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Terza via

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Terza via

Messaggioda Robyn il 02/07/2015, 20:14

La terza via è una compenetrazioe tra liberalismo e welfare possono essere risparmi derivanti da tagli di spesa che si reinvestono è keynes all'incontrario,anziche utilizzare la leva della spesa si utilizza la leva della bassa tassazione per promuovere gli investimenti è riformare il welfare attraverso una redistrubuzione della spesa senza aumentarla è stimolare i consumi attraverso la detassazione e la produttività è fare un costo del lavoro contenuto e redditi alti significa dare il welfare solo a chi ha bisogno è rispettare gli interessi in gioco.Alcuni settori della sinistra guardano o hanno guardato la terza via blairiana con sufficenza senza curarsene troppo non è più possibile.La terza via blairiana non è nè l'appesantimento buroratico e statale nè il liberismo.E' tempo della terza via,austerità e spesa incontrollata hanno fallito
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Re: Terza via

Messaggioda Robyn il 02/07/2015, 23:09

Il problema è il copyright,l'originale,bisogna dire che non ha niente a che fare con il liberismo ,quando invece ha a che fare con principi liberali per disorientare chi cerca di farle proprie senza copyright,poteri finanziari,industriali con il rischio di riforme deformate per poi dire non sei riformista
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Re: Terza via

Messaggioda mariok il 05/07/2015, 17:55

Per la verità in questa circostanza Renzi parlava di "terza via" con riferimento all'Europa.

Una specie di via di mezzo tra l'irresponsabilità greca e l'austerità dei paesi nord-europei.

Concordo con la premessa, secondo la quale in Europa c'è molto da discutere delle sue strategie, del suo futuro e non solo "dell'iva delle isole greche".

Ma per il resto, al di là del solito ritornello su crescita e flessibilità, c'è veramente molto poco.

Sembra proprio che non ci si sbagli nel ritenere che i suoi bei discorsi sull'Europa si riducano alla speranza che gli venga concesso qualche decimale di pil di deficit in più per mantenere i consensi in vista delle elezioni.

Purtroppo è questo il livello degli "statisti" di oggi, in particolare di quelli europei e nostrani.
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Re: Terza via

Messaggioda Robyn il 05/07/2015, 18:34

esistono tipi e tipi di austerity esiste un'austerity intelligente e un'austerity stupida fine a se stesa l'austerity intelligente si lega con altre cose.La terza via blairiana applicata in piccolo ad un paese può essere applicata a livello europeo.Per ex possiamo diminuire la spesa ponendo fine al welfare dato anche ai ricchi trasferire i lavoratori della burocrazia dal pubblico impiego al privato che possono offrire servizi di vario tipo ,per ex k'espletamento di pratiche redistribuire la spesa del welfare con la separazione assistenza previdenza,in modo da poter stimolare il welfare familiare l'edilizia pubblica e il rmg fare un costo del lavoro contenuto e redditi più alti che stimolino allo stesso tempo la domanda interna di beni e servizi e la domanda estera,contrastare l'evasione e il lavoro saommerso e far affluire quanto recuperato al taglio delle tasse per le piccole e medie aziende che avendo un sufficente tasso di autofinanziamento hanno sufficenti garanzie per poter chiedere un prestito per investimenti e per il lavoro sommerso far affluire quanto recuperato al taglio del cuneo fiscale e all'eliminazione di varie tasse Irap etc fare un taglio selettivo della spesa nella Pa senza far mancare le prestazioni sociali necessarie altre cose che come l'ambiente con il fotovoltaico il solare il risparmio energetico sfruttare l'energia del moto ondoso dei veicoli sulle grandi arterie,fare un taglio deciso alla burocrazia.Per quando riguarda la Grecia e l'Europa federale introdurre il debito federale e i bond che hanno un basso tasso di interesse e che quindi non aumentano il debito perche questo aumenta per gli interessi,bond che possono essere utilizzati per il capitale fisso sociale necessario al funzionamento di un'economia di mercato porti aeroporti manutenzione strade paesaggio naturalistico e artistico
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Re: Terza via

Messaggioda mariok il 06/07/2015, 9:23

Renzi: “Prendetevi pure la Grecia, io preferisco fare le riforme”
Il premier ai pro-Tsipras: io voglio tenere l’Italia fuori da questi scenari drammatici

06/07/2015
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
«Volete la Grecia? Prendetevela! Se volete proporre ai cittadini code ai bancomat per venti euro al giorno, se questo volete proporre agli italiani, accomodatevi pure. Io preferisco fare le riforme e tenere fuori l’Italia da questi scenari drammatici». A risultati ormai chiari, quando, nonostante lo spoglio in corso, non ci sono più dubbi sulla vittoria del no, il presidente del Consiglio Matteo Renzi risponde così «a chi inizia a festeggiare Tsipras eroe». Mentre i sostenitori di «oxi» esultano in piazza ad Atene, e Twitter e agenzie di stampa cominciano a rilanciare le dichiarazioni trionfanti dei sostenitori nostrani, il premier commenta ironico: «Festeggiano come se a Fermo, Nuoro ed Arezzo potessero aggiungere Corfù e Creta, ma non vedo cosa possano fare insieme Brunetta e Fassina: mi pare una convergenza fantastica».

