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art 1?

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Re: art 1?

Messaggioda franz il 03/01/2010, 9:55

Stefano'62 ha scritto:No,nel senso che io ho da tempo sviluppato autonomamente una convinzione personale,riguardo a questo genere di attacchi ai diversi articoli della Costituzione,spesso pretestuosi e non altrimenti motivati;e la posizione di Brunetta in proposito non fa che confermare i miei sospetti.
O a qualcuno invece sembra che negli ultimi anni la condizione dei lavoratori in Italia non sia realmente peggiorata a dismisura,a favore di chi frigna perchè non riesce a pagarsi il biglietto per andare sulla Luna ?

Sono due cose diverse. Sulla prima considerazione hai perfettamente ragione. Attacchi come quello di Brinetta sono fatti per scompaginare le carte, per rompere quel clima di (eventuale) concordia di cui parlava il Presidente la sera del 31. Sono attacchi pretestuosi, indipendentemente dal merito dell'Art 1 (su cui possiamo avere opinioni diverse).

Sulla condizione dei lavoratori in Italia qui occorrerebbe una lunga discussione. Il fatto che migliori o peggiori è indipendente da quanto sta scritto o non sta scritto nell'Art 1. Dipende invece da processi molto piu' grandi, di globalizzazione, dalla nostra capacità di saper fare innovazione e valore aggiunto, di saper mantenere un tessuto industriale competitivo in un sistema paese attrattivo, di saper creare quelle risorse con cui finanziare il nostro welfare. Non solo "lavoro" quindi ma "saper fare", conoscenza, capitali, capacità d'impresa, innovazione. E quello che scriviamo nell'Art. 1 non ha valore di formula magica per cui basta scrivrlo e poi stare a rimirare il testo, che la magia viene da sola. Qui bisogna rimboccarsi le maniche e puntare piu' sui doveri, che sui diritti.
Ecco, qui forse cambiare quell'articolo, in cui oggi molti si cullano e si trastullano, puo' avere effetto shock.
La Bindi anni fa parlava del valore terapeutico dell'elettroshock nelle cure psichiatriche. Fu molto criticata e le polemiche furono aspre ma forse aveva un'ombra di ragione. Il paese ha bisogno di una cura da cavallo e non di cullarsi nella contemplazione di diritti sacrali ed intoccabili.
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Re: art 1?

Messaggioda Robyn il 03/01/2010, 11:21

Secondo me quella della destra è una classe dirigente eversiva ed elitaria,inaffidabile sotto tutti i punti di vista.Secondo me viviamo in un regime.Cosa significa poi che il presidente del consiglio è al lavoro sulla bozza violante.Il discorso sulle riforme istituzionali riguarda il parlamento non riguarda il governo o il presidente del consiglio.In realtà loro non indendono migliorare ma peggiorare le condizioni del paese.Il paese poi dovrebbe sapere per filo e per segno il disegno pidue e chi ha riguardato.In merito ai poteri del premier oltre la bozza violante non si và.Il voto di sfiducia và utilizzato quando c'è un'utilizzo spregiudicato ed autoritario delle proprie funzioni.Se SB continua così la miglior cosa è un voto di sfiducia che lo mandi a casa definitivamente Ciao Robyn
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Re: art 1?

Messaggioda Stefano'62 il 03/01/2010, 12:30

ranvit ha scritto:Finché penseremo....e convinti....di essere gli unici "buoni" mentre gli altri sono i "cattivi", non andremo da nessuna parte!
Eterna malattia (infantilismo) della sinistra italiana....

Buon anno, Vittorio

Caro Vittorio,
con "liberiamoci di loro" non mi riferisco alla destra,e non considero la sinistra i buoni e la destra (quella vera) i cattivi.
La "mia" parte infatti,non è la sinistra o il centrosinistra;la mia parte è quella di chi è stufo dei ladri,di quà e di là,che fanno il gioco delle parti per farci credere di essere avversari,invece tutti sanno che cane non mangia cane.
Il vero infantilismo è quello di chi in Italia ancora non ha capito che la vera lotta noi-loro non è più (da un pezzo) quella sinistra-destra,bensì quella onesti-farabutti.
Infantilismo contrapposto al realismo (quello vero) di chi capisce che accettare supinamente il "tanto i ladri ci sono sempre stati e ci saranno sempre" è da pirla perchè è esattamente ciò che ha permesso la situazione attuale;e il non capire la differenza tra ladro singolo e associazione a delinquere organizzata a livello istituzionale è ancora peggio.
Dunque lo ribadisco:i "buoni" devono difendere la Costituzione (fosse anche la più brutta del mondo) dall'assalto interessato dei "cattivi".
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Re: art 1?

