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Mills. Per quello che può servire...

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Re: Mills. Per quello che può servire...

Messaggioda Loredana Poncini il 19/02/2009, 8:04

Quel "poco", Vittorio, che basterebbe per vincere, è forse quel CAMBIARE davvero non gonfiando più le proprie prebende e gli intrallazzi di ogni tipo ? Ecco un segnale che è indispensabile !
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Re: Mills. Per quello che può servire...

Messaggioda pierodm il 19/02/2009, 10:12

Tempi messianici

Abbiamo finalmente l'Immacolata Corruzione: come nel modesto antefatto di duemila anni fa, esiste il frutto senza il seminatore.
E poi dicono che non è Unto.
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Re: Mills. Per quello che può servire...

Messaggioda Stefano'62 il 19/02/2009, 15:25

ranvit ha scritto:Vedremo se ci saranno eventuali conseguenze....in qualche modo.

Nel frattempo inviterei anche io a riflettere molto....perchè in questo Paese la maggioranza degli elettori "si tiene" Berlusconi?
Io, dando per scontato tutti i difetti di noi italiani ma rifiutandomi di credere che sono ignoranti e appecorati, credo di aver capito....perchè gli altri sono anche peggio!

Vittorio

NIENTE è peggio di un corrotto,corruttore e populista che cerca di prendere il potere e poi di tenerlo per sempre a costo di cambiare l'essenza stessa della nostra Democrazia.
La gente lo vota semplicemente perchè è inebetita dalla propaganda martellante che spiega che si tratta solo di un povero perseguitato.(la goccia spacca la pietra,alla lunga)
La sinistra ha molte colpe,e Vittorio ha ragione da vendere a denunciarle (lo preciso perchè dai miei post forse non era emerso chiaramente) ma da sole non bastano a convincere la gente a votare un tipo del genere.
Se non avesse fatto il lodo alfano...se oggi fossero passati quelli in borghese a chiedergli di seguirlo al cospetto di un procuratore inquirente....
ebbene avrebbe gridato all'uso politico della giustizia,tacendo sulle sentenze su Mills,avrebbe gridato al giustizialismo (chissà poi cos'è ? Boh.),avrebbe annunciato inchieste e avrebbe mobilitato tutti i suoi ""esperti"",i "nani e le ballerine" dei suoi soporiferi strumenti di "acculturamento" e tutti quelli che compongono il sottobosco del suo impero,forse persino i puffi,per gridare al complotto...
E LA GENTE GLI AVREBBE CREDUTO.

Stefano

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Re: Mills. Per quello che può servire...

Messaggioda lucameni il 20/02/2009, 2:14

http://www.agoravox.it/In-Italia-l-informazione-e.html


giovedì 19 febbraio

"In Italia l’informazione è reticente. Il caso Mills visto dall’estero.
Le vicende politiche italiane, spesso manipolate dai media nazionali, assumono la dimensione tragica che meritano se viste con lo sguardo attento e libero della stampa estera. Sempre più spesso i giudizi espressi dai media stranieri, nei confronti del teatrino della politica italiana, sono più attenti e veritieri di quelli di certo giornalismo nostrano.

Negli ultimi giorni, ad esempio, la condanna dell’ex legale di Silvio Berlusconi David Mills a quattro anni e sei mesi di carcere per avere reso falsa testimonianza in due processi, dietro compenso di denaro, al fine di alleggerire le posizioni processuali del Premier, ha trovato ampio risalto presso la stampa estera che gli ha dedicato articoli e prime pagine. Alla reticenza dell’informazione italiana fa da contraltare la chiarezza dei giudizi stranieri, concordi e bipartizan. Il giornale inglese The Guardian si occupa del caso con numerosi servizi e punta l’attenzione sul Lodo Alfano “considerato una priorità del governo Berlusconi” e “Il verdetto di ieri mostra quanto valore aveva quella mossa”.

La BBC ricorda come la legge sull’immunità sia molto “controversa”. Richard Owen sul sito del Time commenta “le stranezze della giustizia italiana” osservando come “la cosa più bizzarra è stata forse la decisione del giudice di condannare al risarcimento dei danni in favore dell’ufficio del Primo ministro, perché Mills, e quindi almeno per implicazione Silvio Berlusconi, il Primo ministro, ha deviato il corso della giustizia”, “solo in Italia” può succedere.

Il quotidiano spagnolo El Mundo titola “Quattro anni di prigione per l’avvocato corrotto da Berlusconi” mentre El Pais scrive che la sentenza “getta un’ombra inquietante” sul Cavaliere considerando paradossale che l’imputato sia stato condannato a risarcire 250 mila euro alla Presidenza del Consiglio “come dire a Berlusconi”.

