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Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanità

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanità

Messaggioda ranvit il 05/02/2013, 13:45

http://www.rischiocalcolato.it/2011/10/ ... ate-2.html


Proposta Operativa


1 – RIDUZIONE SELETTIVA DEL COSTO DEL LAVORO


Questa va attuata non linearmente, ma selettivamente, intervenendo in particolare sul personale medico, su quello amministrativo e su quello generico, mentre il settore infermieristico verrebbe interessato assai meno. Territorialmente l’azione va condotta in larga parte del territorio italiano, ma in particolare nelle regioni piccole del Nord, e nel grosso delle regioni del Centro e del Sud. Gli strumenti sono vari: dal blocco del turn over, al licenziamento (da applicare sui dirigenti e medici poco efficienti), al trasferimento intraregionale ed interregionale, all’applicazione per le regioni con minor costo della vita di misure di contenimento delle carriere e del costo unitario del lavoro. La sola estensione del modello Lombardo al resto d’Italia comporterebbe da un primo conto un risparmio di oltre 9 miliardi; considerando però, la maggiore incidenza della sanità privata nella Lombardia e l’invecchiamento progressivo cui sarà sottoposta l’Italia da un lato, e che dall’altro lato la regione subalpina non e’ comunque esente da inefficienze, si ritiene ragionevole pensare ad una riduzione di 6 miliardi (cifra peraltro già inclusa nell’ammontare sul post della personale della PA, che pertanto non considereremo).

2 – MISURE DI CONTENIMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA


Il solo adeguamento alle regioni benchmark (Toscana, Trentino e Alto Adige) comporterebbe un risparmio di 3 miliardi. Gli strumenti che le regioni non Benchmark devono adottare, devono necessariamente ridurre le ricette: formazione dei medici, limite numerico dei farmaci prescrivibili per ricetta, dissuasione per i farmaci non essenziali tramite introduzione di ticket, dissuasione per i medici di base alla proliferazione di prescrizioni di ricette, etc. Le misure di cui sopra sono assolutamente doverose, e sono proprio le regioni che offrono un migliore servizio sanitario ad essere simultaneamente le stesse con minore spesa farmaceutica a carico del SSN erogato. Le restanti regioni devono allinearsi adottandone gli stessi criteri.

3 – NUOVO MODELLO SU ACQUISTI DI BENI E SERVIZI


Va attuato un modello virtuoso, con introduzione massiccia di acquisti elettronici, con accordi quadro con fornitori, massimizzando la centralizzazione degli acquisti (su base regionale e non di ospedale, ed incrociando le banche dati tra le diverse regioni), adottando un modello preventivo e non d’urgenza negli acquisti che consente ampie razionalizzazioni, economie di scala, benefici organizzativi e qualitativi, etc. Chiaramente la celere adozione di tali misure, dovrebbe consentire anche processi di maggior trasparenza, con fortissima riduzione tanto dei centri di spesa che dei fornitori (che diventerebbero meno, maggiormente organizzati e fidelizzati). Gli acquisti effettuati a livello di ospedale dovrebbero ridursi drasticamente, consentendo solo acquisti di modesta entità ed in condizioni d’urgenza, con penalizzazioni economiche sugli stipendi dei manager ospedalieri se la quota di acquisti non delegati alle strutture d’acquisto centralizzate superano determinate percentuali. Chiaramente tale modello consentirebbe anche un rilevante calo di fatti illeciti e di assegnazioni ad amici e amici degli amici. I risparmi ottenibili sono valutabili prudenzialmente a regime in 6 miliardi.

4 – ORGANIZZAZIONE: FINE DEL MODELLO CLINICO-ASSISTENZIALE


In Italia vi sono 2 modelli adottati:
1.MODELLO D’ECCELLENZA E PREVENZIONE (adottato perlomeno in parte dalle grandi regioni del Centro-Nord, pur con alcune eccezioni): scoraggia e minimizza il setting ospedaliero, pianifica le attività e gli interventi razionalmente, fa molta prevenzione, e’ generalmente efficiente e fornisce prestazioni di buona qualità e talvolta di eccellenza, vede meno strutture ospedaliere sul territorio (chiusura piccoli ospedali) con massa critica ed ottimizzazione delle risorse, investe il necessario nella formazione del personale, nelle strutture medesime e nelle apparecchiature, delega ai sistemi privati specialistici le attività che questi possono fare meglio ed a minor costo.
2.MODELLO CLINICO ASSISTENZIALE (adottato da quasi tutte le regioni del Centro-Sud, pur con alcune eccezioni): privilegia il setting ospedaliero anche per attività a bassa complessità e rischio, fa poca prevenzione, e’ spesso inefficiente e fornisce prestazioni spesso di qualità scadente, privilegia talvolta la logica della sopravvivenza dell’ospedale alla salute del cittadino (leggi caso parti cesarei), ha strutture ospedaliere diffuse e spesso senza massa critica, non fa concorrenza al settore privato, e’ autoreferenziale. In pratica tale modello spende tanto in cose che potrebbero essere meglio disciplinate (degenza ospedaliera, personale, burocrazia, etc) e poco in spese necessarie (apparecchiature, formazione, prevenzione, etc), ed in tali realtà c’e’ un’emigrazione ospedaliera straordinaria ed un livello bassissimo di soddisfazione degli utenti, oltre a dati pessimi sulla qualità dei servizi offerti.


