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Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda pianogrande il 16/01/2017, 23:16

Giovigbe ha scritto:[quote="pianogrande
............... nemico ............. traditori


manco col berlusca sti termini......[/quote]

Come lo chiami chi dà addosso al suo partito e brinda alla sconfitta?

Quello che volevo comunque portare in discussione è che l'atteggiamento da nemico e da traditore è stata una libera scelta ma che non si può pretendere un trattamento speciale per questo in nome non si capisce affatto di quale principio.
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda mariok il 17/01/2017, 11:46

Altro che calo di iscrizioni. I problemi del PD sono ben altri.

De Luca pronto a ricandidarsi senza Pd

Il governatore lancia la sfida davanti a mille ultrà di Campania libera: “Il rinnovamento siamo noi. Vinceremo” Il deputato Palladino si schiera con il presidente e attacca il Comune: “De Magistris fa perdere milioni di euro”
DAL NOSTRO INVIATO
OTTAVIO LUCARELLI
AFRAGOLA. «Fra tre anni ci giudicheranno per ciò che avremo fatto. E vinceremo la sfida». Più di una prova muscolare. Più di un partito personale. Vincenzo De Luca, davanti a mille ultrà arrivati nel teatro di Afragola da tutta l’area Nord di Napoli e dalla provincia di Caserta, annuncia la ricandidatura alle elezioni regionali del 2020 e fa capire che è pronto ad andare alle urne anche da solo con il suo simbolo “Campania libera” che da ieri è ormai di fatto un partito strutturato aperto a sinistra e a destra. Un contenitore, come lui lo definisce, dove trovano posto parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, presidenti di Municipalità e tanti altri amministratori locali.
Domenica su Repubblica Matteo Renzi ha parlato della necessità di “facce nuove” al Sud e ora De Luca rilancia: «Il rinnovamento siamo noi. Voglio vedere chi riesce a riunire un lunedì sera mille persone in un teatro. E ho scelto Afragola perché se non ci pensa la Regione nessuno pensa ai due milioni di abitanti della provincia che sono abbandonati». La prima di una serie di stoccate riservate a Luigi de Magistris, sindaco di Napoli ma anche della città metropolitana.
Quindi il progetto. «Il nostro spiega De Luca - è un contenitore per diversi orientamenti, per mettere assieme energie che andrebbero disperse. Con noi ci sono tanti ragazzi e ragazze che vogliono impegnarsi con onestà e concretezza contro la politica politicante. Noi siamo quelli che stanno in mezzo alla gente. Noi siamo un’altra cosa, siamo la politica che risolve i problemi senza scaricarli sempre sugli altri. Siamo un movimento di volontariato civile. La Campania la cambiamo oggi o sarà perduta. E chi ci attacca lo fa perché stiamo mettendo le mani su chi ha rubato. Ma la festa è finita. Il bancomat della Regione è chiuso. A Nola hanno causato un danno di immagine a tutta la sanità campana e noi abbiamo portato le carte in Procura. Chi fa ammuina per fermarci sta perdendo tempo. A casa i ladri. A casa chi non sa organizzare un pronto soccorso».
Una manifestazione organizzata dai tre consiglieri regionali di “Campania libera”. A presiederla è Tommaso Casillo, vicepresidente del Consiglio regionale. Sul palco Franco Moxedano, consigliere di Idv prontissimo a “traslocare” in Campania libera «portando con me un gran numero di consiglieri».
Sul palco il deputato Giovanni Palladino che rappresenta da oggi il collegamento del partito di De Luca tra la Regione e il parlamento. Con Campania libera anche un presidente di Municipalità, Apostolos Paipais, che guida da indipendente di centrosinistra l’area di Scampia-Chiaiano-Piscinola e Marianella. In sala Luca Esposito, ex assessore comunale, Nino Bocchetti, ex segretario provinciale della Margherita, il consigliere regionale Francesco Borrelli, che guida in Regione il gruppo verdi-socialisti- Campania libera, i sindaci di Cercola e Qualiano, i consiglieri regionali Carmine De Pascale (capogruppo di “De Luca presidente”) e Luigi Bosco di Campania libera arrivato ad Afragola con 150 amministratori dell’area casertana. Ad attendere De Luca ci sono anche i lavoratori dei “Bacini di crisi” di Napoli e Caserta, delegazioni di infermieri e vigili del fuoco.
Dal deputato Palladino l’ultima stoccata a de Magistris: «Grazie a lui l’area metropolitana perde milioni di euro. Ma ora ci siamo noi e con De Luca continueremo a vincere». Nel mirino anche Palazzo San Giacomo.
http://quotidiano.repubblica.it/edizion ... laypages=2
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda pianogrande il 17/01/2017, 12:49

