A distanza di quasi un mese, ancora non è chiaro come andrà a finire. Soprattutto è alquanto nebuloso quello che accadrà a quelle Ong che non si atterranno (alcune hanno già preannunciato che non firmeranno).
Una commissione parlamentare, dopo aver ascoltato le varie parti in causa (comprese Ong e comando della Marina) aveva dettato le linee al governo, il quale a sua volta ha sottoposto una stesura del codice per eventuali osservazioni alla Commissione europea, che ha dato tempestivamente il via libera.
Ci si sarebbe aspettati una pronta emanazione del codice stesso ed una sua notifica alle Ong interessate, chiarendo anche, in termini non ambigui, i provvedimenti che sarebbero stati adottati in caso di inadempienze.
E invece è iniziata una "trattativa" la cui conclusione è ancora in gran parte da scoprire.
Altro esempio che spiega come mai non riusciamo a farci rispettare dai partner europei, i quali in materia hanno molti torti, ma hanno buon gioco nell'approfittare delle nostre debolezze. Come pretendere ed ottenere ottenere rispetto se ci mostriamo così tentennanti?
Fin qui credo che siamo tutti d'accordo. Dove le opinioni divergono è sui motivi di tali comportamenti.
Secondo alcuni sono dovuti al nostro "buonismo" ed alle "anime belle" che condizionerebbero il nostro governo.
Secondo me invece c'è dell'altro, anche perché mai come in questa occasione c'è un'opinione pubblica a stragrande maggioranza orientata a sostenere atteggiamenti più autorevoli e determinati (per non parlare di coloro che invocano addirittura il pugno di ferro).
Solo connivenze ancora tutte da chiarire, con una filiera costituitasi intorno a quello che scopriremo essere il business del secolo, possono dare spiegazioni altrimenti inconsistenti.
Migranti: oggi la firma del codice al Viminale, dubbi delle ong
Proactiva non sottoscriverà. Sea Watch, più navi non più regole
Di Massimo Nesticò
ROMA
31 luglio 2017
Codice per le ong: ultima chiamata. Oggi pomeriggio nuovo appuntamento al Viminale per le organizzazioni che accetteranno di sottoscriverlo. Per chi non ci starà possibili "misure" da parte delle autorità italiane. La spagnola Proactiva Open Arms ha già annunciato che non firmerà. Intanto, il premier libico Fayez al Serraj conferma di aver chiesto all'Italia sostegno logistico e programmi di formazione della guardia costiera e di frontiera, oltre ad attrezzature ed armi moderne per le forze armate per salvare la vita ai migranti e per affrontare i trafficanti di esseri umani (nelle ultime ore 3 interventi di soccorso hanno fatto recuperare 285 migranti).
Due riunioni nei giorni scorsi al ministero non sono bastate a superare i dubbi e, su alcuni punti, l'aperta opposizione di alcune delle ong attive nel Mediterraneo. Sono soprattutto l'impegno ad accogliere a bordo la polizia giudiziaria e ad evitare il trasbordo di migranti su altre navi gli elementi più controversi.
Venerdì scorso, al termine della seconda riunione, i tecnici del Viminale hanno predisposto la versione definitiva del Codice, accogliendo alcune richieste e chiarimenti invocati dalle organizzazioni. In particolare, nell'impegno a non trasferire i migranti soccorsi su altre navi, è stata inserita la frase: "eccetto in caso di richiesta del competente Centro di coordinamento per il soccorso marittimo e sotto il suo coordinamento, basato anche sull'informazione fornita dal capitano della nave". L'altro punto contrastato, quello della polizia a bordo, è stato riformulato sottolineando che la presenza degli uomini in divisa avverrà "possibilmente e per il periodo strettamente necessario". Non è stata accolta la richiesta che i poliziotti a bordo siano disarmati.
Proactiva Open Arms fa sapere che oggi non firmerà il Codice e dubbi li sollevano anche altre ong. La tedesca Sea Watch annuncia che metterà presto in mare un'altra nave che si aggiungerà a quella già attiva e spiega che il documento del Viminale e' "largamente illegale" e "non salverà vite umane ma avrà l'effetto opposto. Quello di cui c'è bisogno alla luce degli oltre duemila morti di quest'anno non servono più regole, ma più capacità di soccorso".
Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, è comunque intenzionato a far entrare subito in vigore il Codice ("è essenziale per la sicurezza del Paese", ha sottolineato) e chi non firmerà dovrà accettare le conseguenze. "Più del 40% dei migranti salvati - ha ricordato - arrivano in Italia su navi delle ong". L'obiettivo è far intervenire nelle acque territoriali la Guardia costiera libica - supportata dagli assetti della missione navale che l'Italia si appresta a varare - per riportare le persone sulle coste del Paese nordafricano. Attacca Maurizio Gasparri (Fi), accusando le ong di entrare "nelle acque della Libia a prelevare i clandestini", incrementando così "i guadagni dei mercanti di schiavi che operano sul continente africano, alimentando una speculazione vergognosa e facendo crescere anche il numero delle morti".
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville