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Aprire il dialogo con la Lega?

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Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda franz il 12/06/2010, 8:48

da http://bracconi.blogautore.repubblica.i ... a-la-lega/

Intelligenti o rinunciatari?

Lo abbiamo letto e sentito dappertutto dopo le Regionali in salsa verde. La Lega è come il vecchio Pci, sta sul territorio in modo capillare, forma con scrupolo e dedizione la sua classe dirigente, è vicina ai problemi dei ceti popolari. E giù per li rami oro e incenso sul modello-Carroccio.

Oggi Enrico Letta, sull’onda di un sondaggio Ipsos (secondo il quale tra Bossi e Berlusconi gli elettori del Pd sceglierebbero Bossi) dice che bisogna aprire il dialogo con i lumbard, perché appunto “lo chiedono i nostri elettori”.

Ascoltando le parole del vicesegretario del Pd si rimembra, è vero, che la Lega è un partito che funziona, che capisce la pancia profonda del Nord e che in molti casi amministra con efficacia.

Poi però sovviene anche la spiacevole rimembranza di un partito che vuole il reato di clandestinità, che sgomita perché i medici denuncino gli immigrati, , che alimenta la demagogia più trita su stipendi di politici e parlamentari, che non festeggia l’Unità d’Italia, e via andare.

Dalle due rimembranze, e dall’auspicio di Letta, girerei ai lettori una domanda. Aprire il dialogo con la Lega è un segno di intelligenza politica o di rinuncia alla politica?

Scritto venerdì, 11 giugno 2010 alle 16:55
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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda franz il 12/06/2010, 18:20

... si rimembra, è vero, che la Lega è un partito che funziona, che capisce la pancia profonda del Nord e che in molti casi amministra con efficacia.

Poi però sovviene anche la spiacevole rimembranza di un partito che vuole il reato di clandestinità, che sgomita perché i medici denuncino gli immigrati, , che alimenta la demagogia più trita su stipendi di politici e parlamentari, che non festeggia l’Unità d’Italia, e via andare.

C'era una sorta di pensiero inespresso quando ho letto il testo ed ho deciso di postarlo qui.
Non capivo cosa fosse ma poi ho realizzato. Il paragone con PCI mi ha fatot venire in mente che la frase potesse essere stata scritta 40 anni, agli j izi degli anni '70.

"... si', è vero che il PCI è un partito popolare, di massa,, legato al territorio, che capisce il Paese e ne fa parte, che in molti casi lo amministra con efficacia, .... poi sovviene la spiacevole rimembranza di un partito che inneggia ancora al comunismo, alla dittatura del proletariato ed alla collettivizzazione della proprietà privata, alleato di Mosca pur con qualche piccolo e crescente distinguo, con molti compagni che credono ancora all'ora X e che alimentano la demagogia più trita sulla lotta di classe, i "padroni", l'imperialismo, e via andare".

Insomma chi 40 anni fa avesse voluto aprire al PCI era forse piu' in imbarazzo di chi oggi aprirebbe alla Lega.
Aldo Moro, convinto assertore dell'apertura ai socialisti prima ed al PCI poi, pago' con la vita.
Forse oggi nessuno vuole osare tanto?

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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda pianogrande il 12/06/2010, 22:08

Che significa "aprire alla lega"?
la lega ha , forse, chiesto di entrare?
Non è, forse, questo il classico falso problema?
Il PD, berlusconianamente, cerca di fare in modo che si parli di atro?

Certo che sarebbe "rinunciare alla politica".
Significherebbe la ricerca del potere a tutti i costi.
Fare politica significa avere degli obiettivi da raggiungere sul modo di governare il paese e questi non si raggiungono andando al governo con i nostri più beceri avversari.
E' vero che, in politica, esiste anche il compromesso, ma non esageriamo.
Devo ritrovarmi la volgarità sguaiata di Borghezio ed il puritanesimo ipocrita ed opportunista di Bossi a rappresentarmi?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda franz il 13/06/2010, 8:38

pianogrande ha scritto:E' vero che, in politica, esiste anche il compromesso, ma non esageriamo.
Devo ritrovarmi la volgarità sguaiata di Borghezio ed il puritanesimo ipocrita ed opportunista di Bossi a rappresentarmi?

Sotto certi punti di vista ti rappresenterebbero se tu li votassi e sotto altri punti di vista già ti rappresentano (perché all'estero Berlusconi rappresenta tutta l'Italia e quindi anche te).
Quindi non è questo il problema. E nemmeno il "compromesso".
In politica ci possono essere alleanze compromissorie, pericolose, utili, costruttive .... ditutto, insomma.
Ma appunto la politica è l'arte del possibile.
Chi chiude alla Lega fa un grande favore a Berlusconi.

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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda ranvit il 13/06/2010, 10:04

Premesso che la politica è l'arte dell'IMpossibile nel senso che deve risolvere qualsivoglia problema....se non lo fa la politica, chi lo fa?
Premesso quanto sopra, la reazione di pianogrande è quella tipica di tanti elettori e militanti della sinistra : noi siamo "i meglio", gli altri devono venire sulle nostre posizioni. Ora, considerando lo stato di salute della sinistra, è un po' come la zitella bruttina e acida che aspetta il principe azzurro delle favole.

Personalmente ritengo che al momento la Lega è ben di piu' che le sparate rozze di alcuni suoi dirigenti. Certo che esagera nell'atteggiamento xenofobo...ma allo stesso modo è la sinistra che esagera nell'essere filo-immigrati.
Forse la cosa giusta sta' a metà strada.....ma vallo a far capire agli ultimi moicani della sinistra!
L'autodistruzione della sinistra, almeno quella italiana, è comunque a buon punto...

