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Tribunali per i minori: no alla soppressione

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda flaviomob il 25/04/2016, 11:02

Fermiamo l'abolizione dei Tribunali per i Minorenni!

Paolo Tartaglione Italia

Vi chiedo pochi minuti di attenzione per una questione di grande importanza di cui la stampa si sta occupando pochissimo: la Riforma della Giustizia "Orlando", che ha appena concluso il suo Iter alla Camera, e sta passando al Senato, contiene una parte che riguarda la riforma del Tribunale per i Minorenni.
Fino a gennaio la Riforma sembrava andare nella direzione di una sorta di passaggio dal TM al nuovo Tribunale per la Famiglia, che avrebbe riunito tutte le competenze sui Minori.
Ma a gennaio la inaspettata approvazione di un emendamento in Commissione Giustizia della Camera (il n.25 proposto dalla deputata PD Ferranti) ha fatto tracollare la situazione, portando ad una abolizione tout court del Tribunale per i Minorenni, a favore di non meglio specificate sezioni specializzate.
La riforma, così come è al momento, è destinata a riportarci indietro di 50 anni, proprio nel momento in cui la nostra Giustizia Minorile sta ricevendo i maggiori
tributi nel resto d'Europa.
La riforma ridurrà drasticamente la specializzazione dei Magistrati (sia Giudicanti che Inquirenti) che si occupano di Minori, portando nella maggior
parte d'Italia ad una situazione nella quale si occuperanno di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad
alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini,...) Magistrati che non hanno specializzazione sui temi dei Minorenni, e che si devono occupare di questa
materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti,...
Quando il Ministro Castelli, nel 2003, propose la chiusura del Tribunale per i Minorenni, ci fu un sollevamento di scudi sia in Parlamento che negli organi di Stampa.
Oggi, invece, la riforma sta conducendo il suo iter senza che gli organi di stampa stiano dando alla questione la giusta rilevanza.
Tutte le rappresentanze degli "operatori del settore" (Magistrati, Magistrati Minorili, Avvocati minorili, ordine degli assistenti sociali, ordine degli psicologi, tutte le organizzazioni che compongono il Gruppo CRC, incaricato di verificare il rispetto in Italia della Convenzione ONU sui diritti dei minori,...) hanno preso una posizione
durissima contro la soppressione dei Tribunali per i Minorenni.
Ma c'è bisogno che a prendere posizione siano tutti i Cittadini, perché l'abolizione dei TM è una ferita al nostro Paese, che lo riporta indietro di decenni sulla cultura
della Tutela dei bambini e degli adolescenti!
VI CHIEDO DI FIRMARE QUESTA PETIZIONE PER CHIEDERE AI SENATORI CHE COMPONGONO LA COMMISSIONE GIUSTIZIA DI STRALCIARE DALLA RIFORMA GLI ARTICOLI RIGUARDANTI LA DISCIPLINA MINORILE, PER PORTARLA A UNA DISCUSSIONE PIU' ACCURATA E MENO FRETTOLOSA

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Re: Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda flaviomob il 26/05/2016, 0:56

Soppressione Tribunale per i minorenni, facciamoci sentire!
Il CNCA chiede di inviare un'email a tutti i componenti della Commissione Giustizia del Senato
Carissimi,
come forse saprete è in corso un progetto di riforma della giustizia. Il disegno di legge ha appena concluso il suo iter alla Camera e sta passando al Senato. Come CNCA, e come noi moltissime altre organizzazioni, siamo critici verso la parte di modifica che riguarda il Tribunale per i Minorenni.
Questo disegno di legge - per come è adesso delineato - è destinato a ridurre drasticamente le competenze della Magistratura, sia Giudicante che Inquirente, e questo avrà effetti negativi sulla vita dei bambini e degli adolescenti.
Vi chiediamo pertanto di mandare una comunicazione a tutti i componenti della Commissione Giustizia del Senato - i cui recapiti trovate qui sotto - affinché apportino modifiche al disegno di legge in discussione nella parte relativa alla giustizia minorile.
Di seguito il possibile testo della email.
Grazie per la vostra attenzione e collaborazione.

