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Quelli col cerino in mano

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Quelli col cerino in mano

Messaggioda mariok il 28/07/2017, 13:22

Gentiloni, Juncker mi ha confermato l’impegno europeo
«Ieri - ha spiegato il capo del governo - ho parlato con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker , il quale mi ha confermato l’impegno in questa direzione: l’Ue corrisponde ai propri ideali se ha impegni comuni sui temi migratori».
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/6nLhGs


Dunque, sembrerebbe che l'Italia, in una situazione di isolamento sulla questione migranti rispetto praticamente a tutti gli altri partner europei, trovi soltanto nella commissione europea una sponda ed un sostegno.
Gli elogi di Junker per il nostro paese si sprecano. Non manca inoltre di dimostrare concretamente la sua solidarietà, pur nei limiti molto limitati del suo budget, aprendo ogni tanto i cordoni della borsa per qualche centinaio di milioni.

Posto, a mio parere, che l'ultima cosa da fare per il nostro governo è quella di isolarsi ulteriormente entrando in conflitto anche con la commissione, la domanda da porsi è inevitabilmente: è saggio fidarsi di una tale solidarietà?

A giudicare da quanto accaduto in Grecia, la risposta dovrebbe essere No.

I paesi dell'est europeo hanno chiuso le loro frontiere ed in Grecia sono rimasti bloccati (ufficialmente) 62.000 migranti, di cui pare che la Grecia non riuscirà a liberarsi, ma che potrà al massimo sistemare in case in affitto con i contributi dell'Ue (fino a quando)?
Da notare che per la Grecia 62.000 migranti su una popolazione di 10 milioni, eqivalgono per noi a circa 400 mila persone.

La Ue dice basta con i centri: ora case e soldi per 30mila profughi in Grecia
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=AEkWPU4B
La Commissione europea ha offerto 209 milioni di euro in nuovi aiuti di emergenza per la Grecia per aiutare i rifugiati bloccati nel Paese, dalla chiusura della cosiddetta strada balcanica, ad affittare case e pagare per le necessità di base quotidiane con una carta di credito per evitare uso del contante e controllare eventuali abusi.
Circa 62.000 rifugiati e migranti, soprattutto siriani, afghani e iracheni diretti verso l'Europa settentrionale, sono rimasti bloccati in Grecia da quando i paesi europei hanno chiuso i loro confini nel marzo dello scorso anno.


Sembra dunque che il destino verso il quale siamo avviati è quello simile alla Grecia: quello di rimanere con il cerino in mano!
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda Robyn il 28/07/2017, 13:43

Francia e Inghilterra sono stati già paesi interessati dal fenomeno dell'immigrazione molto tempo prima dell'Italia e sanno che superando un certo limite emergono fenomeni di razzismo e xenofobia ,credo che non c'entri l'antisolidarismo.L'Italia fino a poco tempo fà non era interessata dal fenomeno delle migrazioni ,l'immigrazione è un fenomeno recente e la soglia da non superare vale anche per l'Italia e la Grecia che hanno ormai raggiunto lo stesso livello multiculturale dei paesi del nord europa.Per ex io sono favorevole alla società multiculturale ma questa ha dei limiti,per cui bisogna aiutare i paesi dell'Africa centrale e subshariana attraverso programmi di sviluppo aiuti umanitari contrasto al traffico di armi e di esseri umani contrastare i regimi sanguinari permettere lo svilupo della democrazia secondo le loro tradizioni usi e costumi
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda trilogy il 28/07/2017, 13:50

Quelli di Bruxelles non si rendono conto che in Grecia come in Italia ci sono decine di migliaia di cittadini che non hanno casa e vivono in condizioni di precarietà assoluta e nessuno a fine mese gli paga l'affitto o gli compra casa. Ormai i politici e i burocrati a roma come a bruxelles hanno completamente perso il contatto con la realtà.
Mettiamo tutti i burocrati con ina indennità di disoccupazione da 800 euro per 18 mesi. Dopo che hanno fatto questa esperienza di vita, con la banca che gli vuole pignorare casa, l'agenzia delle entrate che gli pignora l'auto, l'enel che gli stacca la corrente ricominciamo a parlare di case.
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda gabriele il 29/07/2017, 9:57

L'idea non è malvagia. Una specie di conclave per i burocrati. Paga da poveri fino a quando non avranno risolto il problema.

