Armi e militari, nel 2017 l’Italia spenderà 64 milioni al giorno. E i dati smentiscono la Difesa: stanziamenti a +21% in 10 anni
L’analisi nel primo rapporto annuale dell’osservatorio Mil€x. In aumento del 10% i costi per F-35, portaerei, carri armati ed elicotteri da attacco, pagati in maggioranza dal ministero dello Sviluppo economico. Roberta Pinotti ha dichiarato che negli ultimi dieci anni la difesa ha subito un taglio del 27%, ma i numeri dicono il contrario
di F. Q. | 23 novembre 2016
L’Italia nel 2017 spenderà per le forze armate almeno 23,4 miliardi di euro (64 milioni al giorno), più di quanto previsto. Quasi un quarto della spesa, 5,6 miliardi (+10 per cento rispetto al 2016) andrà in nuovi armamenti (altri sette F-35, una seconda portaerei, nuovi carri armati ed elicotteri da attacco) pagati in maggioranza dal ministero dello Sviluppo economico, che il prossimo anno destinerà al comparto difesa l’86 per cento dei suoi investimenti a sostegno dell’industria italiana. Nell’ultimo decennio le spese militari italiane sono cresciute del 21 per cento – del 4,3 per cento in valori reali – salendo dall’1,2 all’1,4 per cento del pil.
Boom di spese per ‘aerei blu’, colpa dell’ ‘Air Force Renzi’
Infine Mil€x segnala un notevole aumento di costi nel 2017 per il trasporto aereo di Stato (i cosiddetti ‘aerei blu‘) che sale a 25,9 milioni, con un incremento di quasi il 50 per cento rispetto ai 17,4 milioni del 2016. La quasi totalità di questa cifra, 23.503.075 euro, è il costo del nuovo Airbus A340 della Presidenza del Consiglio in forza al 31° stormo dell’Aeronautica Militare, utilizzato solo una volta in un anno per una missione di imprenditori italiani a Cuba, il cui costo totale per otto anni (2016-2023) risulta essere di 168,2 milioni tra noleggio e assicurazione più 55 milioni di carburante, per un totale di 223,2 milioni: 27,9 milioni in media all’anno.
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