Armando Zappolini, presidente del CNCA
Liviana Marelli, referente nazionale per Infanzia e adolescenza e famiglie del CNCA

___


Alla Commissione Giustizia del Senato

Gentile Senatore e Senatrice,
desidero portare alla sua attenzione la mia preoccupazione per il disegno di riforma della giustizia del Ministro Orlando nella parte relativa al Tribunale per i minorenni che, per come attualmente scritto, è destinato a ridurre drasticamente le competenze della Magistratura, sia Giudicante che Inquirente, con effetti del tutto negativi sulla vita dei bambini e degli adolescenti.
Fino a gennaio la riforma sembrava andare nella direzione di una sorta di passaggio dal TM al nuovo Tribunale per la Famiglia, che avrebbe riunito tutte le competenze sui minori.
Tuttavia a gennaio l'inaspettata approvazione di un emendamento in Commissione Giustizia della Camera (il n.25 proposto dalla deputata PD Ferranti) ha peggiorato le cose, portando ad una abolizione tout court del Tribunale per i Minorenni, a favore di non meglio specificate "sezioni specializzate".
La riforma, così come è al momento delineata, è destinata a riportarci indietro di 50 anni, perché ridurrà drasticamente la specializzazione dei Magistrati (sia Giudicanti che Inquirenti) che si occupano di minori di età, portando nella maggior parte d'Italia ad una situazione nella quale si occuperanno di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini,...) Magistrati che non hanno specializzazione sui temi del diritto minorile, e che si devono occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti,...
Quando, con la Legge 219, il Legislatore ha spostato al Tribunale Ordinario la competenza su tutte le separazioni con figli minorenni, c'era la stessa raccomandazione: Sezioni Specializzate. Poi sappiamo come è finita: le sezioni specializzate sono state istituite solo in alcune città...ma nel resto del Paese la situazione è del tutto diversa.
Tutte le rappresentanze degli "operatori del settore" (Magistrati, Magistrati Minorili, Avvocati minorili, ordine degli assistenti sociali, ordine degli psicologi, tutte le organizzazioni che compongono il Gruppo CRC, incaricato di verificare il rispetto in Italia della Convenzione ONU sui diritti dei minori,...) hanno preso una posizione durissima contro la soppressione dei Tribunali per i Minorenni, che è una tale eccellenza del nostro Ordinamento, da aver spinto l'Unione Europea a costringere tutti gli Stati membri a imitarla...proprio mentre il nostro Parlamento si appresta a affossarla!

A riprova di ciò riportiamo di seguito i comunicati stampa che tutti i principali soggetti che lavorano nella Giustizia Minorile e nella Tutela dei Minorenni hanno diramato.

Facciamo quindi appello a voi tutti perché possiate riflettere attentamente sulle necessarie modifiche da apportare al testo, al fine di non compromettere il funzionamento della giustizia minorile a garanzia e tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti.

Grazie per la vostra attenzione.

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Re: Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda flaviomob il 08/06/2016, 2:41

La cancellazione sbagliata dei tribunali per i minorenni
Mentre istituisce il tribunale dell'impresa, la "riforma Orlando" della Giustizia prevede la sostanziale abolizione di un patrimonio di competenze sensibile alla tutela dei minori. Un passo indietro di decenni che si fonda su falsi miti (costi, organico, funzioni). Intervista a Luca Villa, magistrato del tribunale per i minorenni di Milano

di Duccio Facchini - 27 maggio 2016

I tribunali per i minorenni italiani sono a rischio. Un emendamento del gennaio scorso alla cosiddetta "riforma Orlando" della Giustizia, presentato alla commissione competente della Camera dei Deputati, comporterebbe infatti una sostanziale "abolizione tout court a favore di non meglio specificate sezioni specializzate”. Secondo Paolo Tartaglione, referente "Infanzia Adolescenza e Famiglia" del CNCA Lombardia e responsabile della cooperativa milanese Arimo, promotore di una petizione online ad hoc che ha raccolto quasi 15mila sottoscrizioni, il Parlamento sta per far compiere al Paese un passo indietro di decenni, sacrificando un prezioso patrimonio di competenze.

