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International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda franz il 30/04/2021, 18:06

estonia ... estonia ... estonia ... Mi dice qualcosa.
La crescita del PIL ... ah, già
Se l'Italia avesse quella crescita, o anche quella della Svezia, o dei miseri USA ....

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false

PS: PIL basato sul PIL pro capite PPA, quindi "a parità del potere di acquisto.
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda cardif il 30/04/2021, 19:57

Io ho scritto 'crescita più bassa prevista per il biennio 2021 e 2022 tra gli Stati europei'. E' futuro.
Non ho scritto: il pil dell'Estonia è cresciuto meno di quello italiano, negli ultimi 30 anni, che non è vero. E' un'altra cosa: è passato.

L'Estonia ha attirato investimenti e capitali per la bassa tassazione: così hanno fatto anche altri Stati. E paradisi fiscali. Buon per loro, allora. Dovrebbe fare così ogni Stato: attirare capitali dall'estero. Ma mi pare che il ragionamento non può funzionare per tutti.
Dalla povertà in cui era 30 anni fa (quando è uscita dall'occupazione russa) aveva spazio per crescere. Mentre da noi la nostra economia è passata attraverso le privatizzazioni alle mani dei grandi predatori. E adesso continuiamo a mettere pezze pubbliche per quelle non andate sul libero mercato. Pure loro hanno privatizzato, ma forse gli è andata meglio: questo non lo so.
Ci posso mettere pure il debito pubblico, all'8% del pil per loro e al 134% per noi nel 2018 (mi fermo là), con i relativi interessi, per loro una miseria e per noi del 3/4% del pil che noi paghiamo (50/80 mld l'anno) sottratti ad altri usi.
Se ci metto anche la maggior % di popolazione attiva in Estonia rispetto all'Italia, con popolazione più anziana, e l'aumento del turismo dalla liberazione non è che ci metto molto a capire perché un paese più giovane è cresciuto di più dell'Italia soprattutto dal 2011, quando ha assunto l'euro.

Ma non era questo il punto.

M'ero chiesto: come mai l'Estonia è prima per loro ed è tra le ultime per crescita prossima ventura per la Commissione Europea?
Ero pure curioso di sapere dove avevano considerato la generosa tassa nostrana sull'eredità che io vorrei fosse ritoccata in Italia, come Biden vuole ritoccare in USA.
La risposta è nel futuro.
E comunque resto dell'idea che il lavoro di T.F., fondazione privata libera di valutare come vuole, è solamente indicativo e pure poco incisivo.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda franz il 01/05/2021, 7:49

Nel corso del 2020 l'Estonia secondo le prime stime ha visto una contrazione del PIL del 3% https://ec.europa.eu/info/sites/default ... 4_en_1.pdf
Per l'Italia la stima della contraziopne è stata di 8.8% (stessa fonte).
Si veda anche https://www.istat.it/it/congiuntura

Come noto, sono previsti "rimbalzi" nel 2021, tanto maggiori quanto profondi sono stati i cali durante il 2020.
Quindi appare del tutto naturale che nel 2021 e 2022 vederemo crescite maggiori nei paesi che hanno sofferto economicamente di più durante il 2020.

In ogni caso non mi pare il caso mettere sullo stesso piano le previsioni (in tempi di grande incertezza) con quanto è successo in passato (dato accertato e mostrato nel grafico da me indicato ieri alle 17:06).

Sul debito pubblico, .... è vero che quello italiano è elevato ma è colpa dello Spirito Santo oppure di 40 anni di politiche scellerate (spesa pubblica fuori controllo)? Anche qui è colpa delle politiche neo liberiste se l'Italia ha una spesa pubblica sfiora il 50% del PIL (60% se consideriamo il settore del parastato nazionale e locale)?
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda flaviomob il 01/05/2021, 14:39

https://www.repubblica.it/economia/2019 ... 239522192/

...la Cgia di Mestre... rileva come la spesa per i consumi intermedi della Pubblica amministrazione continui a correre arrivando nel 2018 a 100,2 miliardi. "Denaro usato dallo Stato centrale, dalle sue articolazioni periferiche, dalle Regioni e dagli Enti locali per la manutenzione ordinaria, cancelleria, spese energetiche e di esercizio dei mezzi di trasporto, servizi di ricerca-sviluppo e di formazione del personale acquistati all'esterno, quota annuale per l'acquisto dei macchinari", dicono gli artigiani veneti.