Messaggioda Stefano'62 il 03/01/2010, 12:36

franz ha scritto:Sulla condizione dei lavoratori in Italia qui occorrerebbe una lunga discussione. Il fatto che migliori o peggiori è indipendente da quanto sta scritto o non sta scritto nell'Art 1. Dipende invece da processi molto piu' grandi, di globalizzazione, dalla nostra capacità di saper fare innovazione e valore aggiunto, di saper mantenere un tessuto industriale competitivo in un sistema paese attrattivo, di saper creare quelle risorse con cui finanziare il nostro welfare. Non solo "lavoro" quindi ma "saper fare", conoscenza, capitali, capacità d'impresa, innovazione. E quello che scriviamo nell'Art. 1 non ha valore di formula magica per cui basta scrivrlo e poi stare a rimirare il testo, che la magia viene da sola. Qui bisogna rimboccarsi le maniche e puntare piu' sui doveri, che sui diritti.
Ecco, qui forse cambiare quell'articolo, in cui oggi molti si cullano e si trastullano, puo' avere effetto shock.
La Bindi anni fa parlava del valore terapeutico dell'elettroshock nelle cure psichiatriche. Fu molto criticata e le polemiche furono aspre ma forse aveva un'ombra di ragione. Il paese ha bisogno di una cura da cavallo e non di cullarsi nella contemplazione di diritti sacrali ed intoccabili.
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Franz hai ragione da vendere,
il punto però è che non si lava la macchina,nemmeno la più sporca,quando ci sono venti gradi sotto zero.
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Re: art 1?

Messaggioda Robyn il 03/01/2010, 14:31

Il disegno di SB è lo stesso di Gelli.Se si sbircia un pò quella che è la loggia massonica P2 si scoprono molte cose
La P2 aveva un programma
a)Impossessarsi dei mezzi di comunicazione di massa e dei giornali
b)Sottomettere la magistratura al potere esecutivo
c)riformare le istituzioni in senso autoritario
d)Fare la selezione della classe dirigente nelle università e nei posti chiave ,
una cosa che somiglia un pò alla selezione della razza
e)Altro
Per questo,la classe dirigente della destra è elitaria ed eversiva
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Re: art 1?

Messaggioda cardif il 03/01/2010, 16:24

Stefano, sono daccordo su fatto che "a quelli come brunetta non importa un fico secco della Costituzione". Non volevo riaprire il dialogo sulle opinioni espresse allora.
Infatti ho scritto "Ma le riforme che intendono fare non vanno in questa direzione", cioè in direzione di un riassetto dei principi, ma di una concentrazione dei poteri, anzi del potere, per poterlo utilizzare per il loro tornaconto; che poi è la natura stessa della destra.
Lo so che a loro, per difendere un po' di potere, interessa principalmente aumentare i poteri del capo (di cui ho scritto in un altro argomento) in modo che il loro capo glie lo possa garantire.
Perciò penso che non sia il caso di parlare, in questo periodo politico, di presidenzialismo.

Sul fatto che si creda che "i buoni siamo noi", questo è vero anche a destra: anche là pensano di essere i migliori, quelli che sanno tutto e sanno fare meglio (li sentiamo continuamente i Tremonti, i Castelli, i Brunetta, i Ghe pensi mì; perfino la Brambilla usa il tono sprezzante di chi si sente superiore!)
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: art 1?

Messaggioda pierodm il 04/01/2010, 3:14

Due parole sulla questione dei "buoni siamo noi".
E' vero: basta con questa storia che noi siamo i buoni, bravi e intelligenti.
Noi siamo coglioni, innanzi tutto.
Poi siamo ignoranti, stupidi e maleducati, e narcisisti, superficiali, chiacchieroni, scansafatiche, maligni, pettegoli, collusi con la mafia, arroganti, razzisti e xenofobi. Non sappiamo raccontare le barzellette, siamo tristi e noiosi, e non abbiamo le palle.

Chiarito questo, finalmente, passiamo alle cose futili, che sono la nostra vera natura.
Il paese ha bisogno di una cura da cavallo e non di cullarsi nella contemplazione di diritti sacrali ed intoccabili.