Luca Villa, uno dei sedici magistrati del tribunale per i minorenni di Milano, spiega perché.

Dottor Villa, di che cosa si parla quando si tratta di tribunali per minorenni?

I tribunali per i minorenni sono individuati presso tutte le Corti d'Appello, grosso modo ogni Regione ha una Corte d'Appello e quindi ha un suo tribunale per i minorenni. La Lombardia ne ha due, la Sicilia ne ha quattro, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto ne hanno uno solo. In tutta Italia, i giudici minorili sono poco meno di 200, a Milano siamo 16. La storia del tribunale per i minorenni inizia nel 1934, con il processo penale minorile, con le attività di osservazione e trattamento nel solco di una giustizia pedagogica con finalità rieducativa. Già nel 1934 si ritenne che all'interno del collegio dovessero esserci componenti professionali diverse dai magistrati. Piano piano si è trasformato nell'assetto attuale, che risale al 1975, quando furono via via aggiunte varie competenze civili.
Se nel campo penale prevedere competenze professionali esterne è un'idea condivisa anche in qualche altra nazione, nel campo civile questo è un unicum italiano.

E in termini di procedimenti?

Nel penale il numero dei procedimenti ammonta a 38mila annui a carico di imputati noti e conosciuti. Di questi, il pubblico ministero chiede un vero e proprio processo, cioè promuove l'azione penale, per circa 22mila minori. Il grosso del processo penale minorile si ferma nell'udienza preliminare con l'accesso a vari riti alternativi e solo una quota residua prosegue alla fase dibattimentale. A differenza del processo per gli adulti, il processo penale minorile è un processo nel quale i riti alternativi hanno funzionato molto e bene. E nessun giudice minorile pensa di mettere in discussione l'udienza preliminare, mentre invece in tanti nel processo penale la percepiscono come un passaggio burocratico.

Il processo penale minorile ha funzionato?

Senz'altro. Soprattutto perché, nonostante gli strumenti deflattivi che consentono la rapida fuoriuscita dal processo penale da parte del ragazzo -l'irrilevanza, l'immaturità, il perdono, la messa alla prova- da un lato, e dall'altro nonostante nel processo penale minorile il carcere sia visto come l'extrema ratio -in tutto sono detenuti 500 imputati minorenni in tutta Italia, per metà composto da imputati in attesa di giudizio e per metà in esecuzione della pena-, il processo non ha portato ad un aumento della criminalità minorile, anzi. Negli anni è stata registrata una lenta erosione dei reati commessi dai minori. È un processo poco costoso -vista l'irrilevanza del dibattimento-, che produce poco carcere, un altro costo sociale molto alto e, come detto, non si è rivelato criminogeno, anzi.

E nel campo civile?

Le competenze civili -ricordo che i procedimenti di questa natura iscritti presso i tribunali per minorenni in Italia sono poco meno di 60mila- coprono il settore dell'adozione, del controllo della responsabilità (ex potestà) genitoriale - quantitativamente il grosso dell'intervento civile-, della dichiarazione di idoneità all'adozione internazionale. Cui si aggiungeva, sino al 2013, una competenza gravosa riguardante le controversie in tema di affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio (fenomeno che lentamente ha iniziato ad avvertirsi dal 2000 in poi, sino a diventare ingestibili dopo il conferimento, nel 2007 a seguito dell'approvazione della legge sull'affidamento condiviso, anche della competenza sulle questioni economiche, che in precedenza spettavano al Tribunale Ordinario). Nel 2013, sia questa materia sia alcune altre relative allo status sono passate al tribunale ordinario. Secondo alcuni questo spostamento avrebbe dovuto comportare un tale svuotamento delle competenze dei tribunali per minorenni da non giustificare più la loro esistenza. In realtà, numeri alla mano, faccio l'esempio del tribunale per i minorenni di Milano, di fatto siamo ritornati allo stesso numero di procedimenti che avevamo nel 2000, prima che fossimo investiti dal fenomeno dei conflitti tra i genitori di figli non sposati. Milano è ritornata a più di 3mila procedimenti nell'ambito civile (1.800 circa sono nella materia del controllo della responsabilità genitoriale, di questi 1.700 sono aperti su ricorso dal Pm, che annualmente ne riceve 5mila, che gestisce e filtra in autonomia). È vero che ci sono tribunali per minorenni molto piccoli -che ricordo avere una dotazione minima di tre giudici per poter comporre il collegio-, che hanno un numero di procedimenti molto bassi, ma il punto è che la soluzione non è abolire il tribunale dei minorenni secondo il falso mito del "non ha molto da fare", quanto rivedere la competenza delle Corti d'Appello, perché forse il fatto che alcune Regioni ne abbiano quattro non ha più molto senso.

