da flaviomob il 30/12/2017, 2:01
Pianogrande, quale titolo abbiamo per non ammettere i paesi dell'Est nell'Unione europea? Hanno governi che non ci piacciono e mettono in discussione le libertà democratiche? Escludiamo gli "slavi" come insegnavano i nazisti?
La UE ha strumenti e mezzi di pressione per intervenire (come sta facendo con la Polonia e come ha fatto per l'Ungheria). Peraltro i paesi dell'Est sono avvantaggiati dalla permanenza nella UE e non possono fare come Londra che ha deciso unilateralmente di andarsene: le possibilità di indurli a più miti consigli esistono e vanno usate.
Anche l'Italia ha avuto governi "a rischio" ed è agli ultimi posti per la libertà di stampa in Europa (e ai primi per corruzione). Diciamo che la UE ha esercitato più di una "moral suasion" allo scopo di evitare che Berlusconi facesse altri danni al governo ed ora Forza Italia ha la metà dei voti che aveva alla sua fondazione. Non avremmo la legge (monca) sulle unioni civili se non fosse per la pressione europea.
Tra l'altro il livello di accoglienza che viene dato ai migranti richiedenti asilo è molto diverso in Italia rispetto a paesi come Svizzera, Germania, paesi scandinavi eccetera. Da noi non vi è nessuna garanzia, le politiche sociali sul territorio viaggiano a macchia di leopardo, i famosi 35 euro valgono solo per una minoranza di asilanti che trovano posto presso strutture private (terzo settore, di solito) e come ben sappiamo non arrivano a loro. Nel resto d'Europa (in buona parte, almeno), invece esiste la garanzia di vitto, alloggio e sostegno per tutti coloro che hanno lo status di rifugiati.
Peraltro l'Italia ha usufruito di molti fondi UE per l'accoglienza.
Ci penserei bene prima di sostenere che (solo) i paesi dell'Est sono quelli "cattivi" e che noi abbiamo fatto i compiti...
"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)