Così, tra gli ooooh di meraviglia di un’assemblea di Strasburgo probabilmente impegnata altrove (la sala era quasi vuota manco fosse la prima di un B movie degli anni ’70), San Matteo da Rignano sull’Arno è venuto a miracol mostrar sostenendo che le famiglie italiane si stanno arricchendo (fate ooooh in coro). Il miracolo sta nel fatto che qualcuno ci ha creduto.
Sarebbe inutile confutare le sue parole dato che nessun giornalista ha avuto, e avrà mai, il coraggio di chiedergli da dove abbia preso tale cantonata, senonché a noi che amiamo perdere tempo con numeri e documenti capita di avere sotto mano il bollettino della Banca d’Italia uscito solo pochi giorni fa che è intitolato, guarda un po’, La ricchezza delle famiglie italiane.
Riprendendo il tema (le famglie italiane si stanno arricchendo) ecco una conferma della preveggenza renziana.
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ref=HRLV-3Ricchezza famiglie: -12% in sei anni, pesa il calo-immobiliDurante gli anni della crisi, il patrimonio dei nuclei si è ridotto a causa della perdita di valore delle case, che dal 2009 in poi hanno perso l'11,7%. Le attività finanziarie sono invece rimaste sugli stessi livelli nell'ultimo decennioRicchezza famiglie: -12% in sei anni, pesa il calo-immobili
MILANO - Crolla la ricchezza delle famiglie italiane. In 6 anni, dal 2007 al 2013, si è ridotta del 12%, mentre considerando gli ultimi 10 anni il calo è del 5,8%. I dati diffusi da Bankitalia ed elaborati dall'Adnkronos, mostrano una crescita costante dal 2003 (quando la ricchezza netta per famiglia era di 377.302 euro) al 2006 (412.469 euro), mentre dall'anno successivo c'è stata un'inversione di tendenza che è proseguita ininterrottamente fino al 2013 arrivando a 355.876 euro (i valori sono calcolati utilizzando il deflatore dei consumi della contabilità nazionale).
Il valore del bene più caro per gli italiani, la casa, è passato da un totale di 4.221 miliardi del 2003 a 4.908 miliardi nel 2013; l'incremento del 14,2% nasconde una realtà diversa: dal 2003 al 2009, quando è stata raggiunta quota 5.562 miliardi, la crescita è stata del 31,8%, mentre dall'anno successivo si è registrata un'inversione di tendenza che ha portato la ricchezza abitativa a ridursi dell'11,7%.
Le attività finanziarie, nel confronto tra il 2003 e il 2013, restano sostanzialmente sugli stessi livelli: 3.881 miliardi contro 3.848 miliardi (-0,8%). Tuttavia anche in questo caso dietro all'apparente stallo si nascondono movimenti consistenti; fino al 2006 le ricchezze finanziarie sono cresciute arrivando a 4.318 miliardi, poi è iniziata la discesa che ha portato nel 2011 a 3.632 miliardi. Solo negli ultimi 2 anni le famiglie hanno ricominciato a investire in attività finanziarie, tornando ai livelli di 10 anni prima.
La ricchezza totale delle famiglie italiane nel periodo della crisi, dal 2009 al 2013 è passata da 6.483 miliardi a 5.767 miliardi con un calo dell'11%. In crescita invece i debiti delle famiglie. Considerando il decennio 2003 - 2013, si registra un aumento del 33,2%, passando da 665 miliardi a 886 mld. Il picco massimo è stato raggiunto nel 2010, quando le passività sono arrivate a 935 mld, per poi scendere nei tre anni successivi.
La ricchezza netta complessiva delle famiglie, ottenuta sommando le diverse tipologie di ricchezze e sottraendo i debiti, nel 2013 è pari a 8.728 miliardi. Rispetto al 2003 l'incremento è stato del 5,6% ma considerando il record raggiunto nel 2008 (9.542 mld) si è registrata una riduzione dell'8,5%.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)