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Il fascismo, unica novità ...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda annalu il 11/07/2010, 13:05

lucameni ha scritto:Per l'Italia attuale parlerei di peronismo o putinismo piuttosto che fascismo.
Da un punto di vista "storico", malgrado il nostro paese il fascismo l'abbia conosciuto e gli italiani non ne siano guariti, c'è una certa differenza.
Come opposizione, giustamente intransigente - ripeto - però non abuserei della parola "fascismo"; e non solo perchè viviamo un qualcosa di molto particolare (videocrazia?), ma perchè per decenni da dopoguerra è stato detto che la maggioranza era fascista etc etc. Ogni pretesto era buono per raccontarci che non eravamo in democrazia, che magari De Gasperi, Vanoni o un Colombo erano marionette fascistoidi etc etc.
A furia di gridare (senza necessità) al lupo al lupo, poi il lupo è arrivato davvero.
Adesso rispolverare dizioni di cui negli anni passati si è abusato, non lo vedo il top della strategia.

Luca, mi trovi perfettamente d'accordo.
Quello che stiamo vivendo non è il fascismo in senso classico, ma una forma di regime autoritario-populista nuovo ed adatto ai tempi, analogo ma non uguale al peronismo ed al putinismo: purtroppo stiamo nel "berlusconismo"!!
Usare la dizione "fascismo" per questo tipo di regime mi pare soprattutto una semplificazione piuttosto rozza, come la definizione berlusconiana di "comunisti" attribuita a tutti coloro che berlusconiani non sono.
Il Comunismo del resto non esiste più, e in Italia il "comunismo reale" non c'è mai stato, se non nella testa di pochi fanatici.
E poi, come la mettiamo con Fini?
Lui ha un passato da "vero fascista" in quanto allievo e seguace di Almirante, ed adesso si dimostra - almeno a parole - molto più democratico e fedele alle regole dello stato di diritto dei berlusconiani, tanto da meritare, da parte di alcuni di loro, l'epiteto fantasioso di "comunista".
Quanto alle capacità profetiche di PPP, mi sembra un discorso differente, più che altro di carattere storico.
Le discussioni che si fanno qui (o altrove) le ritengo utili, anzi indispensabili. Il livello può essere giudicato differentemente dai singoli, dipende dai partecipanti: se saremo più numerosi, il dibattito potrà certo farsi più interessante.

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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda soniadf il 11/07/2010, 15:20

La citazione di Pasolini era evidentemente un richiamo storico, la constatazione di allora sull’immobilismo della società italiana, in cui l’unica “rivoluzione” era stata attuata dal fascismo,
vale a dire un cesarismo in salsa populista, in cui il potere rimane saldo nelle mani di chi già ce l’ha e gli altri vestono i panni del nuovo ordine, in una rappresentazione gattopardesca in cui tutto cambia perché niente cambi. Il fascismo razzista e guerrafondaio si è sviluppato sulla scia dell’alleanza col nazismo, mentre la sua vera essenza è quella farsa di rivoluzione che gli attribuiva Pasolini.
Dimenticando l’espressione originaria, oggi il servilismo verso il potere che si camuffa di novità è lo stesso atteggiamento di allora, l’acriticismo gregario è lo stesso che viene generato da un popolo che è ancora composto da sudditi e non da cittadini. Il risultato è sempre una sorta di peronismo, oggi videocratico e mafioso, allora clericale e militaresco.
La tragedia è questa coazione a ripetere della nostra società, incapace di veri cambiamenti, di vere rivoluzioni, nel senso meno “sinistro” del termine.

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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda pianogrande il 11/07/2010, 15:46

Sono daccordissimo, e l'ho già detto da un'altra parte, che il fascismo è roba vecchia.
Chiamare fascismo (e fermarsi lì) quello che succede oggi, rischia di non farci vedere con chiarezza la realtà.
Si possono fare delle similitudini, perché i metodi per arrivare ad una dittatura non son poi infiniti.
Dopo, però, bisogna fermarsi ed analizzare con più completezza possibile, il presente.
Se nulla osta, stiamo dirigendoci, a significativi passi, verso una dittatura.
Questo mi sembra innegabile.
Berlusconi, se non lo ferma nessuno, non si ferma certo da solo.
Quello che è scoraggiante è che ci tocca sperare che lo fermino i suoi, se non altro, rendendosi conto del fatto che quel tipo di potere non è per tutti e che si ribellino mano a mano che si vedono tagliati fuori.
Non sono nobilissimi sentimenti ma ci dobbiamo accontentare di quello che passa il convento.
La sinistra potrebbe, almeno, dare una mano a questa presa di coscienza di una parte della destra.
Questa sarebbe già una azione.
In tutte le guerre c'è l'aspetto propagandistico nei confronti delle truppe nemiche ma nella nostra politica questo è praticamente assente.
Ecco.
Una proposta l'ho fatta.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda annalu il 11/07/2010, 16:08

