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A proposito di austerità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

A proposito di austerità

Messaggioda mariok il 24/07/2015, 16:26

A sentire quasi tutti i nostri politici, l'Europa starebbe vivendo, per colpa della severa Germania che starebbe imponendo le sue regole, un periodo di ferrea austerità, un esagerato rigore nei conti pubblici, causa principale della scarsa crescita.

I dati mostrano che nulla di ciò è più falso, ma, come ormai accade da tempo, le bufale a furia di ripeterle diventano delle indiscusse verità nel sentire comune.

Non solo Grecia: il debito record dell'eurozona spiegato in 4 grafici
A fine marzo, il debito pubblico dell'Eurozona si ritrova più alto di quasi 254 miliardi di euro rispetto a un anno prima. Il rapporto debito-Pil dell'area euro polverizza così un nuovo record a quota 92,9%. Quando riuscirà a scendere?
di Enrico Marro

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... navigation
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda pianogrande il 24/07/2015, 17:25

Mi associo a uno dei commenti letti sotto l'articolo: dove è andato a finire il pareggio di bilancio?
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda gabriele il 24/07/2015, 17:38

Io questi dati vorrei leggerli in quantità assoluta. In quantità relativa percentuale è ovvio che siano aumentati dato che in generale i pil di quasi tutti i paesi europei sono crollati.
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda mariok il 24/07/2015, 17:53

gabriele ha scritto:Io questi dati vorrei leggerli in quantità assoluta. In quantità relativa percentuale è ovvio che siano aumentati dato che in generale i pil di quasi tutti i paesi europei sono crollati.


E' vero, i grafici sono tutti in % sul Pil, però il dato di 254 miliardi di incremento in un anno è in valore assoluto.

Inoltre l'incremento dal 66,2% del 2008 al 99,2% di quest'anno fa +33% di Pil ed il "crollo" del prodotto interno in questi anni non ammonta certo a tanto.

pianogrande ha scritto:Mi associo a uno dei commenti letti sotto l'articolo: dove è andato a finire il pareggio di bilancio?


Già ricordo le grida di allarme di Fassina, Ferrero ecc. secondo i quali da quest'anno avremmo dovuto avere una decurtazione del debito di 40 miliardi all'anno!
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda trilogy il 24/07/2015, 22:33

Il problema è che per vedere una riduzione del rapporto debito/PIL degli Stati europei dovresti avere:
un avanzo primario di bilancio,
una crescita del PIL,
e un certo livello d'inflazione.
In pratica l'avanzo è basso, la crescita anche, l'inflazione bassa e in queste condizioni macroeconomiche è difficile vedere una riduzione strutturale dell'indebitamento.
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda pianogrande il 24/07/2015, 23:51

trilogy ha scritto:Il problema è che per vedere una riduzione del rapporto debito/PIL degli Stati europei dovresti avere:
un avanzo primario di bilancio,
una crescita del PIL,
e un certo livello d'inflazione.
In pratica l'avanzo è basso, la crescita anche, l'inflazione bassa e in queste condizioni macroeconomiche è difficile vedere una riduzione strutturale dell'indebitamento.


l'avanzo primario dipende da quanto si spende; dai risparmi o razionalizzazioni che si riesce a realizzare.

Se passa l'idea di comodo per cui solo spendendo e facendo debiti il PIL aumenta siamo a posto.

L'inflazione non dovrebbe essere messa in preventivo; troppo comodo.

Tra l'altro, il debito italiano comincia ad essere composto da titoli indicizzati all'inflazione (ottima idea ma costringe lo stato a risparmiare davvero)
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda Robyn il 25/07/2015, 0:35

E' il debito della Germania che cresce a dimostrazione che senza eurobond che sostituiscano i bond a scadenza con tassi di interesse più bassi neanche la Germania và da nessuna parte.Fra austerity e rigore c'è una bella differenza.Il rigore è una cosa che sfocia in un primo momento nell'estremismo in un secondo momento nel proibizionismo mentre l'austerity è una cosa diversa legata più alla parsimoniosità alla sobrietà dei conti pubblici e non può essere separata dalla crescita.L'europa a due velocità non ci sarà mai.Per quando riguarda il welfare se questo sovrasta il capitalismo in modo da compromettere il funzionamento si verifica il tatcherismo.Il welfare anche se và rimodellato si può rendere sostenibile con più crescita.Se la base che contribuisce al gettito fiscale è più ampia si può mantenere lo stesso welfare"eliminando sprechi" con una tassazione più bassa era questa la critica che veniva in passato da diversi ambienti finanziari prima della crisi liberista
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda franz il 25/07/2015, 8:30

gabriele ha scritto:Io questi dati vorrei leggerli in quantità assoluta. In quantità relativa percentuale è ovvio che siano aumentati dato che in generale i pil di quasi tutti i paesi europei sono crollati.

