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Titolo V

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Titolo V

Messaggioda pianogrande il 02/05/2014, 20:31

Iafran ha scritto:
pianogrande ha scritto:Da che parte si può cominciare per rimediare a questo meccanismo perverso della chiassosa autodistruzione?

Che dici se facessimo contare le persone di buonsenso al posto di quelli senza senno? ;)
Altrimenti il dio denaro fa sentire il "somaro" di turno ... un cavallo purosangue.


Il buon senso è caratteristica piuttosto opinabile e comunque necessaria ma assolutamente non sufficiente per fare politica.

Chi sono queste "persone di buonsenso"?
E quali quelle "senza senno"?
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Titolo V

Messaggioda Iafran il 03/05/2014, 1:42

pianogrande ha scritto:
Iafran ha scritto:
pianogrande ha scritto:Da che parte si può cominciare per rimediare a questo meccanismo perverso della chiassosa autodistruzione?

Che dici se facessimo contare le persone di buonsenso al posto di quelli senza senno? ;)
Altrimenti il dio denaro fa sentire il "somaro" di turno ... un cavallo purosangue.

Chi sono queste "persone di buonsenso"?
E quali quelle "senza senno"?

Tu le conosci le "persone di buonsenso" (come le conosco io) ... se non meglio di me ... però vuoi deglutire i "rospi" per la governabilità a tutti i costi (senza un minimo di autocritica da quelli del PD) ... non ti invidio, fai il gioco di "lor signori", però, e ... ci poniamo, almeno momentaneamente, su sponde opposte (se non siamo addirittura avversari).
Per coloro che vogliono chiarezza preciso che, dato i tempi, possiamo considerare "persone di buonsenso" i vari "professoroni certificati e quelli ancora non esposti e non additati"; le persone "senza senno" vengono di conseguenza: i nuovi-vecchi "rampanti" che avanzano alla ricerca della "gloria" (si era capito).
Già che ci sono continuo: il termine "cavallo purosangue per meriti del dio denaro" lo lascio alla "libera interpretazione"; "il somaro di turno", invece, è il solito somaro (può essere "uno" come possono essere cento, o più) che un folto stuolo di lacchè fa sentire "cavallo purosangue".
Ti ho risposto perché pensavo che gradivi "suggerimenti" sul come individuare "una" parte per cominciare a "rimediare a questo meccanismo perverso della chiassosa autodistruzione" (non convengo, infatti, sulla "autodistruzione", ma sulla strategia della casta per vessare la popolazione).
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Re: Titolo V

Messaggioda Robyn il 03/05/2014, 10:37

Bisogna dire la verità la casta è solo una scusa.Dietro la scusa della casta che non sarebbe legittima perche nominata da una legge incostituzionale,si nasconde l'ostilità a riformare la seconda parte della costituzione e e l'ostlità culturale alla democrazia dell'alternanza.La riforma del 2005 venne bocciata perche era veramente fatta male confusa e pericolosa perche prevedeva un priemier che avesse in pugno il parlamento con la possibilità di scioglimento.Da chiarire che alla casta siamo tutti ostili in particolare ostili al tentativo di modifica che c'è stato dell'art 138.Le riforme vanno fatte ,ma fatte bene
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Re: Titolo V

Messaggioda Iafran il 03/05/2014, 12:07

La casta è una scusa? Che grande "verità": il migliore motivo per perpetuarla (purtroppo la sente addosso, e male, solo la popolazione). :o

Un ultimo (giuro) mio pensiero su questo altrui "ulteriore tentativo di inculcarci il bisogno della casta" (per il bene dell'Italia, naturalmente): se la materia ha forma variabile in funzione del contenitore è un "liquido", se ha una forma autonoma è un "solido" (ovvero: la "cosa", dove e come la lasci, la trovi); il "gas" (beato lui) può essere dappertutto e da nessuna parte ... senza dare troppo nell'occhio (tutt'al più facendosi "sentire" dal naso).
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Re: Titolo V

Messaggioda franz il 03/05/2014, 15:13

Titolo quinto, chi ha i soldi ha vinto.
Vecchio modo di dire ma che capita a fagiolo.
Inutiie definire i compiti della periferia se non si assegna anche la titolarità delle risorse. Non le risorse in quanto tali (centralmente distribute) ma la titolarità delle stesse. Senza questa assegnazione il titolo quinto si trasfoma nel suo complementare: la legge del menga., che ogni adulto maggirenne e vaccinato conosce. :lol:
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Re: Titolo V

Messaggioda Robyn il 03/05/2014, 20:16

Per me,anche se ammetto di non essere abbastanza esperto in materia di federalismo,ogni cosa si fà in modo graduale non è possibile fare tutto insieme,inoltre in questi anni il paese in parte non si è dimostrato maturo per il federalismo ed in parte certe modifiche al titolo V non hanno aiutato ma hanno aumentato la spesa.Il federalismo non è fare quello che mi pare e piace.Provo ad intuito come dovrebbe essere il federalismo fiscale.La prima cosa è che dovrebbe essere posto un limite all'aumento delle imposte locali ai compensi degli amministratori e al loro numero come prevedeva il vecchio titolo V dei costituenti.La seconda è che la tassazione anziche partire dall'alto dovrebbe partire dalla periferia fino ad arrivare al centro.Se i livelli sono tre una quota la trattiene il comune,una quota la trattiene la regione e la parte restante và al centro nella capitale che redistribuisce alle regioni più depresse secondo il principio del federalismo fiscale solidale.E normale che le regioni più depresse proprio per il fatto che sono meno industrializzate contribuiscono meno al gettito fiscale.Però ogni cosa và fatta bene e in modo graduale
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