Qual è il timore legato alla riforma?

Un primo disegno prevedeva la soppressione del tribunale per i minorenni nelle sue competenze civili, eliminazione dei giudici onorari nella competenza civile e trasformazione in una misteriosa figura di "ausiliari", e mantenimento solamente della competenza penale. Quando si è fatto notare che avrebbe significato ritornare al 1934 il legislatore si è un po' spaventato, se mi è consentita la battuta, e ci ha ripensato. Nel nuovo assetto invece rimarrebbe la stessa struttura per i procedimenti civili e per quelli penali, ma non sarebbe più un tribunale autonomo quanto invece una sezione del tribunale del capoluogo di distretto. Dunque, nelle cause di separazione sia dei figli sposati sia non sposati del Comune non capoluogo di distretto -in Lombardia, ad esempio, di Sondrio-, ci sarà un tribunale che sulla separazione si comporta in un modo e invece, sullo stesso minore, ci sarà, presso il capoluogo di distretto, una sezione specializzata e autonoma che potrebbe pensarla diversamente. In realtà esiste un modello che è stato proposto al Parlamento dall'associazione dei magistrati che si occupano di minori in famiglia che è il modello del tribunale di sorveglianza. E cioè, una competenza a livello distrettuale e poi una serie di affari che possono essere svolti da un magistrato monocratico nei singoli tribunali, anche senza competenze professionali altre.

Cosa comporterebbe la perdita dell'autonomia?

La preoccupazione è che perdendo l'autonomia si perda anche qualcosa in termini di funzionalità e centralità, diventando una sezione tra le tante, con presidenti che investono fino a un certo punto, giudici che lo fanno finché non debbano occuparsi d'altro, senza quella vocazione che contraddistingue i giudici minorili.

Sul lato penale la preoccupazione poi è sul versante della Procura. Presso il tribunale dei minorenni, infatti, c'è una specifica Procura che è separata da quella ordinaria. Nel nuovo assetto la Procura finirebbe all'interno della Procura ordinaria, sotto forma di dipartimento. E anche se è prevista una tendenziale esclusività delle funzioni, in realtà non la può garantire, chiedendo quindi una sorta di schizofrenia al pubblico ministero. Il pm dell'adulto, infatti, deve accertare il fatto e ha un compito di sicurezza sociale prevalente, il pubblico ministero minorile invece ha un'attitudine educativa, e quindi nelle sue richieste e indagini deve avere un'attenzione particolare al minore.
Personalmente sono molto preoccupato dall'idea di un Pm che da un lato indaga il genitore maltrattante e dall'altro promuove l'intervento a tutela del minore maltrattato. Perché io temo che si possa porre una sorta di conflitto di interessi, con il pericolo di piegare l'intervento a tutela del minore per ottenere qualcosa nel procedimento penale a carico del maggiorenne.

La principale giustificazione addotta è quella del risparmio di risorse.

È anche questo un falso mito. Mi chiedo in ogni caso se sia sui minori che si voglia e si debba risparmiare. Cito Winston Churchill: quando gli dicevano che per costruire le munizioni bisognava tagliare sulla cultura, lui disse "allora che cosa combattiamo a fare". Non rendersi conto della funzione importante dei tribunali per i minorenni, anche per la profonda trasformazione impressa alla giustizia, sia nel penale sia nel civile. La messa alla prova, l'irrilevanza, la mediazione, son tutte cose che sono state sperimentate nel tribunale per i minori. È un'impostazione culturale che talvolta ferisce. Leggere della soppressione del tribunale per i minorenni e contestualmente dell'istituzione del tribunale per l'impresa mi sembra un segno abbastanza chiaro della visione complessiva.

