Tramite una Mailing List ricevo ogni giorno una parola / termine nuova
Servizio serio ( https://unaparolaalgiorno.it/ ) oggi sembra si siano allargati verso il faceto.
La parola del giorno è
Pongolitica
[pon-go-lì-ti-ca]
SIGN Politica del Pongo
parola composta da [Pongo], marchio registrato di materiale plasmabile e colorato, simile alla plastilina, usato dai bambini per modellare, e da [politica] (sottinteso arte o tecnica) dal greco antico [politikḗ] 'che attiene alla polis', cioé l'arte del governare uno Stato.
Come si arrivi da un popolare gioco infantile alla nobile arte del governare è presto detto. Chiunque abbia giocato da bambino con il Pongo, o abbia figli e nipotini che manipolano questo materiale, ne conosce le caratteristiche. Il Pongo viene prodotto in svariati colori dall'aspetto intenso e brillante. Dopo un certo tempo di utilizzo, tempo che dipende dalle capacità creative, ma anche (e soprattutto) dal potenziale distruttivo di ogni bambino, i colori vengono mescolati fra loro e riutilizzati più volte, finché ne resta una massa informe, praticamente inutilizzabile, di un colore indefinito tra il grigio canna di fucile e il marrone cacca di cane.
Nelle moderne democrazie, là dove si parla di governi di larghe intese o di grande coalizione, accade qualcosa di molto simile: ogni elettore propone, tramite il voto, il suo colore preferito, ed è un colore deciso, brillante e ben definito come quelli del Pongo ancora confezionato.
Terminato lo spoglio delle schede, al momento di comporre un governo, i politici esercitano la loro creatività, esattamente come i bimbi impegnati nel gioco del modellare: tutti vogliono dare forma al proprio colore. Così, dopo una serie di rimpasti, mescolamenti, stiracchiamenti per mancanza di materiale, palleggi e successive manipolazioni, dopo aver aggiunto qui un po' di nero, là un po' di rosso, può succedere che il nuovo governo abbia un inqualificabile colorino marrone e si riveli quindi inutile al suo scopo: risolvere i problemi del paese.
Questa è una parola recente: si attribuisce ad una maestra elementare l'idea di servirsi della similitudine tra i giochi politici e il gioco del Pongo, nel tentativo di spiegare ai bambini, con un esempio famigliare, le complicate questioni governative.
I bambini, si sa, raccontano in famiglia ciò che apprendono a scuola, e la parola Pongopolitica (successivamente contratta nella forma attuale, Pongolitica) si diffuse rapidamente attraverso i media.
Riassumendo, la Pongolitica sarebbe l'arte di creare un governo pressoché inutile, di colore indefinito e privo di una chiara connotazione politica.