da franz il 09/06/2014, 14:47
Penso che il peccato originale (ma ci sto ancora riflettendo) sia orginato dal concetto di voto di lista.
Nel senso che si vota prima la lista e poi (e solo quando è possibile) i singoli candidati.
Alle europee si poteva (tre al massimo, con stupidi limiti di genere), secondo l'attuale porcellum ed il futuro renzicum invece no.
Ma i singoli candidati sono tali senza vincolo di mandato.
E non si potrebbe nemmeno presumerlo (il mandato), perché il voto è segreto e quindi tra eletto ed elettore non puo' esistere contratto. Il contratto, civilmente parlando, presuppone la reciproca palese conoscenza delle parti che lo siglano. Io so chi ho votato ma chi è stato votato non conosce individualmente le controparti. Quindi non esiste contratto. Nemmeno moralmente parlando, dato che io (letto) potrei presumere che chi mi ha votato mi ha anche autorizzato, se cambiassi idea, a fare altro.
Ad entrare nel dettaglio, se invece della lista partito io votassi direttamente i candidati (qualsiasi cosa sappiate, una volta in democrazia si usava cosi') allora potrei pretendere cose come il recall, il richiamo dell'eletto, tramite strumenti di DD che verificano se altri la pensano come me. Ed in caso positivo si procede.
Ma abbiamo voluto dare poteri (o non opporci) alle liste, ai partiti, alle ideologie, in certi casi anche alle liste bloccate. O piuttosto la Casta ha predisposto regole che rendessero impossibile il potere del popolo di cambiare idea.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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