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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda franz il 02/05/2021, 8:05

flaviomob ha scritto:https://www.repubblica.it/economia/2019/10/26/news/spending_review_questa_sconosciuta_i_consumi_della_pa_sfiorano_100_miliardi-239522192/

...la Cgia di Mestre... rileva come la spesa per i consumi intermedi della Pubblica amministrazione continui a correre arrivando nel 2018 a 100,2 miliardi. "Denaro usato dallo Stato centrale, dalle sue articolazioni periferiche, dalle Regioni e dagli Enti locali per la manutenzione ordinaria, cancelleria, spese energetiche e di esercizio dei mezzi di trasporto, servizi di ricerca-sviluppo e di formazione del personale acquistati all'esterno, quota annuale per l'acquisto dei macchinari", dicono gli artigiani veneti.

...

Anche siringhe, medicine, per curare le persone. Infatti 1/3 di quei 100 è in sanità.
E se vedete un numero bassissimo in Germania non è perché lì non comprino siringhe ma perché quel tipo di spesa non è statale: è assicurativa (modello Bismarck). Per contro spendiamo meno per la scuola (banchi a rotelle a parte :-) )
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda Robyn il 02/05/2021, 11:08

La spesa è più alta perché per i locali pubblici non si usa il fotovoltaico,per i mezzi della Pa la ricarica elettrica per la cancelleria l'archiviazione di dati sui data base dei pc.Per siringhe garze etc se ci fosse l'assicurazione i costi ricadrebbero sui contribuenti e l'assicurazione salirebbe aumentando le diseguaglianze sociali perché quando la Pa acquista beni e servizi sul mercato avvengono dei fenomeni speculativi che fanno lievitare i prezzi.A questo si può porre rimedio con una maggiore concorrenza nel campo farmaceutico in modo che i prezzi siano giusti e la spesa non cresca non è il metodo delle assicurazioni la panacea ai problemi della spesa sanitaria
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda cardif il 02/05/2021, 13:23

'Non mi pare il caso di mettere sullo stesso piano ...'
Ma non l'ho messi io, che avevo parlato solo del peggior calo previsto del pil dell'Estonia 2021/2022 in contrasto con la valutazione ottima data da TF. Non ho riportato io né messo sullo stesso piano passato e futuro.

Lo studio dalle T.F. è stato proposto tra tanti non per far notare che l'Estonia è prima ma che l'Italia è ultima; tesi di sempre, del resto: nihil sub sole novi.
Chi vuol dire che l'italia (con la minuscola) è ultima lo può dire, chi è d'accordo mette un like; non c'è necessità di cercare dimostrazioni da TF.
Non si può pretendere che lo sostengano tutti. Io non lo sostengo, con tutti i rischi che corro, come capita quando non condivido.
Faccio contento Berlusconi e dico: l'Italia è il Paese che amo (non tutto, ovviamente).

Seguono cose che possono pure non interessare, opinioni mie. Ho letto per saperne di più su questa TF, non per smentire qualcosa.

Cominciò nel 1937 a raccogliere tantissimi dati sugli Stati americani, a classificarli e a dare i suoi voti. Poi ha esteso all'Europa.
In una inchiesta scientifica è doveroso indicare i criteri di valutazione che non ho trovato: per cultura personale volevo vedere le 'formule' da cui scaturiscono i punteggi; e sarebbe pure utile per dimostrare che i punti sono oggettivi e non derivano da opinioni. Allora in USA c'erano pure opinioni a favore di Mussolini; c'era perfino McCormick, corrispondente in Europa del N.W.Times entrata addirittura nella direzione, per il grande apprezzamento. Ma se sono opinioni ognuno ha le sue. I dati, o quelli che sembrano tali, non sono sempre veritieri. Se Salvini dice che oggi è il 2 del mese gli credo, se dice che ci sono 600mila irregolari da rimandare a casa loro, non tanto.

