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Ci lasciamo morire

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Ci lasciamo morire

Messaggioda flaviomob il 21/11/2012, 12:05

Malati di Sla, "eutanasia di stato". Il 21 in piazza senza respiratori
Martedì, 13 novembre 2012 - 11:45:00


Il giorno 21 novembre 2012 davanti al Ministero dell'Economia, alcuni malati in carrozzina, con tracheostomia, si presenteranno senza ventilatore polmonare di scorta, dopo 5-6 ore si scaricheranno le batterie e moriranno per soffocamento”: ad annunciare la notizia, nella tarda serata di ieri, è Salvatore Usala che, raggiunto in mattinata da Redattore Sociale con la notizia dell’emendamento, prometteva nel pomeriggio “un comunicato esplosivo”, definendo l’emendamento “una provocazione, un insulto, un'elemosina. Loro vogliono dare 200 milioni indifferenziati per tutte le disabilità – scrive a Redattore Sociale - la ripartizione fra le regioni sarebbe un brodino solo per i loro bilanci. Per meno di 400 milioni finalizzati per le gravissime disabilità secondo l’incidenza, ci lasciamo morire”.

Poche ore dopo, il comunicato ufficiale conferma la notizia, aprendo con una digressione storica che vale da premessa : “Hitler pianificava la razza pura, l’eliminazione dei diversi, i disabili venivano usati come cavie. Sono passati 70 anni, la società moderna si è evoluta, ma l’emarginazione continua. I disabili gravissimi continuano a morire nel più assordante silenzio istituzionale. Il Governo non usa certamente metodi hitleriani – continua - ci mancherebbe, ma l’abbandono di una politica sociale produce effetti devastanti: le persone disabili e sane si lasciano morire, una vera eutanasia di stato”. Poi, riferendosi alla recente visita che ha ricevuto da parte dei ministri Fornero e Balduzzi, e che ha determinato la sospensione del primo sciopero, commenta: “Oggi la comunicazione è sofisticata, i Ministri vanno a casa degli scioperanti, si impegnano, promettono di scrivere, fanno dichiarazioni da Città del Messico, concordano elemosine. I partiti sono impegnati con le primarie, con la riforma elettorale anti Grillo, con i saldi di bilancio. Sembra una partita a scacchi, ma tutti dimenticano la disperazione, la solitudine, la vita delle persone”. Quindi, il commento della notizia del giorno: di fronte a una situazione in cui “ogni anno in Italia muoiono 1000 persone che rifiutano la tracheostomia per l’abbandono dello stato”, l’emendamento concordato in Commissione Bilancio con i relatori per la non autosufficienza di 200 milioni non finalizzati, generici” suona come “un’elemosina, un insulto, una vergogna”.

Usala passa quindi a suggerire il testo dell’emendamento che potrebbe rispondere ai bisogni dei malati: “Del presente fondo, 400 milioni sono riservati all'incremento del fondo di cui all'articolo 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, finalizzato al finanziamento dell'assistenza domiciliare delle persone gravemente non autosufficienti, bisognosi di assistenza vigile 24 ore su 24 con Piani Assistenziali Individualizzati (PAI). Tali PAI dovranno essere cofinanziati dalle Regioni con almeno il 30% dell'importo. Dovranno essere rapportati al livello di stadiazione. Il riparto fra le Regioni avverrà in base all'incidenza e non alla popolazione”. E poi riflette: “Non trovate 400 milioni per la vita ma spendete miliardi in armamenti, ponti fantasma, sprechi sanitari, corruzioni, ostriche e cenette, appalti truccati. Non mi si dica che è responsabile Monti, Grilli, Fornero o Balduzzi: le leggi le fa il Parlamento, sfiduciatelo se non vi sta bene! I 400 milioni vanno trovati in maniera strutturale. Non vi basta lo sciopero della fame? Volete il morto in diretta TV? Sarete accontentati! Noi non siamo ministri o politicanti, abbiamo una parola, un impegno, una dignità interiore.” Il comunicato si conclude con una replica alle critiche di chi, come Mario Melazzini, prende le distanze dallo sciopero: “Non è un ricatto, come dice l’assessore alla Sanità della Lombardia, nonché ex Presidente di Aisla, è un diritto costituzionale dovuto. Vogliamo vivere nella nostra casa, attorniati dai nostri cari, rifiutiamo le Rsa, che sono lager in mano a sporchi affaristi che costano 90 mila euro l’anno: a noi ne basta un terzo”.