Secondo me ci mettono mezza giornata a far tutto
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda mariok il 30/07/2017, 12:38

E' presumibile che l'appoggio da parte dei membri dell'Ue sarà pressoché unanime.

E l'Italia? Anche su questo rimarrà presumibilmente isolata.

Macron, piano con la Merkel per riscrivere Schengen
Berlino e Parigi vogliono carta bianca per chiudere i confini. Dito puntato contro l’Italia e i Paesi “inadempienti”

Pubblicato il 29/07/2017
Ultima modifica il 29/07/2017 alle ore 13:20
MARCO BRESOLIN
INVIATO A BRUXELLES
Una mano è tesa all’Italia per spingere la riforma di Dublino e battezzare un vero sistema d’asilo europeo. Ma nell’altra sono pronte le chiavi per chiudere le frontiere. La Francia, con il sostegno della Germania, ha un piano per riscrivere le regole di Schengen e i due Paesi non intendono perdere tempo: vogliono risultati concreti già nel prossimo autunno. Anche perché le attuali deroghe concesse da Bruxelles per i «controlli temporanei in circostanze eccezionali» scadono a novembre e non possono più essere rinnovate. Parigi e Berlino - più gli altri Paesi che sono pronti ad appoggiare la proposta - puntano a un sistema più elastico che permetta agli Stati di blindare i propri confini senza troppi vincoli «in caso di crisi migratoria». Con tanti saluti alla libertà di circolazione, uno dei quattro pilastri su cui si regge l’Unione europea.

È la Francia ad accelerare su questo fronte e il dito è puntato contro l’Italia. Una vicenda che rischia di aprire un’altra crepa con Roma dopo i dissidi sulla Libia e sui cantieri navali di Saint Nazaire. Parigi vuole impedire che i migranti risalgano lo Stivale e «fuggano» verso Nord. Emmanuel Macron lo ha detto senza mezzi termini durante il suo discorso di giovedì ad Orléans. Pur senza citare direttamente l’Italia, il riferimento al nostro Paese è fin troppo esplicito: «Serve cooperazione con i Paesi vicini che oggi, è bene dirlo, sono inadempienti» ha accusato il numero uno dell’Eliseo. Che poi ha argomentato così il suo ragionamento: «Circa la metà delle persone che chiedono asilo in Francia ha già visto respingere la propria domanda in un Paese europeo vicino. Ciò è frutto di una disfunzione che abbiamo in Europa e a cui bisogna porre rimedio».

Quando Macron parla di «un Paese europeo vicino» non si riferisce certo alla Spagna o alla Germania. E lo fa sulla base di alcuni dati che effettivamente confermano la sua tesi. Lo dice anche il Risk Analysis 2017 di Frontex: «La Francia - si legge a pagina 28 - è stata colpita da un crescente numero di migranti arrivati dall’Italia attraverso movimenti secondari». Il rapporto, che incrocia le richieste d’asilo con i database di Eurodac, parla di 11 mila attraversamenti illegali nel 2016, pari a «un incremento del 156% rispetto all’anno precedente».



