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Meglio se l'Italia esce dall'Euro

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Re: Meglio se l'Italia esce dall'Euro

Messaggioda mauri il 10/12/2016, 20:19

uscire dall'euro? dalla padella alla brace, maccome dopo le lacrime e sangue da prodi a monti che ci hanno svuotato ora anche peggio nelle sabbie mobili?, con renzi si è raggiunto un certo equilibrio le pensioni vengono pagate il lavoro si intravvede e qualche soldo in più si è visto e le persone si accontentano anche di galleggiare nella palude, piutost che nient le mei piutost
perchè con gli uomini che abbiamo in parlamento non si va da nessuna parte renzi veleggiava ed è stato affondato dai suoi compagni di partito, la riforma della costituzione andava a colpire troppi privilegi quindi purtroppo siamo in mano a quelli dei privilegi e alle mafie che danno lavoro sommerso, l'unica alternativa per cambiare è una rivoluzione alla francese ma impossibile da attuare, M5S? quelli parlanoparlano e nulla fanno così non sbagliano...
eppoi questo pessimismo aleggia nel forum non mi sembra faccia bene alle discussioni e nemmeno a noi, sussù un po' di speranza
ciao mauri

ps
intanto tsipras...restituisce un po' di soldi come ha fatto renzi...

Grecia, Tsipras regala una tredicesima straordinaria alle pensioni minime
Oltre 620 milioni andranno agli 1,6 milioni di pensionati che prendono meno di 850 euro al mese. Il governo blocca anche l'aumento dell'Iva per le isole dell'Egeo travolte dalla crisi dei migranti e promette l'assunzione di 5mila medici
http://www.repubblica.it/esteri/2016/12 ... 153735575/
Ultima modifica di mauri il 10/12/2016, 20:36, modificato 1 volta in totale.
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Re: Meglio se l'Italia esce dall'Euro

Messaggioda Giovigbe il 10/12/2016, 20:34

mauri ha scritto:.........ed è stato affondato dai suoi compagni di partito,



si è sempre colpa degli altri.........a cominciare dal "destino cinico e baro" di saragattiana memoria.

dare la colpa agli altri evita di dover riflettere sui propri errori. Cosa ancor più difficile se l'ego smisurato ti impedisce di considerare la possibilità stessa di errare.

Renzi ha sbagliato nel non ascoltare nessuno nel partito se non i suoi tirapiedi usi solo a dire SI perché da lui dipendevano. un partito non è una azienda.
Ha sbagliato nel considerare i sindacati come suoi avversari. Non ha ottenuto nessun posto di lavoro sostenibile cioè che non venga meno al primo girare di palle del datore di lavoro.

E mi sembra che lo sbaglio di Renzi si faccia anche in questo forum e mi domando se Renzi ne è l'anima o il prodotto
Ci sono uomini che usano le parole all'unico scopo di nascondere i loro pensieri. VOLTAIRE
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Re: Meglio se l'Italia esce dall'Euro

Messaggioda mariok il 10/12/2016, 20:57

Questa ossessione per Renzi, a prescindere dall'argomento in discussione (qui per esempio si parla della possibile uscita dall'euro), ha ormai qualcosa di patologico.

Io ne sarei preoccupato :mrgreen:
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Meglio se l'Italia esce dall'Euro

Messaggioda mariok il 24/12/2016, 0:10

Bolivares venezuelani, pesos argentini, rupie indiane, lire turche, grivnie dell’Ucraina; la lista delle monete andate in picchiata negli ultimi mesi è lunga. E ovunque sia, la svalutazione «pilotata» non porta mai a nulla di buono.

Maduro come Modi: via i 100 bolivar. E i venezuelani assaltano le banche

Per fermare inflazione e corruzione il governo ritira i tagli più grandi. Popolazione ridotta alla fame, scontri in strada e negozi saccheggiati
Pubblicato il 23/12/2016
Ultima modifica il 23/12/2016 alle ore 13:36
EMILIANO GUANELLA

RIO DE JANEIRO
Hai praticamente distrutto l’economia del tuo Paese, non sai come fronteggiare un’inflazione incontrollabile, la gente scende in piazza per protestare e allora, come se fosse un colpo di magia, ricorri ad uno dei «trucchi» più vecchi del mondo; stampi nuove banconote per evitare che il tutto crolli. È successo in Egitto, in India, nell’Argentina dei Kirchner e sta succedendo, nel mezzo di una gravissima crisi, nel Venezuela di Nicolas Maduro. Strategie che possono servire come una soluzione tampone, anche se quasi sempre si rivelano fallimentari.

