da franz il 18/07/2014, 15:46
Le preferenze si prestano al voto di scambio solo se il collegio è grande, perché molte preferenze con tanti candidati implica un controllo accurato delle combinazioni del voto. Collegi piccoli con 2-4 seggi non permettono le combinazioni matematiche sufficenti per controllare il voto e consentire quel tipo di voto di scambio.
Il democratellum, nella versione iniziale di settembre 2013, basato su collegi determinati dagli attuali confini provinciali, non permette alcun controllo del voto. Con la nuova versione maggio 2014, di cui non abbiamo ancora discusso, le cose peggiorano un po' perché avremmo tre preferenze su una media di 15 seggi ... non abbastanza da prefigurare la possibilità concreta del controllo. Con piccoli accorgimenti il rischio è annullabile. Basta pder esempio eliminare il legame votante seggio.
Se il votante si puo' presentare in qualsiasi seggio del collegio e votare, presentando la scheda elettorale, il controllo del voto è impossibile. Esso infatti funziona l'ambito di voto è ristretto (un seggio di circa 1000 votanti) ma non se i votanti sono diverse centinaia di migliaia.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)