flaviomob ha scritto:E' una tua opinione, ma non può essere assunta a metro per vietare di scrivere "senza olio di palma" così come si può scrivere "senza zucchero" o "senza caffeina".
Liberali a targhe alterne?
No, semplicemente ragiono o tento di farlo.
Zucchero e caffeina possono far male a qualcuno. L'olio di palma no. Piaccia o non piaccia, nelle dosi contenute negli alimenti non fa male. Certo che se uno si mangia 10 barattoli di nutella in un giorno qualche problema puo' averlo, ma non credo per l'olio di palma

pianogrande ha scritto:Sono quasi sicuro che la UE finirà per incartarsi su questa storia o si accorgerà in tempo del rischio che corre tra il ridicolo e il favore più o meno consapevole all'una o all'altra lobby.
Tra obblighi e divieti si finirà come accade spesso di aver bisogno di uno studio legale specializzato anche per mettere una etichetta.
Qui sono d'accordo. Non se ne farà nulla.
gabriele ha scritto:Franz, non hai ancora percepito che la questione sulla libertà di mettere sull'etichetta di un prodotto quello che non c'è dentro è solo e puro marketing?
Certo che è marketing ma è marketing avverso, costruito per dare l'idea che la cosa che non c'è faccia male (quando non è dimostrato) e che quindi non mettere n certo componente abbia un valore aggiunto.
Un marketing che tenta di danneggiare i concorrenti. Pubblicità ingannevole, basata su fake news.
Anche per questo in Belgio la Ferrero ha vintola causa.
Direi che c'è un paragone tra combattere le fake news in politica e combattere certo marketing nel settore alimentare.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)