http://affaritaliani.libero.it/sociale/ ... 31112.html


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Re: Ci lasciamo morire

Messaggioda franz il 21/11/2012, 13:01

Assurdità drammatiche di un sistema in cui il governo (quindi la politica) decide a tavolino come e quali malattie rimborsare e la quantità di questi rimborsi a cure dovute. Da tempo vado proponendo il sistema assicurativo obbligatorio (in vigore in germania e francia e cavallo di battaglia di Obama) che parte dal presupposto che gni rimborso di cura è dovuto a prescindere (al massimo sale il costo delle assicurazioni obblogatorie) ma in Italia è l'immaturità politica di chi ancora pensa in termini di conflitto tra pubblico e privato a provocare queste vittime questi drammi.
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Re: Ci lasciamo morire

Messaggioda flaviomob il 21/11/2012, 14:49

da l'UNITA'

Pronti a tutto, anche a staccare i respiratori per far sentire la loro voce. Da questa mattina un centinaio di persone tra malati di Sla, familiari e volontari, manifestano davanti al Ministero dell'Economia a Roma contro i tagli al fondo per la non autosufficienza. «Siamo pronti a tutto. Comunque siamo destinati a morire e se non risponderanno al nostro appello le autorità si prenderanno la responsabilità del morto in diretta», ha dichiarato Salvatore Usala, Segretario del Comitato 16 novembre, che si è fatto staccare la batteria del respiratore. L'autonomia è di 5 ore, terminate le quali il malato muore soffocato.

«Il sottosegretario Maria Cecilia Guerra ci aveva detto ad aprile che ci stava lavorando da sei mesi per un piano per la non autosufficienza ma ad oggi ancora non esiste», ha dichiarato Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16novembre. «Oltre la proroga di 30 giorni che ci era stata chiesta, abbiamo atteso altri 7 mesi in cui l'ex Fondo Letta (900 milioni) è stato ripartito, lasciando ai malati gravi 200 milioni, una cifra ridicola», ha continuato Lamanna. Una delegazione di malati è ora a colloqui al ministero dell'Economia col sottosegretario Polillo. Tra loro anche Mina Welby, moglie dell'attivista Giorgio, affetto da Sla e morto nel 2006.

«Sono qui per convincere i malati a desistere da manifestazioni che mettono in pericolo la loro vita - ha affermato - il dialogo tra il ministro Balduzzi e Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente onoraria dell'associazione, ha avuto il risultato che il ministro Balduzzi ha assicurato che i Lea verranno ripristinati il 31 dicembre prossimo. Saranno la garanzia di una assistenza continua, sotto il controllo della conferenza Stato-Regioni. Per questo chiedo al comitato 16 novembre e alle associazioni di malati un forte atto di fiducia».


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Un medico del Gemelli riapre il caso del fine vita

Messaggioda mauri il 05/06/2014, 19:48

una grande tristezza, mauri

http://www.corriere.it/salute/14_giugno ... bf31.shtml
Lo specialista che cura la Sla: i pazienti possono scegliere se rinunciare all’ossigeno «Non si confonda la desistenza con l’eutanasia»
«La Sla è un’infame. Toglie tutto, lascia solo il pensiero. Mamma una mattina ha chiamato i medici e sussurrando ha detto no. Poi con l’alfabeto muto si è rivolta a me. Non ce la faccio più, non voglio vivere così».
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