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Le leggi anti-italiane dell'Europa

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda mariok il 31/12/2014, 9:21

gli altri fanno comunque sempre i cazzi loro meglio di noi....

spero di sbagliarmi, ma certi toni ormai ricorrenti mi ricordano vecchie espressioni del passato... tipo "perfida Albione"... che non ci hanno portato nulla di buono...

di diverso oggi c'è una maggiore dose di volgarità: i termini classicheggianti di un tempo sono stati rimpiazzati da più prosaici "cazzi loro" e "culone" :x
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda franz il 31/12/2014, 10:05

ranvit ha scritto:Credo che in giro per il mondo sia raro trovare tante persone, come in Italia, che parlano male del proprio Paese, pur con tutti i difetti che gli si possono riscontrare. :oops:

Ed è per questo che gli altri fanno comunque sempre i cazzi loro meglio di noi....leggevo poco fa che il Gallo
Nero, simbolo del Chianti, non lo possiamo usare nel mondo perchè gli americani lo hanno brevettato negli anni venti un po' prima del ns consorzio (del Chianti)...... mentre noi eravamo a cincischiare tra fiorentini e senesi ci hanno fottuto anche il simbolo di uno dei migliori vini del mondo!!! :oops:

Diciamo che quelli che non parlano male del proprio paese si dilettano nel parlar male degli altri.
Sempre parlar male è. ;) Siamo "maledicenti", o di noi stessi o di altri.
Sicuramente noi siamo poco abili a tutelare i nostri interessi (basti vedere cosa fanno i francesi con vini e formaggi) ma non parlerei male degli altri sono perché sono piu' bravi di noi.
Non mi è chiaro quale sia il tema di questo thread, che rischia di diventare un omnibus, ma se è il "made in" direi che ogni paese che ha una produzione di qualità ha l'interesse a tutelare la propria produzione e per farlo deve accettare, in un contresto comune, di tutelare anche quella altrui. E credo che sia qui in fondo il bandolo della matassa.

Chissà se trilogy, cosi' sempre ben informato, ha qualche notizia da darci?
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda ranvit il 31/12/2014, 10:44

mariok ha scritto:gli altri fanno comunque sempre i cazzi loro meglio di noi....

spero di sbagliarmi, ma certi toni ormai ricorrenti mi ricordano vecchie espressioni del passato... tipo "perfida Albione"... che non ci hanno portato nulla di buono...

di diverso oggi c'è una maggiore dose di volgarità: i termini classicheggianti di un tempo sono stati rimpiazzati da più prosaici "cazzi loro" e "culone" :x



Sui termini con maggiore dose di volgarità hai ragione (ma io mi adeguo ai tempi, come in tutte le cose).
Sull'accostamento alle vecchie espressioni del passato....mi ricorda tanto le accuse dei sinistri ai socialdemocratici: gli unici puri siamo noi, tutto il resto a partire da chi mi sta a fianco è feccia da abbattere...



Franz
.....ma se è il "made in" direi che ogni paese che ha una produzione di qualità ha l'interesse a tutelare la propria produzione e per farlo deve accettare, in un contresto comune, di tutelare anche quella altrui..

Allora dovrebbe valere anche per i prodotti italiani? :roll:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda pianogrande il 31/12/2014, 11:33

Ranvit

Abbiamo una pessima reputazione e ce la meritiamo ampiamente.

Questi sono fatti mentre il rimedio è cambiare cultura e metodi.

Le altre considerazioni possono essere interessanti ma non modificano di un millimetro il fatto che abbiamo una pessima reputazione straguadagnata.

Se non siamo capaci di tutelare i nostri interessi, questo non fa che dimostrare che quella reputazione ce la meritiamo.

Finché mandiamo in Europa Iva Zanicchi e i politici trombati e nullafacenti cosa vogliamo tutelare?

Non dobbiamo parlare male dell'Italia e degli italiani?