Il presidente di TF Hodge ha scritto: 'Mi piace pensare che siamo guerrieri felici. Crediamo onestamente nella nostra missione. Siamo motivati a lavorare ogni giorno per cambiare il mondo. Il modo in cui cambiamo il mondo è attraverso la politica fiscale. Certo, è un obiettivo piuttosto ristretto; una soluzione ristretta ai problemi del mondo. Ma questa è la nostra missione. Crediamo onestamente, e non è solo uno slogan, che possiamo migliorare la vita attraverso una politica fiscale più intelligente'.
E meno male: lo riconosce che è un obiettivo ristretto e che è tutto un 'crediamo', una opinione.
Loro l'hanno migliorato il mondo?
'Al posto degli uomini abbiamo sostituito i numeri' (Caffè); questo hanno fatto.

Dicono che i loro Principi 'dovrebbero servire da pietra di paragone per i politici e i contribuenti ovunque'.
Sono serviti a qualcuno fin'ora?

Ci vuole poco a capire che uno più soldi ha meglio sta. Più difficile è capire che se pochi hanno molti soldi e molti non ne hanno stanno tutti peggio. Vale per i singoli e per gli Stati. Trump non lo sa, e neppure Hodge; Biden lo sa, e pure io.
Il loro 'codice fiscale competitivo' non è un principio: è solo come la pensano alla TF.

Mi sono posto domande sul primo (Estonia) e ultimo (Italia) della loro classifica. Non è il confronto tra queste economie che m'interessa, ma la oggettività dei punteggi assegnati: se non trovo un criterio oggettivo il loro studio non lo ritengo valido.
E' facile capire perché l'Estonia è cresciuta di più conoscendo un po' del suo recente passato; il numerino assegnato da TF o il pelo colorato disegnato su un diagramma forniscono un dato ma nessun perché.
Studiare il passato è utile come cultura generale o per trarne insegnamento per il futuro. Leggendo quella tabella di TF non mi faccio cultura generale né trovo insegnamenti per il futuro. Chiunque può fare un altro ragionamento, ma io volevo capire il loro, non quello degli altri.

Ho citato le politiche opposte in campo fiscale di Obama-Trump-Biden negli USA perché TF è di là; se le deduzioni di TF fossero appena un po' cogenti, non ci sarebbero tante differenze; questo mi fa pensare che il loro studio non ha nessun peso sulle scelte di chi governa, e quindi ritengo che non sia stato utile.

Un confronto tra Estonia e Italia non dà contributo alla conoscenza di TF: pur concordando che l'economia italiana è 'peggiore' di quella estone, non si dimostra che il loro metodo è oggettivamente valido e pure utile; che quello che scrivono è verbo.
Franco Bernabè, prossimo presidente ex-Ilva, ieri sera ha detto che è necessario guardare al futuro. La pensa come me: accetterei una discussione sulle economie di Estonia e Italia se fosse finalizzata a trovare qualche spunto per migliorare in futuro quella italiana, non per dimostrare che l'Italia sta peggio.
Del resto non ho sostenuto che l'Italia stia meglio dell'Estonia, forse si è equivocato.
Per me lo studio di TF resta uno scarrafone, bello a mamma soia.
Chi vuole condividere il loro lavoro può aiutare TF: su ogni loro pagina ci sono i rinvii a 'dona', 'sostieni' e 'contribuisci'. Può perfino entrare nel loro staff.

Per Biden:
non sono andato a leggere la posizione di TF sulla politica fiscale di Trump, che ha aumentato il divario in USA tra Ricchi e Poveri, ma anche tra cittadini e Cugini di Campagna. Politica fiscale opposta alla tua.
Quindi mi pare che non stiano dal lato tuo, in base al loro 'codice fiscale' e alle critiche sulle tue scelte scritte l'altro ieri dalla loro economista Erika York sul loro sito. Pure noi abbiamo Borghi: ma mica convince tutti.
Fregatene di loro e vai avanti così: non ti curar di lor, ma guarda e passa.