A Caracas la situazione è ormai fuori controllo. L’inflazione del 2016, secondo la stima del Fmi, è al 475% e la gente da almeno 3 anni deve fare i conti con un triplice cambio; quello ufficiale, per il quale un euro vale poco più di 700 bolivares, quello della strada (un euro a 2.900 bolivares) e quello dei prodotti alimentari più comuni, venduti al mercato nero e che sovente non si trovano nemmeno pagandoli oro. I prezzi, così, volano e le banconote non bastano mai; una Coca-Cola costa l’equivalente di 6 euro, un paio di jeans oltre 700. Solo nell’ultima settimana è triplicato il prezzo dell’harina pan, la farina con la quale si fanno le arepas, il pane locale, oltre a quello del caffè e dell’olio. Considerando che il taglio più grande in circolazione è di 100 bolivares (3 centesimi di euro), per fare anche una piccola spesa quotidiana oggi ci si deve riempire il portafoglio di banconote. Per risolvere il problema, Maduro ha deciso di toglierle dalla circolazione e di introdurne di nuove, con tagli da 500 fino a 20.000 bolivares, ma lo ha fatto dando appena 4 giorni di tempo per la transizione, causando un assalto alle banche da parte di cittadini timorosi di trovarsi con carta straccia in mano.

Le nuove banconote, nel frattempo, non sono mai arrivate, mentre la protesta è cresciuta in tutto il Paese, con scontri ed assalti a supermercati, tre morti e centinaia di arresti. Il Presidente è dovuto tornare sui suoi passi, prorogando la deadline per i 100 bolivares al due gennaio prossimo. Nel farlo, ha rispolverato il suo discorso preferito, quello del complotto internazionale orchestrato da Washington. «I gringos - ha detto - ci stanno sabotando; hanno bloccato gli aerei con le nuove banconote e aiutano i delinquenti che assaltano i negozi». La bagarre sui bolivar, del resto, è l’ultima dimostrazione del collasso. L’erede di Chavez è sempre più chiuso su se stesso, evidentemente incapace di affrontare la crisi economica e con l’opposizione, che controlla il Parlamento, che punta a farlo cadere nei prossimi mesi. Lo scontro è totale, ogni decisione del Congresso contro l’esecutivo viene di fatto congelata dalla Corte Suprema, al punto che ormai è difficile pensare al Venezuela come un paese pienamente democratico. «Giocare» con la valuta locale, del resto, è una pratica molto comune.

È successo anche con Cristina Kirchner in Argentina. Nonostante a Buenos Aires si viaggiasse ad un’inflazione intorno al 30% e con un cambio parallelo del peso col dollaro che duplicava quella ufficiale, la presidente peronista si è sempre rifiutata di emettere banconote di tagli superiori ai classici 100 pesos. Il suo successore Mauricio Macri ha invece eliminato subito il cambio blindato e ha fatto stampare banconote da 200 e 500 pesos. Il problema, per lui, è che in un anno l’inflazione è aumentata invece che diminuire e la ripresa che aveva promesso sarebbe arrivata dopo un semestre di sofferenze, non è mai arrivata.

Oggi è proprio a Buenos Aires che si registra il tasso d’inflazione più alto (40%) al mondo dopo quello stratosferico di Caracas e il governo traballa. Bolivares venezuelani, pesos argentini, rupie indiane, lire turche, grivnie dell’Ucraina; la lista delle monete andate in picchiata negli ultimi mesi è lunga. E ovunque sia, la svalutazione «pilotata» non porta mai a nulla di buono.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Meglio se l'Italia esce dall'Euro

Messaggioda pianogrande il 24/12/2016, 3:07

Uscire dall'Euro per produrre ricchezza stampando moneta.

Altro bombardamento dell'ignoranza politica ed economica che i cosiddetti populisti effettuano a piene mani.

Indipendenza monetaria (anzi, sovranità; sovranità monetaria).

Produrre ricchezza stampando moneta, svalutando e facendo debito.

Ma chi è che lavora per produrre beni reali a beneficio di questa massa di rincojoniti che alle balle che raccontano potrebbero finire per credere perfino loro?

E' incredibile quanto sia importante saperla raccontare.

Gli esempi riportati nell'articolo non servono a fermare questo mondo dei sogni perché chi la sa raccontare ci aggiunge i poteri forti, le scie chimiche, le trivelle e le sette sorelle e il comitato Rottermeier che hanno boicottato il tutto ma che con noi non ci riusciranno.

Per non sprecare carta stamperei direttamente banconote da un miliardo.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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