Scrivere sotto ....dettatura

[Stefano'62]

Bisogna rinnovare TUTTO il gruppo dirigente ripetutamente sconfitto alle elezioni, portando al vertice del partito gli uomini vincenti a livello locale! Chiamparino, Cacciari, Renzi, etc

Sono d'accordissimo.
Comunque,premesso che sono sicuro che Vittorio non sia annoverabile tra i gonzi,Iafran ha detto molte cose che condivido.
E se è vero che la sinistra ha molte delle responsabilità che gli imputa giustamente Vittorio,sia parlando di leader sia di militanti,questo non significa che si debba tacere su cose che invece devono assolutamente essere denunciate a gran voce come dice Iafran:

Voglio prendere tutte le distanze possibili dalla sua "impostazione o insegnamento", a costo di risultare perdente elettoralmente sul nostro comune avversario politico.
Per me il fine non giustificherebbe il mezzo.

Altrimenti che facciamo,pensiamo una cosa e ne diciamo un'altra ?
Oppure dobbiamo trasformarci nei nostri avversari dato che la gente oggi apprezza gli stronzi ?
Voterebbero comunque per gli stronzi originali (come appunto è successo),non le brutte copie.
Per provare a vincere domani (oggi è impossibile) non basta lavorare sui leader come dice (giustamente) Vittorio,occorre anche "fare cultura",e non è possibile farlo mentendo o nascondendosi.

PS fuori tema (ma neanche tanto)
E intanto Napolitano ha appena messo le mani avanti circa la firma in calce alla nuova boiata "sudamericana" facendo finta (e questo è gravissimo) di non sapere che è sua precisa facoltà rifiutarsi di farlo.
E se lo farà sarà fatto un passo ENORME verso la....dettatura.
Presto sapremo dunque da che parte sta realmente (e non parlo di destra o sinistra....),senza più possibilità di errore.

[franz]

Un "capo" alternativo di Cs, fac-simile dell'originale del Cdx, non risolverebbe il mio (e nostro) desiderio di democrazia.
"Dalla padella ... alla brace".

Perché dici cio'? Immagini un sistema in cui tutti decidono e poi nessuno fa e nessuno è responsabile?
Una nave in cui si decide democraticamente dove andare ma che è senza capitano?
Una democrazia senza leader?
Per forza che non ci votano ...

Franz

[Iafran]

Perché dici cio'? Immagini un sistema in cui tutti decidono e poi nessuno fa e nessuno è responsabile?
Una nave in cui si decide democraticamente dove andare ma che è senza capitano?
Una democrazia senza leader?
Per forza che non ci votano ...

Votano, infatti, il sistema dove a decidere sono in pochi e chi fa gli illeciti non pensa minimamente di doverne rendere conto a nessuno, men che meno ad una Magistratura "rossa" (forse per l'invidia dei successi altrui ).
Una cricca di filibustieri (sistema-nave) che decide di abbordare, concordemente con il loro comandante, qualsiasi altro natante carico d'oro, indipendentemente dalla bandiera.
Votano per assicurarsi prima il leader, poi se viene anche la vituperata democrazia ... si fa bel viso a cattiva sorte.
Però, possiamo sempre ricorrere ad un'ultima chance per tacitare i Bonaiuti, i Gasparri, i Cicchitto, etc. etc. : il partito unico eletto "democraticamente" intorno al "capo".
Sarebbe o non sarebbe una bomba per mietere consensi?
... Noooo! ... aumenterebbero le astensioni?
Mannaggia, siamo allora perdenti nati! ... Non è che i nostri dirigenti ... siano duri di comprendonio?

[pianogrande]

I nostri dirigenti sono bravissimi! ............... a restare dirigenti.
ranvit faceva qualche nome.
Io continuo a fare quelli che mi piacciono (Soru, Vendola).
Mi sembra che siamo, comunque, abbastanza daccordo che con questa leadership, la ship (nave) non può che andare a fondo.
Nave senza nocchiero in gran tempesta
In questo caso potrei perfino derogare qualcosa sull'etica.
Ci pensate al marinaio durante una tempesta che non tira una cima perché non glie lo hanno chiesto per favore?

