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Vaccini a sorte ...

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Vaccini a sorte ...

Messaggioda franz il 23/06/2017, 18:56

Ogni tanto su questo forum si è fatto notare che certi "vecchi" si sono un po' rincoglioniti e sarebbe bene se facessero come altri (a noi noti ed ancora molto vispi) dedicandosi esclusivamente ai nipoti e/o all'orto.
Stranamene quelli vispi fanno i nonni, gli altri imperversano.

La premessa introduce un nuovo caso.
Franco Berrino (un illustre medico nel campo dei tumori, con centinaia di pubblicazioni alle spalle) arrivato alla tenera età di 75 anni ha fatto un po' come James Watson quando parlò di neri ed intelligenza: l'ha fatta fuori dal vaso. Ma davanti a tutti, sulla sua pagina FB.

Si lamenta che non esista uno studio scientifico sulle complicazioni che insorgono in casi di vaccinazioni (che non è il suo campo); necessitando di grandi numeri e stante il mezzo milioni di bambini che nascono oggi in Italia (e sopravvivono grazie ai vaccini) propone la seguente cosa:
---
Poiché le complicazioni gravi sono rare occorre uno studio molto grande. In Italia nascono ogni anno quasi mezzo milione di bambini e sarebbe possibile uno studio in cui i bambini nati l'anno successivo all'introduzione dell'obbligo vengano sorteggiati in due gruppi, uno che viene vaccinato appena nato, com'è la pratica attuale, uno che viene vaccinato dopo sei mesi, o dopo un anno, e intanto si registrano tutti gli eventi morbosi occorsi nel primo anno di vita. In tutte le regioni italiane esiste un sistema di registrazione dei ricoveri ospedalieri che permetterà di valutare la frequenza di qualunque patologia grave nei due gruppi. Per le patologie comuni che non richiedono ospedalizzazioni i pediatri dovranno obbligatoriamente registrare e segnalare tutti i casi incidenti nell'anno di studio.
Per ogni patologia che risultasse significativamente più frequente nel gruppo vaccinato si potrà indagare su eventuali differenze fra i bambini ammalatisi e quelli non ammalatisi (per esempio parto naturale o cesareo, ordine di nascita, patologie in gravidanza, abitudini al fumo dei genitori, allattamento al seno o artificiale, trattamenti antibiotici, allergie, malformazioni congenite, altre malattie...), allo scopo di identificare eventuali condizioni che sconsigliano di vaccinare.
Lo studio non consentirà di stimare il rischio di eventuali complicazioni a insorgenza tardiva, ma consentirà di valutare se il loro rischio dipende dall'età del trattamento vaccinale.
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Spero abbiate seguito bene. Un'idea del genere puo' venire a chiunque, in osteria, al terzo bicchiere di vino o alla sesta birra. Ma non dovrebbe venire in mente ad un medico responsabile. Qui siamo in presenza di danni gravi da età ed io mi chiedo con una certa apprensione se tra 11 anni sarò anche io così. So che diversi amici mi diranno di non preoccuparmi, dato che già adesso sono un caso grave, anzi da 20 anni e passa.

Una cosa del genere è in realtà comprensibile a qualsiasi madre responsabile, che mai vorrebbe che i suoi figli venissero messi nel gruppo che viene vaccinato sei mesi o un anno dopo. La sola idea che si possano fare esperimenti coi bambini (immaginiamo in doppio cieco, così nessuno sa chi è stato vaccinato e chi no) è atroce.

Naturalmente i virus sono sempre in agguato e sparano le loro cartucce ogni minuto, ogni secondo. Se trovano un bambino vaccinato (e rispondente al vaccino) non succede nulla ma ne trovano uno non vaccinato, la malattia colpisce con tassi di mortalità noti (o complicazioni gravi) e se la metà del mezzo milione di bambini non fosse vaccinato in tempo, le vittime per questa dozzina di virus sarebbero decine di migliaia. Particolare che a quanto pare non interessa al confuso professore.

Qualcuno ha paragonato questa proposta ad un doppio cieco davanti al plotone di esecuzione. Chi ha un vero giubbotto antiproiettile e chi no. E nessuno sa se ha quello vero o quello vero. Il plotone (i virus) però è vero.

Chi di voi parteciperebbe all'esperimento? Chi farebbe partecipare il figlio?