Mi sembra che in questo thread si confondano due livelli di discussione differenti.
Da una parte, l'analisi sociologica e storica della società italiana da parte di Piero e Sonia: su questo piano, come non essere d'accordo con l'analisi di Pasolini?
Dall'altra il discorso attuale sulla "classificazione delle dittature" e sull'incapacità di reazione delle sinistre in generale e del Pd in particolare.
Mi sembra che siano due discorsi non in contraddizione fra loro, e interessanti.
Ma l'analisi di Pasolini, pur corretta, rappresenta una "descrizione". Ovvio che saper descrivere una situazione è preliminare al suo superamento, però mi sembra naturale che l'interesse dei più sia centrato sulla condizione contingente.

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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda pierodm il 11/07/2010, 16:28

Sonia ha centrato perfettamente il senso della citazione pasoliniana: il fascismo, le sue mutevoli rappresentazioni, alla fine è l'unica cosa nuova, l'unica apparente "rivoluzione" che la nostra società è in grado di partorire.
A questo proposito vorrei far notare - tutti noi lo sappiamo, a farci ben caso - che la nostra destra, "questa" nostra destra berlusconiana, non è la destra dei conservatori e delle classi agiate che difendono i "vecchi, buoni valori antichi", che gli fanno ovviamente un gran bel comodo.
No. A sentire la gente che li vota e i discorsi di chi deve piacere al proprio elettorato, questa è la nuova politica, quella che propone nuovi valori, più moderni ed efficaci, che butta a mare i vecchi arnesi di un parlamentarismo imbelle e corrotto.
Un eterno futurismo, che si nutre degli stessi eterni dandies stravaganti, gli stessi eterni nemici del "buonismo", che usano gli stessi eterni argomenti surreali e volutamente scissi da ogni logica comune, da ogni atteggiamento che possa essere accostato alla politica dei "ludi cartacei", della mediazione, dell'accordo, insomma della vecchia e noiosa pippa mentale della democrazia.
Non è nemmeno - questo è chiaro - una questione di voti, ma di cultura diffusa, di mentalità.
Non dipende nemmeno dai cinquantanni di repubblica, con tutti i suoi errori: una classe politica non è un maestro che insegna ai bambini, e comunque cinquantanni di libertà, di benessere e di acquisizione dei diritti bene o male ci sono stati.
Sono serviti a far nascere qualcosa nelle menti di molti, oltre che a moltiplicare le pensioni di falsa invalidità e le case abusive, la terza macchina in famiglia e il quarto telefonino?
No, perché tutto ciò è stato vissuto come una conseguenza - un regalo - del consumismo, non di una libertà democratica.
La sinistra, con tutti i suoi errori e i suoi ritardi, ha però ottenuto un risultato: noi.
L'opposizione parlamentare è quella che è, l'opposizione nelle piazze è quella che può essere: ma conta soprattutto l'opposizione, o meglio, una natura diversa, una parte di popolo diversa, che non si arrende a cominciare dalla mente, che non si fa imbrogliare dalle pagliacciate dei dandies intellettualoidi, dagli eterni futurismi, dalla truffa dei finti cambiamenti, dalla retorica dell'Uomo del Fare.
Perché "l'eterna novità" fascista di questa nazione ha bisogno di un numero sufficientemente alto di eterni coglioni che abboccano alle sue buffonate.
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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda ranvit il 11/07/2010, 18:35

La "farsa" fascista era purtroppo una tragedia....quella del fallimento delle classi dirigenti della nuova nazione italiana nata da meno di un secolo, che faceva emergere solo la parte piu' cialtrona e plebea (presente, comunque, in tutti i popoli della Terra).
Il Berlusconismo di oggi ne è la versione aggiornata...nel frattempo nessuno è stato in grado di cambiare le cose. Le classi dirigenti emerse dopo la fine del fascismo, di destra e di sinistra, hanno fallito ancora.