Non so a quali diritti si riferisca Franz, ma mi viene da pensare che ci sono voluti duemila anni per affermare qualche straccio di diritto, e in pochi decenni già ci sembra troppo.
Io non ho mai pensato che la nostra costituzione fosse una meraviglia, ma la critica prencipale che mi sento di fare è che ci sono principi assai poco intoccabili, visto che troppo spesso vengono rimandati alla legislazione ordinaria dopo essere stati solennemente proclamati.
Ma, a parte tutto ciò, non riesco ad immaginare un parter più inaffidabile, anzi diciamo pure puzzolente, per anche soltanto cominciare a studiare qualche cambiamento: ovviamente quel partner di merda siamo noi, ossia il centro-sinistra, vista la premessa che abbiamo fatto. Asteniamoci anche soltanto dal parlare di cose tanto difficili e delicate.
Ci pensino la Carfagna e Gasparri, sostenuti dalla parte migliore e più moderna della nazione.
Cucù.
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Re: art 1?

Messaggioda ranvit il 04/01/2010, 9:09

>noi siamo ignoranti, stupidi e maleducati, e narcisisti, superficiali, chiacchieroni, scansafatiche, maligni, pettegoli, collusi con la mafia, arroganti, razzisti e xenofobi. Non sappiamo raccontare le barzellette, siamo tristi e noiosi, e non abbiamo le palle.<

Certo che no....infatti siamo talmente colti, intelligenti, beneducati, altruisti, profondi, fattivi, lavoratori, ri-altruisti, feroci persecutori della mafia, umili e aperti all'integrazione, capaci di far ridere a crepapelle, allegri e vivaci e con il doppio delle palle dei ns avversari politici che ci siamo fatti surclassare politicamente da Berlusconi e abbiamo un consenso elettorale prossimo al lumicino.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: art 1?

Messaggioda franz il 04/01/2010, 9:33

cardif ha scritto:Infatti ho scritto "Ma le riforme che intendono fare non vanno in questa direzione", cioè in direzione di un riassetto dei principi, ma di una concentrazione dei poteri, anzi del potere, per poterlo utilizzare per il loro tornaconto; che poi è la natura stessa della destra.

È la natura stessa di ogni forza autoritaria, di destra o di sinistra, indipendentemente.
Basta ripercorrere la storia di questi ultimi 100 anni per vedere che la concentrazione del potere (per esempio nel partito unico) non è caratteristica della sola destra autoritaria ma che nel mondo è esistita (ed esiste ancora oggi) anche una sinistra autoritaria ed anche un potere religioso autoritario. All'opposto abbiamo forze (sia di destra che di sinistra) che spingono verso la pluralità di poteri, sia nel senso orizzontale funzionale (esecutivo, legislativo, giudiziario, le autority) sia in quello verticale giusrisdizionale, con il federalismo. Questo scontro non è destra-sinistra ma tra autoritarismo e libertarismo. Gli italiani come sono messi? Secondo me essendo familisti e maschilisti sono anche da sempre inclini a preferire le personalità forti e autoritarie, che impersonificano il padre-padrone: il Duce, Craxi, Togliatti, Di Pietro, Berlusconi sono personalità di quel tipo. Noi, che autoritari non siamo (oggi) possiamo solo presentare figure che siano almeno "autorevoli", concetto assai diverso dall'atiritario .... purtroppo chi abbiamo oggi come autorevole? L'unica figura di spicco di una certa autorevolezza era Prodi. Oggi a mio avviso non abbiamo nessuno (Bersani è sulla buona strada ma è ancora troppo presto e pensare in termini di autorevolezza a Rutelli, Veltroni, Franceschini fa solo ridere) e quindi la bilancia pende verso modifiche in senso autoritario del paese e delle regole.
È la reazione di chi ha paura per la crisi, per la globalizzazione, per il lavoro. Spinge verso la difesa eretta con mura difensive forti e con il castello difeso da personalità autoritarie, per sentirsi più protetti.
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Re: art 1?

Messaggioda franz il 04/01/2010, 9:38

Robyn ha scritto:Il disegno di SB è lo stesso di Gelli.Se si sbircia un pò quella che è la loggia massonica P2 si scoprono molte cose
La P2 aveva un programma
a)Impossessarsi dei mezzi di comunicazione di massa e dei giornali
b)Sottomettere la magistratura al potere esecutivo
c)riformare le istituzioni in senso autoritario
d)Fare la selezione della classe dirigente nelle università e nei posti chiave ,
una cosa che somiglia un pò alla selezione della razza
e)Altro

Chiunque abbia un disegno autoritario cercherebbe di impostare quei punti.
Per dire, anche l'Unione Sovietica fu impostata in quel modo. Forse Gelli a quello si è ispirato e Berlusconi è uno degli ultimi grandi comunisti viventi della storia, anche se non ha la barba come Fidel.
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