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Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a Pisap

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Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a Pisap

Messaggioda gabriele il 09/06/2017, 22:05

Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a Pisapia. Ma lui: "Coalizione? Faccia le primarie"

Legge elettorale, il segretario del Pd su Facebook. "Il fallimento è tutta colpa di Grillo. Ha tradito noi e i suoi elettori". Il leader di Campo Progressista: "Aperti al dialogo, no ad alleanze con il centrodestra"


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Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a Pisapia. Ma lui: "Coalizione? Faccia le primarie"

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Legge elettorale, il segretario del Pd su Facebook. "Il fallimento è tutta colpa di Grillo. Ha tradito noi e i suoi elettori". Il leader di Campo Progressista: "Aperti al dialogo, no ad alleanze con il centrodestra"
di SILVIO BUZZANCA
09 Giugno 2017

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ROMA - Renzi e la mazzetta dei giornali. Renzi in diretta Facebook che commenta editoriali e notizie. Renzi che smentisce online i retroscena. "Non ho mai detto a Berlusconi che nono controllo i miei. È falso", dice. Come è falso che il piano B del segretario del Pd è ancora di andare alle urne presto usando le leggi di risulta delle sentenze della Consulta, aggiustate da una decreto legge del governo e con dimissioni del governo in carica. Infine il nuovo Renzi interessato al centrosinistra e al rapporto con quelli che stanno alla sua sinistra. Il segretario del Pd fa pensare ad un ripensamento della sua strategia quando commenta il voto britannico: "Corbyn adesso aprirà sicuramente un dibattito nella sinistra europea".

La replica di Pisapia. L'offerta di Renzi però non riscalda troppi i cuori. "Se davvero vuole la coalizione di centrosinistra, faccia le primarie. Poi vediamo chi le vince", ha spiegato il fondatore del Campo progressista, Giuliano Pisapia, intervenendo alla festa di Radio Popolare. Per l'ex sindaco di Milano, le primarie sono l'unico modo per avere una coalizione "ampia e unita, che possa governare in futuro".

"Dopo mesi in cui ci stiamo impegnando nella costruzione di un nuovo centrosinistra - ha affermato Pisapia - radicalmente innovativo, ampio e aperto, in cui siano rappresentate le tante anime dell'ambientalismo, della sinistra, del civismo, dell'associazionismo, del volontariato laico e cattolico, in discontinuità col passato, leggo di una proposta da parte del segretario del Pd quantomeno insolita. Per di più arrivata poche ore dopo il tentativo fallito della segreteria del Pd di far approvare, con coalizioni diverse, una legge elettorale che avrebbe portato all'ingovernabilità o a larghe intese con la destra".

"Rimango sempre favorevole al dialogo - ha concluso - ma tenendo fermo il punto che qualsiasi alleanza con il centrodestra è contro i nostri valori, oltre che un inganno agli elettori".

Rassegna stampa Pd. Durante la diretta Facebook, Renzi è passato poi alla legge elettorale: "Avanti tutta con il governo Gentiloni. Pieno sostegno a questo esecutivo, che in queste ore sta lavorando alle questioni del Paese. Su questo, non accettiamo provocazioni. Nessuno di noi vuole un decreto”, ha commentato sfogliando i giornali. Giornali pieni di cronache e interpretazioni del voto di ieri alla Camera. Renzi ha spiegato che "ieri c'è stato un fallimento davvero impressionante della proposta di legge elettorale condivisa dai cinque principali partiti, perché anche Sinistra italiana aveva concorso ad approvare questo testo. Visto l'appello del capo dello Stato - ha aggiunto - abbiamo deciso di fare di tutto per provare a fare un accordo sulla legge elettorale, perché accettare il proporzionale tedesco era per noi un sacrificio. Aver accettato quel punto di accordo è stato un fatto giusto, il Pd aveva il dovere di stare nell'accordo e abbiamo fatto bene".

Renzi poi ha ricordato che c’era un sesto contraente del patto: la Svp, il partito della minoranza tedesca altoatesina, che sarà sempre difesa dal Pd. E ha puntato il dito contro i grillini: "Chi ha preso in giro gli italiani ha un nome e cognome: Beppe Grillo. E non v'è chi non veda quanto sia grave quel che è accaduto". "I Cinque Stelle - ha continuato il segretario Pd - sono stati inaffidabili come sulle unioni civili e su altre cose. Sono inaffidabili per definizione, hanno la stessa credibilità quando parlano di legge elettorale di quando parlano di vaccini e scie chimiche".

