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L'Italia verso lo stallo legislativo?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda ranvit il 05/06/2011, 9:30

Credo che lo stallo è già cosa concreta e da tempo. La paralisi di gestione della cosa pubblica va avanti ormai in modo pressochè totale dall'inizio dell'affaire Ruby e dell'espulsione di Fini.
Francamente non so cosa si possa fare.
Forse ci si puo' solo augurare la possibile "fuga dei topi dalla nave che affonda".

Vittorio
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http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... LDIRETTORE

Com’è indigesto quel Porcellum

Alla fine il vento è cambiato, e per Berlusconi è arrivata quella batosta epocale meritata. Il dato politico che emerge da queste elezioni amministrative appare incontrovertibile: il Pdl e Berlusconi hanno perso. L’unica nota che potrebbe consolare il premier è il risultato della Lega, che ha subito anch’essa una battuta d’arresto. Effetti politici immediati probabilmente non ve ne saranno, la rinnovata fiducia di Bossi verso il presidente del Consiglio ne è conferma. Ma è innegabile che nel medio termine l'attuale esecutivo potrebbe andare sotto nelle votazioni in Parlamento, come già successo.

Berlusconi non farà quel doveroso passo indietro, non è nella sua indole, quindi la strada verso l'ingovernabilità è breve; come il rischio che vari componenti del suo equipaggio politico approdino tempestivamente ad altre sponde. Chiunque abbia un minimo di fiuto politico si è reso conto che è terminata un'era. Ci sono voluti ben diciassette anni perché il popolo italiano ne prendesse coscienza, ma finalmente la risposta è arrivata univoca. Il nostro Paese con una sola voce da Milano a Napoli ha dato la sua risposta: il berlusconismo ha fallito.

Ma se il premier venisse investito da un improvviso lume della ragione, dovrebbe iniziare a dialogare con l'opposizione per confrontarsi immediatamente su una nuova legge elettorale, naturalmente non prima di aver fissato la data delle prossime elezioni anticipate. Condurre l'Italia verso lo stallo legislativo potrebbe avere effetti insostenibili per la società e per l'economia. Sarà utopistico, ma Berlusconi dovrebbe avere un'impennata d'orgoglio, almeno nel tramonto, che gli permetta di accettare serenamente il risultato del campo e farsi da parte nell'interesse del Paese.

Fabrizio Vinci - NAPOLI

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Caro Vinci, dubito che lei verrà ascoltato dal nostro premier. L’ipotesi di cambiare la legge elettorale è appesa ad uno scenario non ancora maturo nella maggioranza: la separazione tra Lega e Pdl. Solo in questo caso Berlusconi potrebbe accettare di riscrivere, speriamo insieme con l’opposizione, le regole del voto.

Se Bossi dovesse decidere di correre da solo, costretto dalla necessità di rincorrere la base elettorale che si sta perdendo nell’abbraccio ormai decennale con il Cavaliere, allora stia sicuro che sarà ineluttabile cambiare la legge elettorale. Altrimenti ci terremo questo «porcellum» che ha prodotto solo una pessima rappresentanza parlamentare e onorevoli di poco spessore e soprattutto di zero autonomia politica: degli schiacciabottoni che mortificano il fare politica anche quando avrebbero i numeri per farlo.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda franz il 05/06/2011, 10:27

ranvit ha scritto:Credo che lo stallo è già cosa concreta e da tempo. La paralisi di gestione della cosa pubblica va avanti ormai in modo pressochè totale dall'inizio dell'affaire Ruby e dell'espulsione di Fini.
Francamente non so cosa si possa fare.
Forse ci si puo' solo augurare la possibile "fuga dei topi dalla nave che affonda".

Vittorio

Dalla nave che affonda fuggono tutti, non solo i "topi".
La paralisi tutto sommato, hai ragione, va avanti ormai da tempo e da prima di quanto dici.
Per me c'è stata, a parte qualche sprazzo, paralisi negli ultimi 15 anni.
Perché ogni compagine governativa è stata paralizzata da veti incrociati, a sinistra come a destra.
Noi non abbiamo fatto le riforme promesse, e per questo abbiamo perso nel 2001.
E nemmeno la destra è stata capace di fare quello che diceva a parole di voler fare.
Lo stallo è evidente da 15 anni. E la fuga da Alcatraz continua.

60'000 giovani (under 40) ogni anno, il 70% dei quali è laureato.
Fanno 600'000 in 10 anni e quasi un milione in 15 anni.
http://www.ilsole24ore.com/art/economia ... 3135.shtml
Ultima modifica di franz il 05/06/2011, 10:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda pianogrande il 05/06/2011, 10:41

Caro Vinci, dubito che lei verrà ascoltato dal nostro premier. L’ipotesi di cambiare la legge elettorale è appesa ad uno scenario non ancora maturo nella maggioranza: la separazione tra Lega e Pdl. Solo in questo caso Berlusconi potrebbe accettare di riscrivere, speriamo insieme con l’opposizione, le regole del voto.