Che dire? A 70 anni siamo obbligati ad esami per la patente. Ogni tre o due anni. E se invece di vetture guidiamo autoarticolati, i controlli sono ancora piu' severi. Al crescere della responsabilità di cose fatte, crescono i controlli.

Ma non per le cose dette. Un noto medico di 75 anni è libero di sparare assurdità del genere.

A voi la linea!
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda trilogy il 23/06/2017, 20:21

Per fortuna ogni test sugli esseri umani va approvato da un comitato etico, e nessun comitato approverebbe una cosa del genere. Nel caso ci fosse una infezione da polio o difterite sarebbe un disastro.
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda pianogrande il 23/06/2017, 22:43

Imperversa ormai la scienza di chi la spara più grossa.

Il condimento giusto di queste stupidaggini è quattro pizzichi di vittimismo contro le multinazionali del farmaco e qualche ricetta della nonna per curare i tumori senza farsi intossicare in un ospedale.
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda gabriele il 23/06/2017, 23:05

Anche se ot, l'argomento mi riporta ad una massima letta in rete, nella quale si proponeva di dividere il mondo in due: vaccinisti e anti vaccinisti per tastare sul campo chi ha effettivamente ragione. Dopo qualche anno i vaccinisti si sarebbero ripresi l'altra metà ormai deserta.

Aldilà della scemenza detta dal medico, occorrerebbe capire a fondo il disagio mentale e siciologico di persone che non vaccinano i propri figli pet colpa di "big pharma".

Scrivo "occorrerebbe" non a caso. Chi fra noi non conosce almeno una persona di un certo livello culturale che è convinta dell'esistenza di un complotto pro vaccini?

Qui non si parla più di ignoranza ma di fede cieca verso un pregiudizio. Come si fa quindi a non considerare questa cosa come una malattia psicologica sociale?
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda pianogrande il 23/06/2017, 23:40

gabriele ha scritto:Anche se ot, l'argomento mi riporta ad una massima letta in rete, nella quale si proponeva di dividere il mondo in due: vaccinisti e anti vaccinisti per tastare sul campo chi ha effettivamente ragione. Dopo qualche anno i vaccinisti si sarebbero ripresi l'altra metà ormai deserta.

Aldilà della scemenza detta dal medico, occorrerebbe capire a fondo il disagio mentale e siciologico di persone che non vaccinano i propri figli pet colpa di "big pharma".

Scrivo "occorrerebbe" non a caso. Chi fra noi non conosce almeno una persona di un certo livello culturale che è convinta dell'esistenza di un complotto pro vaccini?

Qui non si parla più di ignoranza ma di fede cieca verso un pregiudizio. Come si fa quindi a non considerare questa cosa come una malattia psicologica sociale?


Per "la fede cieca verso un pregiudizio" può esistere una definizione più efficace di "ignoranza"?

Il "certo livello culturale" è, molto evidentemente, pura apparenza se si ha quell'atteggiamento.

Il problema è proprio culturale e non se ne sfugge cercando di cambiare l'approccio.
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda ranvit il 24/06/2017, 12:14

Ogni tanto su questo forum si è fatto notare che certi "vecchi" si sono un po' rincoglioniti e sarebbe bene se facessero come altri (a noi noti ed ancora molto vispi) dedicandosi esclusivamente ai nipoti e/o all'orto.
Stranamene quelli vispi fanno i nonni, gli altri imperversano.

:lol: :lol: :lol:


Sui vaccini, cui sono favorevole, non ho molto da dire se non che medici e medicina in generale danno un gran contributo a chi è scettico...
Ultimi episodi che mi hanno interessato direttamente:
- ad una visita di controllo nell'ambito di uno screening organizzato dal Ministero della Salute/Asl mi diagnosticarono una forma leggera di BPCO (broncopneumopatia ostruttiva....malattia molto grave) per cui mi prescrissero un farmaco molto costoso ma dispensato gratuitamente nell'ambito dello screening....dopo tre giorni smisi di prenderlo perchè facevo fatica a respirare. Due giorni dopo andai privatamente a rifare visita e spirometria....risultato? Non avevo nulla.... :roll: ....
- pochi mesi fa da un controllo otorinolaringoiatrico emerse che sono affetto da MRGE (reflusso gastroesofageo) asintomatico. Andai da un gastroenterologo che mi prescrisse esoprazolo (uno dei tanti "prazolo" da prendere "a vita"), dopo sei settimane ...(senza aver avvertito alcun cambiamento...ma del resto se era asintomatico....) avvertii una forma di uretrite.....sospesi l'esoprazolo per curare l'uretrite; alla guarigione aspettai ancora dieci giorni e ricominciai a prendere l'esoprazolo, dopo poche ore mi ritorno' l'uretrite.....dopo altri dieci giorni dalla guarigione, non avendo ancora collegato le due cose, ripresi una compressa di esoprazolo....poche ore dopo mi ritorno' l'uretrite.....ora il medico di famiglia dopo aver nuovamente superato l'uretrite, per mia decisione senza prendere niente ( :roll: ) mi ha detto che mi vuole cambiare molecola....ma per ora non voglio neache riprovare.

