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Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 2014.

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Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 2014.

Messaggioda gabriele il 12/02/2015, 14:49

Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 2014. In aumento minacce mafiose e cause ingiustificate

Nell'annuale rapporto di Reporter senza frontiere si registra una "regressione brutale" della libertà nel mondo a causa dell'aumento delle aree di guerra. La graduatoria vede ai primi posti Finlandia, Norvegia e Svezia. Il Paese più pericoloso per i giornalisti è l'Eritrea

PEGGIORA lo stato della libertà di stampa nel nostro Paese: nella speciale classifica redatta da Reporter Senza Frontiere l'Italia precipita di 24 posizioni, dal 49esimo posto al 73esimo. Pesano in questi ultimi 12 mesi "l'esplosione di minacce, in particolare della mafia, e procedimenti per diffamazione ingiustificati".

In Italia nei primi dieci mesi del 2014 si sono verificati 43 casi di aggressione fisica e sette casi di incendio doloso a case o auto di giornalisti. I processi per diffamazione "ingiustificati", secondo Rsf, nel nostro Paese sono aumentati da 84 nel 2013 a 129 nei primi dieci mesi del 2014. Stupisce che in graduatoria il nostro Paese sia superato anche da Paesi come l'Ungheria del discusso premier Orban (65esimo posto) o come Burkina Faso e Niger (46esimo e 47esimo posto). Peggio dell'Italia in Europa è riuscita a fare solo Andorra, caduta in un anno di 27 posti a causa delle difficoltà incontrate dai giornalisti nel raccontare le attività delle banche del piccolo Paese tra Francia e Spagna.

La situazione è in peggioramento in tutto il mondo: il rapporto parla di "una regressione brutale" della libertà di stampa nel 2014, conseguenza in particolare delle operazioni terroristiche dello Stato islamico e di Boko Haram e in generale dell'aumento dei conflitti armati. Un "deterioramento globale" legato a diversi fattori, con l'esistenza di "guerre d'informazione" e "l'azione di gruppi non statali che si comportano come despoti dell'informazione", ha dichiarato Christophe Deloire, segretario generale di Rsf.

L'indicatore globale annuale, che misura il livello delle violazioni della libertà di informazione, è cresciuto a 3719 punti, quasi l'8% in più rispetto al 2014 e il 10% in più se paragonato al 2013. E il peggioramento più grave riguarda l'Unione europea e i Balcani.

"L'interferenza sui media da parte dei governi - si legge - è una realtà in molti Paesi dell'Unione europea. Ciò è dovuto alla concentrazione della proprietà dei mezzi di informazione in poche mani e nell'assenza di trasparenza sui proprietari". Inoltre "la Ue non ha regole sulla distribuzione degli aiuti di Stato ai media".

Nel rapporto si parla del controllo dei mezzi di informazione che nelle aree di conflitto è diventato un vero e proprio strumento di guerra: in particolare lo Stato islamico sta usando i media come uno strumento di propaganda e di reclutamento. L'Is controlla cinque stazioni televisive a Mosul in Iraq e due nella provincia siriana di Raqqa.

Dal rapporto si evince che i due terzi dei 180 paesi classificati da Rsf "hanno fatto meno bene dell'anno precedente". Per il quinto anno consecutivo, la Finlandia conserva il primato do Paese più virtuoso, davanti a Norvegia e Danimarca. Nella top ten anche Nuova Zelanda (sesta), Austria (settima), Giamaica (nona) ed Estonia (decima) dove a dicembre era stato arrestato e poi rilasciato il giornalista italiano Giulietto Chiesa. Bene anche la Mongolia, il Paese che ha registrato l'incremento più significativo balzando dall'84esimo al 54esimo posto. L'Egitto, dove oggi sono stati rimessi in libertà i due giornalisti di al-Jazeera accusati di complicità con i Fratelli Musulmani, è al 158esimo posto.

Tra i paesi dell'Ue, la Bulgaria è quello più indietro (106esima posizione). Gli Stati Uniti si trovano al 49esimo posto (in calo di tre posizioni), la Russia al 152esimo, appena davanti alla Libia (154). I Paesi più pericolosi al mondo per i giornalisti sono risultati invece l'Eritrea (180esimo posto), la Corea del Nord (179), il Turkmenistan (178) e la Siria (177). In questo speciale indice di Reporter senza frontiere, l'Iraq sconvolto dai jihadisti dello Stato islamico occupa il 155esimo posto, la Nigeria dove agisce Boko Haram il 111esimo.

http://www.repubblica.it/cultura/2015/0 ... ef=HREC1-1
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda pianogrande il 12/02/2015, 17:18

".....I processi per diffamazione ingiustificati....."

E' la cosa che mi colpisce di più.
I giornalisti, sopratutto i piccoli, hanno troppa paura della potenza di fuoco degli studi legali dei potenti.

Cosa succede a un mammasantissima se chiede dodicivirgolaventiquattro milioni di danni perché il Gazzettino di Roccacannucia ha scritto qualcosa che gli dà fastidio?

A quanto ne so, assolutamente niente tranne le spese.
Ma al Gazzettino di Roccacannuccia chi glie li dà i soldi per l'avvocato?

In altri paesi, ci si sta molto più attenti ad accusare chicchessia.

Queste considerazioni potrebbero rientrare anche sul thread in cui si parla di avvocati.

Ecco un altro ottimo motivo per avere tanti avvocati: la prepotenza, l'intimidazione.

Le nostre leggi lo permettono.
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda franz il 12/02/2015, 19:26

pianogrande ha scritto:Cosa succede a un mammasantissima se chiede dodicivirgolaventiquattro milioni di danni perché il Gazzettino di Roccacannucia ha scritto qualcosa che gli dà fastidio?

