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C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda flaviomob il 30/01/2016, 22:28

Sì, siamo alla frutta, ma l'unico che ha provato a liberalizzare sul serio è stato Bersani. Quello sulle tariffe telefoniche era un esempio simbolico: per indicare che prima di lui nessuno c'era riuscito.


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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda ranvit il 31/01/2016, 10:54

Che si possa criticare Renzi, cosi' come qualsiasi leader, non ci piove! E ci mancherebbe!

Ma disconoscere che con lui al Governo si sono fatti grandi passi avanti (rispetto al nulla precedente...) nella riforma dello Stato, è puro pregiudizio! Si possono condividere o meno le cose fatte e che si stanno facendo, ma è indubbio che il Paese si muove!
Anche io lo critico su alcuni aspetti, in particolare sulla poca incisività, per ora, nel tagliare le spese. So anche pero' che in Italia è difficile per chiunque agire pesantemente su questo aspetto.

Tutto cio' comunque non dovrebbe portare a schierarsi con Paesi stranieri nella loro azione contro il ns Paese: i problemi interni ce li dobbiamo risolvere da noi.....e se non ci si riesce in quattro e quattr'otto la colpa è di tutti noi! In qualche modo vi abbiamo contribuito, nel passato (votando Partiti che hanno impedito l'alternanza, tollerando il poco civismo sociale ed economico, sostenendo partiti, sindacati, ambientalisti etc dediti alla vetocrazia - ostacolare qualsivoglia riforma - e/o alla difesa corporativa, quando non ambigua, dei propri interessi). E tutt'ora è cosi'!
Siamo italiani tutti, nel bene e nel male: veniamo da una storia di divisioni campanilistiche protrattasi per piu' di un millennio che ancora non abbiamo superato. Io non sono cosi' e quindi non dovrei sentirmi "colpevole" ma non posso negare che dentro di me, quella storia ancora è presente; forse io non faccio niente per alimentare quei comportamenti, ma i miei ascendenti vi hanno contribuito sicuramente.

E non è che negli altri Paesi siano tutte rose e fiori! Ogni popolo ha i suoi difetti ed i suoi pregi...

Se vogliamo l'Europa unita bisogna accettarsi e metterci buona volontà: non è che la si puo' fare chiedendo a Italia e Grecia di suicidarsi, chiedendo alla Germania & Co di non pensare solo ai cazzi propri, chiedendo agli ex Paesi dell'est di prendersi le quote di competenza degli immigrati, etc etc
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Messaggioda flaviomob il 02/02/2016, 1:51

Financial Times: “Sostenibilità di lungo termine dell’Italia incerta” – Peccato che non la pensi così il Financial Times , che proprio lunedì attacca l’Italia paragonandola alla Grecia. Roma ed Atene rischiano di essere “le due più grandi falle” dell’Ue, strette nella morsa della crisi dei migranti e di un’economia che arranca, è l’analisi dell’editorialista Wolfgang Munchau. “La Grecia è l’esempio più estremo, ma non l’unico” e “neanche il più importante” di “paese esposto a crisi sovrapposte”, scrive Munchau. L’altro esempio è l’Italia. “Sebbene i problemi di Roma siano diversi da quelli della Grecia la sostenibilità di lungo termine del paese è incerta, a meno che non si creda che la sua performance economica migliori miracolosamente quando non vi è ragione alcuna ragione per pensarlo”, chiosa l’editorialista tedesco. In Italia, il problema dei rifugiati in arrivo dal Nord Africa si affianca ad ataviche “questioni irrisolte”: assenza di aumenti di produttività da 15 anni, alto debito che non lascia al governo spazi di manovra fiscali e un sistema bancario con 300 miliardi di sofferenze. Il tutto mentre ben tre partiti, che comunque “non andranno al potere nel vicino futuro”, si interrogano sulla membership alla zona euro, limitando il margine di manovra del governo risolvere tutti questi problemi. Come dimostrano le difficoltà nel varare un piano per ridurre i crediti deteriorati: quello oggetto dell’accordo tra il ministro Pier Carlo Padoan e la commissaria Ue Margrethe Vestager presenta “tutti gli sporchi trucchi della finanza moderna compreso il famigerato credit default swap“. Uno schema che più che essere un “simbolo di ingegneria finanziaria deviata è segno di disperazione“. Ma d’altra parte, a causa delle nuove norme Ue sugli aiuti di Stato “l’Italia poteva fare ben poco”.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02 ... e/2422771/


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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda franz il 02/02/2016, 8:27

"a meno che non si creda che la sua performance economica migliori miracolosamente quando non vi è ragione alcuna ragione per pensarlo”

Beh, i tedeschi ebbero già occasione di ricredersi già una volta sulle performances inaspettate del governo Prodi ai tempi dell'ingresso dell'Italia nell'area Euro. Quindi mai dire mai. Tuttavia l'analisi di Munchau mi pare corretta e che disegni una fotografia reale, non distorta, della situazione. Aggiungerei che Renzi si muove, non sta fermo. Vero. Qualche cosa ha fatto. Direi pero' troppo poco. E direi anche che non ci sono alternative migliori. Non ci sono e non si vedono all'orizzonte.
Il vero dramma è questo. Ogni alternativa (Grillo, Salvini, Meloni, Berlusconi) è tragicamente peggiore.
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Re: C’è un problema di serietà e credibilità del governo?

Messaggioda flaviomob il 02/02/2016, 16:37

Prodi ridusse il debito pubblico, Renzi lo sta nettamente incrementando. E sta facendo girare le palle a mezza Europa (anche se su alcune cose, come il soccorrere i barconi di migranti, può aver ragione).

--> http://www.repubblica.it/economia/2016/ ... ref=HREA-1


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