Pausa mensa

[Robyn]

Non è che ogni azienda deve avere la sua mensa.Dovrebbe essere invece che in prossimità di tutte le zone industriali ci sia.La mancanza di pausa e di un pasto può invece portare agli incidenti sul lavoro perche si riduce la capacità di concentrazione e le necessarie energia per lavorare.Inoltre rendere facoltativa l'ora di pausa non è detto che a tutti gli effetti pratici diventi facoltativa per tutti perche si metterebbero in concorrenza i lavoratori fra di loro.Quelli che non farebbero la pausa non è detto che lo facciano perche lo vogliono fare.Questo sistema ,di inseguire il massimo profitto a tutti i costi ha portato alle inevitabili conseguenze dell'attuale crisi economica che conosciamo.La produttività aumenta solo se si aumentano le immobilizzazione tecniche,ma questo incide negativamente sull'occupazione.Ragionare sulla produttività come ad esempio detassare gli straordinari o eliminare l'ora di pausa aumenta la produttività ma riduce le capacità d'impiego di lavoratori e non solo,rende l'attività del dipendente disumana.E sempre più difficile essere dipendenti e chi può è meglio che vada verso la libera professione.Non si può mai sapere che un giorno questo sostituisca l'attuale classe imprenditoriale.Le innovazioni tecniche invece andrebbero inserite per ridurre la pericolosità o l'usura che comportano certi lavori.Comunque c'è la costituziomne che protegge i lavoratori art 41 etc.Quella italiana è una costituzione al cui centro c'è il lavoratore.Ogni legge anticostituzionale che si fà dovrebbe vedere il ricorso alla corte costituzionale Ciao Robyn

[Robyn]

I nostri costituenti avevano guardato molto lontano.Non si possono fare leggi in contrasto con l'utilità sociale che poi sarebbe l'interesse generale o il bene comune.Questo è scritto negli art 41,42,43 della costituzione italiana "parte economica".In sintesi non si può liberalizzare ciò che è in contrasto con l'utilità sociale Ciao Robyn

[franz]

I nostri costituenti avevano guardato molto lontano.Non si possono fare leggi in contrasto con l'utilità sociale che poi sarebbe l'interesse generale o il bene comune.Questo è scritto negli art 41,42,43 della costituzione italiana "parte economica".In sintesi non si può liberalizzare ciò che è in contrasto con l'utilità sociale Ciao Robyn

Discorso perfetto in termini di pura teoria ma che non sta politicamente in piedi.
Mi dici chi stabilisce cosa è l'interesse generale?
Esiste una formula oggettiva o tutti noi possimo sostenere che la nostra proposta "rappresenta l'interesse generale"?
In fondo è facile dirlo e quindi tutti lo dicono. Anche Fini parla ogni giorno dell'interesse del Paese.
Potremmo stabilire che è socialmente utile che tutti abbiano la macchina gratis e potresti anche trovare una maggioranza che è d'accordo. Occorre definire cosa è il bene comune. La formulazione è vaga, se non bilanciata da un concetto di responsabilità, per esempio. E cosa è l'utilità sociale. E chi stabilisce cosa è utile e cosa è inutile. E se è giusto che ci sia qualcuno che lo stabilisce. Anche un idraulico è socielmente utile ma non vedo perché qualcuno debba stabilirlo ufficlialmente e stabilire se deve o non deve fare una pausa pranzo per il bene del paese. Non stiamo esagerando?

Franz

[pianogrande]

Che cosa sia il bene comune "in teoria" lo ha detto Franz.
In pratica (forse è il caso di dire purtroppo) tende ad essere la risultante di varie forze in campo.
I mitici "rapporti di forza".
Espressione molto in voga durante l'altrettanto mitico autunno del '69.
Mediare tra i rapporti di forza e quelli di intelligenza, buona volontà ed aspirazioni più o meno legittime dovrebbe essere compito della politica.
Il risultato di questa mediazione (fatta anche di risorse da mettere in campo) potrebbe essere la definizione (sempre in senso relativo) di bene comune.

[Robyn]

A proposito di pausa pranzo di idraulico etc ,un'economia non è sana se non protegge il suo capitale umano che è fatto di un'insieme di cose.La distruzione del capitale umano è alla pari di altre cose alla base dell'attuale crisi economica.Un'economia senza la valorizzazione del capitale umano non può reggere Ciao Robyn

[franz]

un'economia non è sana se non protegge il suo capitale umano che è fatto di un'insieme di cose.

Ma ..... una persona, idraulico o no, non è capace di proteggrsi da solo?
Deve per forza avere una "mamma" che lo protegge o un "padre" che impone obblighi e divieti?

Franz

[Robyn]

Secondo me l'ingerenza della chiesa è necessaria.Ogni volta che rientra nei suoi ambienti,lobbyes corporazioni ed altri poteri ne approfittano per compiere le loro devastazioni sull'economia e sul welfare.Sanno che le forze che le contrastano non hanno forza sufficente Ciao Robyn

[pianogrande]

Ma ..... una persona, idraulico o no, non è capace di proteggrsi da solo?
Deve per forza avere una "mamma" che lo protegge o un "padre" che impone obblighi e divieti?

Franz

Sì Franz. Sì, sì.
Tantissime persone non sono capaci di difendersi da sole.
Anche per questo esiste una società con delle regole e chi deve farle rispettare.
La capacità di difendersi da soli, sconfina, normalmente, in società alternative che tendono a fare a meno dello stato fino a sostituirlo; ma pur sempre "società" (più o meno "onorate").

[franz]

Sì Franz. Sì, sì.
Tantissime persone non sono capaci di difendersi da sole.
Anche per questo esiste una società con delle regole e chi deve farle rispettare.
La capacità di difendersi da soli, sconfina, normalmente, in società alternative che tendono a fare a meno dello stato fino a sostituirlo; ma pur sempre "società" (più o meno "onorate").

No, io credo che siano pochi quelli che non sanno difendersi e che la strategia migliore per difenderli non sia imporre obblighi assurdi a tutti.
Non so se ti rendi conto che questo invece è l'alibi che permette a qualcuno, di imporre quello che vuole a tutti (sia chi non sa difendersi sia chi sa difendersi). Robyn parlava di ingerenza della chiesa, che inizialmente pensavo non c'entrasse nulla, poi mi è venuto in mente, a proposito di pranzi, di quando la Chiesa imponeva di mangiare pesce il venerdì.
Per me la capacità di decidere da solo (con responsabilità) è primaria in una soceità che vuole essere civile e che non vuole scivolare verso il collettivismo socialista, che provvede a tutto come una grande "mamma" ma che poi si scopre essere molto piu' "padre padrone", feroce ed assassino molto piu' della mafia a cui alludi.
Diffido di uno stato che mi impone di mangiare a mezzogiorno e magari stabilisce anche cosa mangiare (come carboidrati, grassi, proteine) come alcuni burocrati a Bruxelless stanno complottando.
Caro pianogrande, Orwell è sempre piu' vicino

Franz

[pianogrande]

Vabè Franz.
Diciamo che io auspico una società che mi difenda in modo che io possa decidere da solo (autonomamente).
Non volevo arrivare alle situazioni estreme che tu ipotizzi (e che vanno in senso contrario a questa libertà).
La libertà è una conquista che va difesa.
La società deve aiutarmi a difendere un certo mio grado di libertà.
Non deve impormi il pesce o la frutta ma darmi la possibilità di scegliere.
Scava scava mi sembra che siamo sempre abbastanza daccordo.