mariok ha scritto:Direi che non esiste più né il Renzi né l'Italia di qualche anno fa.
Certamente non esiste più il Renzi di qualche anno fa.
L'Italia invece mi sembra la stessa, con i suoi storici problemi irrisolti e le sue resistenze al cambiamento.
Quello che è cambiato è lo stato d'animo di quella parte del paese che aveva visto una pur esigua possibilità di iniziare un lungo e difficile cambiamento.
Conseguenza inevitabile del fallimento di un primo tentativo.
Per quanto difficile, resta tuttavia intatta la necessità di riprovarci, anche se con nuovi protagonisti che pirtroppo al momento non si vedono.
A meno di non volersi rassegnare al definitivo declino di questo paese, l'agenda politica necesssria resta la stessa.
Be' l'Italia è cambiata o sta cambiando, visto il risultato elettorale.
La necessità di riprovarci resta più che intatta: è una priorità per non affogare nei populismi parolai.
La cultura di sinistra deve sopravvivere
ma anche evolversi e il costituire una minoranza (nel paese e non solo in parlamento) può portare a un atto purificatorio che potremmo definire
scendere dal carro del perdente e supponendo che scenderanno
i cattivi.
Una volta il PCI era una scuola, le fabbriche erano una scuola e così la sinistra in genere.
Lì dobbiamo tornare e questo in un mondo reale che è in preda della droga del terzo millennio che è il mondo virtuale che abbiamo appena cominciato a conoscere.
Dobbiamo sbrigarci a prendere la
pillola rossa (guarda caso) e convincere altri a prenderla prima che qualcuno distrugga le scorte.
https://www.youtube.com/watch?v=Emk1xjv_y_M