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Fecondazione, bocciata la legge 40

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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda franz il 02/04/2009, 11:45

ranvit ha scritto:Intervento OT.

Naturalmente quanto riportato nel "quote" di trilogy non è una cosa che ho detto io.....

Franz, non si puo' ovviare a quest'anomalia?

Vittorio

Fatto.
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda incrociatore il 02/04/2009, 11:45

io credo che è pur vero che l'art.32 della Carta stabilisce che: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.» e che quel "se non per disposizioni di Legge" è proprio quello che stabilisce l'art.6 della Legge 40, ma se è vero che una donna ha diritto di interrompere la gravidanza entro il 3° mese, credo possa anche decidere l'interruzione quando l'embrione non è ancora impiantato... visto che lo si considera vita a tutti gli effetti e credo che sia una vita che "appartiene" alla madre ancorché sviluppata fuori da essa...

Obbligando l'impianto senza consenso si finisce per obbligare la donna ad usufruire della Legge 194 per abortire subito dopo... e in questo io ci vedo una violazione palese della seconda parte del comma relativo all'art.32 della Carta che stabilisce i limiti per i quali la Legge può imporre trattamenti sanitari e che recita: «La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.»

Insomma può un ordinamento stabilire due cose diverse ed opposte relativamente a un oggetto simile?

Visto che l'art.4 della Legge 194 ha passato il vaglio di Costituzionalità mi domando come possano coabitare nella normativa due cose così contrastanti... a meno che, appunto, la Legge 40 all'art.6 Costituzionale non sia.
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda incrociatore il 02/04/2009, 12:03

per assurdo... una donna che si trovi a doversi sottoporre all'impianto di embrioni forzatamente in base al disposto dell'art. 6 della Legge 40 potrebbe richiedere l'applicazione dell'art. 4 della Legge 194?

Visto che nell'idea degli estensori della Legge 40 l'embrione è una vita e di fatto l'inizio di una gravidanza non lo trovo poi una cosa assurda... cioè, assurda è assurda, ma siamo in Italia...
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Parola di Fini...

Messaggioda ranvit il 02/04/2009, 17:31

Da repubblica.it :

Dopo la sentenza della Corte costituzionale interviene il presidente della Camera
Ginecologi: "La legge 40 merita un intervento di 'manutenzione'"
Fecondazione, Fini plaude alla Consulta
"La sentenza rende giustizia alle donne"
"Una legge basata su dogmi etico-religiosi è sempre suscettibile di censura di costituzionalità"

ROMA - Rende giustizia alle donne italiane la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato in parte la legge sulla fecondazione assistita. Ma la pronuncia può servire da monito generale: se una legge si basa "su dogmi etico-religiosi" è "sempre suscettibile di censura di costituzionalità", perché le istituzioni sono laiche. Dopo la sentenza dei giudici costituzionali sulla legge 40, interviene così il presidente della Camera Gianfranco Fini.

Ieri, infatti, la Consulta ha parzialmente bocciato la legge 40, dichiarando l'illegittimità della restrizione a tre del numero di embrioni che è possibile impiantare nell'utero delle pazienti che si sottopongono alle procedure di procreazione medicalmente assistita. L'alta corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell'articolo 14 della legge in questione "nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come previsto dalla norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna".

"La sentenza della Consulta che dichiara illegittime alcune norme della legge 40 sulla fecondazione assistita - sottolinea Fini in una nota - rende giustizia alle donne italiane, specie in relazione alla legislazione di tanti Paesi europei".

"Fermo restando che occorrerà leggere le motivazioni della corte, mi sembra fin d'ora evidente - aggiunge il presidente della Camera - che quando una legge si basa su dogmi di tipo etico-religioso, è sempre suscettibile di censure di costituzionalità, in ragione della laicità delle nostre istituzioni".

Ma intanto continuano le polemiche. "Pur non intaccando l'impianto della legge 40, la bocciatura parziale da parte della Corte Costituzionale rivela in tutta la sua gravità il vizio ideologico e anti vita che nutre al suo interno. Attendiamo di conoscere le motivazioni, degne di tale nome, con cui una certa visione laicista si è riconfermata nemica giurata degli embrioni umani e della maternità". Lo afferma il deputato dell'Unione di Centro Luca Volontè.

"La sentenza della Corte riporta un po' di ragionevolezza nella legge 40, impedendo l'obbligo di produrre non più di tre embrioni e di impiantarli tutti insieme nella donna a prescindere dalla sua condizioni di salute e dalla sua età", dice Anna Finocchiaro, Presidente del gruppo Pd a Palazzo Madama. "Penso aggiunge la Finocchiaro - che da questo momento in poi sia necessario un ripensamento anche sul modo di legiferare su questi temi compreso il testamento biologico".