In questa partita, Berlino sta con Parigi. E le due capitali possono contare sul sostegno di gran parte degli Stati Ue, dall’Austria fino al blocco dell’Est. Ma anche i nordici sono convinti che il quadro delle regole di Schengen vada rivisto. Il tempo a disposizione non è molto perché a novembre scade l’ultima proroga concessa dalla Commissione ad Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia (che non fa parte dell’Ue ma è nell’area Schengen) per consentire i controlli ai confini. Il commissario Dimitris Avramopoulos a maggio aveva lanciato l’avvertimento: «Questa è l’ultima volta». In effetti, secondo il quadro normativo in vigore, non saranno possibili nuove deroghe.

L’articolo 29 del Codice Schengen dice che l’autorizzazione a sospendere Schengen «in circostanze eccezionali» deve passare da una raccomandazione della Commissione e poi da una decisione del Consiglio. Ma tale autorizzazione – specifica l’articolo – può essere prorogata fino a un massimo di tre volte. I cinque Stati che ne avevano fatto richiesta nel maggio del 2016 (per contrastare i flussi sulla rotta balcanica) hanno esaurito i loro «bonus»: dopo la prima autorizzazione di sei mesi, nel novembre 2016 Bruxelles ha dato il via libera per altri tre mesi. A febbraio una seconda proroga di altri tre mesi e a maggio la terza, l’ultima, questa volta per sei mesi.

A novembre un’ulteriore proroga non sarà più possibile. A meno che non si cambino le regole. Da qui l’iniziativa franco-tedesca. Sempre a novembre scadrà anche la sospensione di Schengen decisa dalla Francia, che però ha seguito un iter diverso: Parigi aveva ripristinato i controlli per «minaccia terroristica». Ora però Macron vuole poter chiudere i propri confini per frenare i movimenti secondari dall’Italia: «Con la Germania - ha confermato giovedì il capo dell’Eliseo -, vogliamo che il sistema Schengen sia modificato per permettere di ristabilire i controlli in caso di crisi migratoria». Ventimiglia e il Fréjus rischiano di rimanere blindate a lungo.
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda Robyn il 30/07/2017, 13:05

Ma ormai non ha più senso l'Italia può contrastare l'immigrazione illegale in acque libiche.Quindi niente frontiere chiuse spazio alla libertà di circolazione in ambito europeo e valichi di frontiera europei.Se altri paesi come la Francia l'Inghiltarra e la Germania vogliono fare da crocerossa in acque libiche e contrastare l'immigrazione illegale possono venire chi gli dice niente?vieni a darmi una mano
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda mariok il 31/07/2017, 15:28

A distanza di quasi un mese, ancora non è chiaro come andrà a finire. Soprattutto è alquanto nebuloso quello che accadrà a quelle Ong che non si atterranno (alcune hanno già preannunciato che non firmeranno).

Una commissione parlamentare, dopo aver ascoltato le varie parti in causa (comprese Ong e comando della Marina) aveva dettato le linee al governo, il quale a sua volta ha sottoposto una stesura del codice per eventuali osservazioni alla Commissione europea, che ha dato tempestivamente il via libera.

Ci si sarebbe aspettati una pronta emanazione del codice stesso ed una sua notifica alle Ong interessate, chiarendo anche, in termini non ambigui, i provvedimenti che sarebbero stati adottati in caso di inadempienze.

E invece è iniziata una "trattativa" la cui conclusione è ancora in gran parte da scoprire.

Altro esempio che spiega come mai non riusciamo a farci rispettare dai partner europei, i quali in materia hanno molti torti, ma hanno buon gioco nell'approfittare delle nostre debolezze. Come pretendere ed ottenere ottenere rispetto se ci mostriamo così tentennanti?

Fin qui credo che siamo tutti d'accordo. Dove le opinioni divergono è sui motivi di tali comportamenti.

Secondo alcuni sono dovuti al nostro "buonismo" ed alle "anime belle" che condizionerebbero il nostro governo.

Secondo me invece c'è dell'altro, anche perché mai come in questa occasione c'è un'opinione pubblica a stragrande maggioranza orientata a sostenere atteggiamenti più autorevoli e determinati (per non parlare di coloro che invocano addirittura il pugno di ferro).