Sul futuro della legge elettorale, Renzi ha ammesso di "non essere ottimista". "La legge elettorale c'è, ha bisogno - per qualcuno - di alcuni accorgimenti tecnici. Dobbiamo evitare il fallo di reazione. Se qualcuno arrivasse oggi a dire di fare una legge contro Grillo, sarei il primo a dire che non dobbiamo farlo. Grillo ha tradito il patto con i propri iscritti al blog. Ha tradito loro, non noi. Vedremo se ci saranno le condizioni di fare una nuova legge con tutti gli altri, ma su questo non sono ottimista".

Infine Renzi si è occupato del caso Consip: "Vogliamo sapere se qualcuno ha deciso di fabbricare delle prove false contro colui che allora era il presidente del Consiglio, non importa chi fosse. Chi prova a fabbricare prove false contro altri deve risponderne".

Lo show renziano su Facebook ha toccato tanti altri argomenti. Ma uno ha colpito in particolare: "Sono usciti i dati Istat: 854mila posti di lavoro in più. Sono convinto che si potrà arrivare a un milione. Qualcuno lo ha fatto come slogan, altri lo fanno con i fatti". Una stoccata a Berlusconi, che sulla legge elettorale vuole continuare a trattare e a provare. E che al momento sembra il suo migliore alleato.

http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... 167648444/

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Ranvit, te l'avevo detto. Adesso tocca mangiarti una ... e votare turandoti naso e occhi.

Per me forse sarà la prima volta che non andrò a votare
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda pianogrande il 09/06/2017, 22:15

Pisapia, appena tirato in ballo, credo per provare a guardarsi in faccia, parte subito con le primarie di coalizione.

Principio anche giusto e coerente con la più recente storia ma forse un po' prematuro senza legge elettorale e senza data delle elezioni.

La smania di protagonismo dei piccoli ha dato alla testa anche a lui.

Renzi prova ancora a raccapezzarsi in questo casino immane ma la realtà è che il PD da solo (tra l'altro, questo PD) non può venire a capo di niente.

Per fortuna non si andrà ad elezioni subito e le pressioni del Quirinale a qualcosa dovranno pur portare.

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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda ranvit il 10/06/2017, 7:36

Speriamo di non parlare piu' di legge elettorale, andiamo a votare alla scadenza naturale della legislatura, votiamo con quello che c'è.....e vediamo che ne esce :roll:

Davvero fantastico questo Paese....
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda mariok il 10/06/2017, 8:23

"Corbyn adesso aprirà sicuramente un dibattito nella sinistra europea".

Questa sarebbe un'apertura a Pisapia? Bisogna conoscere il loro linguaggio, tipo quello dei mafiosi, per capirlo.

A quanto dicono i "retroscenisti" l'apertura consisterebbe in un'alleanza al senato (posto che si voti con la legge attualmente in vigore) in modo da far scendere la soglia di sbarramento dall'8% al 3%.

Cioè un escamotage, niente di serio. E a quanto pare Pisapia ha già respinto l'offerta sdegnosamente.

Sono tutte invenzioni per riempire i giornali ed i telegiornali?

Non saprei e per la verità non è che mi interessi molto.
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda ranvit il 10/06/2017, 9:14

Il problema di Pisapia è che dalle sue parti ci sono o le "vecchie glorie" che sanno fare solo danni o gli infantili e velleitari come D'Attorre & Co.
Non credo proprio che Renzi voglia fare una reunion con tali scafessi che anelano esclusivamente a ricette ampiamente fallimentari.
Credo invece che siccome l'unico risultato che Pisapia possa ottenere è di dar fastidio, Renzi per questo gli ha offerto la ciambella di salvataggio al Senato ;)

Comunque c'è da dire che siamo fortunati....ad avere il piacere di assistere tali e tante oscenità delle ns classi dirigenti. :lol:
Che schifezza! :mrgreen:
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda mariok il 10/06/2017, 10:20

Comunque si voterà con il proporzionale. E lei avrà bisogno di alleati. Pisapia?
«Alla Camera il premio al 4o% consente di tentare l`operazione maggioritaria, anche se non è facile. Con le forze alla sinistra del Pd siamo alleati in molti Comuni dove ora si vota. Pisapia ha fatto per cinque anni il sindaco di Milano con il contributo fondamentale del Pd. Noi ci siamo; vediamo che farà lui». ‘