http://www.altreconomia.it/site/fr_cont ... intId=5729


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Re: Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda flaviomob il 15/06/2016, 8:55

Riforma processo civile, nuove ingiustizie per i minori. Niente da obiettare? – 1′ parte
Riforma processo civile, nuove ingiustizie per i minori. Niente da obiettare? – 1′ parte
Giustizia & Impunità
di Claudio Figini e Iuri Toffanin | 14 giugno 2016
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Più informazioni su: Andrea Orlando, Processo Civile, Tribunale dei Minori
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Ospitiamo il contributo di un caro amico, Paolo Tartaglione, referente “Infanzia, Adolescenza e Famiglie” del Cnca Lombardia e responsabile area “Reinserimento e autonomia” della Cooperativa Sociale Arimo. Paolo conosce a fondo la questione che riguarda la riforma del Tribunale per i minorenni nel nostro paese e i rischi per la nostra giustizia minorile se la riforma della giustizia “Orlando”, che ha appena concluso il suo iter alla Camera e sta passando al Senato, dovesse essere approvata così com’è.

di Paolo Tartaglione

Quella che segue è la prima parte di due. L’altra, che uscirà a distanza ravvicinata, spiega perché c’è assolutamente bisogno di un giudice per i bambini e gli adolescenti, figura che, con l’abolizione dei Tribunali per i minorenni, potrebbe non esistere più.

A fine gennaio, la Commissione giustizia della Camera ha votato a sorpresa un emendamento proposto dalla Deputata Pd, Donatella Ferranti, che sopprime in Italia i Tribunali per i minorenni. Tutti gli operatori che lavorano a contatto con la giustizia minorile, dai giudici agli avvocati minorili, sono rimasti sconcertati, e hanno preso posizioni durissime contro questa scelta. Ma come? La nostra legislazione minorile è una eccellenza assoluta, ammirata e invidiata in tutto il mondo, tanto che l’Europa ha appena deciso di imporre agli Stati membri di adeguarsi alla nostra giustizia minorile!

Che il nostro legislatore non abbia in mente in che direzione muoversi per riformare la giustizia minorile si era già capito dal fatto che ha cambiato diametralmente idea già più volte in pochi mesi, e che ha deciso di “nascondere” l’intervento sui Tribunali per i minorenni all’interno di un disegno di legge che tratta tutt’altro, e che al Senato ha il nome “Ddl 2284 delega al Governo recante disposizioni per l’efficienza del processo civile”. L’ultima aggressione ai Tribunali per i minorenni risale al 2003; allora, la proposta di abolirli veniva da un’altra parte politica: fu il ministro della Giustizia Castelli, Lega Nord, a cercare di eliminarli. In quell’occasione l’Ulivo si scagliò con forza contro la riforma, sollevando addirittura pregiudiziali di costituzionalità. Oggi, che a proporre la stessa cosa è il Pd, quella stessa parte politica ha votato il tragico emendamento senza obiezioni.

Chiunque conosca la giustizia minorile sa che questa riforma, se non verrà fermata, avrà effetti devastanti sulla vita di bambini e adolescenti in difficoltà: la specializzazione dei magistrati chiamati a decidere su questioni di estrema delicatezza verrà meno; il Ddl parla di istituzione di sezioni specializzate all’interno dei Tribunali Ordinari… così come prometteva la legge 219 del 2012, quella che, nell’equiparare lo status di figlio legittimo, naturale e adottivo, assegnava ai tribunali ordinari la competenza su tutte le separazioni con figli minorenni. Come andò a finire? Che nella maggior parte del territorio nazionale non è stato possibile istituire alcuna sezione specializzata, con il risultato che a intervenire su queste delicatissime situazioni sono magistrati che spesso non hanno la necessaria specializzazione.

