La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Democrazia Diretta

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Democrazia Diretta

Messaggioda franz il 21/06/2014, 16:41

Serie di premesse
1) per sapere cosa sia la Democrazia Diretta (in seguito DD) ci sono molti siti, ricchi di informazioni. Non è compito di questo mio breve (spero) testo illustrativo sapere cosa è.
2) La DD non è in alternativa alla Democrazia Rappredentativa (in seguito DR) ma si integra con essa. Nessuno vuole eliminare la DR per sostiturla integralmente con la DD ma si vuole piuttosto costruire un sistema in cui DR e DD si bilanciano.
3) DR e DD hanno pregi e difetti. L'obbiettivo della integrazione è vedere se alcuni aspetti della DD possono alleviare difetti della DR. Di fatto oggi in Italia prevale nettamente la DR e la situazione del paese la conosciamo. Si vuole vedere se alcuni aspetti negativi di oggi possono essere mitigati o eliminati tramite l'uso maggiore di strumenti DD e quali.
4) DD e Federalismo sembrano essere molto interconnessi e pare che i paesi piu' inclini ad usare strimenti DD (a livello locale ed ancue in alcuni casi a livello centrale) siano quelli federali. Cercherò tuttavia di tenere separate le due questioni.
5) do' per assodato che i pregi di una DR siano conosciuti me che si debba un po' investigare sui difetti.

I difetti della DR.
Uno dei difetti principali di un sistema democratico in cui le decisioni di spesa siano presi da rappresentanti è che costoro possono mettersi d'accordo, con accordi di log-rolling o di cartello. In pratica ogni singolo gruppo minoritario che aspira a far passare in parlamento una sua legge di spesa particolare, puo' barattare il suo consenso con l'appoggio ai progetti di spesa di altri gruppi. In termini di voto incrociato è chiaro che se A, B, e C votano per me, per la mia spesa, io (che sono D) poi in aula votero' per la loro. L'importante è che A, B, C e D siano insieme una maggioranza. In questo modo la spesa cresce a dismisura. Il referendum su temi specifici rompe questa possibilità, perché il singolo referendum implica un SI oppure un NO al tema specifico e difficilmente un votante pensa di basare la sua decisione in merito pensando a come potrebbero votare gli altri su altri temi. I rappresentanti possono mettersi d'accordo, 50 milioni di elettori no.

Un altro difetto della DR è che si vota ogni tot anni per il rinnovo delle camera. Due anni per la Camera USA (con scioglimento automatico) sei per il senato, quattro anni è il periodo medio nei paesi democratici, cinque in Italia (ma recentemente non si arriva mai a termine e le camere vengono sciolte prima). Un referendum (con uno o piu' election day) nell'anno, permette ai cittadini di intervenire, e quindi partecipare, piu' spesso nella vita politica. Non solo, ma il fatto stesso che una legge sia referendabile implica che il parlamentare sia prudente nell'intero percorso legislativo. La qualità delle leggi quindi migliora, perché vengono eliminati quegli aspetti normativi che potrebbero mettere a rischio la legge.

I due aspetti sopra descritti vengono realizzati con il referendum confermativo. Si intende in questo caso che ogni legge, prima di entrare in vigore, possa essere sottoposta a referendum se un certo numeri di cittadini dichiara di voler raccogliere le firme in tal senso e ci riesce nei termini e nei numeri previsti dalla costituzione. La votazione è praticamente immediata (in CH ci sono referendum ogni 3 mesi). La legge entra in vigore solo se il popolo approva e quindi non esiste alcuna abrograzione. Dettagli da stabilire sono i tempi, il numero di firme, l'esclusione di certi temi (bilancio dello stato?) e la presenza o meno di quorum, ma il concetto dovrebbe essere auspicabile, parando di democrazia.

Un altro difetto della DR è che a volte i rappresentanti possano essere tra di loro bloccati da veti incrociati e che questo si rifletta nella incapacità di legiferare su certi temi. È il caso inverso di quello precedente (voto incrociato a sostegno di interessi disparati). Il risultato è la paralisi su un certo tema (etico, civile etc). A questo puo' sopperire il referendum propositivo. Anche oggi in Italia esiste la possibilità, previa raccolta di firme, di presentare progetti di legge ma essi possono giacere nei cassetti delle commissioni per anni e perire per la decorrenza della legislatura. Un sistema DD invece prescrive che un testo proposto tramite raccolta firme debba per forza essere votato dal popolo entro un periodo di tempo adeguato (diciamo 2 anni). Le camere hanno quindi due anni di tempo per decidere se accettare il testo proposto o rifiutarlo. Se lo accettano allora il testo diventa legge (a meno che un altro gruppo non chieda referendum, se riesce a raccogliere le firme). Se le camere rifiutano il testo, si vota lo stesso, nella prima scadenza referendaria. In alcuni ambiti il referendum propositivo riguarda la sola costituzione, in senso piu' esteso potrebbe riguardare tutta la legislazione, tuttavia non c'è molta differenza perché una volta modificata la costituzione, su proposta popolare, spetta poi alle camere predisporre le eventuali leggi attuative e queste sono comunque soggette a referendum confermativo, già illustrato sopra.