[pianogrande]

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[pianogrande]

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[ranvit]

Stefano : " Oppure dobbiamo trasformarci nei nostri avversari dato che la gente oggi apprezza gli stronzi ?
Voterebbero comunque per gli stronzi originali (come appunto è successo),non le brutte copie.
Per provare a vincere domani (oggi è impossibile) non basta lavorare sui leader come dice (giustamente) Vittorio,occorre anche "fare cultura",e non è possibile farlo mentendo o nascondendosi."

Non è assolutamente vero che la maggioranza degli italiani apprezza gli stronzi....
Il fatto è che ci sono gli stronzi capaci di governare e gli stronzi che non sanno neanche governare.....e chi cazzo dovrebbero scegliere gli italiani???

Manca poco tempo alle prossime politiche ma ci sono i margini per una "rivoluzione" nella strutturazione della dirigenza del partito. Dobbiamo far capire a questi signori che se ne devono tornare a vita privata!
Personaggi migliori ci sono : Chiamparino, Cacciari, Soru, Vendola, Renzi, De Luca etc etc

Non è necessario essere perfetti! Ma non ci possiamo concedere dei mediocri e tristi personaggi che si rifugiano dietro al politically correct per non tirare fuori un'idea, che sia una, vincente!

Chi non ha le palle per fare lo statista se ne stia a casa! Per carità, massimo rispetto ed umana comprensione per tutti, ma al governo del Paese è necessario ci siano persone con doti eccezionali....

Vittorio

[trilogy]

PS fuori tema (ma neanche tanto)
E intanto Napolitano ha appena messo le mani avanti circa la firma in calce alla nuova boiata "sudamericana" facendo finta (e questo è gravissimo) di non sapere che è sua precisa facoltà rifiutarsi di farlo.
E se lo farà sarà fatto un passo ENORME verso la....dettatura.
Presto sapremo dunque da che parte sta realmente (e non parlo di destra o sinistra....),senza più possibilità di errore.

bisogna fare attenzione su questi temi, perchè rischiamo di introdurre nella prassi un "diritto di veto", con un coinvolgimento del Presidente nell'iter legislativo che non è quello previsto dall'art. 74 della Costituzione. Una sorta repubblica semipresidenziale particolarmente pericolosa. Il presidente può rinviare alle camere un provvedimento motivandolo. Può realmente rifiutarsi di firmare, solo nel caso in cui il provvedimento in questione si configuri come un "attentato alla costituzione".

ciao
trilogy

[franz]

bisogna fare attenzione su questi temi, perchè rischiamo di introdurre nella prassi un "diritto di veto", con un coinvolgimento del Presidente nell'iter legislativo che non è quello previsto dall'art. 74 della Costituzione. Una sorta repubblica semipresidenziale particolarmente pericolosa. Il presidente può rinviare alle camere un provvedimento motivandolo. Può realmente rifiutarsi di firmare, solo nel caso in cui il provvedimento in questione si configuri come un "attentato alla costituzione".

Concordo ma appunto per questo si rende evidente come l'attuale Iter previsto dalla nostra Costituzione sia parecchio imperfetto. Per prima cosa è irreale che l'iter preveda che sia promulgata una legge che si rivela, ex post, incostituzionale.
L'esame deve essere fatto prima dell'entrata in vigore. Inoltre prima che entri in vigore occorre che ci sia una finestra referendaria (facoltativa ma determinante). Il fatto che queste cose siano fatte dopo (sia l'eventuale incostituzionalità, sia il referendum abrogativo) crea di fatto un grosso problema per il periodo intermedio. Un grosso problema di disparità di trattamento. Ma questo pare non importi a nessuno.

Franz

[Stefano'62]

Infatti e anche per evitare quel paradosso il PDR ha la facoltà di rifiutare la firma non solo per motivi di presunta incostituzionalità come si sente ripetere ogni volta in questi frangenti,bensì OGNI VOLTA che reputi opportuno prendere le distanze da un testo che non gli piace,magari pure costituzionalmente legittimo (e non mi pare questo il caso) ma che a conti fatti consideri una schifezza;in modo che sia chiaro che una eventuale promulgazione di quella legge (alla fine di un Iter che lo vede in posizione subordinata al Parlamento) sia stata fatta in spregio o quasi del Suo parere,che non sarà forse doveroso seguire,ma che invece é doveroso richiedere visto che in calce ci sarà pure la sua firma.
Perció ribadisco,se firma significa che quella legge gli sta bene e non ritiene doveroso migliorala o impedirla,e tutto il resto sono chiacchiere.