Adesso abbiamo anche il populismo alla De Luca dopo quello alla De Magistris.

In ogni caso e dopo aver doverosamente chiamato le cose col loro nome, non è male questo fermento che scuote un po' i vertici troppo presi dalla politica virtuale dei tweet e dei talk show.

Ormai la lotta per il potere si svolge sull'uso del partito per emergere seguito dal localismo più sfrenato per assicurarsi il consenso in eterno.

De Luca, a differenza di de Magistris, può arrivare a buoni risultati?

Spero comunque di sì.

Aggiungo inoltre che il PD pare non si sia ancora accorto che sta cominciando a dare i suoi frutti, non ancora dirompenti ma in progressione continua, un altra sorgente di populismo e cioè il populismo da terremoto (che si chiama ancora "sisma" per quelli del giornalismo copia incolla e quelli della politica virtuale).

Il sisma, ormai lo darei per sicuro, non ha finito di colpire e finirà per far tremare palazzi che non hanno molto a che fare con l'epicentro fisico.
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda Robyn il 17/01/2017, 13:01

De Luca è come Bassolino non lascia spazio ai giovani.Dopo che hai fatto il tuo basta bisogna lasciare spazio ai giovani non si è giovani in eterno perche essere giovani in eterno significa lasciare ai margini i giovani che rimarranno sempre e solo spettatori e quando non saranno più giovani si dirà loro sei vecchio non puoi fare più niente
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda mariok il 17/01/2017, 18:36

Vediamo che viene fuori da questa preannunciata "rivoluzione".

Ma del problema Campania non mi pare si parli. Così come non ho capito cosa ne sarà del PD romano.