I giornali francesi sono sulla stessa linea. Le Figaro scrive che “Lo scorso ottobre, Silvio Berlusconi si è messo al riparo della giustizia facendo approvare una legge che gli garantisce l’immunità penale durante il suo mandato alla guida del governo italiano. Immunità che non copre però il suo ex avvocato, condannato per falsa testimonianza in favore del Cavaliere”, “non è il primo avvocato di Berlusconi a finire in prigione” rammentando la vicenda che coinvolse Cesare Previti riconosciuto “colpevole di corruzione di magistrati nell’affare Fininvest”. Le Monde titola sulla condanna per «false testimonianze» a favore di Berlusconi.

Se decidiamo di attraversare l’oceano e volgere lo sguardo verso gli USA la situazione non cambia. I giornali affondano i loro giudizi. L’International Herald Tribune e il New York Times pubblicano un articolo di Rachel Donadio che si mostra sorpreso della scarsa attenzione riservata alla notizia dai media italiani: “La storia del giorno non era quella della corruzione, ma dell’espansione del potere di Berlusconi in Italia”, e così una notizia “che avrebbe mandato in fibrillazione il sistema politico di diversi Paesi”, “non era nemmeno tra i titoli di testa del telegiornale della sera”.

Il servizio che titola “Avvocato condannato per corruzione per aver protetto Berlusconi” spiega come da co-imputato nello stesso processo, Berlusconi sia riuscito a garantirsi l’immunità grazie al Lodo Alfano e come “in 15 anni di dominio della vita politica italiana, sia riuscito a trasformare ogni sconfitta legale in un capitale politico”, "Più Berlusconi riesce a manipolare il sistema a suo vantaggio, più gli italiani sembrano ammirarlo". Tornando sul vecchio continente ci imbattiamo in un articolo di Alexander Stille per il magazine del quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung. Il pezzo pubblicato qualche giorno primo della sentenza Mills fa a pezzi la politica italiana. Con agghiacciante realismo dimostra come l’Italia stia andando “Sempre più a fondo” e implicitamente dimostra il grado di asservimento dell’informazione nazionale e la debolezza di gran parte dell’opposizione che dinanzi a troppe cose preferiscono glissare o rimanere in silenzio. Un silenzio pregno di colpe.

Stille analizza gli ultimi anni della politica italiana senza concedere sconti a nessuno: “La situazione della nazione è disastrosa, la politica è corrotta, l’economia è agli sgoccioli”, “da 14 anni, l’Italia è stata quasi ininterrottamente governata da un capriccioso miliardario con 17 procedimenti penali sulle spalle e che nonostante cio’ ha ancora il supporto di una grande maggioranza degli italiani”, “Da una delle più grandi storie di successo europeo è diventata una delle economie più deboli nel continente”, “Un paese paralizzato e profondamente frustrato, nelle mani di pochi gruppi di interesse, e in una situazione per cui non è né in grado né disposto a cambiare qualcosa. Un paese dove la popolazione è fondamentalmente disgustata dalla classe politica e per questo vota un uomo che per lo meno non nasconde di voler fare innanzitutto i propri interessi”.

Stille non risparmia critiche neanche al centro-sinistra: “Sotto Prodi, l’economia ha proseguito la sua discesa e nel 2006 e nel 2007 sono da segnalare altri due anni di crescita zero. Nello stesso periodo, vanno accumulandosi mucchi di spazzatura e rifiuti tossici a Napoli e dintorni. E nonostante questi problemi i partiti della coalizione di centro-sinistra continuarono a litigare in pubblico. Gli elettori non hanno quindi riscontrato praticamente alcuna differenza tra destra e sinistra e hanno cominciato a considerare la politica nella sua interezza come una casta che si occupa soprattutto della sua auto-conservazione e si distribuisce privilegi straordinari e eccessive prebende”.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero


Condanna Mills «imbarazzante» per Berlusconi, ma l'Italia glissa
di Elysa Fazzino

Verdetto «imbarazzante» per Berlusconi, una sentenza che in molti Paesi farebbe tremare l'establishment politico, ma in Italia «non era nemmeno tra i titoli di testa del telegiornale della sera». La condanna dell'avvocato inglese David Mills è invece in evidenza sulle home page di molti siti britannici e oltreoceano attira l'attenzione del New York Times, che si stupisce: «La storia del giorno non era quella della corruzione, ma dell'espansione del potere di Berlusconi in Italia», con la vittoria in Sardegna e le dimissioni di Walter Veltroni.