Il presidente della Sigo, Società italiana di ginecologia e ostetricia, Giorgio Vittori, avverte che, dopo la sentenza della corte costituzionale, la legge 40 sulla fecondazione assistita ha ormai bisogno di una manutenzione. E lancia la proposta di un tavolo condiviso fra società scientifiche, istituzioni ed associazioni di pazienti per trovare "un percorso nuovo e condiviso": "È necessaria per renderla più appropriata a cogliere le esigenze delle coppie infertili e le indicazioni della letteratura scientifica - dice Vittori -. In particolare, bisogna considerare la condizione di particolare vulnerabilità in cui queste donne si trovano, già gravate dal peso di una fertilità compromessa, e ulteriormente esposte a difficoltà e ostacoli, che le hanno spesso costrette a recarsi all'estero".

(2 aprile 2009)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda matthelm il 03/04/2009, 18:36

Per completezza d'informazione:

Dopo la legge 40 crollano gli effetti collaterali

Un dato ignorato da chi plaude alla sentenza

I PALADINI DELLE DONNE
SI SONO UN PO` DISTRATTI


L’aspetto forse più grottesco della grande alzata di scudi in nome della “salute delle donne” che sarebbe stata violata dalla legge 40 è quello che riguarda i personaggi autoproclamatisi paladini delle donne medesime.
Tra di loro, si distinguono luminari come Carlo Flamigni e Severino Antinori, famosi per aver fatto partorire, quando ancora leggi in proposito non ce n’erano, signore ultrasessantenni, a suon di “donazioni” di ovociti altrui e di superstimolazioni ormonali (si trattava di donne già da tempo in menopausa, immaginiamo queli benefici ne abbiano tratto per la loro salute). Siffatti atleti della fecondazione in vitro, insieme con le associazioni che lamentano la proibizione dell’eterologa (e quindi l’impossibilità di usare “donatrici” a pagamento per fornire alle coppie sterili gli ovociti-materia prima), sono gli stessi che non sanno spiegare, guarda caso, come mai la sindrome da iperstimolazione ovarica – ovvero il grave e principale effetto collaterale delle pratiche di fecondazione artificiale – sia dimezzato, nell’Italia della legge 40, rispetto al dato europeo.
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda matthelm il 03/04/2009, 18:43

Sapendo che alcuni di voi sicuramente non leggono queste notizie nei loro giornali, ho pensato di fare cosa gradita a proporle.