Vi sono poi aspetti, minori ma importanti, come la presenza in vari ordinamenti dell'obbligo di referendum per le modifiche della costituzione, da chiunque proposte, popolo o camere, o del referendum di ratifica di accordi internazionali.

In sintesi mi pare che la presenza di maggiori strumenti DD permetta alla DR di fare leggi migliori, una certa parsimonia nelle leggi di spesa e nella conseguente pressione fiscale.

Ho già scritto troppo, il resto se occorre lo approfondiro' partendo dalle vostre domande.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda Robyn il 21/06/2014, 20:22

da tempo non si và più verso la spesa soprattutto dopo l'inversione del paradigma keynesiano.Stimolare la spesa privata attraverso la riduzione delle tasse piuttosto che attraverso la spesa,poi ci sono le spese sociali a cui non si può rinunciare,il welfare.Invece per quel che riguarda i referendum si presenta una legge redatta in articoli e firmata da 100.000 elettori alla corte costituzionale per verificarne la legittimità costituzionale.Se il parlamento entro sei mesi non si pronuncia si procede a referendum.Poi esistono i referendum a livello locale
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda pianogrande il 22/06/2014, 1:37

Un compromesso tra DD e DR mi sembra già qualcosa di più ragionevole.
La DD può funzionare su grandi temi realmente dibattuti da milioni di persone e di contenuto non troppo specialistico (come successo in Italia con divorzio, aborto, finanziamento partiti e simili). Riterrei piuttosto complicato una consultazione popolare su una legge che tratti le date di scadenza degli alimenti o la smilitarizzazione del servizio meteorologico dell'aeronautica.
Primo parametro, quindi, il tema in discussione.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda flaviomob il 22/06/2014, 11:46

Esistono alcune criticità difficili da affrontare nell'attuale sistema politico e socioeconomico italiano.

Il primo punto: dando per scontato che la DD possa trattare anche di temi economici (superando l'attuale divieto costituzionale) o comunque di altri temi complessi, qual è il livello di competenze che si richiede all'elettore consapevole?

Punto secondo, immediatamente correlato: la distorsione dell'informazione italiana, in mano a grandi gruppi imprenditoriali o, nel caso pubblico, condizionabile dalla maggioranza di governo.

Punto terzo: la possibilità di votare provvedimenti economici privi di copertura finanziaria, o comunque in grado di determinare un forte fabbisogno di risorse pubbliche (ad esempio, un referendum che fissasse un reddito minimo garantito universale immediatamente operativo).

Inoltre che cosa succederebbe se un referendum nazionale disconfermasse una legge approvata dal parlamento europeo?


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda Robyn il 22/06/2014, 12:30

con la dd non si scherza può essere utilizzata anche per cancellare tutele e diritti
Volete che sia eliminato il reddito minimo garantito e tutti gli ammortizzatori sociali esistenti?SI
Volete la eliminazione totale dell'articolo 18 e dello sl?SI
Volete la eliminazione dei fondi per l'autosufficenza e per l'edilizia popolare?SI
Locke la democrazia è fatta di molte persone
Avatar utente
Robyn
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 11334
Iscritto il: 13/10/2008, 9:52

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda franz il 22/06/2014, 18:06

flaviomob ha scritto:Il primo punto: dando per scontato che la DD possa trattare anche di temi economici (superando l'attuale divieto costituzionale) o comunque di altri temi complessi, qual è il livello di competenze che si richiede all'elettore consapevole?

Ti do' una prima risposta "leggera". Prendiamo Razzi e vediamo quante persone in Italia hanno un livello di competenza superiore? Decine di milioni. ;) Possiamo anche estendere l'esempio ai tanti servizi stile Jene in cui emergeva l'ignoranza abissale di centinaia di rappresentanti eletti.
A parte questo, secondo me ogni persona ha un suo livello di competenza e comunque prende decisioni multifattoriali in cui la parte tecnica che richede competenze specifiche è bassa.
flaviomob ha scritto:Punto secondo, immediatamente correlato: la distorsione dell'informazione italiana, in mano a grandi gruppi imprenditoriali o, nel caso pubblico, condizionabile dalla maggioranza di governo.