Appunto, niente, perché ora che il processo va in porto, coi tempi biblici della giustizia italiana, ci vuole un decennio, anche senza avere grandi supporto avvocatizio. La giustizia italiana è già lenta di suo.
Vero che ogni anno chiudono 4 milioni di processi ... ma sono quelli del 1920 ... :lol:
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda Robyn il 12/02/2015, 21:14

Per difendere la libertà di informazione è molto importante il giudice per le indagini preliminari se constata che il fatto non sussiste procede all'archiviazione così è per tante altre denunce pretestuose che minano alla base la libertà e più in generale la libertà di espressione.Poi è molto importante la tolleranza e regole che garantiscano la libertà e il pluralismo dell'informazione.In genere i cittadini sanno distinguere la diffamazione vera da quella pretestuosa in genere il mondo politico i partiti devono essere tolleranti saper accettare le critiche
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda franz il 12/02/2015, 21:51

Cacchio! Le intimidazioni dei mammasantissima mica passano per il sistema giudiziario italiano!!!
Siamo seri, pls! Sembrate vittime di abuso di Sanremo!!!!
Nel caso ricordo che Youtube offre ottime alternative, con musica migliore! :lol: 8-) ;)

una su un milione:

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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda flaviomob il 12/02/2015, 23:14

Un governo serio di fronte a dati del genere parlerebbe di emergenza e affronterebbe come tale il problema.

Per Renzi, invece, sembra che la mafia non esista: non la nomina mai.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda gabriele il 13/02/2015, 9:05

pianogrande ha scritto:
In altri paesi, ci si sta molto più attenti ad accusare chicchessia.



Soprattutto se ad accusare sono figure pubbliche. In genere non è ben visto un potente che fa il prepotente; perde charme a causa del fatto che il pubblico si immedesima nel più debole. Qui in Italia, come in altri paesi ad economia mafiosa, il potente che non fa il prepotente non è un "potente", e ci si immedesima molto di più in chi detiene il potere rispetto a chi ne subisce i suoi abusi.

Forse ha ragione Sgarbi. Siamo pecoroni!
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda pianogrande il 13/02/2015, 12:30

Più che pecoroni, siamo una democrazia immatura e ancora legata ai concetti tribali (al clan o al capo branco se proprio vogliamo metterla giù dura).
Il capo branco è una figura, oltre che dominante in modo violento, anche tranquillizzante per chi sta dalla sua parte.

La gente fa fatica ad uscire allo scoperto e la strada per farlo (o per aiutare a farlo) non può che essere di tipo culturale.
L'informazione, ovviamente, è parte irrinunciabile di questa strada e chi la domina e se la tiene stretta lo sa benissimo.

Chi esce allo scoperto per primo esponendosi alla reazione del capo branco?

Il problema è sempre lo stesso e si riassume nell'eterno vai avanti tu.

Durante i primi scioperi eroici, il termine crumiro conteneva proprio questo concetto.

Allora?

Almeno per il momento direi che, più che un paese di pecoroni, siamo un paese di crumiri.
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda franz il 13/02/2015, 13:57

Tornero' forse in seguito sulla provocazione dei crumiri, che non mi trova assolutamente d'accordo e non accetto.
E quindi non sviluppo. ;)

Prendiamo l'indice e la mappa che vedete qui: http://index.rsf.org/#!/
Come vedete a livello europeo siamo messi peggio della slovenia, della romania e delle repubblica baltiche e siamo praticamente al livello di balcani ma peggio della Serbia, per dirne una.

I dettagli sull'Italia sono qui: http://index.rsf.org/#!/index-details/ITA
The situation of journalists worsened dramatically in Italy in 2014, with a big surge in attacks on their property, especially cars. A total of 43 cases of physical aggression and 7 cases of arson attacks on homes and cars were reported during the first 10 months of 2014. Unjustified defamation suits also rose, from 84 in 2013 to 129 in the first 10 months of 2014. Elected public figures filed most of these lawsuits, which constitute a form of censorship.

Basta questo a spiegare la perdita di 24 posizioni?
Forse. In realtà bisognerebbe anche esaminare chi ci ha sorpassato e vedere se questo sorpasso è dovuto ad un miglioramento della loro situazione o solo ad un peggioramento della nostra. Probabilmente la verità sta nel mezzo, o quasi.

Una cosa intanto è sicura, non è colpa dell'Euro, della Germania e soprattutto della Merkel ;)
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Re: Libertà di stampa, Italia arretra di 24 posizioni nel 20

Messaggioda pianogrande il 13/02/2015, 14:42

Insisto sui crumiri.

C'è chi ha il coraggio di lottare; chi non ce l'ha e chi approfitta della lotta degli altri per trarne due tipi di vantaggio: quello personale di farsi bello con la controparte e quello generale che, se la lotta porta dei benefici li porta anche per chi non ha lottato.

A prescindere dai giudizi moralistici per i quali nessuno può ergersi più di tanto a giudice, il fatto oggettivo è innegabile.

Il tutto vale assolutamente anche per i nostri giornalisti.

Il fatto più eclatante è che, quando un giornalista viene pubblicamente e arrogantemente attaccato (e magari volgarmente insultato quando non buttato fisicamente fuori), se si aspetta la solidarietà dei colleghi, può attaccarsi al tram e l'aggressore continuerà ad essere intervistato, invitato e quant'altro.

Se il termine crumiro può sembrare inappropriato o anacronistico, si possono usare altre definizioni ma il fatto (il concetto) è innegabile.
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