In caso di separazione tra lega e PDL Berlusconi dovrebbe accetare cosa?!
In caso di separazione tra lega e PDL Berlusconi sarebbe morto anche in parlamento oltre che nel paese.
In quel caso, l'opposizione andrebbe a chiedere a Berlusconi di accettare di riscrivere le regole?
Chissà.
Magari, se l'opposizione glie lo chiedesse per favore e con la dovuta deferenza .....
E' forse l'opposizione la garanzia della eternità politica di Berlusconi?
Mi sembra un incubo.
Come quando, tornato dal militare, sognavo che mi avevano richiamato.
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda ranvit il 05/06/2011, 11:00

Franz, concordo con quanto dici, ma...quella di cui tu parli è la paralisi dovuta a tutto il sistema politico italiano, destra e sinistra.
Piu' limitatamente dicendo [u] pressochè totale[/u] mi riferivo a quest'ultimo scorcio della storia d'Italia e quindi in particolare all'agonia del berlusconismo.


Pianogrande, in caso di separazione tra Lega e Pdl si riaprirebbero tutti i giochi e di certo per il centrosinistra/sinistra non sarebbe, comunque, una passeggiata. Inutile farsi illusioni, perchè sinistra e centrosinistra non hanno e difficilmente avranno un programma concreto e comprensibile da offrire agli italiani. Viceversa il centrodestra, pur con un cavaliere azzoppato ma ancora determinante potrebbe tranquillamente ricompattarsi....e in questa ipotesi la modifica della legge elettorale passerebbe anche e comunque per l'accettazione di Berlusconi.

Vittorio
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda flaviomob il 05/06/2011, 15:24

C'è una bella differenza tra ciò che è stato definito stallo legislativo e una stagione di riforme incompiuta.
Il centrosinistra non si è mai reso protagonista di uno spettacolo squallido come quello a cui stiamo assistendo nell'ultima legislatura, sebbene percorso da fratture interne e crisi ricorrenti.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda franz il 05/06/2011, 18:35

flaviomob ha scritto:C'è una bella differenza tra ciò che è stato definito stallo legislativo e una stagione di riforme incompiuta.
Il centrosinistra non si è mai reso protagonista di uno spettacolo squallido come quello a cui stiamo assistendo nell'ultima legislatura, sebbene percorso da fratture interne e crisi ricorrenti.

Vero, la differenza è notevole e stiamo spofondando nell'abisso.
Ma lo stallo legislativo è solo l'ultimo atto, drammatico, di uno stallo politico che dura purtroppo da 15 o 20 anni.
E non che prima le cose andassero a gonfie vele, anzi ....

Franz
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda pianogrande il 05/06/2011, 23:12

Ranvit.
La tua ipotesi contemplerebbe una uscita di Berlusconi graduale e gestita.
Mi rifiuto di condividere il termine sinistra sinistra.
L'uscita di Berlusconi non potrà che essere un tonfo di quelli che fanno male.
A quel punto solo la sinistra destra (termine che anche tu rifiuterai) potrebbe correre in suo soccorso.
Soccorso rosso?
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda ranvit il 06/06/2011, 10:06

Pianogrande....forse hai interpretato male, con il termine "centrosinistra/sinistra" mi riferivo all'insieme di "centrosinistra" piu' la "sinistra".


E' vero comunque che in altri casi ho usato il termine sinistra-sinistra ma serve solo a distinguere la sinistra riformista dalla sinistra radicale....
Purtroppo le sinistre sono almeno due ( :D ), quella liberale e riformista (tipo Psoe e anche dei Verdi europei) da quella radicale (italiana ed europea).
Se ti fa piacere dimmi tu come distinguerle... :D


Vittorio
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda pianogrande il 06/06/2011, 10:18

Ranvit

Per me, puoi distinguere anche ogni singolo cittadino se ne vedi l'utilità.
Sempre per me, l'utilità sta nel cercare di agire, comunque, per obiettivi comuni.
Una volta, l'obiettivo comune si chiamava antifascismo.
I moderni mezzi di comunicazione hanno inventato e quindi seppellito definitivamente e preventivamente l'antiberlusconismo.
Proviamo a chiamarla lotta per la democrazia (anche libertà è un termine ormai sputtanatissimo) o a lasciare libertà di definizione purché ci si capisca.
I termini che dividono non li trovo affatto utili.
Fermo restando che le dfferenze di opinioni vanno salvaguardate, ci sarebbero delle priorità.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: L'Italia verso lo stallo legislativo?

Messaggioda ranvit il 06/06/2011, 10:29

Pianogrande, in linea di massima posso concordare.
Ma le differenze tra le due sinistre restano ingombranti e "dividenti" : . Non sono io che divido ma, anzi, la cosa è tipico della sinistra radicale che rifiuta di accettare e capire che essendo minoranza nel Paese sarebbe buona cosa, proprio nell'ottica degli obiettivi comuni, attenuare le proprie radicalità accettando almeno finchè si è minoranza nella sinistra il riformismo della sinistra maggioritaria. :D
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