«Me l’aspettavo»
Ha stravinto il no: lui se lo aspettava, anzi, si attendeva anche percentuali superiori, assicura. «Non sono per nulla stupito, avevo scommesso con Lotti che il no avrebbe vinto 70 a 30», perché, spiega, «la posizione del sì era debole. Non è stato presentato come un referendum euro contro dracma, Tsipras è stato abile a presentarlo dicendo “restiamo nell’euro ma datemi più forza per trattare e portare a casa un accordo migliore”». Morale, i cittadini greci hanno preso una decisione «della quale occorre, in primo luogo, prendere atto con rispetto», ricorda il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una decisione che tuttavia, sottolinea, «proietta, oltre ad Atene, la stessa Unione europea verso scenari inediti, che richiederanno a tutti, sin d’ora – raccomanda - senso di responsabilità, lungimiranza e visione strategica».

Padoan e la solidarietà
Caratteristiche da mettere in campo subito, perché a questo punto, secondo il premier, «è complicato, si apre una settimana cruciale: mi risulta che Tsipras voglia trattare, ma molto dipende dalla partita interna tedesca fra la cancelliera Merkel e il ministro delle finanze Schauble», considera. Una settimana che lui aprirà con un summit insieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, domattina alle 9.30 a Palazzo Chigi, proprio per valutare le conseguenze del referendum greco. Che non impatteranno negativamente sull’Italia, hanno ripetuto nei giorni scorsi («noi siamo quelli che risolvono i problemi, non siamo il problema», ha ribadito il premier alla vigilia del voto): ieri, fonti del Ministero delle finanze rassicuravano sul fatto che l’Italia è pronta ad assorbire eventuali shock dei mercati. E il ministro Padoan twittava: «L’Italia lavora da sempre per una Europa solidale e più integrata. Era vero ieri e lo sarà ancora domani», e ancora «regole condivise dai popoli europei servono a garantire stesso obiettivo: il benessere attraverso crescita economica e occupazione».

Per stamattina è prevista anche una riunione del Consiglio direttivo della Bce, per fare il punto della situazione e decidere sull’Ela, la liquidità d’emergenza. Nel pomeriggio, poi, l’incontro a Parigi tra Angela Merkel e il presidente francese François Hollande, che nel Pd guardano con preoccupazione, temendo che possa essere, come dice qualcuno, «più un problema che un vantaggio», se dovesse riproporre una sterile contrapposizione tra Europa e governo greco.

«Io spero che una soluzione si trovi, perché se la Grecia uscisse dall’euro sarebbe una catastrofe, un’emergenza umanitaria», si allarma Renzi, «ci sono soldi nelle banche solo fino a domani (oggi, ndr.), non so come possano farcela», si preoccupa. Superata questa crisi, però, tutto quello che è successo deve essere l’occasione per aprire uno spazio politico per l’Italia, per promuovere una «terza via tra austerità e tagli ed emergenze e salvataggi»: «Da settembre bisogna ragionare su come l’Europa deve essere, bisogna rilanciare, chiedersi se non convenga di più all’Europa scommettere su crescita e investimenti piuttosto che vivere di emergenze e salvataggi».

http://www.lastampa.it/2015/07/06/itali ... agina.html
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Re: Terza via

Messaggioda mariok il 08/07/2015, 20:14

Guardando il dibattito di oggi seguito al discorso di Tsipras a Strasburgo, mi pare che alcune cose emergano con evidenza:

1) la posizione greca è abbastanza isolata e debole, in quanto non risponde (ancora) alla semplice domanda alla quale un governo responsabile dovrebbe essere in grado di rispondere: quale è il piano concreto del governo greco per uscire dalla crisi;

2) l'unica solidarietà politica che la sinistra minoritaria rappresentata da Syriza ha incassato, è quella pelosa delle destre populiste e nazionaliste che spingono per un'uscita della Grecia dall'euro;

3) la forma più compiuta di democrazia è quella rappresentata da un parlamento democraticamente eletto, nel quale le diverse posizioni emergono chiaramente, si confrontano in modo trasparente e possono portare a decisioni che rispecchino i reali orientamenti della maggioranza dei cittadini rappresentati.

Quella che è mancata è la cosa più semplice e naturale: un voto finale che dettasse le condizioni per un accordo alle quali le parti in campo siano tenute ad attenersi.

Sarebbe questa la più semplice ed immediata riforma dell'Ue che farebbe piazza pulita delle tante chiacchiere strumentali dei falsi europeisti.
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Re: Terza via

Messaggioda Robyn il 08/07/2015, 20:47

La forma più semplice ed immediata di democrazia per l'Europa è che i cittadini eleggono il parlamento che al suo interno formerà una maggioranza e designerà il primo ministro che a sua volta sceglie i ministri che in una Europa federale sono pochi,interno,esteri,difesa,finanze,economia,del welfare.L'Europa una costituzione già ce l'ha ed è la costituzione federale europea e il parlamento puo legiferare con i limiti di quella costituzione.Ai paesi membri rimangono altre competenze.Tutti questi vertici bilaterali,trilaterali a 28 a 16 non si capisce cosa sono non si capisce che cos'è l'eurogruppo,la commissione sarebbe il governo?chi lo sà è bravo.Ma la cosa che più infastidisce e che rappresenta una sorpresa inaspettata sono gli euroscettici del tipo ognuno a casa sua.Ma non gli piacciono le città europee?non gli piace Lubljana?l'attaccamento alla propria terra senza conoscere nuovi paesI,senza nutrire un sentimento europeo ma che cosa mi rappresenta?Ma che cos'è l'euroscettiscismo?mai avrei immaginato che esistessero dei cittadini che potessero infrangere il sentimento europeo.Ma che cosa c'è nella psicologia degli euroscettici?
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