Non so cosa intendi come crollo del PIL in quantità assoluta ma il grafico piu' vicino che trovo è questo. PIL a prezzi correnti. Ci ho messo solo i primi 4 big europei.

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false

Qui si vede bene il primo crollo, relativo al 2008-2009 ed un secondo, previsto per il 2015 (linee tratteggiate perché i dati non sono definitivi).

Se passiamo pero' a vedere gli stessi dati in termini pro capite a parità di potere d'acquisto, ecco la situazione.

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false

Il crollo del 2008 si vede ancora ma quello del 2015 no. Ipotizzo (ed invito trilogy a dire la sua) che il crollo del 2008 sia stato maggiormente a livello produttivo (quantità di beni prodotti e consumati) mentre quello del 2015 sia soprattutto un calo a livello deflattivo: calo dei prezzi, e quindi della redditività aziendale ma aumento della capacità di acquisto dei consumatori. In sintesi per noi consumatori non cambia nulla ma per i governi succede che il debito è lo stesso (o aumenta, come da noi) ma il prezzi calano e con essi il PIL e quindi il rapporto debito/pil sale. La soluzione è stata (poi vedremo se funziona) il QE di Draghi/BCE per inflazionare leggermente il sistema.

Nel caso ecco l'infazione negli stessi paesi.

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false

Qui le previsioni sul rapporto debito pil (ho aggiunto anche area euro ed unione europea).

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false

Da notare che ci sono diversi piccoli paesi europei che hanno una situazione di debito pubblico entro i parametri di maastricht ma la media è negativamente influenzata da Italia e Francia.
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda trilogy il 25/07/2015, 9:38

pianogrande ha scritto:
L'inflazione non dovrebbe essere messa in preventivo; troppo comodo.


Qualunque scenario sull'andamento del debito tiene conto dell'inflazione è indispensabile.

Ad esempio per fare una proiezione hai le suguenti variabili:
avanzo primario;
andamento pil nominale;
andamento pil reale (pil nominale - aumento dei prezzi)
tassi d'nteresse

Avere tassi d'interesse al 3% e inflazione all' 1% comporta avere tassi reali al 2%
avere tassi d'interesse al 3% e inflazione al 2% significa avere tassi reali al 1% e questo ha impatto sul debito.

In generale la condizione migliore è avere un avanzo primario con crescita del pil nominale superiore ai tassi d'interesse;
la peggiore è crescita del pil inferiore ai tassi d'interesse con disavanzo primario
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Re: A proposito di austerità

Messaggioda mariok il 25/07/2015, 9:55

Grazie franz per l'interessante infografica.

https://www.google.com/publicdata/explo ... &ind=false

Più si guardano i dati e più ci si rende conto che le bufale hanno le gambe lunghe. Non c'è editoriale o dibattito televisivo in cui non si ripete sempre la stessa storia: quella della politica di austerità imposta all'Europa dalla Germania, causa di tutti i nostri mali bla bla bla...

E invece poi si vede che:

1) l'area Euro viaggia con un debito intorno al 94%, più o meno al livello o un po' sopra dei maggiori paesi, tranne USA e Giappone

2) gli USA, additato come il paese con un altissimo debito, soprattutto a causa delle ingenti spese militari, in realtà sta intorno al 104%, che è certo più alto di una decina di punti, ma che non è ai livelli stratosferici che ci fanno spesso credere (e comunque più basso di quello italiano)

3) il Giappone con il suo 246% è chiaramente un'anomalia isolata, che andrebbe approfondita ma che non va certo presa a riferimento

4) un altro cavallo di battaglia degli euro-scettici, secondo cui l'Uk avrebbe potuto praticare politiche meno recessive grazie alla sua sovranità monetaria, è smentito clamorosamente dal fatto che il suo debito ha viaggiato negli ultimi anni sempre al di sotto della media euro

Insomma le bufale vendute come dati di fatto non solo dai Grillo, Salvini, Fassina, Vendola ecc. ma dalla quasi totalità dei media vengono clamorosamente smentite.

Ma, purtroppo, quanti se ne rendono conto, oltre la ristretta cerchia di coloro che cercano di documentarsi?

Che poi l'Europa abbia dei problemi che ne limitano le potenzialità di sviluppo è probabilmente vero, ma non dipendono certo da fantomatiche politiche di austerità
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