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Scuola..........

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

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Messaggioda ranvit il 11/10/2012, 19:46

Bene se davvero si riuscirà...

L'unica osservazione del Pd? 6000 supplenti in meno...e allora?
Io a questi non li voto piu'...

http://www.repubblica.it/scuola/2012/10 ... ef=HRER2-1

LA RIFORMA
Scuola, gli insegnanti lavoreranno più ore
e Profumo dichiara guerra ai diplomifici
Le norme nel ddl Stabilità volute dal ministro dell'istruzione: l'orario di ogni docente passerà da 18 a 24 ore a settimana. Le proteste del Pd: si perderanno migliaia di supplenti. Norme più restrittive per le paritarie. Rivoluzione nella ricerca: 12 enti unificati, insorgono i sindacati di CORRADO ZUNINO


ROMA - Il Profumo del bastone, "in Italia ci vuole più bastone che carota", vara una serie di articoli nella legge di stabilità che cambieranno ancora la scuola e la ricerca. E alimenteranno un pacchetto polemiche di alta intensità in una scuola italiana già ribollente e alla vigilia dello sciopero Cgil.

Innanzitutto il ministro dell'Istruzione chiede agli insegnanti delle scuole di ogni grado (dalle elementari alle secondarie) di aumentare il numero di ore lavorate a parità di stipendio, portandole da 18 a 24 ore a settimana (alle elementari questo è già l'orario di fatto). Un aumento consistente, pari a un terzo dell'orario oggi in vigore.

Per il ministro bisogna portare il livello di impegno dei docenti sugli standard dell'Europa occidentale: la scelta di governo toglierà spazio a molte supplenze (sia quelle brevi che i cosiddetti spezzoni) e con il risparmio ottenuto si gireranno risorse sull'edilizia scolastica e sulla formazione dei docenti. Il ministro Profumo parla di scuola "meno chiusa e più europea", ma rimanda ad occasioni future "il giusto aumento delle retribuzioni".

Il Pd, avverso all'ennesima riforma, ha contabilizzato in 6.400 la perdita di insegnanti supplenti. "E' la scuola che ha pagato l'86% del risparmio della spesa statale", dice Francesca Puglisi, responsabile scuola del Partito democratico.

La contropartita offerta dal ministro ai sindacati, e ai docenti, è quella di aumentare il periodo di ferie estive: quindici giorni in più. Oggi la classe insegnante ha a disposizione un mese di riposo in media, ma spesso nel periodo estivo l'attività lavorativa è ridotta (se non nulla) e quindi i docenti risultano in lavoro anche se di fatto non sono impegnati. Profumo offre uno scambio: 45 giorni di ferie certe da una parte e un aumento di 75 minuti di lavoro al giorno nei mesi del calendario scolastico. La novità oraria è legata, se pur indirettamente, all'ultimo taglio richiesto dalla legge di stabilità al ministero dell'Istruzione: 184 milioni.

Ci sono novità anche sul fronte delle scuole paritarie (religiose e no). Il livello medio testato dal ministero è troppo basso, lontano da quello garantito dall'istruzione pubblica, e troppo spesso le paritarie vengono utilizzate come luogo di accesso facile verso la maturità. Il ministero ha deciso di introdurre una serie di obblighi da certificare: per trasferirsi in una scuola paritaria bisognerà avere la residenza nell'area dell'istituto privato o avanzare giustificazioni serie per chiedere lo spostamento. "I diplomifici usciranno naturalmente di scena", dicono al ministero.

Infine, si assiste a una vera e propria rivoluzione nel mondo della ricerca pubblica. I dodici enti di ricerca sono stati di fatto soppressi e riorganizzati in un Centro nazionale di ricerche. Una sorta di "super Cnr bis" che affianca il Consiglio nazionale, taglierà costi e consigli di amministrazione "senza togliere posti di lavoro", assicura ancora Profumo.

Il modello di ricerca ispiratore è quello tedesco, e consentirà una "razionalizzazione anche delle sedi". Significa l'addio graduale ad alcuni palazzi. Insorgono i sindacati di base. L'Usb annuncia la partecipazione in massa di ricercatori e dirigenti degli enti di ricerca al No Monti day del 27 ottobre. "Un ministro e un governo in scadenza di mandato e con le elezioni politiche alle porte non possono assumere decisioni che incideranno sul sistema della ricerca pubblica per i prossimi anni", sentenzia invece Mimmo Pantaleo, segretario della Cgil scuola.