Rilevante ma non rivoluzionaria

SENTENZA DA INTERPRETARE
NEL RISPETTO DEI PRINCIPI BIOETICI


Si può valutare la sentenza della Corte Costituzionale in merito alla legge sulla procreazione assistita in due modi: o per ciò che essa effettivamente dice o per quello che si vorrebbe che essa avesse detto (ma non ha detto!) o che si vorrebbe che potesse dire in futuro (e il futuro, si sa, è non solo sempre aperto, ma è anche imprevedibile). Il primo modo è l`unico intellettualmente onesto e in grado di dare una corretta informazione all`opinione pubblica; il secondo è ideologia, nel senso più deteriore del termine.
Quanto è cambiata la legge 40 dopo l`intervento della Corte? È cambiata pochissimo.
Restano fermi tutti i suoi principi fondamentali: la tutela degli interessi del concepito in posizione non subordinata rispetto a quella di tutti gli altri soggetti coinvolti; il divieto di procreazione assistita a carico di donne sole o dopo la morte del partner; la proibizione di pratìcne etcrologhe; il divieto di qualsiasi sperimentazione sugli embrioni, il divieto di distruggerli, donarli, congelarli, selezionarli, manipolarli a fini eugenetici e di selezionarli quanto al loro sesso; la proibizione di riduzione embrionaria di gravidanze plurime. In che cosa è consistito allora l`intervento della Corte? Essa si è limitata a dichiarare incostituzionale il comma 3 dell`ari 14 della legge, accusandolo di non prevedere la subordinazione del trasferimento degli embrioni in utero a una rigorosa tutela della salute della donna e a rimuovere la conclusione del comma 2 del medesimo art. 14, sì da consentire (ipoteticamente) la formazione "in vitto" di più di tre embrioni e sì da rimuovere (ma sempre ipoteticamente) il dovere del medico di procedere "ad unico e contemporaneo impianto" nell`utero della donna degli embrioni creati in provetta. Si tratta di una sentenza rivoluzionaria? Per nulla. Per quello che riguarda il comma 2 dell`art. 14 la Corte è stata persino ridondante: bastano le norme di buona pratica clinica e la più elementare consapevolezza deontologica per farci concludere che la tutela della salute è sempre e comunque un dovere primario del medico.
Sotto questo profilo, comunque, se ridondanza c`è, è benvenuta, dato che i principi dell`etica medica meritano di essere ribaditi sempre e in ogni occasione. Per quel che concerne invece il 2° comma dell`art. 14, non è infondata la preoccupazione che i giudici della Corte abbiano "abbassato la guardia" nella tutela dell`embrione, autorizzandone una produzione eccessiva e lasciandola comunque alla discrezione del medico. Ma resta pur fermo il divieto di congelamento e di distruzione degli embrioni.
Dunque, sembra difficile ipotizzare che, anche dopo la sentenza della Corte, un medico possa produrre intenzionalmente in provetta un numero di embrioni così alto da non poterne in alcun modo prevedere l`impianto in utero, nemmeno col consenso della donna.
Di necessità, chi così si comportasse, arriverebbe dolosamente a violare il primo comma dell`art. 14 (confermato dalla stessa Corte nella sua validità), quello che proibisce sia il congelamento sia la distruzione degli embrioni.
Bisogna riconoscere, che nella sua formulazione linguistica, la sentenza della Corte non è un modello di chiarezza.
Ciò non di meno, non solo è ben possibile, ma è doveroso interpretarla nel pieno rispetto dei principi bioetici, citati all`inizio, che sono stati posti e che restano a fondamento della legge. La Corte, per tutelare nel modo più rigorosola salute della donna, ha voluto rimuovere quello che probabilmente le è apparso un imbarazzante dovere fatto gravare sul medico dalla legge 40, il dovere, ove egli avesse prodotto tre embrioni in provetta, di attivare una pericolosa gravidanza trigemina a carico della donna, procedendo con ` un unico e contemporaneo impianto" a portare tutti e tre gli embrioni nell`utero materno. Non so se la Corte abbia ben valutato il fatto che l`ipotesi di attivare una gravidanza trigemina, se non era esclusa dalla legge, non era nemmeno ritenuta da essa obbligatoria!
Ora, comunque, dopo il suo intervento, sappiamo che questa ipotesi è definitivamente cancellata dal testo della legge. Ma poiché non sono state cancellate le altre norme a tutela dell`embrione, la conseguenza ora è che i medici dovranno ben guardarsi in futuro dal produrre più di due embnoni nell`ambito di una procedura di fecondazione assistita.
Così vuole il buon senso e questa è l`unica conclusione corretta che l`interprete può trarre da ciò che la Corte ha esplicitamente detto.
Chi invece approfitta di ogni occasione per sovrapporre la propria ideologia alla realtà delle cose continuerà a farlo anche in questo caso. Deplorevolmente.
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda incrociatore il 04/04/2009, 9:38

matthelm ha scritto:Un dato ignorato da chi plaude alla sentenza

la prima osservazione che mi viene stimolata da questa informazione, mi fa tornare alla mente l'ennesimo tentativo di dimostrare una tesi in base a una teoria di causa-effetto (di cui si è parlato sulla questione delle esternazioni di Papa Benedetto XVI sul preservativo) che non ha nessun nesso con la tesi stessa.

Se ci sono 150 agenti su 100.000 abitanti a Treviso e 800 su 100.000 a Palermo e 25 rapine a Treviso contro 150 a Palermo, vuol dire che la responsabilità delle rapine è dei poliziotti. Una relazione causa-effetto ovviamente (un sillogismo falso) assurda.

Nel caso di cosa risulterebbe inspiegabile in molti lo hanno di fatto spiegato, mi sembra... solo che non lo hanno fatto con sillogismi falsi, ma analizzando nel complesso i dati che provengono dall'applicazione della Legge 40.

Quei dati hanno confermato e rafforzato il cosiddetto "turismo procreativo", la Legge ha "funzionato" solo per le "poveracce" che non si sono potute permettere i costi di andare a farsi l'impianto in Turchia o nei Paesi europei dove non ci sono leggi oscurantiste come quella italiana, oppure per quelle donne senza particolari problemi che non necessitavano di un protocollo personalizzato e quindi poteva andar bene loro anche la Legge 40.

Il dato dell'aumento esponenziale rispetto a tutti gli altri indici dei Paesi menzionati che si è registrato in Italia rispetto ai parti "trigemini" mi sembra possa, questo sì, essere messo in relazione a quanto detto sopra... e così, quindi, anche la questione degli effetti "collaterali" della iperstimolazione ovarica, per il semplice fatto che la grande parte delle donne che hanno utilizzato il "turismo procreativo" non rientrano in nessuna statistica.