Mills, si legge sul New York Times, è stato condannato per avere preso una mazzetta «in cambio di avere mentito per proteggere il Primo ministro». Berlusconi era co-imputato fino all'anno scorso – spiega il quotidiano Usa - quando ha fatto approvare in Parlamento una legge che dà l'immunità alle più alte cariche, «in particolare a lui». Il miliardario, «che possiede il più grande impero italiano dei media», «è stato ripetutamente condannato per corruzione», ma le imputazioni sono state rovesciate in appello o sono scadute per decorrenza dei termini. Si è sempre dichiarato non colpevole, precisa il giornale newyorchese. «Più Berlusconi volge il sistema a suo vantaggio, più gli italiani sembrano ammirarlo».

Nel servizio di Rachel Donadio viene citato Sergio Romano, che si domanda perché parte della società italiana non sia scandalizzata. E Alexander Stille, secondo cui «gli italiani si sono convinti che la politica è una cosa sporca, tutti hanno scheletri nell'armadio, i giudici hanno dato più attenzione a Berlusconi … e quindi hanno trovato più scheletri». Mills – continua il New York Times - è stato condannato a quattro anni e mezzo, ma difficilmente andrà in carcere. «In base alla legge italiana, la prigione comincia solo dopo la sentenza definitiva. Ed è improbabile che i due round di appelli possibili finiscano prima del 2010, quando decorrerà il termine di dieci anni previsto per casi del genere». Analogamente, «se Berlusconi resterà in carica fino ad allora, perirà anche il caso contro di lui».

«La corte dice che Mills ha preso la mazzetta di Berlusconi», è il titolo del Financial Times, che senza fare distinguo sulla provenienza dei soldi scrive: Mills è stato condannato a quattro anni e mezzo per avere accettato «una mazzetta di 600mila dollari da Silvio Berlusconi, ora il premier italiano», in cambio di «false testimonianze» in due processi.

Berlusconi, che ha spesso accusato i magistrati italiani di volersi fare «vendetta» nei suoi confronti, «sarà molto imbarazzato dal verdetto», scrive ancora il Financial Times, in un servizio firmato da Vincent Boland e Guy Dinmore. Il quotidiano fa notare che la legge sull'immunità è al vaglio della Corte costituzionale. «Se dovesse pronunciarsi contro l'immunità, il suo processo, nel quale era co-imputato, ricomincerebbe daccapo». I suoi collaboratori hanno trattato il caso come «un fastidioso ostacolo» al compito più importante di mandare avanti il governo e come un'ulteriore giustificazione dell'immunità data dal Parlamento.

La Bbc ricorda che la legge sull'immunità è «controversa». Il Guardian ha, tra i numerosi articoli sull'argomento, un titolo su Berlusconi: «L'immunità data dal Parlamento potrebbe essere annullata dalla Consulta». Appena tornato al potere, ricorda John Hooper, Berlusconi aveva fatto della legge sull'immunità una priorità del suo governo. «Il verdetto di ieri mostra quanto valore aveva quella mossa». Ma il primo ministro «non è ancora al sicuro», perché la Corte costituzionale potrebbe ancora bocciare la legge, come fece con una legge simile nel 2004. Se la legge fosse dichiarata incostituzionale, il processo potrebbe ripartire. Ma vista la lentezza della giustizia italiana», è improbabile che si arrivi rapidamente a una condanna e il reato di cui Berlusconi è accusato cade in prescrizione il prossimo febbraio. Ci sono però altre accuse che vedono i due uomini co-imputati. Qui i giudici hanno «fermato l'orologio» e se la legge fosse dichiarata incostituzionale, i pm avrebbero più tempo. Il Guardian si spinge oltre con le ipotesi: «Anche se fosse condannato, Berlusconi può star tranquillo che non andrà in prigione. Potrà sembrare più giovane, ma ha più di 70 anni. E' l'età massima alla quale si può essere incarcerati in base alla legge italiana».

Sul sito del Times è pubblicato un breve commento «Le stranezze della giustizia italiana». Con tono ironico, Richard Owen osserva che con la lentezza dei processi in appello ci si domanda se ci siano italiani che scontano la pena. «Ma la cosa più bizzarra è stata forse la decisione del giudice di condannare al risarcimento dei danni in favore dell'ufficio del Primo ministro (la parte civile costituita, la Presidenza del Consiglio, ndr) perché Mills – e quindi almeno per implicazione Silvio Berlusconi, il Primo ministro – ha deviato il corso della giustizia». «Solo in Italia» può succedere, avrebbe detto scuotendo il capo un cronista giudiziario italiano.

I siti britannici – oltre a quelli citati, l'Independent, il Daily Mail, il Telegraph - si soffermano anche sui risvolti interni della vicenda: Mills è il marito, separato, di Tessa Jowell, ministro inglese per le Olimpiadi, e lo stesso Tony Blair era dovuto intervenire per chiarire che lei non sapeva nulla della provenienza dei soldi, che la coppia usò per pagare il mutuo sulla casa.