(11 ottobre 2012)
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Re: Scuola..........

Messaggioda Iafran il 11/10/2012, 21:43

ranvit ha scritto:Bene se davvero si riuscirà...

L'unica osservazione del Pd? 6000 supplenti in meno...e allora?

Indovina dove "andranno" a finire questi 6-10.000 "posti" di lavoro ... sottopagato?

Però ... se si portassero a 35 le ore settimanali :x sarebbe un "guadagno da primato" e se ne "butterebbero fuori" altri 11-12.000 di questi "docenti-pezzenti" :o.
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Re: Scuola..........

Messaggioda ranvit il 12/10/2012, 7:42

Iafran....e se si portassero le ore a 12 a settimana quanti altri insegnanti potrebbero trovare lavoro? 100.000? 300.000? Pensa avremmo risolto il problema della disoccupazione dei "pezzenti" :D ....solo che dopo poco tempo saremmo tutti pezzenti! 8-) :evil: :twisted:
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Re: Scuola.......... (bingo!)

Messaggioda franz il 12/10/2012, 8:26

Bingo, Ranvit. Hai centrato in pieno il corno della qestione.
Mi rifaccio ad un vecchio post (2008) viewtopic.php?p=2980#p2980
di cui riproduco i numeri essenziali.
Quindi abbiamo 7.590.892 come studenti e 1.157.194 come personale (docente e non docente) ma non comprendo come si possa passare da 741.437 docenti ad un totale generale di 1.157.194.

Lo si comprende forse oggi, perché ci sono centinaia di migliaia di insegnanti non in ruolo ma che insegnano stabilmente (non fanno supplenze) ed è elevato (troppo) il personale non docente.
Piu' sotto, in quel thread:
Presentato il rapporto sull'istruzione dell'organizzazione internazionale
Secondo lo studio dell'Ocse, i fondi ci sono, ma sono spesi male
Tanti insegnanti, ma pagati male
E l'Italia non investe sull'Università
Negli atenei ancora pochi fondi e percentuali troppo alte di abbandoni

Ovviamente chi tocca questa situazione è esposto agli attacchi demagogici di chi difende "posti" indifendibili.
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Re: Scuola..........

Messaggioda Iafran il 12/10/2012, 9:19

franz ha scritto:Bingo, Ranvit. Hai centrato in pieno il corno della qestione.

Il "corno" non direi ... ha individuato solo il "ramo che viene più facile tagliare": le "radici" degli sprechi si lasciano intatte.
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Re: Scuola..........

Messaggioda ranvit il 12/10/2012, 10:19

Molte cose sono condivisibili, ma al momento non ci sono soldi :oops:

Piuttosto andrebbe verificato di chi è la colpa del disastro.... :roll:

La botte piena e la moglie ubrica è un classico.

http://www.repubblica.it/scuola/2012/10 ... ef=HRER1-1

SCHEDA

Insegnanti Cgil e studenti in piazza
queste le motivazioni della protesta
di SALVO INTRAVAIA

Oggi, studenti e insegnanti in piazza 1 per difendere la scuola e l'università dai continui tagli del governo. Lo sciopero per l'intera giornata del personale della scuola e della formazione professionale è stato indetto dalla Flc Cgil, la mobilitazione studentesca è stata invece lanciata dall'Unione degli universitari e dalla Rete degli studenti medi.

Ecco per punti le motivazioni della protesta.

I tagli alla scuola. "Pensavamo di avere già dato - scrive nel volantino la Flc Cgil - ma con la spending review vengono sforbiciati altri 200 milioni di euro", cui occorre aggiungere altri 184 milioni previsti dalla legge di stabilità".

Le retribuzioni degli insegnanti. Il contratto del personale scolastico è bloccato dal 2009, gli scatti stipendiali automatici non sono stati erogati, "le retribuzioni sono tra le più basse d'Europa. In più si chiede ai docenti di lavorare più ore 2 senza compenso aggiuntivo".