Avrei altri episodi da raccontare, ma era solo per dire che se medici e Sanità fossero un po' piu' "accorti" e senza una fede cieca ed assoluta verso "i protocolli" da usare per ogni malattia diagnosticata, ignorando tutto il resto dei segnali del corpo e della mente dei pazienti, forse ci sarebbe meno sfiducia ad alimentare lo scetticismo della gente!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda pianogrande il 24/06/2017, 21:08

Effettivamente, i medici alzano di norma il ponte levatoio e spargono un po' di filo spinato quando il paziente si permette di spiegare loro cosa si sente e che effetto gli fanno i medicinali.

Il loro problema principale è la fretta (e, perché no, anche l'incompetenza).

I ciarlatani trovano, nei pazienti frustrati/inascoltati, un terreno fertilissimo per i loro commerci.

Niente contro la scienza e le conoscenze scientifiche ma, se il servizio non è all'altezza, possiamo avere i più grandi scienziati del mondo ma la gente si rivolgerà anche (in "alternativa") agli stregoni dei pensieri positivi, delle diete che risolvono anche i problemi meteorologici e dell'acqua distillata a cui è stato fatto annusare l'odore di una molecola.
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda trilogy il 24/06/2017, 23:52

gabriele ha scritto:........
Aldilà della scemenza detta dal medico, occorrerebbe capire a fondo il disagio mentale e siciologico di persone che non vaccinano i propri figli pet colpa di "big pharma".

Scrivo "occorrerebbe" non a caso. Chi fra noi non conosce almeno una persona di un certo livello culturale che è convinta dell'esistenza di un complotto pro vaccini?

Qui non si parla più di ignoranza ma di fede cieca verso un pregiudizio. Come si fa quindi a non considerare questa cosa come una malattia psicologica sociale?


Il fatto è che il discorso sulla rischiosità di un vaccino o in generale di un farmaco e' piuttosto complesso e spesso legato a valutazioni statistiche o rischio/beneficio. Ci sono elementi che possono ingannare. Prendi l'affermazione "ha fatto il vaccino x" e "un mese dopo si è ammalato di y". Può esserci una relazione causa effetto, può non esserci. A volte occorre tempo e l'analisi di grandi numeri per accertarlo ma questo alimenta sospetti. A volte un vaccino o un farmaco può essere pericoloso per alcune persone predisposte e anche questo richiede tempo per accertarlo o escluderlo. È un mondo piuttosto complesso anche senza i complotti.
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Re: Vaccini a sorte ...

Messaggioda trilogy il 24/06/2017, 23:52

gabriele ha scritto:........
Aldilà della scemenza detta dal medico, occorrerebbe capire a fondo il disagio mentale e siciologico di persone che non vaccinano i propri figli pet colpa di "big pharma".

Scrivo "occorrerebbe" non a caso. Chi fra noi non conosce almeno una persona di un certo livello culturale che è convinta dell'esistenza di un complotto pro vaccini?

Qui non si parla più di ignoranza ma di fede cieca verso un pregiudizio. Come si fa quindi a non considerare questa cosa come una malattia psicologica sociale?


Il fatto è che il discorso sulla rischiosità di un vaccino o in generale di un farmaco e' piuttosto complesso e spesso legato a valutazioni statistiche o rischio/beneficio. Ci sono elementi che possono ingannare. Prendi l'affermazione "ha fatto il vaccino x" e "un mese dopo si è ammalato di y". Può esserci una relazione causa effetto, può non esserci. A volte occorre tempo e l'analisi di grandi numeri per accertarlo ma questo alimenta sospetti. A volte un vaccino o un farmaco può essere pericoloso per alcune persone predisposte e anche questo richiede tempo per accertarlo o escluderlo. È un mondo piuttosto complesso anche senza i complotti.
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