Non mi pare che il referendum sull'acqua sia stato condizionato dalla maggioranza. Intendiamoci, tutto condizione, in un senso o nell'altro. Non siamo isole. Intanto nel mio caso mi basi sia sulla documentazione ufficliale (pro e contro) che ricevo a casa insieme al materiele di voto, poi su dibattiti televisivi o dal vivo, se il tema mi interessa particolarmente.
Per l'Itaia il vero problema è il livello basso di competenze di comprensione dle linguaggio, tutatvia la DD è comee un muscolo, piu' si fa esercizio, piu' si migliorano le prestazioni.
flaviomob ha scritto:Punto terzo: la possibilità di votare provvedimenti economici privi di copertura finanziaria, o comunque in grado di determinare un forte fabbisogno di risorse pubbliche (ad esempio, un referendum che fissasse un reddito minimo garantito universale immediatamente operativo).

Inoltre che cosa succederebbe se un referendum nazionale disconfermasse una legge approvata dal parlamento europeo?

Nel terzo aspetti, chi propone leggi propone anche la copertura. Se essa è insufficente oppure è gravosa, bisogna vedere cosa il popolo decide. Non è detto che lo approvi. Per l'ultimo caso penso che comuque un esame d'impatto fatto da una corte costituzionale sia inevitabile. Anche nel sistema svizzero non sono ammessi referendum che distorcano l'uniformità della legislazione vigente o violino accordi internazionali.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda franz il 22/06/2014, 18:21

pianogrande ha scritto:Un compromesso tra DD e DR mi sembra già qualcosa di più ragionevole.
La DD può funzionare su grandi temi realmente dibattuti da milioni di persone e di contenuto non troppo specialistico (come successo in Italia con divorzio, aborto, finanziamento partiti e simili). Riterrei piuttosto complicato una consultazione popolare su una legge che tratti le date di scadenza degli alimenti o la smilitarizzazione del servizio meteorologico dell'aeronautica.
Primo parametro, quindi, il tema in discussione.

Il fatto è che creare differenze tematiche che una democrazia di serie A (per soli addetti) ed una di serie B per tutti.
Cosa che francamente non mi piace. Capisco invece che ci possano essere essere temi che sul piano specifico non sono accettabili nella formulazione pratica (ma accettabili cambiando formulazione). Il tutto parte dal fatto che il popolo è Sovrano ma naturalmente esercitare la sovranità richiede una certa forma e sostanza negli atti, quindi un certo controllo va fatto.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda pianogrande il 23/06/2014, 1:12

Equilibrio vuole significare, appunto, equilibrio tra ciò che va delegato (rappresentativa) e ciò che non va delegato (diretta).
Nessuna delle due forme può reggere da sola e la discussione, secondo me, deve tenere presente una linea di confine ed una sua augurabile evoluzione ma sia in un senso che nell'altro.
Anche la democrazia rappresentativa può evolversi in senso positivo.
La democrazia diretta non è moralmente superiore per definizione.

Deleghiamo tutto non funziona.
Non deleghiamo niente a nessuno non funziona.

E' il bello e il brutto della politica (e delle varie realizzazioni della democrazia).
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Democrazia Diretta

Messaggioda franz il 23/06/2014, 15:09

pianogrande ha scritto:Equilibrio vuole significare, appunto, equilibrio tra ciò che va delegato (rappresentativa) e ciò che non va delegato (diretta).
Nessuna delle due forme può reggere da sola e la discussione, secondo me, deve tenere presente una linea di confine ed una sua augurabile evoluzione ma sia in un senso che nell'altro.

Giusta l'osservazione che nessuna delle due (DR e DD) puo' funzionare bene / reggere da sola.
Ma non vedo equilibri per divisioni di compiti (ciò che va delegato versus ciò che non va delegato).
Nel senso che sono due insiemi che in parte solo coincidenti (cose che vanno delegate ma sono confermabili in parte via DD) ma che ci sono anche decisioni non da DD e non da DR.
pianogrande ha scritto:La democrazia diretta non è moralmente superiore per definizione.

Non è un problema di superiore o inferiore ma di "basicità". La DD per definizione è basica, perché la sovranità appartiene al Popolo, che la esercita nelle forme (DD e DR). Da li' si parte per stabilire cosa delegare e cosa no. La discussione basica (e di grande attualità) è "cosa è perimetro della decisione pubblica" (da qui il grande apporto della scuola della public choice sul tema) e poi si vede come (DD e/o DR). Ma per esempio proprio la delimitazione di tale permietro (che poi è il cuore del prolema politico costituzionale) non puo' essere solo delegato. Se la sovranità appartiene al Popolo è il Popolo stesso che deve definire il confine tra scelta pubblica e scelta privata, per fare un primo grande esempio. Certo, sulla base dei suggerimenti (con varianti) che i delegati avranno individuato. Ma è il popolo che sceglie.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 18 ospiti

cron