Edilizia scolastica e investimenti. Flc Cgil e studenti lamentano le carenze degli edifici scolastici frequentati da 7 milioni e 800 mila alunni italiani e l'assenza di investimenti "per le nuove tecnologie e per i laboratori, pure necessari e urgenti per mettere la didattica e il lavoro nelle scuole

al passo coi tempi".

Concorsone. Il sindacato su questo punto è lapidario: "In questo momento è inutile e costoso", dicono da via Serra.

Legge sulle pensioni. Per la Cgil "va cambiata perché blocca il rinnovamento di personale nella scuola e non tiene conto delle sue specificità. Le immissioni in ruolo non coprono tutti i posti vacanti, quindi il precariato non diminuisce".

Diritto allo studio. "Nonostante i proclami e le promesse - spiegano Udu e Rete degli studenti medi - oggi, in Italia non esiste una legge nazionale sul diritto allo studio" e sono "ben poche sono le regioni che hanno adottato leggi sul diritto allo studio virtuose". Gli studenti sono costretti a una spesa annua che oscilla i 900 e i 1.600 euro. "Borse di studio, comodato d'uso dei libri di testo, gratuità dei trasporti pubblici sono solamente un miraggio per la stragrande maggioranza delle realtà italiane".

Innovazione della didattica. Gli studenti manifestano "perché la didattica venga innovata come sta avvenendo nel resto d'Europa da anni: si sperimentano forme innovative di didattica che puntano a un maggiore coinvolgimento degli studenti all'interno delle classi e a una completa condivisione dei programmi". "In Italia ci ritroviamo ancora con un modello frontale di lezione che non crea alcuna interazione fra studente ed insegnante, con materiali didattici preistorici, con programmi estremamente datati che non tengono minimamente conto dell'evoluzione che il nostro paese e la nostra società ha avuto negli ultimi sessanta anni".

Democrazia scolastica. "Il coinvolgimento della componente studentesca all'interno della vita democratica delle scuole dovrebbe crescere ed essere incentivata. Oggi - sostengono gli studenti - ci ritroviamo invece di fronte a un disegno di legge, l'ex Aprea, che mina le basi della rappresentanza studentesca, deregolamentando completamente il diritto di assemblea degli studenti".

Tasse universitarie. A parere degli studenti, "la tassazione studentesca universitaria negli ultimi anni è aumentata del 60 per cento nonostante siamo il terzo paese in Europa per importo delle tasse studentesche. E ogni anno migliaia di studenti capaci e meritevoli ma con una difficile situazione economica alle spalle non ricevono alcun supporto dallo Stato per poter frequentare l'università".

Qualità dell'offerta formativa universitaria. Se vuoi un'università che offra servizi efficienti te li devi pagare. Altrimenti devi accontentarti di pagare tasse universitarie basse e fruire di corsi e servizi scadenti. "Di fatto questa è una concorrenza al ribasso fatta sulla pelle della parte più debole degli studenti".

Numero dei laureati. Nonostante il numero dei laureati e degli iscritti all'università stia calando, le università incrementano il numero di corsi a numero chiuso. Gli studenti considerano questa politica lesiva del diritto allo studio. "E' possibile - si domandano - sostenere ancora oggi che in Italia ci sono troppi studenti e quindi arrivare a imporre il numero chiuso ormai nella maggioranza assoluta dei corsi di studio? Come mai nessuno ricorda mai che l'Europa non ci chiede solo il pareggio di bilancio ma prima ancora ha stabilito la necessità di avere un maggior numero di laureati?".

Finanziamenti agli atenei e merito. "Come è possibile valutare un sistema universitario che non ha le risorse per funzionare?", si chiedono gli studenti ricordando i continui tagli del Fondo di finanziamento ordinario degli atenei. "Come è possibile che un'università con una valutazione negativa migliori ricevendo ancora meno fondi?".

