Giovigbe ha scritto:Ho vistro il film.
Non manchero' di guardarlo, appena possibile.
Invece mi ricordo di aver visto Berlinguer, casualmente, poche ore prima che morisse. Dal vivo, non in un film.
Il ricordo - a distanza tanti di anni - è tuttavia come quello di un film. I nostri sguardi si sono incrociati per pochi secondi nel tardo pomeriggio, lui se ricordo bene ebbe l'ictus la sera stessa, a Padova e mori' poche ore dopo.
Ricordo molto di quello sguardo. Era assorto ma dolce, in po' perso per i fatti suoi ma di una dolcezza infinita. Mi guardo' forse per pochi secondi, uscendo dai suoi pensieri, ... ci un contatto che percepii come reciproco interesse di due esseri umani che venivano brevente in contatto. Il mio, banale (lo avevo semplicente riconosciuto e la cosa fu palese nei miei occhi) il suo, per divertita presa d'atto del riconoscimento. Ma il contatto si perse subito ed ebbi l'impressione di una grande stanchezza. Arrivato a casa la sera ne parlai con mia moglie (sai chi ho visto oggi?) e da li a poche ora la tragica notizia.
Ho visto Enrico tante volte, in foto, in video, dal vivo (comizi, convegni) ma il ricordo di quello sguardo (a pochi metri) è rimasto indelebile. Uno sguardo dolce, sereno, triste, stanco. La stanchezza che testimonia la fatica, nella serenità, di essere onesti fino in fondo.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)