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In classe divisi per livello

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

In classe divisi per livello

Messaggioda ranvit il 17/01/2016, 10:32

Per me è giusto!


LA BUONA SCUOLA

In classe divisi per livello: aiuto ai singoli o modello sbagliato?

La polemica sulla circolare del ministero dell’Istruzione che dà facoltà ai presidi di suddividere i ragazzi in base alle competenze raggiunte. Il confronto fra pedagogisti : «Modello elitario», «No, valorizza i ragazzi»
di Orsola Riva

http://www.corriere.it/scuola/medie/16_ ... 9bfb.shtml
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: In classe divisi per livello

Messaggioda flaviomob il 17/01/2016, 11:32

Curioso che ne parli solo il Corriere.

Dividi la classe in due? Ci vogliono due insegnanti... di che cosa stiamo parlando? In Italia abbiamo insegnanti che cambiano ogni tre mesi e classi pollaio... Che relazione con la realtà ha questo articolo? Life on mars?

Se vogliamo guardare le cose come stanno nella scuola, dove i nostri figli rischiano la vita ogni giorno, digitiamo su un motore di ricerca SCUOLA CROLLO e vediamo che non è cambiato proprio nulla!

L'Elba, Salerno, Caserta, Torino, Vicenza, Taranto.... solo nel 2016 eh!



Secondo il rapporto 'Illuminiamo il futuro 2030' di Save The Children in Italia il 45% delle scuole è priva di un certificato di agibilità e/o abitabilità, il 54% degli edifici non è in regola con la normativa anti-incendio e il 32% non rispetta le norme anti sismiche, configurando una condizione di pericolo dato che il 40% degli edifici si trova in zone a rischio sismico (la metà dei quali al Sud) e il 10% in aree a rischio idrogeologico. Il 60% degli alunni di 15 anni frequenta scuole non adeguate a garantire la qualità dell'apprendimento".

"Perfino respirare in classe è pericoloso: secondo l'Osservatorio nazionale amianto (Ona) - spiega ancora Grillo - sono almeno 2.400 le scuole italiane che registrano la presenza di amianto, tra il 1993 e il 2012 sono morti 63 addetti all'istruzione (soprattutto maestre elementari) a causa del tumore provocato dall'amianto. Con il nuovo anno l'andazzo non cambia. La prima proroga per l'adeguamento antincendio negli edifici scolastici scadeva il 31 dicembre 2015, ma il Governo ha pensato bene con il decreto Milleproroghe 2016 di prorogare di un ulteriore anno fino al 31 dicembre 2016. A forza di proroghe non ci si adegua mai, tanto la pelle la rischiano gli studenti.


http://www.askanews.it/politica/grillo- ... 699243.htm


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Re: In classe divisi per livello

Messaggioda pianogrande il 17/01/2016, 19:03

Non sono un esperto della materia ma ho parenti stretti che vanno a scuola col sistema inglese (in Inghilterra) e sono contentissimi e gratificati.

Un'altra cosa che dovrebbe essere imparata in fretta anche in Italia è il sistema (sempre inglese) delle note positive.

Il bambino non torna a casa con una nota dell'insegnante solo in caso di fatti negativi ma (e anche più spesso) torna a casa con un elogio, un riconoscimento; un adesivo sulla divisa (altra roba inglese che da noi è sparita) che lo rende oltremodo orgoglioso.
Se il fatto è davvero notevole, la nota arriva direttamente dal preside.

I ragazzi sono divisi in gruppi di lavoro e non si sentono per niente una élite in un caso o umiliati nell'altro.

Bellissima è una costante competizione di matematica on line che si chiama mathletiscs a cui i ragazzi partecipano con grande motivazione e su cui appaiono i nomi dei migliori e della relativa scuola.

Sì!
La competizione.
Sano motore dello sviluppo; come nello sport; d'altra parte.

Quello che bisogna invocare è che la competizione sia incanalata su binari di giustizia e che ci sia uno standard garantito a tutti (a cominciare dal soffitto che non ti deve cadere in testa e fino alla carta igienica e per arrivare al livello intellettuale e motivazionale dell'insegnante che da noi è la cosa meno garantita).

Sono sicuramente da catalogare tra i sessantottini ma il sei politico e le interrogazioni collettive mi hanno sempre fatto morire dal ridere.

Vogliamo entrare in un mondo altamente competitivo senza mai essere stati messi alla prova?

Va benissimo il RMG (standard minimo per tutti) ma vanno considerate anche varie alternative.
Per esempio guadagnarsi uno stipendio non alla portata di tutti ma solo dei migliori.
Certo che non è per tutti ma la competizione significa proprio quello.
Se no che competizione è?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: In classe divisi per livello

Messaggioda flaviomob il 18/01/2016, 2:34

Oggi bisogna avere risorse e competenze per lavorare in team, per comunicare efficacemente e collaborare. Chi non sa farlo non è competitivo, anche se è ricco di nozioni. Ma soprattutto bisogna avere educazione e istruzione di qualità, essere seguiti in classi di dimensioni ridotte che non siano pollai. Se ai più bravi insegnamo (senza obbligarli, ma facendo loro capire il valore) ad aiutare chi ha meno possibilità ma vuole imparare, saranno i più bravi ad avere una competenza in più essenziale per tutto il loro percorso lavorativo e personale. E ne trarranno vantaggio tutti.


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Re: In classe divisi per livello

Messaggioda ranvit il 18/01/2016, 11:09

Buonismo senza costrutto....chi non è bravo è perchè non si impegna o perchè non ci arriva. Non siamo tutti uguali ed è giusto che chi merita sia sostenuto (anzichè perdere tempo ad aiutare chi non si da da fare).

Quello che non è giusto è che, a parità di merito, "i figli di" vanno ad occupare posizioni di rilievo, mentre gli altri si devono accontentare!
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Re: In classe divisi per livello

Messaggioda flaviomob il 18/01/2016, 16:08

Stiamo parlando di bambini, di ragazzini. Chi di noi si impegnava al 100% in tutte le materie nella scuola dell'obbligo? La motivazione a studiare si può trovare, un conto è non volerlo fare, un conto è trovare qualche materia meno stimolante. Certo che anche i migliori hanno diritto di essere seguiti in modo da eccellere se si impegnano più degli altri, se hanno qualità eccelse, etc.
Ma anche chi "non ci arriva" non per cattiva volontà ma magari per scarsa preparazione precedente, o perché non è seguito a casa (magari proprio i figli di lavoratori con meno risorse economiche per le ripetizioni) può "arrivarci" con insegnanti che spiegano meglio gli argomenti trattati, lavorando in gruppo, etc.

Buonismo senza costrutto, poi, lo dici a qualcun altro ;)


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