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I morti di Taranto

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I morti di Taranto

Messaggioda flaviomob il 01/12/2016, 11:03

http://www.agoravox.it/Taranto-e-Ilva-Q ... -vita.html

Taranto e Ilva | Quanti anni di vita si sono persi in città? Una ricerca


di Pressenza - International Press Agency (sito)
sabato 1 ottobre 2016

Una ricerca comparata sulla speranza di vita in città. Ogni anno in città si perdono 1340 anni di vita rispetto alla speranza di vita della Puglia. PeaceLink nella conferenza stampa di oggi rinnova la richiesta di un Osservatorio della Mortalità in real time.

di Peacelink Telematica per la Pace


PeaceLink nella conferenza stampa di del 30 settembre rinnova la richiesta di un Osservatorio della Mortalità in real time. Tale Osservatorio non è stato approvato dal Sindaco di Taranto pur essendo arrivata in giunta la bozza di delibera.

A motivare una rinnovata richiesta dell’Osservatorio Mortalità in real time sono i dati di mortalità emersi in una indagine presentata lo stesso giorno.

Il dott. Stefano Cervellera ha infatti elaborato i dati di mortalità della città di Taranto calcolando gli anni di vita persi. E’ una metodologia di analisi innovativa che consente di valutare lo stato di sofferenza sanitaria di Taranto attraverso il raffronto fra la “speranza di vita” della città con la provincia e la regione.

I dati che presentiamo sono frutto di questa ricerca e non erano mai stati elaborati con una simile metodologia, utile sia per studi statistico-demografici sia per studi epidemiologici. Quello che il dott. Stefano Cervellera ha fatto è cercare di misurare la divergenza di potenzialità di vita tra i territori. In questo la differenza tra le “speranze di vita” assolve molto bene, senza grosse distorsioni, al compito di comprendere le differenze fra la durata della vita a Taranto e quella nella provincia di Taranto e nella regione.

Scendendo nel dettaglio è stata confrontata la speranza di vita di Taranto con:
– la speranza di vita della provincia, dato medio dei comuni della provincia (colonne “provincia di Taranto”, sfondo giallo)
– la speranza di vita della regione, dato medio del territorio regionale (colonne “media Puglia”, sfondo verde);
– la speranza di vita della regione, dato migliore (colonne “best Puglia”) riferito alla provincia della Regione con migliore speranza di vita.


I risultati ottenuti sono schematicamente questi

– RIGA 4 (totale 2003-2013 – 11 anni): la sommatoria delle differenze fra le speranze di vita nei tredici anni fra il 2003 e il 2013
– RIGA 5 (media annua): la media annua disaggregata maschi/femmine
– RIGA 7 (media annua maschi + femmine): la media annua maschi+femmine

Conclusioni
Lo studio mette in evidenza, attraverso il confronto fra le speranze di vita, alcuni dati drammatici e inequivocabili:

a) a Taranto si perdono 937 anni di vita in media ogni anno facendo un raffronto con la provincia;

b) a Taranto si perdono 1340 anni di vita in media ogni anno facendo un raffronto con la regione;

c) a Taranto si perdono 2665 anni di vita in media ogni anno facendo un raffronto con la provincia della Regione che ha la più alta speranza di vita (in genere è Bari la provincia con la migliore speranza di vita);

Disaggregando per maschi e femmine emerge che a Taranto sono gli uomini che perdono più anni di vita.

In particolare ogni anno gli uomini a Taranto

d) perdono 657 anni di vita rispetto alla media provinciale, 912 anni di vita rispetto alla media regionale e 1419 anni di vita rispetto alla provincia con più elevata speranza di vita.

Per quanto riguarda le donne

e) perdono ogni anno 280 anni di vita rispetto alla provincia di Taranto, 428 rispetto alla media regionale e 1246 anni rispetto alla speranza di vita della migliore provincia.

Alcuni elementi per valutare meglio

A Taranto città ci sono circa 2000 decessi ogni anno e la durata della vita risulta mediamente inferiore a quella della provincia e della regione. Questa ricerca ha puntato a contare quanti anni di vita vengono mediamente “sottratti” alle persone anche a causa delle note situazioni di inquinamento ambientale che generano situazioni di criticità sanitaria a volte palesi e a volte invisibili.


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Re: I morti di Taranto

Messaggioda mariok il 02/12/2016, 9:28

Una vera vergogna, soprattutto per chi ha governato per dieci anni la regione puglia.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: I morti di Taranto

Messaggioda pianogrande il 02/12/2016, 20:23

mariok ha scritto:Una vera vergogna, soprattutto per chi ha governato per dieci anni la regione puglia.


Sinistra Ecologia e Libertà. :oops:
Fotti il sistema. Studia.
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Re: I morti di Taranto

Messaggioda flaviomob il 03/12/2016, 12:01

Salva-ILVA: "Dopo i decreti a Taranto 10 decessi al mese in più”. La denuncia di PeaceLink

di Pressenza - International Press Agency (sito)
sabato 30 luglio 2016

di PeaceLink

Renzi in visita a Taranto non ha preso contatto con la città del dolore e della disperazione.
Non si è inchinato di fronte ai suoi drammi. Taranto sta morendo. Sempre di più.
Nel vero senso del termine.

