ranvit ha scritto:Stavamo meglio con l'inflazione al 15-20%?
Io si, tu no? E comunque non c'era in giro la povertà di oggi
Io ricordo che ogni mese, non ancora sposato, mettevo da parte qualche cosa per l'impianto stereo e per la macchina fotografica. Ogni mese verificavo che il prezzo delle cose che volevo comprare cresceva ad un ritmo superiore rispetto allo stipendio. Sulla povertà non saprei dirti. Vivendo tra il Lorenteggio ed il Giabellino di Milano, si vedevano due mondi molto diversi ma dignitosi. Oggi la povertà estrema è data da extracomunitari, poveri arrivati da fuori per cercare di sopravvivere.
Ritengo che l'italiano medio stia meglio di 30 anni fa, a vedere i telefonini, i computer e tante altre cose che 30 anni fa non potevamo permetterci e non esistevano ancora. E quella macchina fotografica di 30 anni fa (anzi, molto meglio di quella) oggi me la compro con mezzo stipendio, non con 4.
Sulla povertà comunque a mio avviso è dovuta non certo all'euro ma alla stasi della produttività e ad un fisco che rapina il 50% di quanto si guadagna. 30 anni fa la pressione fiscale era al 35-37%, oggi è al 44%. E se vediamo il cairco fiscele (su chi le tasse le paga) siamo al 67%.
E abbastanza ovvio che questo comporta tasche piu' leggere e quindi maggiore povertà, anche perché nel frattempo sono aumentate le ruberie pubbliche e sono diminuiti i servizi.
PS: faccio notare che quando l'IVA è nata nel 1972, l'aliquota massima era il 12%. Oggi è il 22% e sono progammati aumenti fino al 25% e passa. Con il 25% significa che 1/4 di quelllo che spendiamo per comprare cose (a parte pane e latte) va allo stato. Prima era un ottavo. Se oggi siamo piu' poveri non è certo colpa dell'euro o della germania ...

“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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