Appare evidente che in tutta Italia va adottato il modello d’eccellenza e va chiuso il capitolo del modello clinico-assistenziale. Le regioni e gli Ospedali devono essere obbligati a tale passaggio. Gli strumenti da adottare per questo passaggio, sono:
•Adozione non solo del sistema dei Costi Standard (che parifica budget e costi), ma anche un sistema che tenga in conto della Qualità erogata (attraverso indicatori pre-selezionati, di cui prima abbiamo visto un assaggio). In sintesi le Regioni che non si adeguano a tale modello vedranno tagliati i fondi trasferiti dalla Stato centrale, non solo per gli sbudgettamenti, ma pure sulla qualità non erogata. In sintesi, per tornare all’esempio dei “parti cesarei”, l’abuso degli stessi non sarà più elemento premiante (si ricevono più finanziamenti), ma diventerà elemento penalizzante (si ricevono meno finanziamenti, tanto più si e’ lontani dalle regioni Benchmark). Analogo sistema verrà imposto dalle regioni agli Ospedali. Analogamente la retribuzione dei Manager e dei Medici di livello verrà ancorata ai miglioramenti di efficienza e di qualità. L’adozione del Federalismo, accentuando la responsabilità locale, aiuterebbe questi passaggi.
•L’adozione di tale modello potrebbe consentire risparmi enormi, valutabili in alcuni miliardi. Al tempo stesso però, le realtà più spendaccione, sono anche quelle che generalmente non offrono servizi di prestazione adeguati e che non investono adeguatamente in apparecchiature e formazione, per cui e’ lecito attendersi anche alcune spese maggiorate. In considerazione anche delle future maggiori necessità legate all’incremento della vita media della popolazione, e’ lecito prudenzialmente attendersi risparmi dell’ordine di 3 miliardi.

Conclusioni


In conclusione, a regime e’ legittimo puntare su risparmi complessivi di 18 miliardi per il settore sanita’, con incremento della qualita’ media erogata.


Considerando che i risparmi di spesa pubblica del personale erano già stati conteggiati nel post generale sul personale della PA, si aggiungono 12 miliardi di riduzione dei costi per lo Stato, relativi al settore sanità, escludendo da tale contabilità i costi del personale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda mauri il 27/06/2013, 15:33

che secondo strada diventano 30, forse i grillini ci hanno visto giusto a vedere in lui un innovatore e se quanto afferma è vero e fattibile andrebbe ascoltato perchè 30 miliardi di risparmi sono tanti e senza fare tagli lineari
ciao mauri

Strada, "L'idea di medicina che non c'è, ma che vorrei"
Quei 30 miliardi in tasca a "Qualcuno". Insomma, il cittadino medio - chiamiamolo così - non sa che le prestazioni che riceve dal sistema sanitario spesso non sono quelle di cui ha davvero bisogno. La logica del profitto, appunto, fa sì che la scelta del percorso terapeutico prenda un strada piuttosto che un'altra, proprio per garantire quel margino di guadagno a questo o a quello. "D'altra parte - prosegue Gino Strada - se la spesa sanitaria globale in Italia è di circa 110 miliardi e di tutti quei soldi circa 30 miliardi finiscono nelle tasche di qualcuno, qualcosa vorrà pur dire. Che poi questo "Qualcuno" sia il proprietario di una clinica, oppure quel denaro vada a finire nel fitto labirinto del parassitismo burocratico della sanità pubblica, dove i dirigenti sono tutti, ma proprio tutti, di nomina politica, questo non cambia il quadro della situazione. Insomma - conclude Strada -non ha più senso parlare di sanità pubblica o privata. Sono tutti uguali".
http://www.repubblica.it/solidarieta/co ... f=HREC2-14
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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda franz il 27/06/2013, 20:49

La nostra sanità costa veramente poco, meno di tutti i paesi avanzati. In termini di spesa su PIL, naturalmente.
idem per la spesa per l'educazione. È decisamente inferiore alla media OECD.
E non parliamo della qualità, in entrambi i casi.