La notizia ha fatto il giro anche dei siti francesi e spagnoli. Le Monde titola sulla condanna per «false testimonianze» a favore di Berlusconi. Le Figaro ricorda che Mills «non è il primo avvocato di Berlusconi a finire in prigione»: Cesare Previti è stato condannato in via definitiva a sei anni di prigione nel 2006 per corruzione di magistrato nell'affare Fininvest. «Quattro anni di prigione per l'avvocato corrotto da Berlusconi», titola El Mundo, «l'impresa di Berlusconi corruppe l'avvocato Mills», scrive El Pais, che pure osserva come «paradossalmente» l'imputato sia stato condannato anche a risarcire 250mila euro alla parte civile, la Presidenza del Consiglio, «come dire a Berlusconi».
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Mills. Per quello che può servire...

Messaggioda Stefano'62 il 20/02/2009, 2:19

Grazie lucameni....
Ma ho il sospetto che si liquiderà tutto con la solita solfa dei brutti magistrati cattivi che sono stufi di mangiare bambini e ora vogliono assaggiare berlusconi.
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Re: Mills. Per quello che può servire...

Messaggioda flaviomob il 20/02/2009, 21:52

ranvit ha scritto:Non passa neanche per la testa, a tanti intelligentoni ipercritici, che basterebbe poco per vincere le elezioni e poter fare finalmente una politica di centrosinistra....europea, pragmatica, democratica, liberale. Non di un terzomondismo/buonismo sciocco ed inconcludente.Vittorio


Magari bastasse poco... oltretutto non sarebbe sufficiente vincere le elezioni per realizzare un programma di centrosinistra, perché si porrebbero sempre distinguo, questioni "etiche" (leggi: l'Opus Dei mantiene il potere di veto nel PD tramite... cilicio). Ma di questi tempi di vincere qualcosa non se ne parla proprio... Veltroni ora gioca a fare la verginella innocente ma ha gravissime responsabilità per le scosse telluriche che ha provocato, riportando in sella Berlusconi quando, a fine 2007, era politicamente morto dopo l'approvazione della finanziaria del governo Prodi. Sì, il centrosinistra è una cristalleria. Evidentemente se ti muovi col piglio di Dumbo, qualche cosa succede. Ora s'è rotto persino il giocattolino PD, ma non abbiamo ancora toccato il fondo. Riusciranno ancora a farsi/farci molto male, perché il morto ormai ha afferrato il vivo e come minimo ce lo restituirà pieno di bubboni infetti... Del resto che cosa ci si può aspettare da questi politici velatamente razzisti, populisti e demagoghi quando c'è da dare addosso al capro espiatorio più debole (possibilmente straniero o dalla pelle di diverso color, ma anche rom errante), seminatori di insicurezza sociale, palazzinari, amici di camorristi e mafiosi, collusi, raccomandati e raccomandanti. Il PD ha fatto la brutta copia di Forza Italia, però sfigata, sfilacciata, un pò depressa e tenebrosa ma forchettona e corruttibile. Le voci critiche sono state fatte fuori in qualche modo (anche da internet, nevvero...) e ora chi ha voglia a gridare nel deserto? La profezia di Nanni Moretti si è avverata oltre l'immaginazione, abbiamo perso (e continueremo a perdere) storiche roccaforti, facciamo terra bruciata di tutto quanto si muove a sinistra del PD (generando astensionismo crescente e disaffezione) ma siamo ostaggi del clerico-fascismo della Binetti (che sfiduciò Romano e non fu espulsa), dei distinguo particolari, delle genuflessioni a giorni alterni, dei v(u)oti di coscienza pelosa.
Il PD ha meno iscritti dei DS, come ricorda oggi D'Alema su Repubblica: il morto ha afferrato il vivo e lo trascina sottoterra.
Traditi gli operai e le classi subalterne
Tradita la magistratura
Traditi gli immigrati per bene (molto più produttivi - mediamente - degli italiani in termini di PIL pro capite)
Traditi gli ideali e sputtanata la "diversità" storica dei militanti del PCI
Tradita la democrazia, per il verticismo ed il plebiscitarismo
Tradita l'alternanza con continui inciuci e trasformismi
Tradita l'identità politica, con un mostro immobilizzato incapace di prendere qualsivoglia posizione
Tradito Prodi
Tradito il ruolo dell'opposizione
Tradito chi denunciava il conflitto d'interessi
Tradito chi ricordava la questione morale
Tradito il Sud sotto la monnezza e la corruzione dilagante

Si fermeranno qui? Non ne sono capaci, ormai...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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