Tra le carte di Renzi un trentenne per rilanciare il Pd
Un dirigente emiliano nel ruolo chiave della organizzazione. In segreteria anche Carofiglio
TOMMASO CIRIACO
ROMA.
Emiliano, renziano e soprattutto giovane: ecco il profilo che ha in mente Matteo Renzi per rilanciare l’organizzazione del Pd. Un volto nuovo e pronto alla battaglia delle elezioni politiche. Deciderà nelle prossime ore, perché già domani la nuova cabina di regia sarà pronta per il varo. L’alternativa, ancora in campo, è lasciare questa delega al vicesegretario Lorenzo Guerini, di cui l’ex premier continua a fidarsi.
L’idea è venuta in mente al leader qualche giorno fa. Come rivoluzionare il partito, soprattutto nel caso in cui si dovesse davvero tornare alle urne entro giugno? Con un uomo-macchina giovane e under 40, capace di organizzare la campagna elettorale al fianco del segretario. Esclusa la soluzione toscana per evitare nuove polemiche sul “Giglio magico” - si era pensato all’aretino Marco Donati e all’ex sindaca di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti - Renzi ha puntato dritto su un profilo emiliano. Il nome resta top secret, ma l’identikit si avvicina molto a quello di una manciata di dirigenti. Tra questi, il segretario regionale dell’Emilia Romagna Paolo Calvano, trentanove anni ed ex capo dei dem ferraresi. Oppure Francesco Critelli, 38 anni. La “controindicazione” è che proviene dalla sinistra del Pd, ma è considerato una macchina da guerra se si parla di organizzazione. Conta però soprattutto la volontà del segretario, che si riassume in una parola, “rivoluzione”, anche a costo di rompere gli schemi.
Se l’organizzazione dovesse passare di mano, la vicesegreteria resterebbe comunque in mano a Guerini. Al suo fianco ci sarà sempre Deborah Serracchiani. Un indizio? Ha convocato per domani i segretari regionali, difficile che l’abbia fatto da “uscente”. Per il resto, lo schema del segretario è quello di pochi e mirati innesti, pochissime bocciature. A rischio soprattutto l’ala “rosa”, a partire da Sabrina Capozzolo.
Di certo entrerà in squadra Gianrico Carofiglio, scrittore un tempo assai vicino a Michele Emiliano, oggi in freddo con il big pugliese. A lui andrà la Cultura, se Lorenza Bonaccorsi dovesse traslocare ad altro incarico, o comunque la gestione dei rapporti con gli artisti e gli intellettuali. Certo anche il ritorno nella plancia di comando di Piero Fassino, agli Esteri. A Tommaso Nannicini, poi, sarà affidata la stesura del programma del partito in vista delle elezioni. Potrebbe affiancarlo il ministro Maurizio Martina, anche se il suo caso è più spinoso. Scartata per lui la casella dell’organizzazione e pure quella della vicesegreteria, si dovrà accontentare di un ruolo meno ambizioso, ma comunque “politico” e utile a rappresentare la sua corrente nei nuovi assetti dem.
E i sindaci? L’operazione procede un po’ a rilento e verrà forse ridimensionata. In campo restano però alcuni nomi: il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, quello di Pesaro Matteo Ricci, il primo cittadino di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e forse quello di Ercolano Ciro Bonajuto. In freezer, invece, l’idea di dar vita a una segreteria con i due vicesegretari, i due capigruppo e i capicorrente Matteo Orfini e Maurizio Martina. «Assomiglia troppo a uno dei “caminetti” del passato», ha sentenziato Renzi.http://quotidiano.repubblica.it/edizion ... laypages=2
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda pianogrande il 17/01/2017, 23:15

La mia impressione è che il PD si avvii (per amore o per forza) a essere un partito confederato con fortissimi poteri locali.

Questo può dare forza a livello locale ma trasformare in un nudo nome il livello nazionale.

Un partito liquido o piuttosto una costruzione fatta di incastri che non sempre si incastrano?
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda trilogy il 17/01/2017, 23:42

pianogrande ha scritto:La mia impressione è che il PD si avvii (per amore o per forza) a essere un partito confederato con fortissimi poteri locali.

Questo può dare forza a livello locale ma trasformare in un nudo nome il livello nazionale.

Un partito liquido o piuttosto una costruzione fatta di incastri che non sempre si incastrano?


Penso che molto dipenderà dalla legge elettorale che verrà adottata. Maggioritario, proporzionale, collegi uninominali o meno, richiedono e favoriscono strutture organizzative differenti.
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Re: Per riflettere: Calo di iscrizioni nel PD

Messaggioda mariok il 19/03/2017, 18:24

Il bello di internet: le tracce restano.

Dopo aver speculato sul presunto crollo delle iscrizioni nel PD, oggi la stessa fonte (la repubblica) utilizzata qualche mese fa, scrive:

Nel 2014 gli iscritti erano 378.669, mentre nel 2015 sono stati 395.574. I conteggi ufficiali, trapelati in serata, dicono che gli iscritti al Pd nel 2016 sono 405.041

Forse qualcuno dovrebbe ammettere di aver scritto cavolate e qualcun altro di averle strumentalizzate per portare acqua alle sue tesi preconcette. :mrgreen:
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