Inviamo alla stampa un’anticipazione di una ricerca aggiornata al 2015 che PeaceLink sta compiendo per dimostrare che la situazione sanitaria è sempre più drammatica dopo i dieci decreti ILVA.
Il primo decreto ILVA è del dicembre 2012.

Fino al 2012 le autorità sanitarie hanno dimostrato l’esistenza di un costante, e per certi aspetti aggravato, stato di criticità per la salute della popolazione Tarantina. Dopo il 2012 non vi sono dati epidemiologici perché le ricerche epidemiologiche hanno tempi lunghi.
Vi presentiamo pertanto un indicatore grezzo: la mortalità giorno per giorno.
Ecco i dati di media della mortalità giornaliera:

anno 2013 5,3 decessi al giorno a Taranto
anno 2014 5,55 decessi al giorno a Taranto
anno 2015 5,63 decessi al giorno a Taranto
dicembre 2015 6,84 decessi al giorno a Taranto

Questo significa che mediamente si passa da una media mensile di 159 decessi al mese del 2013 ad una media mensile di 169 decessi del 2015: dieci in più ogni mese.

159 media mensile dei decessi a Taranto
167 media mensile dei decessi a Taranto
169 media mensile dei decessi a Taranto

E questo dato non è imputabile solo all’invecchiamento della popolazione.

Prova ne è il fatto che nel dicembre 2015 vi è stato un picco di 212 morti. Ben 34 in più rispetto al dicembre 2014, quando a Taranto si registrarono 178 decessi.

Ricordiamo che nel mese di dicembre 2015 PeaceLink lanciò un allarme perché a Taranto erano previste tre settimane di vento dall’area industriale sulla città.
L’ARPA e ASL accolsero la proposta di PeaceLink di avvisare i cittadini durante i Wind Days (vento dall’area industriale) perché in quei giorni poteva aumentare la mortalità immediata (o dopo pochi giorni dall’esposizione alle polveri sottili, ossia il PM10).

Infatti aumenti di PM10 – lo hanno appurato importanti studi scientifici – possono provocare aumenti immediati della mortalità per ictus e infarti, che sono correlabili all’inquinamento. Ne è la riprova uno studio del Centro Salute e Ambiente sull’aumento di mortalità nel quartiere Tamburi durante i Wind Days, che recentemente abbiamo diffuso assieme alla dottoressa Annamaria Moschetti.

I dati più recenti che possiamo produrre sono qui: link

Nei prossimi giorni PeaceLink convocherà una conferenza stampa per illustrare ai giornalisti la ricerca che stiamo conducendo sui dati di mortalità a Taranto. Una ricerca con dati allarmanti che dovrebbero portare a istituire un registro di mortalità in tempo reale per monitorare una situazione drammatica su cui molti politici chiudono gli occhi.

Facciamo un appello al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano: contiamo i morti di Taranto giorno dopo giorno. In real time. Monitoriamo la tragedia. Nessuno vuole farlo perché i decessi stanno aumentando, e questo contraddice l’ottimosmo del governo. Ma è nostro dovere farlo per un un dovere verso i cittadini di Taranto. Oggi il potere nasconde il dolore e la verità. Alle istituzioni spetta invece il compito di essere dalla parte dei cittadini.


http://www.agoravox.it/Salva-ILVA-Dopo-i-decreti-a.html


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Re: I morti di Taranto

Messaggioda mariok il 03/12/2016, 17:57

A me questo sembra sciacallaggio.

Andare a contare i morti (indipendentemente dalle cause) per evidenziare un aumento da un anno all'altro per addebitarlo ovviamente all'attuale governo è operazione che andrebbe definita ridicola, se non fosse riferita ad una tragedia.

I danni ambientali prodotti dallo stabilimento di Taranto hanno prodotto e producono gravi effetti sulla salute di chi vive in quell'area, ma che si sviluppano in decenni; voler trovare un rapporto di causa-effetto sul numero di morti, oltretutto senza distinguerne le cause, da un anno all'altro è da autentici sciacalli.

Poi si può discutere su tutta la vicenda, sulle responsabilità e soprattutto sulle possibili soluzioni.

Personalmente sono per la chiusura dell'impianto e per significativi investimenti per il risanamento della zona e per un suo diverso sviluppo economico.

Ma concentrare tutta l'attenzione su tutto ciò che può andare contro l'attuale governo, che comunque è stato il primo ad ottenere dalla famiglia Riva oltre un miliardo di risarcimenti, assolvendo implicitamente chi ha governato quella regione per un decennio o chi come Bersani ha intrattenuto amichevoli rapporti con la stessa famiglia, è cosa vergognosa, tesa chiaramente a strumentalizzare le morti e le disgrazie di quei cittadini.

Ma certe forze politiche, con i loro mezzi di disinformazione, ormai non sanno fare altro che questo.
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Re: I morti di Taranto

Messaggioda trilogy il 03/12/2016, 19:28

Anche a Roma i morti salgono da 26500 nel 2013 agli oltre 28000 del 2015. Nel 2015 si è registrato un aumento record della mortalità in Italia e per la prima volta è scesa l'aspettativa di vita.
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