Ma siamo proprio sicuri che l'obbiettivo è un'ulteriore diminuzione?
Una cosa è eliminare sprechi e ruberie, altro è fornire finalmente una sanità eccellente, da Bolzano a Palermo, da Ventimiglia a Taranto.
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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda flaviomob il 01/07/2013, 8:15

Ecco, magari...

http://www.cn24tv.it/news/70829/assente ... taria.html

Diverse decine di dipendenti dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro risultano indagati nell'ambito di una indagine dei Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro sulla presenza nei luoghi di lavoro. Secondo quanto si è appreso si tratterebbe prevalentemente di personale in servizio al Poliambulatorio di Catanzaro Lido.

Le indagini avrebbero permesso di appurare che i dipendenti pubblici si sarebbero assentati dal luogo di lavoro durante le ore di servizio. I particolari dell'inchiesta saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa in programma alle 18 nella sede del Comando provinciale di Catanzaro dell'Arma dei Carabinieri. (AGI)

h 20:14 | Andavano a fare la spesa, dal parrucchiere o ad accompagnare i figli a scuola. Tutto questo nonostante fossero durante l'orario di lavoro, e quindi chiudendo o limitando i servizi ai cittadini nel polo sanitario di Catanzaro Lido. C'e' tutto questo nell'inchiesta "Siesta" portata avanti dai carabinieri della Compagnia di Catanzaro, diretta dal capitano Marco Fragassi, e della stazione di Catanzaro Lido. Sono 95 i dipendenti indagati nell'avviso di conclusione delle indagini che porta la firma dei sostituti procuratori Carlo Villani e Domenico Guarasci.

Si tratta di medici, infermieri, personale amministrativo e autisti. Praticamente la gran parte dei dipendenti della struttura, dove operano 120 persone. Le indagini sono partite dopo che alcuni dirigenti hanno denunciato le continue manomissioni della macchinetta per timbrare i cartellini delle presenze. Cosi' i carabinieri hanno installato le telecamere, sorprendendo il "giro" di assenze nella struttura. Due anni di indagini, tra il 2008 e il 2009, con centinaia e centinaia di filmati. C'era anche chi timbrava il cartellino per più persone, permettendo ai colleghi di non recarsi proprio a lavoro. I particolari dell'operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa alla presenza del tenente Silvio Maria Ponzio, comandante del Norm della Compagnia, e del maresciallo Antonio Macri', comandante della stazione di Catanzaro Lido. (AGI)


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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda ranvit il 01/07/2013, 9:26

Chiara la responsabilità della politica! Tutti i politici, di destra e di sinistra!
E i sindacati che fanno? Li difendono sempre e comunque! Non lo sanno forse?
Lo stesso, piu' in generale per lo spreco delle aziende locali partecipate! 3400 aziende di cui un terzo in perdita dice Il Mattino di Napoli!
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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda flaviomob il 01/07/2013, 9:38

Già, è sempre colpa dei sindacati. Peccato che se hai una vertenza con il datore di lavoro, il sindacato a cui sei iscritto è obbligato a fornirti assistenza legale... non lo sapevi?


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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda ranvit il 01/07/2013, 11:15

Faccio notare che avevo anteposto, a quella dei sindacati, la responsabilità dei politici.
Faccio anche notare che, col cazzo il sindacato interviene quando hai problemi con il datore di lavoro....se non si tratta di grandi aziende.

Ma, comunque, cosa c'entra tutto cio' con il fatto che i sindacati proteggono tutti gli abusi di questo mondo da parte dei lavoratori del pubblico impiego??? :roll:
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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda flaviomob il 01/07/2013, 12:08

Che sono obbligati a farlo, se un lavoratore è in torto marcio ma decide di fare un'azione legale contro il proprio datore di lavoro (quindi anche nella PA), c'è l'obbligo di dargli assistenza legale se si iscrive a un sindacato.
Poi per il resto anche i sindacati fanno la propria parte di errori, ma questa situazione è determinata per il 90% dalle decisioni della classe politica, che fa le leggi a cui anche i sindacati devono attenersi. E in ogni caso laddove ci sono buoni dirigenti nella PA chi non rispetta l'orario di lavoro viene sistematicamente individuato.


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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda franz il 01/07/2013, 13:33

flaviomob ha scritto:Che sono obbligati a farlo, se un lavoratore è in torto marcio ma decide di fare un'azione legale contro il proprio datore di lavoro (quindi anche nella PA), c'è l'obbligo di dargli assistenza legale se si iscrive a un sindacato.

Ok, non conosco questa realtà nei dettagli ma non ho dubbi a pensare che sia come dici.
Ma questo obbligo è giusto?
Un Bandito si iscrive al sindacato (anzi 100) e con pochi euro al mese ha patrocinio legale gratuito?
Secondo me questo configura il reato di associazione a delinquere.
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Re: Proposta per ridurre di 12 miliardi il costo della Sanit

Messaggioda flaviomob il 01/07/2013, 14:11

Ma che c'entra :lol: E' ovvio che si tratta di cause inerenti il rapporto di lavoro....


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