Disoccupazione giovanile. E' forse la questione che sta più a cuore agli studenti che scendono in piazza oggi. I giovani in cerca di lavoro hanno raggiunto in Italia livelli record. "La disoccupazione giovanile - hanno scritto al governo Udu e Rete - è ormai a livelli altissimi e sempre più giovani si trovano in condizioni lavorative incerte e prive di diritti. La qualità della propria formazione sempre più spesso non solo non è valorizzata, ma è vista come un peso per il mondo del lavoro. In teoria vogliamo tutti andare verso un'economia della conoscenza che valorizzi competenze e alta formazione, ma in realtà cosa sta facendo concretamente il governo in questo campo?".
(12 ottobre 2012)© Riproduzione riservata
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Re: Scuola..........

Messaggioda franz il 12/10/2012, 11:53

Iafran ha scritto:
franz ha scritto:Bingo, Ranvit. Hai centrato in pieno il corno della qestione.

Il "corno" non direi ... ha individuato solo il "ramo che viene più facile tagliare": le "radici" degli sprechi si lasciano intatte.

No, no, è proprio il "corno". Spesa pubblica fatta non per dare ottimi servizi ma per assumere personale in eccesso e non sempre all'altezza delle qualifiche necessarie, col risultato evidente che i servizi sono mediocri, quando va bene insufficienti o carenti nella maggioranza dei casi. Poche eccellenze, che ci sono, vengono usate come foglia di fico per nascondere quello che è meglio non far vedere.
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Re: Scuola..........

Messaggioda ranvit il 12/10/2012, 13:34

personale in eccesso


Questo è il vero problema!
Quello che sottolinea Franz è altrettanto vero ma rimediabile....è il livello generale che è scarso.
E comunque, alla lunga, senza personale in eccesso si lavora meglio a tutti i livelli: non c'è tempo per disturbare gli altri :D , i Dirigewnti sono piu' esigenti e il personale sa di non poter accampare scuse scaricando sugli altri.

Vorrei poi capire perchè mai gli insegnanti, sebbene poco pagati, dovrebbero lavorare cosi' poco....e non mi si venga a dire che devono correggere i compiti o che devono prepararsi le lezioni :twisted:
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Re: Scuola..........

Messaggioda Iafran il 12/10/2012, 15:21

franz ha scritto:Poche eccellenze, che ci sono,

"Eccellenze" è un termine che non mi è mai stato simpatico ... ora, che se ne fa un gran parlare, lo sento come pietra di paragone da dare in pasto ... ai "capponi di Renzo", ma, probabilmente, anche per giustificare discriminazioni o particolarismi ad opera del "potentato" (vedi il trattamento alle scuole "private").
Stiamo (solo) con "i piedi per terra" e non rincorriamo i "luoghi comuni", ne guadagnerebbe la maggioranza dei cittadini (che ha per terra qualche altra parte, per opera dei "soliti noti") invece dei pochi raccomandati, in perenne protezione.

Una società seria crede nella formazione e nell'istruzione delle nuove generazioni e le finanzia, ben sapendo che sono investimenti a lunga scadenza, per tutta la collettività.

La "politica dei risultati pochi maledetti e subito" caratterizza solo gli avventurieri, che seducono i loro supporters per l'audacia e la spregiudicatezza, ma lasciano gli altri ... a curare i guasti e le ferite (quando rimangono vivi).
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Re: Scuola..........

Messaggioda mauri il 12/10/2012, 17:40

sulla scuola si è discusso ampiamente negli anni passati, come ha ricordato franz, nulla è cambiato in questi anni anzi continua a peggiorare con ulteriori tagli e peggioramento delle condizioni, sia del personale della scuola che degli studenti e con loro i genitori, di lavoro e studio e della qualità dell'istruzione
ma che futura nazione avremo se si continua ad abbassare il livello culturale delle nuove generazioni?
condivido questa lettera scritta da una persona in prima linea, suggerisco a profumo provare ad andare a insegnare in una scuola magari in qualche periferia di una città, a caso scelga lui, anche solamente un mesetto
ciao mauri

Lettera molto seria di una insegnante al Ministro Profumo

“Con gli insegnanti ci vuole il bastone e la carota” citato nell’incipit. A casa mia il bastone e la carota sono cose che si usano con gli asini. Se Lei per primo, signor Ministro, ha una così alta considerazione della nostra categoria da considerare gli insegnanti equiparabili ai somari, cominciamo bene."
http://nonvolevofarelaprof.blogautore.e ... o-profumo/
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