Il resto è un altro argomento.
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda franz il 02/05/2021, 14:30

A volte la CGIA di Mestre pubblica cose giuste e interessanti.
Altre volte numeri che sembrano sparati a caso.
A me per il 2018 risulta la spesa sanitaria in beni e servizi (i famosi consumi intermedi) sia stata di 83 miliardi (quindi la gran parte dei 100 miliardi dichiarati) a cui aggiungere 26 miliardi per il personale. Total 108 miliardi di spesa, a cui aggiungere gli investimenti (crollati). Il tema è troppo complesso per discuterlo qui i oppure su FB. Sto per fare un video YT sul mio canale e chi mi segue verrà avvisato. "Il canale di franz forti".
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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda flaviomob il 03/05/2021, 0:14

Anche siringhe, medicine, per curare le persone. Infatti 1/3 di quei 100 è in sanità.
E se vedete un numero bassissimo in Germania non è perché lì non comprino siringhe ma perché quel tipo di spesa non è statale: è assicurativa (modello Bismarck)


Non esistono pasti gratis. Quel tipo di spesa è comunque a carico del cittadino, ma passa attraverso un'assicurazione privata, pagata dallo stesso cittadino.
Però il privato, quando emerge un nuovo rischio, come una pandemia causata da un virus che prima non esisteva, non lo copre: non è previsto in polizza.

E' facile capire perché l'Estonia è cresciuta di più conoscendo un po' del suo recente passato; il numerino assegnato da TF o il pelo colorato disegnato su un diagramma forniscono un dato ma nessun perché.


Tutti i paesi dell'est entrati nell'Unione sono partiti da livelli economici estremamente bassi (rispetto alla media), questo giustifica numeri di crescita elevati. Bisogna però vedere come questa si traduce in progresso sociale e si consolida. Anche la Grecia ha avuto un periodo di crescita elevata prima della devastante crisi economica.


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Re: International Tax Competitiveness Index ( ITCI ) 2020

Messaggioda cardif il 03/05/2021, 20:03

flaviomob ha scritto:Bisogna però vedere come questa si traduce in progresso sociale e si consolida.


Mi sono limitato a vedere cosa è questa Tax Fundation e a scrivere del loro 'obiettivo ristretto'. Pensavo che l'argomento mi potesse dare più conoscenze; macché.

Per il resto d'accordo: il progresso sociale non lo misura il 'pil'. Quello USA è cresciuto costantemente dall'inizio di Obama alla fine di Trump il turbo-liberista, per quanto le loro politiche economiche siano state opposte: di 'sinistra: progressiste e egualitarie' l'una e di 'destra: conservatrice anche in campo fiscale' l'altra, ben rappresentate dagli alti e bassi delle aliquote marginali e dalla concentrazione della ricchezza.
Alle etichette di sopra seguono tante altre etichette, riportate su wikipedia, inutile copiarle qui.
Sono convinto che il pil è un numero che si determina, e capita che non si conosca bene, su cose passate: non serve a progammare il futuro ed è un valore medio; dato che ha 80 anni può andare in pensione, almeno per i più.
Prima l'ho citato per abitudine ma avrei potuto pure scrivere che l'Estonia ha 80 mln (60 €/ab) e l'Italia 80 mld (1.340 €/ab) di interessi da pagare.
Ripeto: non per confronto ma come uno dei motivi della maggiore crescita dell'Estonia, meno appesantita dal debito.
Perché c'è tanto debito in Italia è un altro argomento.

Le cose importanti, a prescindere dal pil, sono le conseguenze delle diverse politiche, che determinano le variazioni delle condizioni economiche e di possibilità. Quelle di 'destra' comportano per alcuni l'arricchimento e per molti l'impoverimento con conseguente peggioramento della qualità della vità (possibilità di abitare, curarsi, istruirsi e perfino mangiare e vestirsi). E se lo Stato fa da perculatore invece che da perequatore così si rimane: pochissimi Ricchi e moltissimi Poveri.
Con Biden tornano politiche di 'sinistra', appoggiate pure da Bezos. Io sono contento per loro, dato che sono di sinistra.
Mi sono riferito agli USA perché la TF è di là, ma ovviamente mi riferisco a qualunque altro posto nel mondo.
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