Anche se c’è D’Alema?
«D’Alema è uscito dal Pd contro di me; non credo adesso voglia fare coalizione. Comunque non dipende dalle persone ma dai contenuti: tagli all’Irpef, periferie, lotta alla povertà, Jobs Act. Non ho niente contro i fuoriusciti. Credo però che alcuni faranno fatica anche a tornare alle feste dell’Unità; perché la nostra gente ha vissuto come una ferita il fatto che se ne siano andati non sulla base di un’idea, come nella tradizione anche nobile della sinistra, ma sulla base di un atavico odio ad personam. Da ultimo mi sono sentito fare la morale perché non sostengo Gentiloni da gente che nel 2013 non l’avrebbe neanche candidato, e ora non gli vota la fiducia».
Dall'intervista di Cazzullo sul corriere
http://www.partitodemocratico.it/primo- ... ffidabili/
Se si presenta alle elezioni con un'alleanza a sinistra, non prende nemmeno il 33% (quanto prese Veltroni nel 2008 insieme a Di Pietro). :lol:

Alleanza comunque impossibile anche da un punto di vista programmatico.
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda ranvit il 10/06/2017, 15:01

Coglioni! Renzi non aspettava altro per buttare tutto all'aria.....visto l'aria che tirava ;) ;) ;)

M5S e Berlusconi sperano nel Colle per resuscitare la legge elettorale
Il «profondo rammarico» di Mattarella per l’accordo saltato alla Camera. I grillini: il tedesco resta il migliore. Ma il Pd sembra aver gettato la spugna

Pubblicato il 10/06/2017
Ultima modifica il 10/06/2017 alle ore 14:52
AMEDEO LA MATTINA, ILARIO LOMBARDO

Matteo Salvini non vuole sentire più parlare di legge elettorale e dice di essere pronto a votare pure a Ferragosto. Matteo Renzi ha gettato la spugna e continua a buttare tutta la responsabilità sui 5 Stelle, facendo finta che a casa sua non ci siano stati franchi tiratori. «E invece io - racconta Renato Brunetta - ho stimato che nelle votazioni ce ne siano stati da 60 a 100 tra le file del Pd. Ma adesso calma: bisogna raffreddare gli animi, riconoscere gli errori commessi da tutti in buona fede, andare avanti con il modello tedesco e andare presto a elezioni». Sono rimasti però solo Forza Italia e il M5S a sperare in una ripresa del dialogo e nei buoni uffici del Quirinale. Sul Colle, tuttavia, tira un vento pessimista.

Grillini spiazzati
Nel tardo pomeriggio di giovedì, mentre la Camera ribolliva di reciproche accuse di tradimento, si sono riuniti in una stanza Roberto Fico, Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. «Siamo stati degli ingenui», dicono sconfortati. Tra di loro hanno ammesso la leggerezza: mai avrebbero pensato che un emendamento sul Trentino avrebbe fatto crollare il patto sulla legge elettorale. «Non doveva venire giù tutto. Abbiamo esultato, è vero - spiega un deputato - ma perché non riusciamo mai a far passare nulla. Se avessimo voluto escogitare una trappola lo avremmo fatto sulle preferenze o sul voto disgiunto, perché sono temi mediaticamente più significativi e ci sarebbero serviti a saldare il nostro fronte interno». Poche ore prima, i 5 Stelle covavano ancora la speranza che non tutto sarebbe deragliato. Toninelli, in continuo contatto con il capogruppo Pd Ettore Rosato, chiedeva rassicurazioni. Poi è arrivato il diktat di Renzi che ha messo una croce sopra al modello tedesco. O almeno così sembra. Perché è ovvio che adesso, nel pieno della campagna per il voto amministrativo di domani, occorre una prova muscolare su chi si sente più ferito e vuole dimostrare di essere il primo a voler andare al voto. Come Di Maio: «Alle urne - dice - con le leggi elettorali che ci sono», una per la Camera e una per il Senato. Anche perché già la Lega è partita con il refrain del voto anticipato. In realtà, come si sono detti i grillini più in vista nei colloqui con Davide Casaleggio e Beppe Grillo, «il voto aiuterebbe solo Renzi». Per i 5 Stelle le elezioni a settembre erano un sacrificio da offrire al Pd in cambio di una legge elettorale che non li sfavorisse. Per questo sperano nel Quirinale.