Ho letto anche che... questo si mi sembra un dato su cui riflettere sull'applicazione e applicabilità della Legge 40 ed è praticamente ignorato secondo la solita logica "occhio non vede cuore non duole"... molte donne si sono rifiutate di impiantarsi tutti e tre gli embrioni previsti (non essendo prevista nessuna sanzione a carico della donna per la violazione di questa norma), i medici pare abbiano congelato gli embrioni "eccedenti" non sapendo cosa fare.

Mi sembra che soluzione a questo problema necessiti una buona dose di coraggio e non di ipocrisia, la stessa che ha avuto il Presidente Obama con lo sblocco della ricerca sulle staminali embrionali, riconsegnando al mondo scientifico ed accademico le responsabilità anche etiche e morali che la politica e la religione ha voluto sottrarre loro.

matthelm ha scritto:Rilevante ma non rivoluzionaria


e allora perché preoccuparsi e scaldarsi tanto contro la sentenza della Corte?
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda franz il 04/04/2009, 9:58

incrociatore ha scritto:Quei dati hanno confermato e rafforzato il cosiddetto "turismo procreativo", la Legge ha "funzionato" solo per le "poveracce" che non si sono potute permettere i costi di andare a farsi l'impianto in Turchia o nei Paesi europei dove non ci sono leggi oscurantiste come quella italiana, oppure per quelle donne senza particolari problemi che non necessitavano di un protocollo personalizzato e quindi poteva andar bene loro anche la Legge 40.

Permettimi di relativizzare l'aspetto dei "poveracci".
Da noi in Italia, anche se siamo messi male, se uno vuole risparmia qualche anno e si compra una macchina da 15 a 20 mila euro. Anzi c'è da dire che chi poi non trova casa in affitto è costretto a comprarla, sborsando somme spesso a 5 zeri.

Se uno vuole un figlio (e dobbiamo ammettere come estremamente probabile che lo desideri piu' di una autovettura o di una casa) e non puo' averlo, non dubito che sia disposto ad ogni sacrificio economico per averlo e quindi spendere anche 10 o 20 mila euro.

Vero che casa e macchina si comprano a rate o con il mutuo mentre i medici turchi vogliono i contanti ma in Italia con l'aiuto dei genitori e della famiglia una simile spesa è fattibilissima.

Ovvio che chi ha piu' soldi è facilitato anche in questo ma occorre considerare che il problema del costo del ricorso alla sanità privata e del turismo sanitario anche interno (dal sud al nord) è molto piu' esteso del solo caso delle legge 40, dato che riguarda mi pare il 30% del totale della spesa sanitaria italiana.

Ciao,
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda incrociatore il 04/04/2009, 10:47

franz ha scritto:Permettimi di relativizzare l'aspetto dei "poveracci".

relativizziamo, ma non dipingiamo un Paese che non esiste... non facciamo finta che non esistano gli "ultimi" che sono sempre di più... qui, in Italia, sono sempre di più coloro che una macchina o comprare una casa non se la possono permettere, vivono in catapecchie o con l'incubo dello sfratto perché da mesi non pagano per un affitto impossibile... e magari da poco sono pure disoccupati.

Sì, forse hai ragione... questi a fare un figlio è probabile non ci pensino proprio.
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Re: Fecondazione, bocciata la legge 40

Messaggioda franz il 04/04/2009, 11:46

incrociatore ha scritto:
franz ha scritto:Permettimi di relativizzare l'aspetto dei "poveracci".

relativizziamo, ma non dipingiamo un Paese che non esiste... non facciamo finta che non esistano gli "ultimi" che sono sempre di più... qui, in Italia, sono sempre di più coloro che una macchina o comprare una casa non se la possono permettere, vivono in catapecchie o con l'incubo dello sfratto perché da mesi non pagano per un affitto impossibile... e magari da poco sono pure disoccupati.

Sì, forse hai ragione... questi a fare un figlio è probabile non ci pensino proprio.

Esatto. Gli ultimi esistono sempre, anche se per un ovvio ragionamento statistico.
Dubito pero' che nella loro situazione vogliano fare figli (per vie naturali o con l'aiuto della medicina) se prima non esiste uno stato sociale vero, degno di questo nome (che in Italia non abbiamo) che li aiuti ad uscire dalla loro condizione.
Al di fuori di chi vive sotto la soglia della povertà (il 12% della popolazione, che ha ben altri problemi che fare figli e che eventualmente ne ha già) il paese che esiste (88%) non ha grossi problemi a fare sacrifici per le cose che dicevo, grazie anche al sostegno della famiglia, che da noi sostituisce la latitanza dello Stato.

Franz
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