Solo connivenze ancora tutte da chiarire, con una filiera costituitasi intorno a quello che scopriremo essere il business del secolo, possono dare spiegazioni altrimenti inconsistenti.

Migranti: oggi la firma del codice al Viminale, dubbi delle ong
Proactiva non sottoscriverà. Sea Watch, più navi non più regole

Di Massimo Nesticò
ROMA
31 luglio 2017

Codice per le ong: ultima chiamata. Oggi pomeriggio nuovo appuntamento al Viminale per le organizzazioni che accetteranno di sottoscriverlo. Per chi non ci starà possibili "misure" da parte delle autorità italiane. La spagnola Proactiva Open Arms ha già annunciato che non firmerà. Intanto, il premier libico Fayez al Serraj conferma di aver chiesto all'Italia sostegno logistico e programmi di formazione della guardia costiera e di frontiera, oltre ad attrezzature ed armi moderne per le forze armate per salvare la vita ai migranti e per affrontare i trafficanti di esseri umani (nelle ultime ore 3 interventi di soccorso hanno fatto recuperare 285 migranti).

Due riunioni nei giorni scorsi al ministero non sono bastate a superare i dubbi e, su alcuni punti, l'aperta opposizione di alcune delle ong attive nel Mediterraneo. Sono soprattutto l'impegno ad accogliere a bordo la polizia giudiziaria e ad evitare il trasbordo di migranti su altre navi gli elementi più controversi.

Venerdì scorso, al termine della seconda riunione, i tecnici del Viminale hanno predisposto la versione definitiva del Codice, accogliendo alcune richieste e chiarimenti invocati dalle organizzazioni. In particolare, nell'impegno a non trasferire i migranti soccorsi su altre navi, è stata inserita la frase: "eccetto in caso di richiesta del competente Centro di coordinamento per il soccorso marittimo e sotto il suo coordinamento, basato anche sull'informazione fornita dal capitano della nave". L'altro punto contrastato, quello della polizia a bordo, è stato riformulato sottolineando che la presenza degli uomini in divisa avverrà "possibilmente e per il periodo strettamente necessario". Non è stata accolta la richiesta che i poliziotti a bordo siano disarmati.

Proactiva Open Arms fa sapere che oggi non firmerà il Codice e dubbi li sollevano anche altre ong. La tedesca Sea Watch annuncia che metterà presto in mare un'altra nave che si aggiungerà a quella già attiva e spiega che il documento del Viminale e' "largamente illegale" e "non salverà vite umane ma avrà l'effetto opposto. Quello di cui c'è bisogno alla luce degli oltre duemila morti di quest'anno non servono più regole, ma più capacità di soccorso".

Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, è comunque intenzionato a far entrare subito in vigore il Codice ("è essenziale per la sicurezza del Paese", ha sottolineato) e chi non firmerà dovrà accettare le conseguenze. "Più del 40% dei migranti salvati - ha ricordato - arrivano in Italia su navi delle ong". L'obiettivo è far intervenire nelle acque territoriali la Guardia costiera libica - supportata dagli assetti della missione navale che l'Italia si appresta a varare - per riportare le persone sulle coste del Paese nordafricano. Attacca Maurizio Gasparri (Fi), accusando le ong di entrare "nelle acque della Libia a prelevare i clandestini", incrementando così "i guadagni dei mercanti di schiavi che operano sul continente africano, alimentando una speculazione vergognosa e facendo crescere anche il numero delle morti".
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda ranvit il 31/07/2017, 16:01

Fin qui credo che siamo tutti d'accordo. Dove le opinioni divergono è sui motivi di tali comportamenti.

Secondo alcuni sono dovuti al nostro "buonismo" ed alle "anime belle" che condizionerebbero il nostro governo.