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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda ranvit il 12/07/2010, 13:12

Se le classi dirigenti non avranno uno scatto non ci sarà scampo!
Berlusconi o non Berlusconi!
Fascismo o (pseudo)democrazia.
Destra o sinistra.
Non si è mai visto nella Storia degli uomini che un popolo abbia avuto successo grazie alle qualità dei suoi componenti! E' vero invece che il successo sia giunto al seguito e per l'opera delle sue classi dirigenti. Anche in presenza di dittatori....anzi (ma certo Berlusconi non rientra nella categoria di chi ha avuto successo)!

E' un discorso di mancanza di cultura? Certo che si, ma non si risolve con la cultura dei "baroni" : professori universitari, rettori, scrittori, registi, artisti vari, filosofi etc etc. Quella cultura ampiamente presente in Italia negli ultimi 60 anni fatta di arroganti ed autoreferenziali intellettuali che hanno saputo solo garantirsi un reddito elevato dai finanziamenti dello Stato senza ricambiare con una pari mole di vera crescita culturale del Paese.
Insomma anche loro, come i politici ed i sindacalisti, hanno contribuito allo sfascio del Paese.


Ecco cosa dobbiamo dire ai nostri politici (invece che prendercela con gli elettori)....nelle nostre discussioni di avanguardia o meno.

Vittorio
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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda franz il 12/07/2010, 16:39

ranvit ha scritto:Se le classi dirigenti non avranno uno scatto non ci sarà scampo!
Berlusconi o non Berlusconi!
Fascismo o (pseudo)democrazia.
Destra o sinistra.

Solo in parte d'accordo. Nella parte teorica. Perche in teoria hai ragione.
Una classe dirigente degna di questo nome avrebbe uno scatto.
Se hon ha uno scatto, non è "classe dirigente degna di questo nome".
Attualmente al governo non c'è una classe dirignte. C'è la Banda Bassotti. Ali' Babà ed i 40 ladroni.
Faccio una eccezione con Fini. Lui è "classe dirigente" ed infatti uno scatto dimostra di averlo.
Ma Fini non basta.
Allora se in teoria avresti ragione, in pratica io mi aspetto uno scatto dal basso. Dal popolo.
Se non lo mostra, significa che tutto sommato anche per il popolo va bene cossi'.

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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda ranvit il 12/07/2010, 17:11

LO scatto dal basso?
Ammesso che sia possibile, come? Facendo la rivoluzione o votando per l'altra (di centrosinistra) indegna "classe dirigente"?

Per la rivoluzione non mi sembra che ci siano le condizioni.

Per il voto agli altri indegni....è possibile visto gli sfracelli che stanno combinando quelli del centrodestra. Ma non cambierebbe niente o quasi.

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Re: Il fascismo, unica novità ...

Messaggioda franz il 12/07/2010, 17:22

ranvit ha scritto:LO scatto dal basso?
Ammesso che sia possibile, come? Facendo la rivoluzione o votando per l'altra (di centrosinistra) indegna "classe dirigente"?

Come sia possibile? L'unica cosa che mi viene in mente è la stagione tra il 1991 ed il 1994.
Vari referendum promossero riforme che sono diventate stocirhe come l'elezione diretta del sindaco, il maggioritario (in seguito inquinato prima dal mattarellum e poi ucciso dal porcellum) e facendo sparire i partiti storici. Soprattutto quelli responsabili del saccheggio degli anni 80 (CAF).
Berlusconi provo' con il decreto salvaladri nel 1994 (in pieno luglio) ma ci fu una sollevazione corale (il popolo dei fax) e il decreto fu ritrato. Il leghista Maroni si corresse (non aveva letto bene l'ultima versione, perché è evidente che i ministri firmano senza leggere!) ed anche la Lega si mise contro. Oggi quello spirito non c'è piu'. Una pallida forma di semi-rivolta la si è avita per Brancher ma non da noi .... :o Nella Lega.
Pero' il concetto è chiaro. Se dal basso parte un movimento, ecco che qualche politico puo' decidere (per onestà o per calcolo) di assecondarlo, di cavalcarlo. E forse anche piu' d'uno. Senza scatto dal basso, i marpioni stanno con ali babà.
Con uno scatto dal basso credo che un certo numero di topi inizierebbero ad abbandonare la nave.

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