E perché mai visto che è forse l'unico modo per risvegliare qualche coscienza addormentata?

Se non risvegliamo le coscienze come possiamo sperare di uscire dalla nostra pessima situazione?

Giustificando tutto e parlando male degli stranieri?

Credo che dimostrare all'interno e al mondo un po' di serietà e di legalità sia un metodo più efficace.
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda franz il 31/12/2014, 11:40

ranvit ha scritto:Allora dovrebbe valere anche per i prodotti italiani? :roll:

Certo, ma si devono mettere d'accordo sui dettagli del "come".
E si sa che il diavolo sta nei dettagli.
Evidentemente i dettagli che chiedono gli italiani per se stessi non convincono la maggioranza della commissione.
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda ranvit il 31/12/2014, 11:49

Evidentemente i dettagli che chiedono gli italiani per se stessi non convincono la maggioranza della commissione.

O perchè ci vogliono bene? :D :twisted:


Pianogrande

Ogni popolo ha i suoi difetti....ma in genere quando si tratta, poi, di difendere i propri interessi, ogni suo componente si fa in quattro per ottenerli....in Italia invece, da sempre patria dell'esterofilia, ci sono molti che tendono a fare gli interessi degli stranieri :oops: :oops: :oops:
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda pianogrande il 31/12/2014, 15:49

Tra anti italiani ed esterofili, non ci salveremo mai.

Abbiamo invece bisogno di persone serie oneste e competenti.

Che il 2015 ce ne porti almeno una nel posto giusto.

Magari ci aiuterà ad amarla l'Italia.

La speranza....

BUON 2015
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Re: Le leggi anti-italiane dell'Europa

Messaggioda franz il 01/01/2015, 12:57

franz ha scritto:
ranvit ha scritto:Allora dovrebbe valere anche per i prodotti italiani? :roll:

Certo, ma si devono mettere d'accordo sui dettagli del "come".
E si sa che il diavolo sta nei dettagli.
Evidentemente i dettagli che chiedono gli italiani per se stessi non convincono la maggioranza della commissione.

Ho trovato, forse, l'origine del problema.

Noi tendiamo a definire "made in Italy" beni che sono stati proditti prevalentemente in Italia. Una cosa che puo' andare bene per l'alimentare (ma che dire del burro made in Italy fatto con latte olandese?) ma che è complicato nel caso di prodotti industriali.
Il caso tipico è la legge legge n. 55/2010 (Reguzzoni) http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Reguzzoni che è in contrasto con il diritto comunitario e quindi non è entrata in vigore. Il diritto comunitario prevede che il "made in" caratterizzi solo l'ultimo processo produttivo sostanziale. Quindi io potrei comprare pezzi da tutto il mondo ed assemblarli in Italia ed avere un made in Italy.
Conta il luogo finale. Cito: il Codice Doganale Comunitario, prevede che i prodotti che hanno subito lavorazioni in Paesi diversi debbano ritenersi originari dell’ultimo Paese in cui hanno subito una trasformazione sostanziale. Quindi se gli stessi pezzi vengono assemblati in Francia, abbiamo un made in France. Questo è il minimo comune denominatore. Andare oltre implicherebbe restrizioni che sono contrarie al commercio intracomunitario. Noi vorremmo invece che il "made in Italy" indicasse, in alcuni settori merceologici (prodotti tessili, calzaturieri, conciari, di pelletteria e del settore dei divani) una prevalenza di lavorazioni in Italia ed una tracciabilità di tutto il resto. La tracciabilità è importante per i generi alimentari. Invece sapere se un bullone o una leva del cambio, il telaio in legno di un divano o un tessuto, vengono da singapore o dall'olanda non è importante secondo il diritto comunitarlo. Imporlo come regola in un solo paese è contrario alle leggi UE e se lo si fa si viene sanzionati.

Una buona trattazione del caso è in questa pagina ufficiale (governo italiano) http://www.cnac.gov.it/index.php/le-mac ... e-in-italy
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