Secondo me invece c'è dell'altro, anche perché mai come in questa occasione c'è un'opinione pubblica a stragrande maggioranza orientata a sostenere atteggiamenti più autorevoli e determinati (per non parlare di coloro che invocano addirittura il pugno di ferro).

Solo connivenze ancora tutte da chiarire, con una filiera costituitasi intorno a quello che scopriremo essere il business del secolo, possono dare spiegazioni altrimenti inconsistenti.




"Fin qui" siamo tutti d'accordo? Io direi solo da un po' di tempo a questa parte....per mesi se non per anni mi avete accusato di tutto. 8-)

Buonismo e anime belle sono sincere in tante persone (anche mia moglie, per esempio), ma questo non puo' valere per i politici ed a maggior ragione per i governanti! Renzi ha fatto una cappellata enorme passando da Mare Nostrum a Triton!
Dici che c'è criminalità dietro a tuto questo? Certo che c'è! Ma escluderei che siano in combutta con i politici....troppo mediocri ed incapaci 8-) :mrgreen:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda mariok il 31/07/2017, 18:52

"Fin qui" siamo tutti d'accordo? Io direi solo da un po' di tempo a questa parte....per mesi se non per anni mi avete accusato di tutto. 8-)

Non so a cosa ti riferisca. E poi, anche se fosse, cambiare idea non è un disonore.

Quando si trattava di intervenire per salvare vite umane, anche se la situazione non era sostenibile ancora a lungo ed una qualche soluzione andava pur trovata per porre fine a quella tragedia umanitaria, qualche scrupolo morale di fronte a posizioni inneggianti a blocchi navali ed altre simili follie, era più che comprensibile.

Ma quando la situazione è diventata paradossale come quella attuale, in cui non si tratta più di salvare dei poveracci che stanno per affogare, ma di andarli a prendere a qualche miglio dalla costa libica, il discorso cambia radicalmente.

Ho sempre criticato le affermazioni propagandiste alla Salvini, che volevano far credere che bastasse essere un po' più "cazzuti" per risolvere il problema in qualche giorno, ma ciò non significa approvare la condotta di un governo che è stato lì a non fare niente, che anzi ha preso solo iniziative suicide come quella del programma Triton.

Così come sono consapevole che sarà inevitabile andare verso una società multi-etnica, ma un conto è gestire i fenomeni, senza velleitarie chiusure, con buon senso e con il dovuto rigore, tutto un altro conto è contrabbandare per accoglienza questa anarchia lasciata in mano alla criminalità ed al malaffare.

Non vedere la differenza è dovuto o a miopia o a partito preso.
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Re: Quelli col cerino in mano

Messaggioda ranvit il 31/07/2017, 19:07

Non so a cosa ti riferisca. E poi, anche se fosse, cambiare idea non è un disonore.

Eh no caro! Vatti a rileggere le cose che hai scritto sull'argomento, non dico anni fa, ma anche solo pochi mesi fa!!!

Cambiare idea non è un disonore, ci mancherebbe! Ma un po' di sana onestà dialettica non guasterebbe!

Premesso che mi fa incazzare essere assimilato a quello sbruffone di Salvini o alle farneticazioni della destra fascistoide, sono ampiamente favorevole alla multiculturalità, eccome!
(Non ci conosciamo personalmente ma ti posso dire di essere sempre stato disponibilissimo a conoscere persone di altre latitudini....all'epoca di Chernobyl ho anche ospitato per sei mesi una ragazzina bielorussa dodicenne che trattavo come le mie figlie....prima ancora ho ospitato per 15 giorni un ragazzo giapponese che era venuto in Italia per cercare una ragazza conosciuta a LOndra e non sapeva come andare avanti (era venuto via da casa senza dire niente ai suoi genitori)....)

Ma la multiculturalità deve avvenire senza esodi biblici, altrimenti crea solo distorsioni e poi violenze. Insomma non per la gioia delle varie anime belle che popolano i ns salotti, la politica etc
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