto il valore del mutuo.
Le banche si sono trovate ad aver concesso mutui di 110 per case che valevano 90. Che poi le banche si siano difese contro questo rischio nascondendo la spazzatura in prodotti complessi e tossici è altra storia. Evidentemente quel rischio non era assicurabile, perché nessuno lo avrebbe fatto. Il che dimostra che comunque è stata l'opera di governi americani (ergo la loro poliitca economica) a mettere in crisi la finanza e non viceversa. Quegli stessi governi per per nascondere meglio queste cose hanno anche tolto i controlli che avrebbero reso evidente le cose molto prima.
Discorso a parte invece per la cisi del PIIGS. L'Italia e la Grecia non sono state coinvolte direttamente nei subprime. Infatti in Italia ci si vantava di essere immuni. Se hanno fatto debito nel 2008 e 2009 è per questioni politiche interne, malversazioni, incapacità di gestire la spesa pubblca clientelare. Non puoi dare la colpa alla finanza (usa o aliena).
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)