Stefano'62 ha scritto:No,nel senso che io ho da tempo sviluppato autonomamente una convinzione personale,riguardo a questo genere di attacchi ai diversi articoli della Costituzione,spesso pretestuosi e non altrimenti motivati;e la posizione di Brunetta in proposito non fa che confermare i miei sospetti.
O a qualcuno invece sembra che negli ultimi anni la condizione dei lavoratori in Italia non sia realmente peggiorata a dismisura,a favore di chi frigna perchè non riesce a pagarsi il biglietto per andare sulla Luna ?
Sono due cose diverse. Sulla prima considerazione hai perfettamente ragione. Attacchi come quello di Brinetta sono fatti per scompaginare le carte, per rompere quel clima di (eventuale) concordia di cui parlava il Presidente la sera del 31. Sono attacchi pretestuosi, indipendentemente dal merito dell'Art 1 (su cui possiamo avere opinioni diverse).
Sulla condizione dei lavoratori in Italia qui occorrerebbe una lunga discussione. Il fatto che migliori o peggiori è indipendente da quanto sta scritto o non sta scritto nell'Art 1. Dipende invece da processi molto piu' grandi, di globalizzazione, dalla nostra capacità di saper fare innovazione e valore aggiunto, di saper mantenere un tessuto industriale competitivo in un sistema paese attrattivo, di saper creare quelle risorse con cui finanziare il nostro welfare. Non solo "lavoro" quindi ma "saper fare", conoscenza, capitali, capacità d'impresa, innovazione. E quello che scriviamo nell'Art. 1 non ha valore di formula magica per cui basta scrivrlo e poi stare a rimirare il testo, che la magia viene da sola. Qui bisogna rimboccarsi le maniche e puntare piu' sui doveri, che sui diritti.
Ecco, qui forse cambiare quell'articolo, in cui oggi molti si cullano e si trastullano, puo' avere effetto shock.
La Bindi anni fa parlava del valore terapeutico dell'elettroshock nelle cure psichiatriche. Fu molto criticata e le polemiche furono aspre ma forse aveva un'ombra di ragione. Il paese ha bisogno di una cura da cavallo e non di cullarsi nella contemplazione di diritti sacrali ed intoccabili.
Franz