Lo stesso avverrà, su larga scala, con tutte le questioni che riguardano i minorenni: un caso di maltrattamenti in famiglia? Speriamo che il giudice se ne intenda. Un quindicenne commette un reato? Bisogna decidere se mandare in affido o in comunità un bambino? Se dichiarare adottabile un bambino? Se limitare o far decadere una responsabilità genitoriale? Speriamo che. Ma è proprio vero che i Tribunali per i minorenni funzionano così bene? Naturalmente anche noi, che pure abbiamo parlato in tante occasioni con entusiasmo della nostra legislazione e della sua applicazione, sappiamo che ci sono aspetti da migliorare: sulla omogeneità di giudizio nelle varie regioni, sulla distribuzione territoriale dei Tm, sui tempi di risposta e sui carichi di lavoro di alcuni Tm, talvolta sulla cura delle comunicazioni con i genitori e i loro avvocati. E saremmo molto felici se il legislatore volesse migliorare il funzionamento dei Tribunali per i minorenni. Già, ma qual è l’obiettivo della riforma?

[continua]

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06 ... e/2823699/


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Re: Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda pianogrande il 15/06/2016, 16:01

Quale è l'obiettivo della riforma mi sembra una premessa imprescindibile.
Non si può eliminare una istituzione senza avere un progetto preciso sul nuovo assetto.

A dire il vero e con tutto il rispetto, sono personalmente contrario ai tribunali specializzati.

Semmai, ci sarebbe bisogno di legislatori specializzati o, meglio, ottimamente assistiti da personale competente.

Compito del giudice è applicare la legge e la legge da applicare deve essere semplice e chiara.

Questo è il nostro principale problema; leggi semplici e chiare.
Se c'è bisogno di giudici specializzati è forse perché siamo condannati a continue interpretazioni per applicare le leggi.

Questo non significa che non ci sia bisogno di istituzioni specializzate per l'assistenza al disagio minorile (a partire dal controllo sulla famiglia) ma un tribunale non ha (o non dovrebbe avere) compiti di natura gestionale.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda flaviomob il 15/06/2016, 16:59

Un tribunale per i minorenni interviene in maniera pervasiva su temi pedagogici e psicologici talmente rilevanti da segnare per sempre la vita dell'individuo. Decisioni radicali come l'allontanamento dai genitori, l'affidamento all'ente, la risoluzione o la regolamentazione di situazioni altamente conflittuali implicano decisori competenti. Per questo il tdm affianca a due giudici togati due giudici "onorari" che abbiano maturato esperienze e competenze consolidate in ambito psicopedagogico e sociale.
Distruggere questa eccellenza, che anche l'Europa (caso raro) ci riconosce, è criminale.


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Re: Tribunali per i minori: no alla soppressione

Messaggioda pianogrande il 15/06/2016, 17:15

flaviomob ha scritto:Un tribunale per i minorenni interviene in maniera pervasiva su temi pedagogici e psicologici talmente rilevanti da segnare per sempre la vita dell'individuo. Decisioni radicali come l'allontanamento dai genitori, l'affidamento all'ente, la risoluzione o la regolamentazione di situazioni altamente conflittuali implicano decisori competenti. Per questo il tdm affianca a due giudici togati due giudici "onorari" che abbiano maturato esperienze e competenze consolidate in ambito psicopedagogico e sociale.
Distruggere questa eccellenza, che anche l'Europa (caso raro) ci riconosce, è criminale.


Sì.
Non insisto più di tanto perché mi rendo conto della criticità della situazione.

Sulla "decisione competente" vedo che siamo perfettamente d'accordo.
Solo che io vedo la "competenza" in un ambito diverso da quello della decisione di un tribunale che dovrebbe essere non gestionale ma puntuale e standardizzata (dovrebbe, meno possibile, dipendere dalle personali qualità del giudice) e cioè dovrebbe dipendere dalla chiarezza e semplicità delle leggi (partorite, quelle sì, in un ambito competente).

Se però così funziona e così costituiamo una eccellenza non è che si può modificare la situazione pigiando sul pulsante rosso o prendendo la pillola blu.
Bisogna andarci molto piano e con un progetto anch'esso derivante da assoluta competenza.

A peggiorare si fa in fretta.

Insomma, se i tribunali dei minori vengono semplicemente (anche semplicisticamente) eliminati e con una vaga prospettiva di sostituirli con sezioni specializzate ma di la da venire, effettivamente, c'è davvero da prenderla male.
Fotti il sistema. Studia.
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