da pierodm il 11/05/2009, 18:55
Alle domande implicite nel discorso di Franz - chi glielo va a dire ai poveri che ... - verrebbe voglia di rispondere che glielo vanno a dire gli stessi che già adesso gli dicono che devono essere poveri, che devono perdere il lavoro, che devono pulire i cessi degli autogrill, che il mondo è fatto a scale chi le scende chi le sale ...
Ma siamo seri.
Innanzi tutto il problema della crescita e dello sviluppo non s'identifica con quello dell'energia, rinnovabile o meno, ma riguarda l'equilibrio complessivo dell'ecosistema socio-ambientale.
In secondo luogo, la decrescita è una tesi che s'interessa del lato economico e tecnologico, ma in vista di un tema più generale, che è quello indicato da Pino, ossia ciò che viene generalmente indicato come "qualità della vita" - con un significato, precisiamo, che non è edonostico o velleitario, e che non può nemmeno essere risolto usando parametri e concetti assolutamente intrinseci alla logica dello "sviluppo", in quanto sarebbe (è) una tautologia.
Il fatto che, secondo Franz, non c'è una risposta scientifica all'ipotesi della decrescita come fattore di "qualità della vita", questo fatto non sognifica nulla, o meglio non significa niente di più di quello che dicono le parole: e non è nemmeno dimostrato che queste parole esprimano un concetto inoppugnabile, dato che scientificamente è possibile determinare molti fattori di degrado (sociale e ambientale) che non danno una risposta globale, ma sono comunque indicativi di una negatività.
L'argomento della "controprova", poi, è francamente inaccettabile, se viene presentato come decisivo, o comunque discriminante: nessuna evoluzione, né politica, né tecnologica o economica, si è verificata, o è stata perseguita in quanto esistevano controprove, o universi paralleli sperimentali.
Poi in un mondo che si dispera se la ricchezza Il PIL) cala del 2% tu vai a proporre la decrescita?
Certo: se la crescita e lo sviluppo parossistici sono l'ideologia ufficiale e dominante, e se tutto l'assetto socio-economico e politico è costruito intorno a questo totem, è evidente che chiudere i rubinetti anche per cinque minuti equivale ad un terremoto.
Anche l'esasperazione del trasporto su gomma, quando tutti i rifornimenti si basano su questo, diventa "fondamentale" e non può entrare in crisi nemmeno per due giorni, senza innescare un serie di enormi problemi, ma ciò non toglie che sia una follia un sistema basato principalmente su questo genere di trasporto, come avviene in Italia.
L'idea, poi, che la decrescita sia una tesi "pauperistica", è sbagliata: chi l'ha detto?
Si tratta invece di rivedere alcuni concetti esasperati, che hanno fatto diventare lo "sviluppo" un mostro governato da una logica scissa dai bisogni reali e dalla volontà stessa delle persone, tale per cui per stare dietro a questa logica il lavoro, l'impresa, l'economia sono diventati non più una sfida per l'ingegno umano e per il perseguimento del benessere, ma una nevrosi.
PS - Ranvit
Se è vero che un cretino è sempre un cretino, etc, che t'importa di sapere chi è? - l'hai detto tu, è un cretino.
Solo che mi chiedo come fai a determinare con tanta sicurezza che è un cretino: ho l'impressione che ti basi solo sul fatto che è un professore universitario, che per te è sinonimo di una probabile cretinaggine.
Mi ricordi un noto imprenditore, quando si candidò a Roma, circoscrizione Centro Storico, che ebbe a dire del suo competitore: "Ma chi è mai, quasto Spaventa? Un professore universitario: vuoi metterlo con me, che ho vinto la Champion's League con il Milan?".
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pierodm il 11/05/2009, 19:03, modificato 1 volta in totale.