Mattarella rammaricato
Ma al Colle l’aria che si respira non è di ottimismo. Si sa quanto a Sergio Mattarella avrebbe fatto piacere una soluzione largamente condivisa: proprio per questo la fine del tentativo ha suscitato «profondo rammarico». Eppure i grillini continuano a scommettere nelle triangolazioni con il presidente della Repubblica. Ancora sul modello tedesco? È quello che vorrebbero i 5 Stelle, magari riprendendo il discorso tra luglio e settembre, quando l’agitazione delle ultime ore sarà un ricordo. Nelle prossime settimane i grillini si muoveranno su due piani. Uno più mediatico, in cui si mostreranno irriducibili verso il Pd. E un altro più politico, per riaprire le trattative, offrendo la disponibilità a blindare gli emendamenti e a fare a meno delle preferenze.

La solitudine di Berlusconi
Con l’accordo sul modello tedesco il Cavaliere era tornato al centro della scena politica e immaginava di esserlo anche nella prossima legislatura. Senza una maggioranza certa, Berlusconi già pregustava la soddisfazione di vedere i suoi ministri in un nuovo governo Renzi. E invece il giocattolo si è rotto. E teme che si andrà alle urne nel 2018 quando le condizioni non saranno a lui più favorevoli e sarà già arrivata la sentenza di Strasburgo sul suo ricorso contro la Severino. Una sentenza, questa la sensazione ad Arcore, che non gli consentirebbe di lavare l’onta della decadenza da senatore. Per questo l’ex premier vorrebbe recuperare il patto sul tedesco. «Non possiamo lasciare cadere un’occasione così straordinaria di maturità politica», ha detto ieri ai suoi.
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda pianogrande il 10/06/2017, 16:17

Ormai Berlusconi è ex un po' di tutto (comincia ad assomigliare ad Alfano).

Alla fine, si consoliderà l'immagine di Renzi (il PD) che è l'unica entità seria in mezzo a quel casino (passatemela almeno in nome del tutto è relativo).

Quindi il tempo lavora per Renzi che però deve stare attentissimo a fare passi falsi.

Mattarella, più che "profondo rammarico" sono sicuro che vorrebbe dire, dopo profondo, parole che non possono assolutamente uscire dal Quirinale.

A questo punto, forse a Renzi conviene non "aprire" più a nessuno e continuare a non confondersi e mantenersi più che "solo al comando", solo dalla parte della ragione.

Alla fine ci arriveremo pure ad elezioni e questa immagine è l'unica perseguibile per guadagnare voti e i voti valgono con qualsiaisi legge elettorale a meno che questa non dica che al governo ci va chi ne prende di meno come vorrebbero le nostre intelligentissime minoranze per le quali "le idee valgono più dei numeri".
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda trilogy il 18/06/2017, 20:53

Mi sembra che Pisapia non riscuota grandi consensi. Mentre l'illusione di bersani e d'alema di mettere il cappello sul popolo del no è finita..non li vuole nessuno, mdp non entrerà in parlamento neanche col proporzionale puro. La figura emergente in quest'area è la Falcone. Ormai in molti hanno capito che la scelta dei partiti etnici, duri e puri, che non fanno accordi con nessuno è un'ottima strada per guadagnare uno stipendio in parlamento. Non servono a governare ma è irrilevante. Tanto è dicendo no che si prendono voti. :lol:

http://www.lastampa.it/2017/06/18/itali ... agina.html
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Re: Renzi: "Non sono ottimista su nuovo accordo". E apre a P

Messaggioda pianogrande il 18/06/2017, 23:45

trilogy ha scritto:Mi sembra che Pisapia non riscuota grandi consensi. Mentre l'illusione di bersani e d'alema di mettere il cappello sul popolo del no è finita..non li vuole nessuno, mdp non entrerà in parlamento neanche col proporzionale puro. La figura emergente in quest'area è la Falcone. Ormai in molti hanno capito che la scelta dei partiti etnici, duri e puri, che non fanno accordi con nessuno è un'ottima strada per guadagnare uno stipendio in parlamento. Non servono a governare ma è irrilevante. Tanto è dicendo no che si prendono voti. :lol:

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La "sinistra" diventata ormai l'emblema dell'individualismo.

Carletto Marx farebbe subito una scissione da questi qua.
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