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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda annalu il 13/06/2010, 12:19

La politica è l'arte del possibile, nel senso che si fa solo ciò che si può (ci si accontenta insomma), nel progredire verso un obiettivo ideale. Ovvio che per poter applicare in pratica ciò che si ritiene giusto, occorre avere il "potere" per farlo.
E qui sta il contrasto tra diverse posizioni, posizioni tra le quali sarebbe opportuno trovare un compromesso.
C'è chi, per amore dei propri ideali e per "non sporcarsi le mani" rifiuta ogni forma di compromesso, rinunciando così al potere necessario a realizzarne almeno una parte (quando ero giovane si chiamavano "massimalisti").
Ma c'è anche chi si illude che scendendo a compromessi con chiunque, poi per qualche misterioso "miracolo" una volta raggiunto il potere si metteranno in pratica ideali ... che i compromessi hanno diluito al punto da renderli irriconoscibili.
E' vero che la Lega è ben inserita nel territorio, ma questo la rende più pericolosa, non meno.
Il problema dell'immigrazione non regolata è un problema serio che il centrosinistra può aver sottovalutato, ma da questo ad accettare forme di razzismo spinto alla Calderoli o Salvini (e non credo siano i peggio), ce ne passa.
E' vero, la Lega è più delle sparate di alcuni suoi dirigenti: è i pestaggi per strada ad extracomunitari o gay, è il compiacimento verso la volgarità, l'intolleranza e l'ignoranza, convalidata dall'entusiasmo vero il Bossi "La Trota", che se viene bocciato più volte alla maturità è colpa dei professori "terroni" ... e potrei continuare.
Berlusconi non è giovanissimo, anche se si crede immortale prima o poi il potere dovrà lasciarlo.
Dopo di lui, chi ci prepariamo a sostenere?
Anche nell'ipotesi che il centrosinistra si dimostri incapace di vincere, preferiremmo una destra democratica (alla Fini come si presenta oggi) oppure il vero populismo fascista e razzista della lega?
C'è chi considera "nemici" Di Pietro o Travaglio, ed accetterebbe compromessi con la Lega.
Io al contrario considero Di Pietro e Travaglio dei compagni di strada che non la pensano come me (sono sostanzialmente di destra, ma destra sana) ma coi quali è possibile collaborare.
La Lega invece è il vero avversario, il pericolo che incombe sul paese, e più è radicato nella popolazione, e più diventa pericoloso.

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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda lucameni il 13/06/2010, 12:30

Ricordo Chiamparino, peraltro considerato un "riformista", almeno fino a poco tempo fa in prima linea ad auspicare un accordo di governo con la Lega.
Lega che ormai non è certo più quell'oggetto composito dei primi anni '90.
Politica arte del possibile, ma allora non vedo davvero come si possa dimenticare quanto hanno detto e combinato i leghisti in questi anni.
Lo stesso concetto per me vale noi confronti della cosidetta sinistra radicale, quella che antepone la propria identità e la difesa del proprio passato idelogico ai ben più importanti principi di tolleranza e democrazia (basti pensare alle contraddizioni che derivano dall'urlare alla dittatura in Italia e dal foraggiare parimenti la propaganda e le lodi sperticate al regime castrista).
Non è l'auspicio di solitudine (Veltroni secondo me ha sbagliato) ma di coerenza.
In altri termini: se riformismo è Chiamparino, pronto a pomiciare con la Lega, allora la vedo bigia.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda ranvit il 13/06/2010, 12:52

Signori miei....ma di che compromesso stiamo parlando? Non dobbiamo mica sposarci con la Lega!

In politica, l'arte dell'impossibile (deve risolvere problemi che la logica e la radicalità mai riuscirebbero), le situazioni sono costantemente in movimento. A noi interessa l'elettorato della Lega che almeno per metà non ha niente a che vedere con le rozzezze dei capi-bastone e che non vota a sinistra per l'atteggiamento infantile e velleitario che questa ha nel (non) risolvere i problemi della gente...e cioè dell'elettorato.

Certo che Berlusconi non è eterno ma la sinistra, premesso che in Italia non sarà mai maggiornza..., con chi vuole tentare di tornare al governo? Con Babbo Natale?

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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda Loredana Poncini il 13/06/2010, 13:23

"La Lega sa parlare alla pancia degli italiani" dicono.
I piccoli imprenditori veneti, i piccoli artigiani e commercianti si sentono difesi dall'invasione nelle loro attività da parte degli extra-italiani che si accontentano di quello di cui si accontentavano i loro nonni.
Proprio come negli anni '20 del '900, la piccola borghesia si trovò rappresentata dal fascismo nelle sue rivendicazioni sociali.
E la politica, purtroppo, anziché un'arte, è una lotta estrema di difesa dei propri interessi, camuffati persino in "ideali" !
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Re: Aprire il dialogo con la Lega?

Messaggioda annalu il 13/06/2010, 15:00

ranvit ha scritto:Certo che Berlusconi non è eterno ma la sinistra, premesso che in Italia non sarà mai maggiornza..., con chi vuole tentare di tornare al governo? Con Babbo Natale?

Se il problema fosse solo "andare al governo", basterebbe allearsi subito non Berlusconi, non credi?
Per me la domanda importante è: andare al governo per fare cosa?
E su questa base costruisco una politica, alleanze, ed anche compromessi.
Se non ho un obiettivo, se non ho dei principi, andare al governo significa solo occupare posti di potere: sarò all'antica, ma QUEL genere di politica a me non interessa.
Piuttosto che andare al potere con la Lega, preferisco stare all'opposizione.
La Lega sta bene lì dov'è, con Berlusconi, col quale condivide in pieno almeno una cosa: l'amore, appunto, per le poltrone!!!
Per il resto, Luca e Loredana hanno espresso con chiarezza quello che penso anch'io.

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