
Politica urbanistica
I prof facciano i prof: saper fare politica non si impara all’università
Caudo e Montuori sono accademici, Berdini scrive libri. Pochi amministratori hanno capacità politiche, che non si imparano di certo all’università. Roma ne sa qualcosa
Un recente incontro tra l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori, e i costruttori romani (Acer) ha confermato che il filosofo di riferimento di chi deve regolare lo sviluppo della città è Cartesio, reso famoso dal suo Discorso sul Metodo. Prima Caudo (centrosinistra) poi Berdini e Montuori (entrambi di sinistra, ma «grillini») hanno in comune un approccio razionale, metodologico dei problemi. Tutti e tre si mostrano amanti di idee «chiare e distinte»: il meglio, per chi deve amministrare. Ma l’impostazione logica dei tanti dossier riguardanti la città non basta.
Caudo e Montuori sono accademici, Berdini scrive libri. Conoscono perfettamente la natura dei problemi che trattano. Ma tutti e tre, in tempi successivi, ci ricordano quanto una carenza di capacità politica sia un handicap per il governo di una grande città. «Una città di sola gestione, senza politica, muore»: così ha esordito Montuori rivolto ai costruttori che si aspettavano, conseguentemente, l’annuncio di strategie, di scelte, di decisioni, tutto ciò che significa azione politica. L’assessore ha parlato di «ricognizione dei problemi», di «riprogettare la città». Metodo condivisibile, ma il merito dei problemi? Nessuna risposta concreta. La politica sarà anche malamente interpretata, arrivando a far nascere diffidenza nei suoi confronti. Ma ha il pregio di dare un carattere alle idee, di portarle dalla sfera teorica all’atto pratico. Pochi amministratori hanno capacità politiche, che non si imparano di certo all’università. Roma ne sa qualcosa.
fonte: http://roma.corriere.it/notizie/cronaca ... 2c57.shtml