da Robyn il 19/03/2017, 19:08
Il contratto intermittente se regolato bene può essere una forma contrattuale che funziona bene.Il dl fornero ha previsto la comunicazione tramite posta elettronica alla dpl dell'inizio e della fine della prestazione.Inoltre un numero limitato di mesi in un'anno può portare le aziende a non registrare la prestazione svolta per evitare l'assunzione a tempo indeterminato o può aggirarla con un'altra assunzione ma in questo caso l'intermittenza sarebbe troppo bassa per il singolo dipendente con periodi di inattività troppo lunghi,quando un lavoro intermittente può definirsi così se si lavora almeno sette mesi durante l'anno solare anche se discontinui.Poi il periodo di preavviso con cui si comunica l'inizio della prestazione non può essere inferiore ai due giorni per dare la possibilità di organizzarsi e la contrattazione decentrata può derogare solo in melius con un numero maggiore di giorni di preavviso e non in pegius.Infine per evitare abusi il lavoratore deve dare la sua prestazione per le funzioni per le quali è stato assunto e non dare prestazioni differenti da quella per la quale è stato assunto.In merito al periodo di inattività come in altri paesi riceve il minimo retributivo che in genere è dell'80% dell'ultima retribuzione percepita più contributi,questo per le sue esigenze di vita,uscire di casa poter pagare una canone di locazione e vale il principio di non discriminazione con gli altri lavoratori.Il lavoro intermittente evita la ridicola ricerca di volenterosi in caso di surplus di lavoro cosa che significa lavorare durante il week end a natale etc.Invece in caso di surplus lavoratori dipendenti normali ed intermittenti il week end e il natale e le altre festività possono utilizzarle per il tempo libero e le altre esigenze di vita
Locke la democrazia è fatta di molte persone